depocyte*iniet fl 5ml 10mg/ml citarabina mundipharma pharmaceutic. srl

Che cosa è depocyte iniet fl 5ml 10mg/ml?

Depocyte sospensione iniettabile prodotto da mundipharma pharmaceutic. srl
è un farmaco solo uso ospedaliero della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia H che comprende i farmaci di esclusivo uso ospedaliero, non vendibili ai cittadini presso le farmacie aperte al pubblico, ma utilizzabili o distribuibili solo nell'ambito delle strutture sanitarie pubbliche .
Depocyte risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di antimetaboliti.
Contiene i principi attivi: citarabina
Composizione Qualitativa e Quantitativa: citarabina.
Codice AIC: 036593010 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento intratecale delle meningiti linfomatose. Nella gran partedei pazienti, questo trattamento sara' parte del regime di attenuazione dei sintomi della patologia.

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Posologia

>>Adulti e anziani. Per il trattamento della meningite linfomatosa, la dose dell'adulto e' di 50 mg (un flaconcino) somministrata per via intratecale (iniezione lombare o per via intraventricolare attraverso un serbatoio di Ommaya). Si raccomanda il seguente schema posologico per la terapia di induzione, consolidamento e mantenimento. Terapia d'induzione: 50 mg, somministrati ogni 14 giorni per 2 dosi (1(a) e 3(a) settimana). Terapia di consolidamento: 50 mg, somministrati ogni 14 giorni per 3 dosi (5(a), 7(a) e 9(a) settimana), seguite da un'ulteriore dose di 50 mg alla 13(a) settimana. Terapia di mantenimento: 50 mg, somministrati ogni 28 giorni per 4 dosi (17(a), 21(a), 25(a) e 29(a) settimana). Metodo di somministrazione: somministrare lentamente con un'iniezione di 1-5 minuti direttamente nel liquido cerebrospinale (CSF) attraverso un serbatoio intraventricolare o un'iniezione direttamente nel sacco lombare. Si consiglia che il paziente, cui viene somministrato il farmaco per iniezione lombare, giaccia supino per un'ora. Tutti ipazienti dovranno essere trattati con 4 mg di desametasone due volte al giorno per via orale o endovenosa per 5 giorni a partire dal giornodell'iniezione. Non deve essere somministrato per nessun'altra via. Usare cosi' come viene fornito; non diluire. I pazienti devono essere tenuti in osservazione per eventuali reazioni tossiche immediate. In caso di neurotossicita', il dosaggio deve essere ridotto a 25 mg. Nel caso in cui il problema persista, il trattamento deve essere interrotto.>>Bambini e adolescenti. L'efficacia e la sicurezza nei bambini non sono state adeguatamente dimostrate. L'utilizzo non e' raccomandato finche' non saranno disponibili informazioni piu' approfondite.

Effetti indesiderati

Puo' produrre gravi episodi di tossicita'. Tutti i pazienti che ricevono il prodotto devono essere trattati contemporaneamente con desametasone onde mitigare i sintomi dell'aracnoidite. Gli effetti tossici possono essere correlati a una dose singola o agli effetti cumulativi di piu' dosi. Dal momento che durante la terapia possono verificarsi effetti tossici in ogni momento, sebbene essi siano piu' probabili entro 5giorni dalla somministrazione, e' necessario monitorare continuamentei pazienti che ricevono una terapia per evidenziare l'eventuale sviluppo di neurotossicita'. Qualora nei pazienti si manifesti neurotossicita', occorre ridurre le successive dosi del trattamento, che dovra' essere interrotto nel caso in cui la tossicita' persista. L'aracnoidite,una sindrome che si manifesta principalmente con cefalea, nausea, vomito, febbre, rigidita' nucale, dolore cervicale o lombare, meningismo,convulsioni, idrocefalo e pleiocitosi liquorale con o senza alterazione dello stato di coscienza, e' un effetto indesiderato comune. Se nontrattata, l'aracnoidite puo' avere esito fatale. >>Effetti indesiderati che riflettono irritazioni meningee nelle Fasi II, III, e IV nei pazienti. La durata del ciclo e' stata di 2 settimane durante le quali il paziente ha ricevuto 1 dose di medicinale o 4 dosi di citarabina o metotrexato. Per i pazienti che non hanno completato tutte e 4 le dosi di citarabina e metotrexato e' stata conteggiata una frazione di un ciclo. Effetti riportati: cefalea, nausea, vomito, aracnoidite, piressia, lombalgia, convulsioni, dolore cervicale, rigidita' cervicale, idrocefalo acquisito, pleiocitosi liquorale, meningismo. >>Effetti indesiderati verificatisi nel >10% dei cicli in entrambi i gruppi di trattamento negli studi della Fase I-IV in pazienti con meningite linfomatosa che hanno ricevuto il farmaco o citarabina. La durata del ciclo di induzione e di mantenimento e' stata di 2 e 4 settimane durante le quali il paziente ha ricevuto 1 dose di di prodotto o 4 dosi di citarabina. Per i pazienti a cui e' stata somministrata citarabina, ma che non hanno ricevuto tutte e 4 le dosi, e' stato conteggiato un ciclo completo. Alterazioni del sistema nervoso: cefalea, aracnoidite, stato confusionale. Alterazioni dell'apparato gastrointestinale: nausea, vomito, diarrea. Disordini generali e alterazioni del sito di somministrazione: debolezza, piressia, stanchezza. Alterazioni del sangue e del sistema linfatico: trombocitopenia. La somministrazione di citarabina per via intratecale puo' provocare mielopatia e altri eventi di tossicita' neurologica che talvolta possono portare a un danno neurologico permanente.A seguito della somministrazione per via intratecale, sono stati riportati gravi episodi di tossicita' a livello del sistema nervoso centrale, fra cui sonnolenza estrema persistente, confusione, emiplegia, disturbi visivi, che comprendono la cecita', sordita' e paralisi del nervo cranico. Inoltre sono stati osservati sintomi e segni di neuropatia periferica, quali dolore, intorpidimento, parestesia, ipoestesia, debolezza, danni al controllo intestinale e vescicale (incontinenza). In alcuni casi, e' stata riportata una combinazione di segni e sintomi neurologici come "Sindrome della coda equina". Gli effetti indesiderati piu' comunemente associati al farmaco sono cefalea, aracnoidite e confusione. Innalzamenti transitori delle proteine e dei leucociti liquorali sono stati osservati in pazienti trattati cosi' come sono stati notati in seguito al trattamento intratecale con metotrexato o citarabina.

