citalopram almus ph os gtt15ml citalopram almus srl

Che cosa è citalopram alm os gtt fl 15ml?

Citalopram almus ph gocce orali soluzione prodotto da almus srl
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Citalopram almus ph risulta in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di antidepressivi, inibitori selettivi della serotonina-ricaptazione.
Contiene i principi attivi: citalopram cloridrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: un ml di soluzione contiene: citalopram cloridrato.
Codice AIC: 036971012 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Sindromi depressive endogene e prevenzione delle ricadute e delle ricorrenze. Disturbi d'ansia con crisi di panico con o senza agorafobia.

Vedi il foglio illustrativo completo

Posologia

>>Sindromi depressive endogene. Adulti: un'unica dose giornaliera di 16 mg (8 gocce) al giorno, la sera. Sulla base della risposta clinica individuale, questa puo' essere aumentata fino a 32 mg/die (16 gocce).Solo se necessario, la dose potra' essere ulteriormente aumentata fino a 48 mg/die (24 gocce) dose massima. L'effetto antidepressivo si manifesta generalmente in 2-4 settimane dall'inizio della terapia; e' opportuno che il paziente venga seguito fino a remissione dello stato depressivo. Poiche' il trattamento con antidepressivi e' sintomatico, esso deve essere continuato per un appropriato periodo di tempo, in genere 4-6 mesi nelle malattie maniaco-depressive. In pazienti con depressione unipolare ricorrente puo' essere necessario continuare la terapia di mantenimento per lungo tempo al fine di prevenire nuovi episodi depressivi. >>Disturbi d'ansia con crisi di panico con o senza agorafobia: 8 mg (4 gocce) al giorno. Dopo una settimana la dose puo' essere aumentata a 16 mg (8 gocce) al giorno. Il dosaggio giornaliero ottimale e' di norma di 16 mg (8 gocce)-24 mg (12 gocce). In caso di risposta insufficiente la dose puo' essere aumentata fino ad un massimo di 48 mg (24 gocce) al giorno. Nei disturbi con crisi di panico il trattamento e' a lungo termine. Il mantenimento della risposta clinica e' stato dimostrato durante trattamento prolungato (1 anno). In caso di insonnia o di forte irrequietezza si raccomanda un trattamento addizionale con sedativi in fase acuta. Quando si decide di interrompere il trattamento le dosi devono essere ridotte in modo graduale. Ai pazienti al di sopra dei 65 anni di eta' deve essere somministrata meta' della dose raccomandata a causa di un rallentato metabolismo. Il farmaco non deve essere utilizzato per il trattamento di soggetti al di sotto dei 18 annidi eta'. Nei pazienti con insufficienza epatica e' consigliabile una dose giornaliera non superiore a 20-30 mg. Insufficienza renale: in questi pazienti e' consigliabile attenersi al dosaggio minimo consigliato. Le gocce possono essere miscelate con acqua, succo di arancia o succo di mela. 1 goccia = 2 mg di citalopram. Quando si interrompe il trattamento la dose deve essere ridotta gradualmente in un periodo di almeno 1-2 settimane. Se si dovessero manifestare, a seguito della riduzione della dose o al momento della interruzione del trattamento, sintomi non tollerabili, si puo' prendere in considerazione il ripristino della dose prescritta in precedenza. Successivamente si puo' continuare a ridurre la dose, ma in modo piu' graduale.

