chinina cloridr gs 5f 500mg 2m chinina galenica senese srl
Che cosa è chinina cloridr gs 5f 500mg 2m?
Chinina cloridr gs soluzione per infusione conc prodotto da
galenica senese srl
è un farmaco generico della categoria
farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici
che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Chinina cloridr gs risulta
disponibile solo nelle farmaice ospedaliere o specialistico
E' utilizzato per la cura di antimalarici.
Contiene i principi attivi:
chinina cloridrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: chinina cloridrato 500 mg.
Codice AIC: 029833023
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Trattamento dei casi gravi di malattia dovuti a ceppi di Plasmodium falciparumo ad infezione mista a specie non note. La somministrazione parenterale deve essere sostituita da quella orale non appena le condizioni del paziente lo consentano.
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Posologia
Il dosaggio della chinina cloridrato e' calcolato in rapporto al pesocorporeo sia nell'adulto sia nel bambino. La dose di carico iniziale e' di 20 mg/kg (fino alla dose massima di 1,4 g) infusa in 4 ore. La dose di carico non deve essere somministrata ai pazienti che hanno assunto chinina (o chinidina) o meflochina nelle 24 ore precedenti. Dopo un intervallo di 8-12 ore il trattamento prosegue con una dose di mantenimento di 10 mg/kg (fino alla dose massima di 700 mg) infusa in 4 oreda ripetere ad intervalli di 8-12 ore fino a quando le condizioni delpaziente non consentono la somministrazione orale. La dose di mantenimento deve essere ridotta a 5-7 mg/kg nei soggetti con insufficienza renale o quando il trattamento parenterale e' richiesto per piu' di 48 ore. Nei reparti di terapia intensiva la dose di carico puo' essere somministrata, in alternativa, alla dose di 7 mg/kg infusa in 30 minuti,seguita immediatamente da una dose di 10 mg/kg in 4 ore. Dopo un intervallo di 8-12 ore la dose di mantenimento prosegue come descritto. Ilconcentrato non deve essere somministrato come tale ma solo dopo opportuna diluizione con almeno 10 volumi di soluzione fisiologica. Somministrare solo per infusione endovenosa lenta. L'eventuale soluzione diluita residua non puo' essere riutilizzata e deve essere eliminata.
Effetti indesiderati
Patologie cardiache: angina pectoris, torsione di punta, vasculiti, aritmie ventricolari, fibrillazione atriale, alterazioni della conduzione atrio-ventricolare, ipotensione grave (conseguente ad infusione rapida). Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: eritema multiforme, eruzioni cutanee, edema facciale, angioedema (specialmente al volto), arrossamento cutaneo transitorio, prurito, fotosensibilita', sudorazione eccessiva, necrolisi epidermica tossica (sindrome di Lyell), porpora trombotica trombocitopenica. Patologie endocrine: ipoglicemia. Patologie gastrointestinali: disfagia, dolore epigastrico, dolori addominali, nausea, vomito. Patologie del sistema emopoietico: trombocitopenia, leucopenia, pancitopenia, porfiria, emolisi, coagulopatia, coagulazione intravascolare disseminata, ipoprotrombinemia, metaemoglobinemia, mielosoppressione, agranulocitosi. Patologie epatobiliari: epatotossicita' (epatite colostatica) ed epatiti granulomatose. Disturbi del sistema immunitario: reazioni di ipersensibilita', fotosensibilita', lupus anticoagulante. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo: miastenia gravis. Patologie del sistema nervoso: apprensione, confusione, emicrania, cefalea, agitazione, inquietudine, sincope, vertigini, convulsioni. Patologie dell'occhio: visione dei colori anomala, vista annebbiata, diplopia, nistagmo, fotofobia, scotoma, disturbi della vista, restringimento del campo visivo, cecita' notturna, cecita' temporanea, midriasi. Raramente: cecita'. Patologie dell'orecchio e del labirinto: ototossicita', tinnito, ipoacusia, sordita' (generalmente reversibile), vertigini. Patologie renali e urinarie: febbre emoglobinurica, sindrome uremico-emolitica, nefrite interstiziale, nefrotossicita', emoglobinuria. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: asma, infiltrato polmonare, depressione respiratoria, dispnea. >>Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura. Cinconismo: la somministrazione di chinina puo' causare tossicita' dose-dipendente caratterizzata da un tipico corteo sintomatologico ("cinconismo"). Nelle forme lievi e presente: tinnito, cefalea, nausea, disturbi visivi (ad esempio: offuscamento, scotomi, fotofobia, alterata percezione dei colori), vertigini, dispnea, febbre. Proseguendo il trattamento o dopo dosi singole elevate compaiono: manifestazioni gastrointestinali (vomito, dolore addominale, diarrea), cardiovascolari (arresto sinusale, ritmo giunzionale, blocco atrio-ventricolare, tachicardia e fibrillazione ventricolare), cutanee (cute calda e arrossata, eruzione cutanee), depressione respiratoria, confusione mentale, convulsioni e peggioramento dei disturbi della vista (compresa la cecita' temporanea).>>Disordini generali e alterazioni del sito di somministrazione. Reazioni di ipersensibilita': la reazione piu' frequentemente osservata e un arrossamento cutaneo accompagnato da intenso prurito generalizzato.Altre reazioni meno frequenti sono: eruzioni cutanee (orticarioidi, papulari, scarlattiniformi), angioedema (specialmente al volto), alterazioni ematologiche (incluse trombocitopenia e coagulazione intravascolare disseminata), insufficienza renale acuta e asma. Raramente: febbreemoglobinurica ("blackwater fever"). Altri: febbre. >>Alterazioni delsito di somministrazione. La chinina e una sostanza molto irritante: dopo l'infusione endovenosa possono verificarsi tromboflebiti.
