clinoril*30cpr 200mg sulindac neopharmed spa

Che cosa è clinoril 30cpr 200mg?

Clinoril compresse prodotto da neopharmed spa
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Clinoril risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di antiinfiammatorio ed antireumatico non steroideo.
Contiene i principi attivi: sulindac
Codice AIC: 023410044 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Artrosi, artrite reumatoide, spondilite anchilosante, artrite gottosaacuta, reumatismi fibromiositici quali periartriti, borsiti, tendiniti, tenosinoviti, dorsalgie benigne, lombalgie e lombaggini.

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Posologia

La posologia ed il tipo di trattamento variano in relazione alle indicazioni cliniche. CLlNORIL puo' essere somministrato mattina e sera con liquidi od alimenti. La posologia raccomandata e' di 400 mg al giorno. Comunque, il dosaggio puo' essere diminuito in relazione alla risposta clinica. Non sono raccomandate dosi superiori ai 400 mg/die. Nell'artrite gottosa acuta e' di solito adeguata una terapia di 7 giorni. Nel trattamento di pazienti anziani la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico che dovra' valutare una eventuale riduzione dei dosaggi sopraindicati. Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l'uso della piu' bassa dose efficace per la piu' breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi.

Effetti indesiderati

Il sulindac e' generalmente ben tollerato e gli effetti collaterali riscontrati possono regredire con la riduzione del dosaggio. Con maggior frequenza sono stati segnalati i seguenti effetti indesiderati: gastrointestinali: gli eventi avversi piu' comunemente osservati sono di natura gastrointestinale, possono verificarsi ulcere peptiche, perforazione o emorragia gastrointestinale, a volte fatale, in particolare negli anziani. Dopo somministrazione di CLINORIL sono stati riportati: nausea, vomito, diarrea, flatulenza, costipazione, anoressia, dispepsia,dolore addominale, melena, ematemesi, stomatiti ulcerative, esacerbazione di colite e morbo di Crohn. Dermatologici: rash, prurito. A carico del S.N.C.: vertigini, cefalea, nervosismo. Altri: tinnito, edema. Piu' raramente sono stati riportati i seguenti effetti indesiderati: gastrointestinali: meno frequentemente sono state osservate gastriti. Sisono avuti dei decessi. Alterazione dei test di funzionalita' epatica, ittero a volte con febbre, colostasi, epatite, pancreatite. Dermatologici: stomatite, secchezza e irritazione delle mucose, alopecia, fotosensibilita', eritema multiforme, dermatite esfoliativa, reazioni bollose includenti sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica (molto raramente). Cardiovascolari: scompenso cardiaco congestizio, specie in pazienti con funzionalita' cardiaca compromessa, palpitazione. In associazione al trattamento con FANS sono stati riportati: edema, ipertensione e insufficienza cardiaca. Ematologici: trombocitopenia, ecchimosi, porpora, leucopenia, agranulocitosi, neutropenia, depressione midollare incluso anemia aplastica, anemia emolitica, aumento del tempo di protrombina in pazienti in trattamento con anticoagulanti orali. Genito-urinari: discolorazione delle urine, sanguinamento vaginale, ematuria, compromissione renale, inclusa l'insufficienza renale; nefrite interstiziale, sindrome nefrosica. Psichiatrici: depressione, disturbi psichici incluse psicosi acute. A carico del S.N.C.: capogiri,sonnolenza, insonnia, sudorazione, astenia, parestesia, convulsioni, sincope e meningite asettica. A carico degli organi di senso: visione offuscata, ipoacusia, disgeusia. Altri: epistassi. Reazioni di ipersensibilita': Anafilassi ed edema angioneurotico. E' stata riportata una apparente sindrome da ipersensibilita' potenzialmente fatale. Questa sindrome puo' includere sintomi costituzionali (febbre, brividi), reperti cutanei (rash o altre reazioni dermatologiche ), coinvolgimento di organi importanti (variazioni nei test di funzionalita' epatica, ittero, pancreatite, polmonite, leucopenia, eosinofilia, anemia, compromissione renale, inclusa insufficienza renale) ed altri reperti meno specifici (adenite, artralgia, fatica, dolore toracico). Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l'uso di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata) puo' essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (per es. infarto del miocardio o ictus).

Indicazioni

Artrosi, artrite reumatoide, spondilite anchilosante, artrite gottosaacuta, reumatismi fibromiositici quali periartriti, borsiti, tendiniti, tenosinoviti, dorsalgie benigne, lombalgie e lombaggini.

Controindicazioni ed effetti secondari

Il sulindac non deve essere somministrato: nei pazienti che sono allergici alla sostanza; nei pazienti che in seguito a somministrazione diacido acetilsalicilico o di altri analgesici antiinfiammatori non steroidei hanno manifestato crisi di asma, orticaria o rinite; storia di emorragia gastrointestinale o perforazione relativa a precedenti trattamenti attivi o storia di emorragia/ulcera peptica ricorrente (due o piu' episodi distinti di dimostrata ulcerazione o sanguinamento); severa insufficienza cardiaca; in caso di gravidanza e di allattamento; neibambini.