Indicazioni

Trattamento intratecale delle meningiti linfomatose. Nella gran partedei pazienti, questo trattamento sara' parte del regime di attenuazione dei sintomi della patologia.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. In casi di infezione meningea attiva.

Composizione ed Eccipienti

Colesterolo, trioleina, dioleilfosfatidilcolina (DOPC), dipalmitoilfosfatidilglicerolo (DPPG), cloruro di sodio, acqua per soluzioni iniettabili.

Avvertenze

Ai pazienti trattati devono essere contemporaneamente somministrati corticosteroidi (es. desametasone) per mitigare i sintomi dell'aracnoidite, che risulta un comune effetto indesiderato. L'aracnoidite e' una sindrome caratterizzata principalmente da nausea, vomito, mal di testae febbre. Se non trattata, l'aracnoidite chimica puo' essere letale. I pazienti devono essere informati degli effetti indesiderati attesi (cefalea, nausea, vomito e febbre) e dei segni e i sintomi precoci di neurotossicita'. All'inizio di ogni ciclo di trattamento deve essere enfatizzata l'importanza della somministrazione contemporanea di desametasone. Occorre avvisare i pazienti affinche' si rivolgano al medico incaso di comparsa di segni o sintomi di neurotossicita', oppure qualora il desametasone non sia ben tollerato. La citarabina, se somministrata per via intratecale, e' associata a nausea, vomito e serie complicazioni al livello del sistema nervoso centrale che possono causare danni permanenti, quali cecita', mielopatia e altre complicanze neurologiche. La somministrazione del prodotto in associazione con altri farmacichemioterapici neurotossici, o con l'irradiazione delle regioni craniali e spinali, puo' aumentare il rischio di neurotossicita'. La meningite infettiva puo' essere associata alla somministrazione intratecale.Sono stati riportati anche casi di idrocefalo, probabilmente secondari ad aracnoidite. Un eventuale blocco o una riduzione del flusso liquorale puo' comportare un aumento della concentrazione di citarabina libera nel liquor stesso con conseguente aumento del rischio di neurotossicita'. Pertanto, con ogni terapia citotossica intratecale bisogna considerare la necessita' di valutare il flusso liquorale prima di iniziare il trattamento. Sebbene non si preveda una significativa diffusionesistemica di citarabina libera dopo la somministrazione intratecale, non si possono escludere effetti sulla funzionalita' midollare. La tossicita' sistemica dovuta alla somministrazione endovenosa di citarabina consiste principalmente in una depressione midollare con leucopenia,trombocitopenia e anemia; per il qual motivo si raccomanda il monitoraggio della funzionalita' emopoietica. In rari casi sono state segnalate reazioni anafilattiche a seguito di somministrazioni endovenose di citarabina libera. Dopo somministrazione si dovra' porre attenzione nell'interpretazione dell'esame del liquido cerebrospinale, in quanto leparticelle del farmaco hanno dimensioni e aspetto simili a quelli deileucociti.

Gravidanza e Allattamento

Non sono stati condotti studi di teratogenesi con il farmaco sull'animale, ne' esistono studi adeguati e ben controllati su donne in stato di gravidanza; si ritiene tuttavia che la citarabina possa, qualora usata in gravidanza, provocare danni fetali. Quindi le donne in eta' fertile non devono assumere il farmaco finche' non sia stata esclusa una gravidanza, e si deve consigliare loro di adottare un metodo contraccettivo affidabile. In considerazione della potenziale mutagenicita' della citarabina, che potrebbe provocare un danno cromosomico agli spermatozoi, i pazienti di sesso maschile sottoposti a trattamento e le loropartner dovranno utilizzare adeguate misure contraccettive. Non e' noto se la citarabina sia escreta nel latte materno in seguito alla somministrazione intratecale del farmaco. L'esposizione sistemica alla citarabina libera in seguito a trattamento intratecale con il prodotto e'stata trascurabile. In considerazione del fatto che il medicinale puo' essere escreto nel latte materno e delle potenziali reazioni avversegravi nel lattante, l'uso e' sconsigliato nelle donne che allattano.

Interazioni con altri prodotti

Non sono state individuate interazioni certe tra la somministrazione intratecale del prodotto e altri medicinali. La concomitante somministrazione con altri farmaci antineoplastici somministrati per via intratecale non e' stata ancora studiata. L'aumentato rischio di neurotossicita' e' stato associato alla concomitante somministrazione intratecaledi citarabina e altri agenti citotossici.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Conservare in frigorifero (2 gradi C - 8 gradi C). Non congelare.