claritromicina rat*12cpr 250mg claritromicina ratiopharm italia srl

Che cosa è claritromicina rat 12cpr 250mg?

Claritromicina rat compresse rivestite prodotto da ratiopharm italia srl
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Claritromicina rat risulta non in commercio nelle farmacie italiane
E' stato sostituito dal prodotto claritromicina teva 12cpr250mg

E' utilizzato per la cura di macrolide, lincosamide e streptogramina.
Contiene i principi attivi: claritromicina
Codice AIC: 037205034 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

E' indicato per il trattamento delle seguenti infezioni batteriche acute e croniche, causate da batteri sensibili. Infezioni delle vie respiratorie inferiori, per esempio bronchite acuta e cronica e polmonite.Infezioni delle vie respiratorie superiori, per esempio sinusite e faringite. La claritromicina e' appropriata nella terapia iniziale di infezioni respiratorie contratte in comunita' ed e' stato dimostrato chee' attiva in vitro contro agenti patogeni respiratori comuni ed atipici. Infezioni cutanee e dei tessuti molli di gravita' da lieve a moderata. In associazione con idonei regimi terapeutici antibatterici ed unappropriato cicatrizzante dell'ulcera per l'eradicazione dell'H. pylori in pazienti con ulcere associate all'H. pylori. Si suggerisce di prestare attenzione alle linee- guida ufficiali sull'uso appropriato degli antibatterici.

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Posologia

Bambini di eta' superiore ai 12 anni e adulti: la dose abituale e' di250 mg da assumere due volte al giorno. Nei casi di infezione grave, la dose abituale puo' essere aumentata fino a 500 mg due volte al giorno. Nei pazienti affetti da ulcere gastro-duodenali conseguenti ad infezione da H. pylori si puo' utilizzare la claritromicina alla dose di 500 mg due volte al giorno durante la terapia di eradicazione, in associazione con amoxicillina alla dose di 1000 mg due volte al giorno ed omeprazolo alla dose di 20 mg due volte al giorno. I dosaggi massimi raccomandati devono essere ridotti proporzionalmente rispetto alla compromissione renale: con una clearance della creatinina inferiore ai 30 ml/min, il dosaggio deve essere dimezzato a 250 mg/die o, nei casi piu' gravi di infezione, a 250 mg due volte al giorno. La durata della terapia dipende dalle condizioni cliniche del singolo paziente e deve inogni caso essere stabilita dal medico. La durata abituale del trattamento va da 6 a 14 giorni. La terapia di associazione per l'eradicazione dell'infezione da H. pylori. La claritromicina puo' essere somministrata indipendentemente dall'assunzione di cibo; il cibo infatti non influisce la biodisponibilita' del farmaco. L'assunzione di cibo ritardasolo lievemente l'assorbimento di claritromicina e la formazione del 14-idrossimetabolita.

Effetti indesiderati

Gli eventi segnalati con maggiore frequenza negli adulti che assumevano compresse di claritromicina sono stati diarrea, nausea, alterazionedel gusto, dispepsia, dolore/malessere addominale e cefalea. Frequenze:molto comuni(>1/10); comuni(>1/100 1/1,000 1/10.000 GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOLa sicurezza della claritromicina durante la gravidanza e l'allattamento al seno non e'ancora stata stabilita. L'uso in gravidanza e nelle donne che allattano, pertanto, e' controindicato, a meno che i benefici non siano considerati superiori ai rischi. Alcuni studi su animali hanno indicato un effetto embriotossico, ma solo a dosaggi che sono chiaramente tossici per le madri. E' stata rilevata la presenza di claritromicina nel latte di animali che allattavano.