Avvertenze

L'uso di CLINORIL deve essere evitato in concomitanza di FANS, inclusi gli inibitori selettivi della COX-2. Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l'uso della piu' bassa dose efficace per la piu' breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi. Anziani: i pazienti anziani hanno un aumento della frequenza di reazioni avverse ai FANS, specialmente emorragie e perforazioni gastrointestinali, che possono essere fatali. Emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione: durante il trattamento con tutti i FANS, in qualsiasi momento, con o senza sintomi di preavviso o precedentestoria di gravi eventi gastrointestinali, sono state riportate emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione, che possono essere fatali. Negli anziani e in pazienti con storia di ulcera, soprattutto se complicata da emorragia o perforazione, il rischio di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione e' piu' alto con dosi aumentate di FANS. Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la piu' bassa dose disponibile. L'uso concomitante di agenti protettori (misoprostolo o inibitori di pompa protonica) deve essere considerato perquesti pazienti e anche per pazienti che assumono basse dosi di aspirina o altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali. Pazienti con storia di tossicita' gastrointestinale, in particolare anziani, devono riferire qualsiasi sintomo gastrointestinaleinusuale (soprattutto emorragia gastrointestinale) in particolare nelle fasi iniziali del trattamento. Cautela deve essere prestata ai pazienti che assumono farmaci concomitanti che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazione o emorragia, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come warfarin, inibitori selettivi del reuptake della serotoninao agenti antiaggreganti come l'aspirina. Quando si verifica emorragiao ulcerazione gastrointestinale in pazienti che assumono CLINORIL il trattamento deve essere sospeso. I FANS devono essere somministrati con cautela nei pazienti con una storia di malattia gastrointestinale (colite ulcerosa, morbo di Crohn) poiche' tali condizioni possono essereesacerbate. Aumenti significativi (3 volte il limite superiore normale) delle SGPT a SGOT si sono verificati in studi clinici controllati in meno dell'1% dei pazienti sottoposti a tale terapia. Pazienti con segni o sintomi che depongono per una diminuzione della funzionalita' epatica in cui si presentino delle anormalita' nei test epatici, devono essere controllati per evidenziare lo sviluppo di una eventuale piu' severa reazione epatica durante la terapia. In pazienti con funzionalita' epatica compromessa si possono avere livelli ematici dei metabalitisolfuro e solfone ritardati, elevati e prolungati. Tali pazienti devono essere monitorizzati attentamente, puo' essere necessaria una riduzione del dosaggio giornaliero. Entro i primi tre mesi di terapia si possono verificare casi di epatite e/o ittero con o senza febbre. In alcuni pazienti questi reperti sono compatibili con quelli di una epatitecolostatica. Durante terapia con sulindac si e' avuta febbre ed altrireperti di ipersensibilita', incluse alterazioni di uno o piu' test di funzionalita' epatica e reazioni cutanee. Alcuni di questi pazienti sono deceduti. Si deve considerare l'eventualita' di valutare la funzione epatica qualora un paziente in terapia con sulindac sviluppi una febbre inspiegabile, rash o altre reazioni dermatologiche e/o altri sintomi. Se si ha febbre o altro segno di ipersensibilita' la terapia deve essere sospesa. In tali pazienti la terapia con sulindac non deve essere reintegrata. Gravi reazioni cutanee alcune delle quali fatali includenti dermatite esfoliative, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisitossica epidermica, sono state riportate molto raramente in associazione con l'uso dei FANS. Nelle prime fasi della terapia i pazienti sembrano essere a piu' alto rischio: l'insorgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento. CLINORIL deve essere interrotto alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilita'. Dopo lasospensione della terapia, la temperatura elevata e le alterazioni della funzione epatica causate dal sulindac caratteristicamente tornano normali. Benche' il sulindac sia un inibitore della funzione piastrinica meno potente dell'acido acetilsalicilico ed abbia un effetto minoresul tempo di sanguinamento, ha effetto sulla funzionalita' delle piastrine; per cui i pazienti che abbiano problemi al riguardo debbono essere osservati attentamente in corso di somministrazione con il sulindac. A seguito di segnalazioni di alterazioni oculari con FANS, si raccomanda di effettuare test oftalmologici ai pazienti che si lamentasserodi disturbi oculari in corso di terapia con il sulindac. Poiche' il sulindac viene eliminato principalmente per via renale, i pazienti con alterazioni significative della funzionalita' renale devono essere attentamente seguiti e si deve procedere ad una opportuna riduzione dellaposologia giornaliera per evitare accumulo della sostanza. Effetti cardiovascolari e cerebrovascolari. Un adeguato monitoraggio ed opportune istruzioni sono necessarie nei pazienti con anamnesi positiva per ipertensione e/o insufficienza cardiaca congestizia da lieve a moderata poiche' in associazione al trattamento con i FANS sono stati riscontrati ritenzione di liquidi ed edema. Studi clinici e dati epidemiologicisuggeriscono che l'uso di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi eper trattamenti di lunga durata) puo' essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (per es. infarto del miocardio o ictus). Non ci sono dati sufficienti per escludere un rischio simile per sulindac. I pazienti con ipertensione non controllata, insufficienza cardiaca congestizia, cardiopatia ischemica accertata,malattia arteriosa periferica e/o malattia cerebrovascolare devono essere trattati con sulindac soltanto dopo attenta valutazione. Analogheconsiderazioni devono essere effettuate prima di iniziare un trattamento di lunga durata in pazienti con fattori di rischio per malattia cardiovascolare (per es. ipertensione, iperlipidemia, diabete mellito, fumo). La terapia con sulindac puo' permettere una riduzione o l'eliminazione dell'uso di corticosteroidi in alcuni pazienti con artrite reumatoide; tuttavia questa riduzione dovra' essere effettuata gradualmente in vari mesi.