Effetti indesiderati

Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune da > 1% a < 10%: riduzione dell'appetito; molto raro < 1/10000: iponatremia. Disturbi psichiatrici. Comune: riduzione della libido ed anormalita' dell'orgasmo (donne). Patologie del sistema nervoso. Comune: agitazione, insonnia, sonnolenza, capogiro; molto raro: convulsioni, disturbi extrapiramidali. Patologie respiratorie. Comune: sbadigli. Patologie gastrointestinali. Comune: nausea, secchezza delle fauci, diarrea, stipsi. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: aumento della sudorazione; molto raro: ecchimosi, porpora. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Comune: disturbi della eiaculazione, impotenza.Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: affaticamento; molto raro: reazioni di ipersensibilita', sindrome serotoninergica, sintomi da astinenza. Patologie endocrine. Molto raro: secrezione inappropriata di ADH. Raramente si possono verificare manifestazioni emorragiche quali ecchimosi, emorragie ginecologiche, manifestazioni emorragiche a carico del tratto gastrointestinale,delle mucose o anche di altri distretti dell' organismo. Quando si interrompe bruscamente il trattamento possono comparire sintomi di astinenza. Tali sintomi sono in genere, lievi e di completa risoluzione e comprendono: insonnia, vertigini, sudorazione, palpitazioni, nausea, ansia, irritabilita', parestesie e cefalea. Quando si decide di interrompere il trattamento le dosi devono essere ridotte in modo graduale perminimizzare l'entita' di tali sintomi. Altri effetti indesiderati osservati con farmaci SSRI. Patologie cardiache: ipotensione posturale. Patologie dell'occhio: anormalita' della vista. Patologie gastrointestinali: vomito. Patologie epatobiliari: alterazioni degli esami di funzionalita' epatica. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo: artralgia, mialgia. Disturbi psichiatrici: allucinazioni, mania, confusione, ansia, depersonalizzazione, attacchi di panico, nervosismo. Patologie renali e urinarie: ritenzione urinaria. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella: galattorrea. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: prurito. E' stata segnalata iponatremia. E' stata raramente segnalata una sindrome serotoninica nei pazienti in trattamento con SSRI. La comparsa di una serie di sintomi, tra cui agitazione, confusione, tremore, mioclonie ed ipertermia, possono costituire i prodromi della sindrome. Rari: ideazione/comportamento suicidario; irrequietezza psicomotoria/acatisia. L'interruzione del trattamento (soprattutto se brusca) porta in genere a sintomi da sospensione. Sono stati riportati vertigini, disturbi del sensorio, disturbi del sonno, agitazione o ansia, nausea e/o vomito, tremore, confusione, sudorazione, cefalea, diarrea, palpitazioni, instabilita' emozionale, irritabilita' e disturbi visivi: si consiglia pertanto che, se non e' piu' richiesto il trattamento vi sia una graduale interruzione, condotta tramite un decremento graduale della dose. Studi epidemiologici,condotti principalmente in pazienti di 50 anni e piu' vecchi, mostrano un aumentato rischio di frattura alle ossa in pazienti che assumono farmaci appartenenti alla classe dei SSRI o TCA.

Indicazioni

Sindromi depressive endogene e prevenzione delle ricadute e delle ricorrenze. Disturbi d'ansia con crisi di panico con o senza agorafobia.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' verso il principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Eta' inferiore a 14 anni. Pazienti in trattamento con MAO-inibitori e comunque non prima di almeno 14 giorni dopo la loro sospensione. Gravidanza e allattamento.

Composizione ed Eccipienti

Metile paraidrossibenzoato, propile paraidrossibenzoato, idrossietilcellulosa, etanolo 96 %, acqua depurata.

