cortop*iniet 1f 100mg+1f 2ml idrocortisone icu medical italia srl

Che cosa è cortop iniet 1f 100mg+1f 2ml?

Cortop preparazione iniettabile prodotto da icu medical italia srl
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Cortop risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di corticosteroidi sistemici.
Contiene i principi attivi: idrocortisone emisuccinato sodico
Codice AIC: 030842013 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Per trattamenti sistemici: Crisi iposurrenalica degli addisoniani e dei surrenectomizzati. Stati anafilattici allergici gravi non rispondenti alla terapia tradizionale (asma bronchiale, reazioni damedicamenti,edema angioneurotico e della glottide). Reazioni trasfusionali. Shockgrave resistente alla terapia antishock standard.

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Posologia

Per il trattamento degli stati di shock Cortop deve sempre essere utilizzato ad integrazione delle misure terapeutiche convenzionali di volta in volta indicate. Dopo solubilizzazione del liofilizzato con la fiala solvente Cortop puo' essere somministrato per via i.v. o per via i.m.; in preferenza per via i.v. nei trattamenti d'urgenza. La dose iniziale variera' da 100 mg a 500 mg a seconda della gravita' del caso, la durata dell'iniezione intravenosa sara' sempre di almeno 30 secondi.Ripetere la dose iniziale a degli intervalli di 1, 3, 6 o 10 ore, secondo l'opportunita' clinica. Il dosaggio di idrocortisone emisuccinatosodico nei bambini deve essere fatto in funzione della gravita' del caso piuttosto che sull'eta' e sul peso corporeo. Cortop puo' essere aggiunto ad una soluzione di perfusione. Per una dose da 100 mg, utilizzare un minimo di 100 ml di soluzione. Per una dose da 500 mg, utilizzare un minimo di 500 ml di soluzione.

Effetti indesiderati

In corso di terapia cortisonica, specie per trattamenti intensi e prolungati, possono manifestarsi alcuni tra i seguenti effetti: Alterazione del bilancio idro-elettrolitico che, raramente ed in pazienti particolarmente predisposti, possono portare all'ipertensione e alla insufficienza cardiaca congestizia. Alterazioni muscoloscheletriche quali osteoporosi, fragilita' ossea, miopatie. Alterazioni a carico dell'apparato gastrointestinale che possono arrivare fino alla comparsa o all'attivazione dell'ulcera peptica. Alterazioni cutanee quali: ritardo dei processi di cicatrizzazione, assottigliamento e fragilita' della cute.Alterazioni a carico dell'occhio quali cataratta posteriore subcapsulare ed aumento della pressione endoculare. Vertigini, cefalea e aumento della pressione endocranica. Interferenza con la funzionalita' dell'asse ipofisi-surrene, particolarmente in situazioni di stress: irregolarita' mestruali: aspetto simil-cushingoide: disturbi della crescita nei bambini: diminuita tollerabilita' ai glucidi e possibile manifestazione di diabete mellito latente. Alterazioni psichiche di vario genere(euforia, mutamenti dell'umore o della personalita', depressione grave o sintomi psicotici), insonnia. Negativizzazione del bilancio dell'azoto. Inoltre a seguito di somministrazione parenterale sono state riportate: reazioni anafilattoidi, iper o ipopigmentazione cutanea, manifestazioni atrofiche a livello cutaneo e sottocutaneo. Ascessi sterili.

Indicazioni

Per trattamenti sistemici: Crisi iposurrenalica degli addisoniani e dei surrenectomizzati. Stati anafilattici allergici gravi non rispondenti alla terapia tradizionale (asma bronchiale, reazioni damedicamenti,edema angioneurotico e della glottide). Reazioni trasfusionali. Shockgrave resistente alla terapia antishock standard.

Controindicazioni ed effetti secondari

Tubercolosi, ulcera peptica, psicosi, herpes oculare simplex, diabete, osteoporosi, infezioni acute ecroniche in gravidanza, infezioni micotiche sistemiche.