Indicazioni
Trattamento dei casi gravi di malattia dovuti a ceppi di Plasmodium falciparumo ad infezione mista a specie non note. La somministrazione parenterale deve essere sostituita da quella orale non appena le condizioni del paziente lo consentano.
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo (si tenga conto della possibilita' di reazione crociata tra chinina e chinidina) o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Miastenia gravis: la chinina ha attivita' di blocco neuromuscolare e puo' peggiorare la debolezza muscolare nei pazienti affetti da miastenia gravis. Carenza di glucosio-6-fosfato- deidrogenasi:emolisi e anemia emolitica possono manifestarsi in soggetti con carenza di glucosio-6-fosfato-deidrogenasi trattati con chinina. La somministrazione di chinina deve essere interrotta immediatamente in caso di emolisi. Prolungamento dell'intervallo QT; neurite ottica; anamnesi direazioni di ipersensibilita' associate a un precedente uso di chinina. Queste includono anche: porpora trombotica trombocitopenia o sindrome uremica emolitica, trombocitopenia, febbre emoglobinurica (emolisi acuta intravascolare, emoglobinuria ed emoglobinemia). Uso concomitantedi amiodarone, astemizolo, terfenadina, tioridazina, pimozide, droperidolo, alofantrina, cisapride, levacetilmetadolo.
Composizione ed Eccipienti
Acqua per preparazioni iniettabili.
Avvertenze
L'accertamento dell'eventuale ipersensibilita' al principio attivo deve tenere conto della possibilita' di reazioni crociate tra chinina e chinidina. La chinina puo' determinare, per stimolazione dell'increzione insulinica, una grave ipoglicemia potenzialmente letale, specialmente in gravidanza o nelle infezioni gravi e prolungate. I valori glicemici devono essere controllati prima della somministrazione preventiva e accuratamente monitorati nel corso del trattamento; puo' essere opportuna la somministrazione di soluzione glucosata. L'insorgenza di febbre emoglobinurica ("blackwater fever": caratterizzata da emolisi massiva, emoglobinemia e emoglobinuria), una rara reazione di ipersensibilita' che puo' causare insufficienza renale anche ad esito letale, e' piu' frequente nelle donne gravide. Gli effetti del farmaco possono aggravare le condizioni di soggetti con alterazioni del ritmo cardiaco (e.s. fibrillazione atriale, difetti di conduzione, blocchi) o altre gravi patologie cardiache, asma, emoglobinuria, neurite ottica, tinnito; in questi casi la somministrazione di chinina richiede particolare cautela. L'infusione rapida puo' causare ipotensione grave. L'uso concomitante di meflochina aumenta il rischio di convulsioni e di aritmie; la meflochina puo' essere somministrata solo dopo un intervallo di almeno12 ore dall'ultima dose di chinina. Particolare cautela e richiesta nei soggetti con insufficienza epatica o renale per la conseguente modifica della cinetica del farmaco.
Gravidanza e Allattamento
La chinina puo' causare effetti dannosi sulla gravidanza (in particolare suscettibilita' alla ipoglicemia iperinsulinemica e alla febbre emoglobinurica) e sul feto (in particolare, ipoplasia del nervo acusticoe conseguente sordita'). Tuttavia, occorre tenere conto della pericolosita' della malaria in gravidanza (specialmente nell'ultimo trimestre). La chinina deve essere somministrata nei casi di assoluta necessita' quando i benefici attesi superino i possibili rischi. La chinina e' escreta nel latte materno in concentrazioni inferiori a quelle plasmatiche; nei lattanti con carenza di glucosio-6-fosfato-deidrogenasi puo'causare emolisi grave.