Avvertenze

La co-somministrazione di SSRI e MAO-inibitori puo' causare gravi reazioni avverse a volte letali e la comparsa di crisi ipertensive. Citalopram non deve essere somministrato a pazienti in trattamento con MAO-inibitori e comunque non prima di almeno 14 giorni dopo la loro sospensione. Un trattamento a base di MAO-inibitori puo' essere iniziato 7 giorni dopo la sospensione del citalopram. Qualora il paziente entrassein una fase maniacale: sospendere il trattamento e istituire un trattamento con neurolettici. Il rischio di suicidio nei pazienti depressi persiste fino a quando non si ottiene una significativa remissione. E'importante monitorare assiduamente il paziente durante il periodo iniziale. Alcuni pazienti con disturbi d'ansia con crisi di panico possono riferire un'accentuazione dei sintomi d'ansia all'inizio della terapia con antidepressivi. Quando si interrompe bruscamente il trattamentocon inibitori della ricaptazione della serotonina possono comparire: insonnia, vertigini, sudorazione, palpitazioni, nausea, ansia, irritabilita', parestesie e cefalea: interrompere il trattamento diminuendo le dosi in modo graduale. Gli effetti indesiderati possono essere piu' frequenti durante l'uso contemporaneo di inibitori della ricaptazione della serotonina (SSRIs), nefazodone, trazodone, triptani e preparazioni a base di Hypericum perforatum. I farmaci appartenenti alla classe degli antidepressivi inibitori della ricaptazione della serotonina vanno somministrati con cautela in pazienti che ricevano in concomitanza anticoagulanti, farmaci che influenzano l' aggregazione piastrinica o altri farmaci che possono accrescere il rischio di sanguinamento. Inoltre, tali farmaci vanno somministrati con cautela nei pazienti con precedenti di disordini della coagulazione. Pazienti con insufficienza epatica devono iniziare il trattamento con una dose bassa ed essere attentamente monitorati. Nei pazienti con funzionalita' renale fortemente ridotta attenersi al dosaggio minimo consigliato. Citalopram deve essere usato con cautela in pazienti con storia di convulsioni. Il farmacodeve essere sospeso qualora si osservi un incremento della frequenza degli attacchi convulsivi. Nei pazienti con diabete, una terapia a base di SSRI puo' alterare il controllo glicemico; questo potrebbe essereuna conseguenza del miglioramento della depressione. E' possibile chesia necessario aggiustare il dosaggio dell'insulina e/o di antidiabetici orali. Contiene para-idrossibenzoati che possono causare reazioni allergiche anche ritardate. Contiene etanolo. Puo' modificare o aumentare l'effetto di altri medicinali. Il farmaco non deve essere utilizzato per il trattamento di bambini e adolescenti al di sotto dei 18 annidi eta'. Sono stati osservati comportamenti suicidari e ostilita'. Qualora dovesse essere presa la decisione di effettuare il trattamento, il paziente deve essere sorvegliato attentamente per quanto concerne la comparsa di sintomi suicidari. Non sono disponibili i dati sulla sicurezza a lungo termine per i bambini e gli adolescenti per quanto concerne la crescita, la maturazione e lo sviluppo cognitivo e comportamentale. La depressione e' associata ad aumentato rischio di pensieri suicidari, autolesionismo e suicidio. Tale rischio persiste fino a che siverifichi una remissione significativa: i pazienti devono essere attentamente controllati fino ad avvenuto miglioramento. Altre patologie psichiatriche per le quali il medicinale e' prescritto possono anche essere associate ad un aumentato rischio di comportamento suicidario. Quando si trattano pazienti con disturbi depressivi maggiori si devono osservare le stesse precauzioni seguite durante il trattamento di pazienti con altre patologie psichiatriche. Studi clinici hanno mostrato unaumento del rischio di comportamento suicidario nella fascia di eta' inferiore a 25 anni. La terapia farmacologica con antidepressivi deve essere sempre associata ad una stretta sorveglianza dei pazienti. I pazienti (o chi si prende cura di loro) dovrebbero essere avvertiti della necessita' di monitorare e di riportare immediatamente al proprio medico curante qualsiasi peggioramento del quadro clinico, l'insorgenza di comportamento o pensieri suicidari o di cambiamenti comportamentali. E' stata osservata acatisia, caratterizzata da una sensazione interna di irrequietezza e di agitazione psicomotoria quale l'impossibilita'di sedere o stare immobile. In pazienti che sviluppino questi sintomi, l'aumento del dosaggio puo' essere dannoso. I sintomi da sospensioneosservati quando il trattamento e' interrotto sono comuni. Sono statiriportati vertigini, disturbi del sensorio, disturbi del sonno, agitazione o ansia, nausea e/o vomito, tremore, confusione, sudorazione, cefalea, diarrea, palpitazioni, instabilita' emotiva, irritabilita' e disturbi visivi. In genere compaiono entro i primi giorni di sospensionedel trattamento, ma vi sono stati casi molto rari nei quali sono comparsi in pazienti che avevano inavvertitamente saltato una dose. Si consiglia, pertanto, di ridurre gradualmente la dose quando si sospende il trattamento, nel corso di un periodo di diverse settimane o mesi, inbase alle necessita' del paziente.