Gravidanza e Allattamento

Il farmaco non deve essere somministrato a donne in gravidanza. La somministrazione di CLINORIL dovrebbe essere sospesa nelle donne che hanno problemi di fertilita' o che sono sottoposte ad indagini sulla fertilita'. L'inibizione della sintesi di prostaglandine puo' interessare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l'uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache aumentava da meno dell'1%, fino a circa l'1,5%. E' stato ritenuto che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post-impianto e di mortalita' embrione-fetale. Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, e' stato riportato in animali a cui erano state somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico. Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre il feto a: tossicita' cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare); disfunzione renale, che puo' progredire in insufficienza renale con oligo-idroamnios; la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a: possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, ed effetto antiaggregante che puo' occorrere anche a dosi molto basse; inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio. Il prodotto non deve essere somministrato a donne durante l'allattamento in quanto la sua innocuita' non e' stata stabilita.

Interazioni con altri prodotti

Il DMSO (dimetilsolfossido) non deve essere usato con il sulindac. E'stato riferito che la somministrazione concomitante riduce i livelli plasmatici del metabolita solfuro attivo e puo' potenzialmente ridurnel'efficacia. Inoltre, e' stato riportato che questa associazione causa una neuropatia periferica. Il sulindac non ha mostrato alcuna prova di interazione clinicamente significativa con gli ipoglicemizzanti orali. Tuttavia, e' opportuno somministrarlo con cautela nei pazienti in trattamento con queste sostanze. I FANS possono aumentare gli effetti degli anticoagulanti come il warfarin. La concomitante somministrazione di sulindac e acido acetisalicilico in volontari sani ha ridotto significativamente i livelli plasmatici del metabolita attivo solfuro; quindi l'associazione e' sconsigliata. La biodisponibilita' del sulindacnon viene modificata dalla contemporanea somministrazione di un antiacido contenente idrossido di alluminio e magnesio. L'uso di CLINORIL ecorticosteroidi aumenta il rischio di ulcerazione o emorragia gastrointestinale. La concomitante somministrazione di sulindac e diflunisal in volontari sani ha abbassato i livelli plasmatici del metabolita attivo solfuro di circa un terzo. Il probenecid dato in associazione con il sulindac ha avuto solo un lieve effetto sui livelli plasmatici del solfuro, mentre i livelli plasmatici del sulindac e del solfone aumentarono. Il sulindac ha mostrato di produrre una modesta riduzione sull'azione uricosurica del probenecid, che probabilmente non e' significativa nella maggior parte dei casi. I FANS possono ridurre l'effetto deidiuretici e di altri farmaci antiipertensivi. In alcuni pazienti con funzione renale compromessa (per esempio pazienti disidratati o pazienti anziani con funzione renale compromessa) la co-somministrazione di un ACE-inibitore o di un antagonista dell'angiotensina II e di agenti che inibiscono il sistema della ciclo-ossigenasi puo' portare a un ulteriore deterioramento della funzione renale, che comprende una possibile insufficienza renale acuta, generalmente reversibile. Queste interazioni devono essere considerate in pazienti che assumono CLINORIL in concomitanza con ACE-inibitori o antagonisti dell'angiotensina II. Quindi, la combinazione deve essere somministrata con cautela, specialmente nei pazienti anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzionerenale dopo l'inizio della terapia concomitante. L'uso di CLINORIL con agenti antiaggreganti e inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRIs) aumenta il rischio di emorragia gastrointestinale. Contrariamente a quanto si verifica con altri FANS, la somministrazione contemporanea di sulindac e litio non sembra provocare aumenti significativi dei livelli plasmatici del litio.

Forme Farmacologiche


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