Indicazioni

E' indicato per il trattamento delle seguenti infezioni batteriche acute e croniche, causate da batteri sensibili. Infezioni delle vie respiratorie inferiori, per esempio bronchite acuta e cronica e polmonite.Infezioni delle vie respiratorie superiori, per esempio sinusite e faringite. La claritromicina e' appropriata nella terapia iniziale di infezioni respiratorie contratte in comunita' ed e' stato dimostrato chee' attiva in vitro contro agenti patogeni respiratori comuni ed atipici. Infezioni cutanee e dei tessuti molli di gravita' da lieve a moderata. In associazione con idonei regimi terapeutici antibatterici ed unappropriato cicatrizzante dell'ulcera per l'eradicazione dell'H. pylori in pazienti con ulcere associate all'H. pylori. Si suggerisce di prestare attenzione alle linee- guida ufficiali sull'uso appropriato degli antibatterici.

Controindicazioni ed effetti secondari

Non deve essere somministrato a pazienti con ipersensibilita' nota alla claritromicina, ad altri macrolidi o ad uno qualsiasi degli eccipienti della compressa. Non si devono somministrare derivati ergolinici contemporaneamente alla claritromicina. E' controindicata la somministrazione contemporanea di claritromicina ed uno qualsiasi dei seguenti farmaci: cisapride, pimozide e terfenadina. Sono stati segnalati livelli elevati di cisapride, pimozide e terfenadina in pazienti che assumevano uno di questi farmaci contemporaneamente alla claritromicina. Taliassociazioni possono produrre un prolungamento dell'intervallo Q-T e aritmie cardiache, comprendenti tachicardia ventricolare, fibrillazione ventricolare e Torsade de Pointes. Effetti simili sono stati osservati con la somministrazione contemporanea di astemizolo ed altri macrolidi. La claritromicina non deve essere somministrata a pazienti affetti da ipokaliemia.

Avvertenze

A causa del potenziale prolungamento dell'intervallo Q-T, la claritromicina si deve utilizzare con prudenza nei pazienti con anamnesi di aritmie ventricolari, grave insufficienza cardiaca, ipokaliemia e/o ipomagnesiemia non controllate, bradicardia (<50 bpm), o durante somministrazione concomitante di altri medicinali che prolungano l'intervallo Q-T. La claritromicina non si deve somministrare a pazienti che presentano un prolungamento dell'intervallo Q-T, congenito o accertato. La claritromicina viene escreta essenzialmente per via epatica e renale. Questo antibiotico va pertanto somministrato con prudenza a pazienti conalterazioni della funzionalita' epatica o renale. La posologia della claritromicina deve essere opportunamente ridotta in base al grado di compromissione della funzionalita' renale. Nei pazienti anziani deve essere tenuta in considerazione la possibilita' di una insufficienza renale. L' H. pylori puo' sviluppare resistenza nei confronti della claritromicina. I pazienti ipersensibili alla lincomicina o alla clindamicina possono essere ipersensibili anche alla claritromicina. Si raccomanda pertanto prudenza nel prescrivere claritromicina a questi pazienti. L'uso prolungato o ripetuto di claritromicina puo' portare a un iper-sviluppo di batteri o funghi non sensibili a questa sostanza. Se si dovesse verificare una superinfezione, si deve sospendere la somministrazione di claritromicina ed istituire un'appropriata terapia alternativa. E' stata segnalata la comparsa di colite pseudomembranosa con l'uso di antibiotici ad ampio spettro. E' pertanto importante tenere in considerazione questa diagnosi in pazienti che presentano diarrea grave durante o dopo terapia con claritromicina.

Gravidanza e Allattamento

La sicurezza della claritromicina durante la gravidanza e l'allattamento al seno non e'ancora stata stabilita. L'uso in gravidanza e nelle donne che allattano, pertanto, e' controindicato, a meno che i benefici non siano considerati superiori ai rischi. Alcuni studi su animali hanno indicato un effetto embriotossico, ma solo a dosaggi che sono chiaramente tossici per le madri. E' stata rilevata la presenza di claritromicina nel latte di animali che allattavano.