Gravidanza e Allattamento

L'innocuita' di citalopram in gravidanza non e' stata stabilita. Poiche' il citalopram con i suoi metaboliti passa la barriera placentare euna piccola quantita' viene riscontrata nel latte materno, se ne sconsiglia l'uso durante la gravidanza e l'allattamento. L'uso dei farmaciSSRI durante la gravidanza, in particolare al suo termine, puo' aumentare il rischio di ipertensione polmonare persistente dei neonati (IPPN).

Interazioni con altri prodotti

La biotrasformazione di citalopram a demetilcitalopram viene mediata dagli isoenzimi del sistema P450, CYP2C19, CYP3A4 e CYP2D6. L'inibizione degli isoenzimi CYP2C9, CYP2E1 e CYP3A4 da parte di citalopram e demetilcitalopram e' trascurabile ed i due composti sono solo inibitori deboli degli isoenzimi CYP1A2, CYP2C19 e CYP2D6 rispetto ad altri SSRI, con cui e' stata dimostrata una inibizione significativa. E' improbabile che citalopram inibisca il metabolismo di farmaci mediato da P450a dosi terapeutiche. La co-somministrazione di MAO-inibitori, ivi compresi i MAO-inibitori reversibili (RIMA), puo' causare gravi reazioni avverse, a volte letali, quali crisi ipertensive o una sindrome serotoninergica. Non sono state riportate interazioni legate alla assunzionecontemporanea dell'alcool. Si consiglia di procedere con cautela quando vengono somministrati i dosaggi terapeutici piu' elevati di citalopram in associazione a dosaggi elevati di cimetidina. Vi sono state segnalazioni di un potenziamento degli effetti quando gli SSRI vengono somministrati assieme al litio od al triptofano: e' necessario procederecon cautela quando questi farmaci vengono usati contemporaneamente. Ifarmaci appartenenti alla classe degli antidepressivi inibitori dellaricaptazione della serotonina possono accrescere il rischio di sanguinamento quando sono somministrati in concomitanza con anticoagulanti ocon farmaci che influenzano l'aggregazione piastrinica. Uno studio sulla interazione farmacodinamica e farmacocinetica tra citalopram e metoprololo ha evidenziato un raddoppiamento delle concentrazioni di metoprololo, ma nessun aumento significativo degli effetti di metoprololo sulla pressione arteriosa e sulla frequenza cardiaca. La co-somministrazione di altri farmaci serotoninergici, quali il tramadolo ed il sumatriptan, puo' potenziare gli effetti 5-HT associati. Sono stati effettuati studi sull'interazione farmacocinetica con la levomepromazina e con l'imipramina. Non sono state rilevate interazioni di natura farmacocinetica aventi importanza clinica.

Equivalenti in base alle liste di trasparenza

Il prodotto ha 29 prodotti equivalenti in base alle liste di equivalenza
clicca qui per visualizzare i prodotti equivalenti per citalopram alm os gtt fl 15ml

Forme Farmacologiche


Clicca qui per consultare il foglio illustrativo e riassunto delle caratteristiche di citalopram almus ph

Conservazione del prodotto

Conservare a temperatura non superiore a 25 gradi C al riparo dalla luce nel confezionamento originale.