Interazioni con altri prodotti
La chinina cloridrato puo' interferire con i seguenti farmaci: inibitori del CYP450 (CYP3A4: per es. eritromicina, saquinavir, ketoconazoloe troleamdomicina; non specifici: per es. cimetidina e ranitidina), in quanto puo' verificarsi una diminuizione del metabolismo della chinina con conseguente aumento della tossicita'; induttori del CYP450 (CYP3A4: per es. rifampicina, carbamazepina, fenobarbital e fenitoina), inquanto puo' verificarsi un aumento del metabolismo della chinina con conseguente diminuizione dell'efficacia; substrati del CYP1A2 (per es.teofillina e aminofillina): la somministrazione contemporanea di chinina e teofillina o aminofillina puo' diminuire la concentrazione plasmatica della teofillina e puo' ridurre l'effetto di teofillina e aminofillina; substrati del CYP3A4 (per es. atorvastatina): la chinina aumenta la concentrazione plasmatica della atorvastatina, aumentando cosi il rischio di miopatia o rabdomiolisi; substrati del CYP2D6 (per es. desipramina): la chinina diminuisce il metabolismo della desipramina neimetabolizzatori rapidi CYP2D6 ma non ha effetti nei metabolizzatori lenti CYP2D6; antiacidi contenenti alluminio e/o magnesio possono ritardare o diminuire l'assorbimento della chinina; agenti alcalinizzanti urinari (acetozolamide, sodio bicarbonato) possono aumentare le concentrazioni plasmatiche della chinina; digossina: la co-somministrazione puo' determinare un aumento della concentrazione plasmatica della digossina e una riduzione della sua clearance biliare; pertanto se la co-somministrazione fosse necessaria, si raccomanda di monitorare e aggiustare la dose di digossina; - farmaci che prolungano l'intervallo QT (astemizolo, meflochina, droperidolo, iloperidone, lapatinib, sunitinib, metadone, cisapride, terfenadina, pimoxide e chinidina): per un aumentato rischio di cardiotossicita'; bloccanti neuromuscolari (pancuronio,succinilcolina, tubocurarina): la chinina puo' aumentare l'effetto diblocco neuromuscolare della succinilcolina e della tubocurarina. Ciclosporina: la chinina puo' ridurre la concentrazione plasmatica della ciclosporina diminuendone l'efficacia; flecainide: la chinina puo' interferire con il metabolismo della flecainide aumentandone la tossicita'(aritmie cardiache); metformina: la chinina puo' aumentare la concentrazione plasmatica della metmorfina per riduzione della clearance; ritonavir: la co-somministrazione di chinina e ritonavir puo' determinareun aumento della concentrazione plasmatica della chinina e di conseguenza aumentarne la tossicita'; warfarin e anticoagulanti orali: la chinina puo' aumentare l'azione del warfarin e di altri anticoaugulanti orali; eparine: la chinina puo' interferire con l'effetto anticoagulante. >>Associazioni controindicate. Antiaritmici - Amiodarone: aumento del rischio di aritmie ventricolari; a causa della lunga emivita dell'amiodarone il rischio persiste per diverse settimane (o anche mesi) dopo l'interruzione del trattamento. Antistaminici - Astemizolo e terfenadina: aumento del rischio di aritmie ventricolari. Antipsicotici - Tioridazina, pimozide e droperidolo: aumento del rischio di aritmie ventricolari. Antimalarici - Alofantrina: aumento del rischio di aritmie. Cisapride: aumento del rischio di aritmie ventricolari. Levacetilmetadolo: aumento del rischio di aritmie ventricolari. >>Associazioni che richiedono precauzioni particolari o aggiustamento del dosaggio. Acidificanti delle urine: aumento della clearance renale, riduzione dell'emivita e della concentrazione plasmatica di chinina. Alcalinizzante delleurine - (es. acetozolamide, bicarbonato di sodio ): riduzione della clearance di chinina, aumento dell'emivita e della concentrazione plasmatica di chinina. Antimalarici - Meflochina: aumento del rischio di convulsioni e di aritmie; questo non impedisce l'uso di chinina per via endovenosa nei casi gravi. Antiulcera peptica - Cimetidina: inibisce il metabolismo e aumenta la concentrazione plasmatica della chinina. Antiaritmici: aumento della concentrazione plasmatica di flecainide. Anticoagulanti: inibizione dei fattori di coagulazione dipendenti dalla vitamina K e conseguente aumento dell'attivita' di warfarin e altri antagonisti della vitamina K. Glicosidi cardiaci: aumento della concentrazione plasmatica di digossina. Miorilassanti - (es. pancuronio, succinilcolina, tubocurarina): aumento dell'azione miorilassante e del conseguente rischio di deficit della muscolatura respiratoria. La chinina puo' imbrunire il colore dell'urina e interferire con i seguenti test di laboratorio: dosaggio della chinidina plasmatica (falso aumento); VES (falsa riduzione); determinazione urinaria di: 17-idrossicorticosteroidi, 17- chetosteroidi e catecolamine (falso aumento). Inoltre, la chinina puo' interagire con il succo di pompelmo che, inibendo il CYP450, puo' ridurre il metabolismo della chinina e aumentare la tossicita'.
Forme Farmacologiche
Conservazione del prodotto
Conservare nel confezionamento originale ben chiuso per proteggere ilmedicinale dalla luce. Il concentrato deve essere utilizzato immediatamente dopo l'apertura della fiala; dopo la diluizione il medicinale deve essere utilizzato immediatamente; l'eventuale residuo deve essere eliminato. Non utilizzare il concentrato se l'aspetto e alterato.