diapatol 30 capsule 12,5mg+5mg amitriptilina teofarma srl
Che cosa è diapatol 30cps 12,5mg+5mg?
Diapatol capsule rigide prodotto da
teofarma srl
è un farmaco etico della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Diapatol risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di antidepressivi in associazione con psicolettici.
Contiene i principi attivi:
amitriptilina cloridrato/clordiazepossido cloridrato
Codice AIC: 021972017
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Stati depressivo-ansiosi e loro manifestazioni somatiche. Disturbi del sonno di origine depressiva. Andrebbe utilizzato soltanto quando il disturbo e' grave, disabilitante o sottopone il soggetto a grave disagio.
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Posologia
La dose deve essere decisa dal medico curante in quanto essa e' moltovariabile a seconda delle caratteristiche del soggetto trattato; il trattamento dovrebbe essere iniziato con la dose consigliata piu' bassae la dose massima non dovrebbe essere superata. Prima di iniziare il trattamento, il paziente dovrebbe essere controllato regolarmente per diminuire, se necessario, la dose o la frequenza dell'assunzione e perprevenire l'iperdosaggio dovuto all'accumulo. Stati ansioso-depressivi: Nei trattamenti domiciliari e ambulatoriali, la posologia puo' variare da 1 a 6 capsule al giorno, ripartite nella giornata con somministrazione della dose maggiore la sera. Nel trattamento di pazienti ospedalizzati, la posologia puo' aumentare fino a raddoppiare le dosi. La gravita' del caso e la variabilita' della risposta individuale possono consigliare, a giudizio del medico curante, di proseguire la terapia con una posologia diversa. L'uso e' sconsigliato nei bambini. Negli anziani, soprattutto se debilitati, e' opportuno iniziare il trattamento con la dose piu' bassa. La dose iniziale ridotta e' consigliabile anche nei pazienti affetti da insufficienza renale o epatica. A giudizio del medico curante ed in base alla risposta individuale, potra' essere successivamente utilizzata una posologia diversa. Il trattamento dovrebbe essere il piu' breve possibile. Il paziente dovrebbe essere rivalutato regolarmente e la necessita' di un trattamento continuato dovrebbe essere valutata attentamente, particolarmente se il paziente e' senza sintomi. La durata complessiva del trattamento, generalmente, non dovrebbe superare le 8-12 settimane, compreso un periodo di sospensione graduale. In determinati casi, puo' essere necessaria l'estensione oltre il periodo massimo di trattamento; in tal caso, cio' non dovrebbe avvenire senza rivalutazione della condizione del paziente. Disturbi del sonno di origine depressiva: Le indicazioni posologiche sono sovrapponibili a quelle relative ai disturbi ansioso-depressivi.
Effetti indesiderati
E' da tenere presente che l'esperienza effettuata con i vari timolettici ed antidepressivi triciclici, soli ed in associazione con altri farmaci, considerata nel suo complesso e con particolare riguardo ai farmaci di questo gruppo di uso piu' antico e sui quali si dispone quindidi una maggiore quantita' di informazioni, ha evidenziato una serie di effetti collaterali, alcuni segnalati piu' comunemente, altri solo occasionalmente con l'uso di questo o quel farmaco spesso somministratoin dosi molto elevate e talora senza che si sia potuta accertare la sicurezza del nesso. Gli effetti collaterali di piu' comune osservazione sono quelli collegati con le proprieta' anticolinergiche di detti farmaci e quelli a carico del S.N.C.: secchezza delle fauci, disturbi dell'accomodazione, midriasi, stipsi, astenia, tachicardia, palpitazioni, vertigini, ronzii, cefalea, impotenza, confusione, congestione nasale. A seguito dell'uso di dosi elevate sono stati riferiti tremori lievi o gravi e persistenti, atassia, incoordinazione motoria, parestesie,neuropatie periferiche, manifestazioni allergiche con eruzioni cutanee, fotosensibilizzazione, edema del volto o della lingua e, eccezionalmente, ginecomastia nell'uomo, galatorrea nella donna. Slittamenti di stati depressivi verso stati di eccitazione sono stati segnalati in soggetti paranoici o subdeliranti, specie se anziani, con stati confusionali, allucinazioni, ansia, insonnia, ma con i soli antidepressivi triciclici, senza l'associazione di ansiolitici. Nei soggetti depressi e'bene tenere sempre presente la possibilita' di suicidio. Le reazioni elencate di seguito non sono state osservate durante l'uso, ma vengonoegualmente segnalate in quanto casi del genere si sono verificati durante il trattamento con uno dei principi attivi: disturbi a carico dell'apparato digerente quali nausea, vomito, stomatite, adeniti sublinguali o parotidee, diarrea, dolori addominali, ittero (l'osservazione divariazioni importanti dei tassi della transaminasi deve indurre all'interruzione del trattamento); agranulocitosi, porpora trombocitopenica; ritenzione urinaria, ileo paralitico; alopecia, alterazione della libido, variazione del peso corporeo o dei livelli glicemici; a carico dell'apparato cardiovascolare, specie nei soggetti anziani, alterazionidell'ECG, blocco cardiaco, infarto miocardico, ictus. Amnesia: Il clordiazepossido puo' determinare amnesia anterograda anche ai dosaggi terapeutici ma il rischio aumenta ai dosaggi piu' alti. Gli effetti amnesici possono essere associati con alterazioni del comportamento. Dipendenza: L'uso (anche alle dosi terapeutiche) puo' condurre allo sviluppo di dipendenza fisica: la sospensione della terapia puo' provocare fenomeni di rimbalzo o da astinenza. Puo' verificarsi dipendenza psichica. E' possibile l'abuso di benzodiazepine.
