cerezyme*iv 5fl 400u/10ml imiglucerasi sanofi srl
Che cosa è cerezyme iv 5fl 400u/10ml?
Cerezyme polv conc soluzione per infus prodotto da
sanofi srl
è un farmaco solo uso ospedaliero della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
.
Cerezyme risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di enzima-imiglucerasi.
Contiene i principi attivi:
imiglucerasi
Composizione Qualitativa e Quantitativa: imiglucerasi.
Codice AIC: 034088043
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Terapia enzimatica sostitutiva a lungo termine, in pazienti con diagnosi confermata di malattia di Gaucher non neuropatica (tipo 1) o neuropatica cronica (tipo 3), i quali evidenzino inoltre significative manifestazioni cliniche non neurologiche della malattia. Le manifestazioninon neurologiche della malattia di Gaucher includono una o piu' dellecondizioni seguenti: anemia dopo esclusione di altri fattori causali,quali carenza di ferro; trombocitopenia; interessamento osseo dopo esclusione di altri fattori causali quali carenza di Vitamina D; epatomegalia o splenomegalia.
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Posologia
La gestione della malattia deve essere seguita da medici esperti nel trattamento del morbo di Gaucher. A causa della eterogeneita' e della natura multisistemica della malattia di Gaucher, il dosaggio deve essere personalizzato per ciascun paziente sulla base di una valutazione complessiva di tutte le manifestazioni cliniche della malattia. Una volta stabilita correttamente la risposta dei singoli pazienti a tutte lemanifestazioni cliniche rilevanti, i dosaggi e la frequenza di somministrazione possono essere regolati con l'obiettivo di conservare i parametri ottimali gia' raggiunti per tutte le manifestazioni cliniche o migliorare ulteriormente i parametri clinici non ancora normalizzati. Vari regimi posologici si sono dimostrati efficaci per alcune o per tutte le manifestazioni non neurologiche della patologia. Le dosi iniziali sino a 60 U/kg di peso corporeo una volta ogni 2 settimane hanno dimostrato un miglioramento dei parametri ematologici e splenici entro 6mesi di terapia e l'uso continuato ha arrestato la progressione o ha migliorato i problemi ossei. La somministrazione di basse dosi quali 15 U/kg di peso corporeo una volta ogni 2 settimane ha dimostrato di migliorare i parametri ematologici e l'organomegalia, ma non i parametriossei. La frequenza normale di infusione e' una volta ogni 2 settimane; si tratta della frequenza di infusione per la quale sono disponibili piu' dati. >>Popolazione pediatrica: non e' necessaria alcuna correzione della dose. L'efficacia del farmaco sui sintomi neurologici dei pazienti con malattia di Gaucher neuropatica cronica non e' stata stabilita con esattezza e non e' possibile raccomandare uno specifico regime posologico per queste manifestazioni. >>Modo di somministrazione. Una volta ricostituito e diluito, il preparato viene somministrato mediante infusione endovenosa. Nelle infusioni iniziali, deve essere somministrato a una velocita' non superiore a 0,5 unita' per kg di peso corporeo al minuto. Alle successive somministrazioni, la velocita' di infusione puo' essere aumentata, ma senza superare 1 unita' per kg di pesocorporeo al minuto. Gli incrementi della velocita' di infusione devono avvenire sotto la supervisione di un operatore sanitario.
Effetti indesiderati
Patologie del sistema nervoso. Non comuni (>=1/1.000, =1/100, GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOE' disponibile una limitata esperienza derivante dagli esiti di 150 gravidanze (basata principalmente su segnalazioni spontanee e su revisione della letteratura), che suggerisce come l'uso del farmaco sia utile per controllare la malattia di Gaucher durante la gravidanza. Inoltre questi dati non evidenziano un effetto tossico teratogenico (malformativo) per il feto da parte del medicinale, sebbene tale evidenza sia modesta dal punto di vista statistico. In rari casi e' stata riferita morte del feto, sebbene non sia chiara la sua correlazione all'uso delprodotto o alla malattia di Gaucher di fondo. Non sono stati eseguitistudi in animali per valutare gli effetti del farmaco su gravidanza, sviluppo embrionale/fetale, parto e sviluppo post-natale. Non e' noto se passi attraverso la placenta al feto in gestazione. Nelle pazienti Gaucher in gravidanza o che intendono procreare e' necessario procedere a una valutazione caso per caso del rapporto rischio-beneficio del trattamento. Le pazienti con malattia di Gaucher in stato di gravidanzapossono andare incontro ad un periodo di intensificazione della patologia durante la gravidanza e il puerperio. Cio' include un aumentato rischio di manifestazioni scheletriche, esacerbazione della citopenia, emorragia e maggiore bisogno di trasfusioni. E' risaputo che sia la gravidanza che l'allattamento stressano l'omeostasi materna del calcio ed accelerano il turnover osseo. Cio' puo' contribuire al carico di malattia a livello scheletrico indotto dalla malattia di Gaucher. Si deveconsigliare alle donne naive al trattamento di considerare l'avvio della terapia prima del concepimento, per ottimizzare lo stato di salute. Nelle donne che ricevono il farmaco deve essere preso in considerazione il proseguimento della terapia per l'intera gravidanza. Per individuare la dose in base alle esigenze e alla risposta terapeutica della paziente e' necessario un attento monitoraggio della gravidanza e delle manifestazioni cliniche della malattia di Gaucher. Non e' noto se questo principio attivo venga escreto nel latte umano, tuttavia e' probabile che l'enzima venga digerito nel tratto gastrointestinale del bambino.