Interazioni con altri prodotti

Come con altri antibiotici macrolidi, l'uso della claritromicina in pazienti che assumono contemporaneamente altri farmaci metabolizzati dal sistema enzimatico del citocromo P-450 (per es. terfenadina, astemizolo, alprazolam, triazolam, midazolam, carbamazepina, fenitoina, esobarbitale, pimozide, disopiramide, chinidina, alcaloidi della segale cornuta, sildenafil, lovastatina, simvastatina, ciclosporina, tacrolimus,metilprednisolone, alfentanil, omeprazolo, cisapride, warfarina, rifabutina, vinblastina) puo' essere associato ad un aumento delle concentrazioni plasmatiche dei farmaci elencati. E' stato riferito che i macrolidi alterano il metabolismo della cisapride, della terfenadina, dell'astemizolo e della pimozide, aumentando i livelli di questi farmaci nel plasma. Ne possono derivare un prolungamento dell'intervallo Q-T earitmie cardiache comprendenti tachicardia ventricolare, fibrillazione ventricolare e Torsade de Pointes. E' stata segnalata la comparsa dirabdomiolisi durante somministrazione concomitante di claritromicina ed inibitori del Idrossimetilglutarile Coenzima A riduttasi, come l'atorvastatina, la cerivastatina, la lovastatina e la simvastatina. Si deve sospendere il trattamento se si sospetta tossicita' muscolare a livello clinico (dolore, indolenzimento o debolezza muscolare) o se il livello di creatin fosfochinasi e' significativamente elevato o si sta progressivamente elevando. Anticoagulanti: l'uso di claritromicina in pazienti che stanno assumendo warfarin puo' portare a un potenziamento degli effetti della warfarin. In tali pazienti si deve controllare frequentemente il tempo di protrombina. Anche se le concentrazioni plasmatiche di claritromicina ed omeprazolo possono aumentare quando queste due sostanze vengono somministrate contemporaneamente, non e' necessaria alcuna modificazione della posologia. Ai dosaggi raccomandati non ha luogo alcuna interazione clinicamente significativa fra claritromicina e lansoprazolo. Si possono verificare aumenti delle concentrazioni plasmatiche di claritromicina in caso di somministrazione contemporanea con ranitidina o con antiacidi. Non e' necessaria alcuna modificazione della posologia. Non vi sono interazioni farmacocinetiche con altriantibiotici utilizzati nella terapia di eradicazione dell'H. pylori. La somministrazione orale concomitante di compresse di claritromicina e zidovudina in pazienti adulti con infezione da HIV puo' portare ad una diminuzione dei livelli allo stato stazionario di zidovudina Tale effetto puo' in gran parte essere evitato sfalsando le dosi di claritromicina e zidovudina di 1-2 ore. Nessuna reazione di questo tipo e' stata segnalata nei bambini. Il ritonavir aumenta l'area sotto la curva (AUC), la Cmax e la Cmin della claritromicina quando viene somministrato contemporaneamente a quest'ultima. In forza dell'ampia finestra terapeutica della claritromicina, non e' necessaria alcuna riduzione dellaposologia nei pazienti con funzionalita' renale normale. Tuttavia, nei pazienti con funzionalita' renale compromessa, si devono prendere inconsiderazione le seguenti modificazioni posologiche: nei pazienti con CLCR da 30 a 60 ml/min si deve ridurre la dose di claritromicina del50%; nei pazienti con CLCR EFFETTI INDESIDERATIGli eventi segnalati con maggiore frequenza negli adulti che assumevano compresse di claritromicina sono stati diarrea, nausea, alterazionedel gusto, dispepsia, dolore/malessere addominale e cefalea. Frequenze:molto comuni(>1/10); comuni(>1/100 1/1,000 1/10.000 GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOLa sicurezza della claritromicina durante la gravidanza e l'allattamento al seno non e'ancora stata stabilita. L'uso in gravidanza e nelle donne che allattano, pertanto, e' controindicato, a meno che i benefici non siano considerati superiori ai rischi. Alcuni studi su animali hanno indicato un effetto embriotossico, ma solo a dosaggi che sono chiaramente tossici per le madri. E' stata rilevata la presenza di claritromicina nel latte di animali che allattavano.

Equivalenti in base alle liste di trasparenza

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Forme Farmacologiche


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