Indicazioni
Stati depressivo-ansiosi e loro manifestazioni somatiche. Disturbi del sonno di origine depressiva. Andrebbe utilizzato soltanto quando il disturbo e' grave, disabilitante o sottopone il soggetto a grave disagio.
Controindicazioni ed effetti secondari
Miastenia grave. Ipersensibilita' accertata verso le benzodiazepine ogli antidepressivi tricilici (sono stati riferiti casi di allergenicita' crociata con altri farmaci a struttura chimica analoga). Grave insufficienza respiratoria. Grave insufficienza epatica. Sindrome da apnea notturna. Glaucoma. Ipertrofia prostatica. Periodo di recupero post-infartuale. Onde evitare manifestazioni anche gravi, fino alle convulsioni, al coma ed all'exitus, il farmaco non deve essere somministrato in associazione ad inibitori della monoaminossidasi, ne' prima che siano trascorsi almeno 10 - 12 giorni dall'interruzione di un trattamentoprecedente con detti farmaci. In caso che necessiti un intervento chirurgico, occorre interrompere la somministrazione almeno 3 - 5 giorni prima. AVVERTENZE SPECIALI E PRECAUZIONI PER L'USO: Uso nei bambini e negli adolescenti al di sotto dei 18 anni. Gli antidepressivi triciclici non devono essere utilizzati per il trattamento di bambini e adolescenti sotto i 18 anni. Gli studi condotti nella depressione in bambinidi questo gruppo di eta' non hanno dimostrato l'efficacia per questa classe di farmaci. Studi con altri antidepressivi hanno messo in evidenza rischio di suicidio, autolesionismo e ostilita' correlato con talifarmaci. Tale rischio puo' verificarsi anche con gli antidepressivi triciclici. Inoltre, gli antidepressivi triciclici sono associati ad unrischio di eventi avversi cardiovascolari in tutti i gruppi di eta'. Deve essere tenuto presente che non sono disponibili dati di sicurezzaa lungo termine nei bambini e negli adolescenti riguardanti la crescita, la maturazione e lo sviluppo cognitivo e comportamentale.
Interazioni con altri prodotti
Il farmaco non deve essere somministrato in associazione ad inibitoridelle monoamminossidasi, ne' prima che siano trascorsi almeno 10 - 12giorni dall'interruzione di un trattamento precedente con detti farmaci. L'associazione con altri psicofarmaci, anticolinergici, antistaminici o simpaticomimetici, antipsicotici (neurolettici), ipnotici, ansiolitici/sedativi, antidepressivi, analgesici narcotici, antiepilettici,anestetici richiede particolare cautela e vigilanza da parte del medico ad evitare inattesi effetti indesiderati da interazione. L'azione antiipertensiva della guanetidina e dei farmaci simili, della metildopae della reserpina puo' essere bloccata. L'effetto sedativo puo' essere aumentato quando il medicinale e' assunto congiuntamente ad alcool. Cio' influenza negativamente la capacita' di guidare o di usare macchinari. Tutti i composti che inibiscono determinati enzimi epatici (specialmente il citocromo P450) possono modificare l'attivita' del Diapatol. La cimetidina puo' inibire il metabolismo epatico del Diapatol determinando un prolungamento della durata di azione con possibili effettinegativi sul paziente.