Avvertenze

Nei pazienti in terapia con glicocorticoidi sottoposti a particolare stress, e' indispensabile un adattamento della dose in rapporto alla entita' della condizione stressante. I glicocorticoidi possono mascherare alcuni segni di infezione e durante il loro impiego si possono verificare infezioni intercorrenti. In questi casi va sempre valutata l'opportunita' d'istituire una adeguata terapia antibiotica. In corso di terapia prolungata e con dosi elevate, se si dovesse verificare un'alterazione del bilancio elettrolitico, e' opportuno adeguare l'apporto disodio e di potassio. Tutti i glicocorticoidi aumentano l'escrezione di calcio. Nella primissima infanzia il prodotto va somministrato in caso di effettiva necessita', sotto diretto controllo del medico. Uno stato di insufficienza surrenale secondaria, indotta dal glicocorticoidepuo' essere minimizzato con una riduzione graduale del dosaggio. Questo tipo di relativa insufficienza puo' persistere per mesi dopo la sospensione della terapia. Quindi, in qualsiasi situazione di stress che si manifestasse in questo periodo la terapia ormonica dovrebbe essere ripresa. Poiche' la secrezione mineralcorticoide puo' essere compromessa, bisognerebbe somministrare in concomitanza, cloruro sodico e-o mineralcorticoide. Nei pazienti ipotiroidei o affetti da cirrosi epatica la risposta ai glicocorticoidi puo' essere aumentata. La posologia di mantenimento deve sempre essere la minima capace di controllare la sintomatologia: una riduzione posologica va fatta sempre gradualmente. Durante la terapia possono manifestarsi alterazioni psichiche di vario genere: euforia, insonnia, mutamenti dell'umore o della personalita', depressione grave o sintomi di vere e proprie psicosi. Una preesistenteinstabilita' emotiva o tendenze psicotiche possono essere aggravate dai glicocorticoidi. I glicocorticoidi devono essere somministrati con cautela nei seguenti casi: colite ulcerativa non specifica con pericolo di perforazione, ascessi e infezioni piogeniche in genere, diverticolite, anastomosi intestinali recenti, insufficienza renale, ipertensione, miastenia grave. I bambini sottoposti a prolungata terapia devono essere strettamente sorvegliati dal punto di vista della crescita e dello sviluppo. Poiche' si sono avuti rari casi di reazioni anafilattoidi in pazienti sottoposti alla terapia parenterale con corticosteroidi,devono essere prese le opportune precauzioni prima della somministrazione, specie quando il paziente risulti allergico a qualsiasi tipo di farmaco. La somministrazione intramuscolare deve essere fatta profondamente nelle grandi masse muscolari allo scopo di evitare atrofia del tessuto locale. I dati emersi da uno studio clinico, effettuato negli USA, condotto per valutare l'efficacia del metilprednisolone sodio succinato nello shock settico, hanno messo in evidenza una maggiore incidenza di mortalita' nei pazienti con elevati valori di creatinina sierica all'inizio del trattamento, come pure nei pazienti che hanno sviluppato una infezione secondaria dopo l'inizio del trattamento. Tenere particolarmente in considerazione problemi di tipo metabolico, effetti neuropsichici, turbe digestive e l'esistenza di malattie infettive. In particolare: controllo della pressione arteriosa, controlli biologici. In caso di infezione integrare con una appropriata terapia antibiotica.

Gravidanza e Allattamento

L'uso durante la gravidanza e l'allattamento deve essere limitato ai casi di effettiva necessita' e sottodiretto controllo medico.

Interazioni con altri prodotti

I pazienti sotto terapia con glicocorticoidi non devono essere vaccinati contro il vaiolo. Altri procedimenti immunizzanti non vanno intrapresi in pazienti che ricevono glicocorticoidi specialmente ad alte dosi, a causa dei possibili rischi di complicazioni neurologiche e di insufficiente risposta anticorpale. Nei pazienti con ipoprotrombinemia, si consiglia prudenza nell'associare l'acido acetilsalicilico ai glicocorticoidi.

Forme Farmacologiche


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