claversal 20 supposte 500mg mesalazina teofarma srl
Che cosa è claversal 20supp 500mg?
Claversal supposte prodotto da
teofarma srl
è un farmaco etico della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Claversal risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di antinfiammatore intestinale-acido aminosalicilico ed analogo.
Contiene i principi attivi:
mesalazina
Codice AIC: 027308067
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Compresse rivestite: colite ulcerosa e morbo di Crohn. Soluzione rettale in contenitori monodose: colite ulcerosa a localizzazione retto-sigmoidea. Supposte: colite ulcerosa a localizzazione rettale. E' indicato sia nel trattamento delle fasi attive della malattia, sia nella prevenzione delle recidive. Nella fase attiva di grado severo, puo' essere consigliabile l'associazione con trattamento cortisonico.
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Posologia
Salvo diversa prescrizione medica, si consigliano i seguenti dosaggi:compresse: 1 compressa 3 volte al giorno, da assumersi prima dei pasti con abbondante liquido. La posologia puo' essere aumentata sino a 8 compresse al giorno in pazienti con forme gravi. Supposte: per il trattamento della colite e proctite ulcerosa 1 supposta 3 volte al giorno.Soluzione rettale in contenitori monodose: per il trattamento della colite e proctite ulcerosa: 1 dose da 4 g 1 volta al giorno o 1 dose da2 g 2 volte al giorno.
Effetti indesiderati
Sono stati riportati raramente i seguenti eventi avversi con mesalazina: apparato gastointestinale: nausea, dolore addominale, diarrea e pancreatite. Sono stati riportati molto raramente esacerbazione dei sintomi della colite. Sistema nervoso centrale: cefalea, neuropatia. Cute ed annessi cutanei: rash (inclusi prurito ed orticaria). Raramente si puo' verificare irritazione locale in seguito a somministrazioni rettali contenenti mesalazina. Renali: disturbi renali, inclusi casi di nefrite interstiziale acuta e cronica ed insufficienza renale. Epatobiliari: in comune con altri salicilati, anomalie transitorie dei test di funzionalita' epatica. Epatite. Effetti ematologici: raramente sono state riportate alterazioni nella conta delle cellule ematiche periferiche come leucopenia, neutropenia, trombocitopenia ed anemia aplastica. Ipersensibilita' incluse alterazioni a livello polmonare e cardiaco: come con altri salicilati sono state riportate reazioni di ipersensibilita'. Tali reazioni includono febbre, mialgia, artralgia, alveolite, miocardite e pericardite, sebbene queste reazioni siano anche state riportate come manifestazioni extra-intestinali della sottostante patologia intestinale. L'eventuale comparsa di queste ultime comportera' l'immediata interruzione del trattamento.
Indicazioni
Compresse rivestite: colite ulcerosa e morbo di Crohn. Soluzione rettale in contenitori monodose: colite ulcerosa a localizzazione retto-sigmoidea. Supposte: colite ulcerosa a localizzazione rettale. E' indicato sia nel trattamento delle fasi attive della malattia, sia nella prevenzione delle recidive. Nella fase attiva di grado severo, puo' essere consigliabile l'associazione con trattamento cortisonico.
Controindicazioni ed effetti secondari
Non va somministrato in caso di ipersensibilita' al principio attivo,ai salicilati o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Non e' altresi' indicato in caso di preesistenti ulcere gastriche o duodenali. Il prodotto non va somministrato a pazienti con diatesi emorragica ne' a bambini di eta' inferiore ai 2 anni.
Avvertenze
Deve essere usata cautela nel caso che la mesalazina sia somministrata a pazienti: con insufficienza renale o insufficienza epatica grave (considerato che l'acido 5-aminosalicilico viene principalmente eliminato tramite acetilazione e successiva escrezione urinaria). E' stata riportata nefrite interstiziale in seguito a trattamento con mesalazina.Pertanto i pazienti con funzione renale compromessa, riserva renale ridotta o i soggetti con rischio aumentato di sviluppare disfunzione renale in seguito all'uso di farmaci nefrotossici o altre condizioni patologiche concomitanti devono essere attentamente controllati per tuttala durata della terapia ed in particolare durante i primi mesi di trattamento. Il trattamento con mesalazina deve essere prontamente interrotto se la funzione renale subisce un significativo deterioramento. Sideve porre attenzione nell'assicurare una idratazione adeguata nei pazienti con funzione renale compromessa durante le riacutizzazioni della malattia infiammatoria intestinale. In previsione del rischio raro di nefrite interstiziale associato al trattamento con mesalazina, si raccomanda, prima dell'inizio del trattamento, di monitorare la funzionerenale di tutti i pazienti (con determinazione dei livelli di creatinina sierica). La funzionalita' renale deve poi essere monitorata periodicamente durante il trattamento cronico, in base alla storia clinica del singolo paziente. Il trattamento con mesalazina deve essere interrotto immediatamente in caso di deterioramento della funzione renale. La mesalazina deve essere somministrata con cautela a pazienti con storia di ipersensibilita' alla sulfasalazina; sebbene, in generale, le reazioni di ipersensibilita' alla mesalazina sembrano essere meno frequenti di quelle osservate con sulfasalazina. La mesalazina non deve essere somministrata con lattulosio o preparazioni simili che abbassano ilpH fecale e possono prevenire il rilascio di mesalazina. Soluzione rettale contiene potassio metabisolfito che puo' causare reazioni di tipo allergico comprese sintomi di anafilassi e broncospasmo in soggetti sensibili, specialmente con anamnesi di asma o allergia. La soluzione rettale contiene sodio benzoato che e' un debole irritante della cute,occhi e mucose. Per la forma orale, in pazienti che hanno una digestione gastrica eccezionalmente lenta o sono portatori di una stenosi pilorica, si potra' talora avere una liberazione di 5-ASA gia' nello stomaco con una conseguente irritazione gastrica ed una perdita di efficacia del farmaco. Recidive dei segni e sintomi possono verificarsi sia dopo la sospensione del trattamento con il farmaco sia durante trattamento di mantenimento inadeguato.
Gravidanza e Allattamento
GGravidanza: non sono disponibili dati sufficienti sull'uomo per l'uso in gravidanza. Tuttavia, studi sugli animali non hanno evidenziato rischi durante la gravidanza o lo sviluppo embrio-fetale. In caso di gravidanza accertata o presunta, va somministrato solo in caso di assoluta necessita' e sotto stretto controllo medico; comunque l'uso del prodotto andra' evitato nelle ultime settimane di gravidanza e durante l'allattamento. Allattamento: non sono disponibili dati sufficienti sull'uomo per l'uso durante l'allattamento e studi adeguati sulla riproduzione animale.
Interazioni con altri prodotti
Puo' essere potenziato l'effetto ipoglicemizzante delle sulfoniluree.Come con altri salicilati non si possono escludere interazioni con cumarinici, probenecid, sulfinpirazone, spironolattone, furosemide e rifampicina. La mesalazina puo' ritardare l'escrezione di metotrexato. Esistono evidenze in vitro che la mesalazina sia un inibitore debole dell'enzima tiopurina metiltransferasi (TPMT), metabolizzante l'azatioprina. Nei pazienti trattati in concomitanza con mesalazina, puo' verificarsi raramente un incremento degli effetti mielosoppressivi di azatioprina o 6-mercaptopurina. E' possibile il potenziamento di effetti indesiderati dei corticosteroidi a livello gastrico.