Indicazioni
Terapia enzimatica sostitutiva a lungo termine, in pazienti con diagnosi confermata di malattia di Gaucher non neuropatica (tipo 1) o neuropatica cronica (tipo 3), i quali evidenzino inoltre significative manifestazioni cliniche non neurologiche della malattia. Le manifestazioninon neurologiche della malattia di Gaucher includono una o piu' dellecondizioni seguenti: anemia dopo esclusione di altri fattori causali,quali carenza di ferro; trombocitopenia; interessamento osseo dopo esclusione di altri fattori causali quali carenza di Vitamina D; epatomegalia o splenomegalia.
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Composizione ed Eccipienti
Mannitolo, sodio citrato (per regolare il pH), acido citrico monoidrato (per regolare il pH), polisorbato 80.
Avvertenze
I dati attuali, ottenuti da uno screening ELISA seguito da un'analisidi radio immunoprecipitazione di conferma, suggeriscono che durante il primo anno di terapia, nel 15% dei pazienti trattati si sviluppano anticorpi della classe IgG anti-imiglucerasi. Sembra che i pazienti chesviluppano anticorpi della classe IgG lo facciano con maggior frequenza entro i primi 6 mesi di trattamento e raramente lo facciano dopo 12mesi di terapia. Si suggerisce di monitorare periodicamente la formazione di anticorpi IgG anti imiglucerasi nei pazienti in cui si sospetta una diminuzione della risposta al trattamento. I pazienti con anticorpi all'imiglucerasi hanno un rischio piu' elevato di sviluppare reazioni di ipersensibilita'. Nel caso in cui un paziente dovesse manifestare una reazione che indica ipersensibilita', si consiglia di eseguire ulteriori prove sugli anticorpi anti-imiglucerasi. Come per qualsiasi prodotto proteico per infusione endovenosa, sono possibili gravi reazioni di ipersensibilita' di tipo allergico, anche se si verificano con una frequenza non comune. Se tali reazioni si manifestano, si raccomanda l'interruzione immediata dell'infusione del farmaco e l'instaurazione del trattamento medico appropriato. Vanno osservate le pratiche mediche standard in vigore per i trattamenti di emergenza. I pazienti chehanno sviluppato anticorpi o sintomi di ipersensibilita' verso il Ceredase (alglucerasi) devono essere trattati con cautela durante la somministrazione di imiglucerasi. Eccipienti Questo medicinale contiene sodio e viene somministrato in soluzione di sodio cloruro allo 0,9% per infusione endovenosa. Da tenere in considerazione nei pazienti che seguono una dieta a contenuto controllato di sodio.
Gravidanza e Allattamento
E' disponibile una limitata esperienza derivante dagli esiti di 150 gravidanze (basata principalmente su segnalazioni spontanee e su revisione della letteratura), che suggerisce come l'uso del farmaco sia utile per controllare la malattia di Gaucher durante la gravidanza. Inoltre questi dati non evidenziano un effetto tossico teratogenico (malformativo) per il feto da parte del medicinale, sebbene tale evidenza sia modesta dal punto di vista statistico. In rari casi e' stata riferita morte del feto, sebbene non sia chiara la sua correlazione all'uso delprodotto o alla malattia di Gaucher di fondo. Non sono stati eseguitistudi in animali per valutare gli effetti del farmaco su gravidanza, sviluppo embrionale/fetale, parto e sviluppo post-natale. Non e' noto se passi attraverso la placenta al feto in gestazione. Nelle pazienti Gaucher in gravidanza o che intendono procreare e' necessario procedere a una valutazione caso per caso del rapporto rischio-beneficio del trattamento. Le pazienti con malattia di Gaucher in stato di gravidanzapossono andare incontro ad un periodo di intensificazione della patologia durante la gravidanza e il puerperio. Cio' include un aumentato rischio di manifestazioni scheletriche, esacerbazione della citopenia, emorragia e maggiore bisogno di trasfusioni. E' risaputo che sia la gravidanza che l'allattamento stressano l'omeostasi materna del calcio ed accelerano il turnover osseo. Cio' puo' contribuire al carico di malattia a livello scheletrico indotto dalla malattia di Gaucher. Si deveconsigliare alle donne naive al trattamento di considerare l'avvio della terapia prima del concepimento, per ottimizzare lo stato di salute. Nelle donne che ricevono il farmaco deve essere preso in considerazione il proseguimento della terapia per l'intera gravidanza. Per individuare la dose in base alle esigenze e alla risposta terapeutica della paziente e' necessario un attento monitoraggio della gravidanza e delle manifestazioni cliniche della malattia di Gaucher. Non e' noto se questo principio attivo venga escreto nel latte umano, tuttavia e' probabile che l'enzima venga digerito nel tratto gastrointestinale del bambino.
Interazioni con altri prodotti
Non sono stati effettuati studi di interazione.
Forme Farmacologiche
Conservazione del prodotto
Conservare in frigorifero (2 gradi C - 8 gradi C).