cellcept 100 capsule rig 250mg acido roche spa

Che cosa è cellcept 100cps 250mg?

Cellcept capsule rigide prodotto da roche spa
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Cellcept risulta disponibile solo nelle farmaice ospedaliere o specialistico

E' utilizzato per la cura di agenti immunosoppressori.
Contiene i principi attivi: micofenolato mofetile
Composizione Qualitativa e Quantitativa: ciascuna capsula contiene 250 mg di micofenolato mofetile.
Codice AIC: 029796012 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Il farmaco e' indicato per la profilassi del rigetto acuto in pazienti che ricevono un allotrapianto renale, cardiaco o epatico in associazione con ciclosporina e corticosteroidi.

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Posologia

Il trattamento con il farmaco deve essere iniziato e continuato da specialisti adeguatamente qualificati nei trapianti. Utilizzo nel trapianto renale Adulti: la somministrazione di farmaco orale deve iniziare entro le prime 72 ore successive al trapianto. La dose raccomandata nei pazienti con trapianto renale e' 1 g somministrato due volte al giorno (dose giornaliera 2 g). Bambini e adolescenti (di eta' compresa tra2 e 18 anni): la dose raccomandata di micofenolato mofetile e' di 600mg/m^2 somministrata per via orale due volte al giorno (fino ad un massimo di 2 g al giorno). Il farmaco in capsule deve essere prescritto solamente a pazienti con una superficie corporea di almeno 1,25 m^2. Ai pazienti con una superficie corporea compresa tra 1,25 e 1,5 m^2 il farmaco in capsule puo' essere prescritto ad una dose di 750 mg due volte al giorno (dose giornaliera di 1,5 g). Ai pazienti con una superficie corporea maggiore di 1,5 m^2 il farmaco in capsule puo' essere prescritto ad una dose di 1 g due volte al giorno (dose giornaliera di 2 g). Poiche' alcune reazioni avverse si verificano con maggior frequenza in questo gruppo di eta' rispetto agli adulti, puo' essere richiestatemporaneamente una riduzione della dose o un'interruzione del trattamento; in questi casi bisogna tener conto dei fattori clinici rilevanti, compresa la severita' della reazione. Bambini (eta' inferiore a 2 anni): sono disponibili dati limitati di sicurezza ed efficacia in bambini con eta' inferiore a 2 anni. Questi dati sono insufficienti per fornire raccomandazioni posologiche; pertanto non e' raccomandato l'utilizzo del medicinale in questo gruppo di eta'. Utilizzo nel trapianto cardiaco. Adulti: la somministrazione del farmaco per via orale deve iniziare entro i primi 5 giorni successivi al trapianto. La dose consigliata per i pazienti sottoposti a trapianto cardiaco e' 1,5 g somministrati due volte al giorno (dose giornaliera 3 g). Bambini: non sono disponibili dati riguardanti pazienti pediatrici con trapianto cardiaco. Utilizzo nel trapianto epatico. Adulti: il farmaco e.v. deve essere somministrato per i primi quattro giorni dopo il trapianto epatico; la somministrazione di farmaco per via orale iniziera' subito dopo, quandopuo' essere tollerato. La dose orale consigliata per i pazienti sottoposti a trapianto epatico e' 1,5 g somministrati due volte al giorno (dose giornaliera 3 g). Bambini: non sono disponibili dati riguardanti pazienti pediatrici con trapianto epatico. Somministrazione negli anziani (65 anni o piu'): per gli anziani e' raccomandata la dose di 1 g somministrata 2 volte al giorno per i pazienti con trapianto renale e la dose di 1,5 g somministrata 2 volte al giorno per i pazienti con trapianto cardiaco o epatico. Somministrazione in caso di alterazione della funzionalita' renale: nei pazienti sottoposti a trapianto renale con grave alterazione cronica della funzionalita' renale (filtrazione glomerulare < 25 ml-min^-1 -1,73 m^-2 ), ad eccezione dell'immediato periodo post-trapianto, si devono evitare dosaggi superiori a 1 g somministrato due volte al giorno. Il monitoraggio di questi pazienti deve essere accurato. Nei pazienti che presentano un ritardo nel funzionamento del rene dopo il trapianto non e' necessario adattare la posologia (vedere paragrafo 5.2). Non sono disponibili dati relativi a pazienti sottoposti a trapianto cardiaco o epatico con insufficienza renale cronica grave. Somministrazione nei casi di grave alterazione della funzionalita' epatica: non sono necessarie variazioni del dosaggio per i pazienti con trapianto renale con grave malattia del parenchima epatico. Non sono disponibili dati relativi a pazienti sottoposti a trapianto cardiaco con grave malattia del parenchima epatico. Trattamento duranteepisodi di rigetto: l'MPA (acido micofenolico) e' il metabolita attivo del micofenolato mofetile. Il rigetto di trapianto renale non provoca mutamenti nella farmacocinetica dell'MPA; non sono necessarie modificazioni del dosaggio o interruzioni della terapia con il farmaco. Non ci sono motivi per l'aggiustamento del dosaggio di farmaco conseguentemente al rigetto del trapianto cardiaco. Non sono disponibili dati di farmacocinetica durante il rigetto di trapianto epatico.

Effetti indesiderati

Le principali reazioni avverse associate alla somministrazione del farmaco in associazione con ciclosporina e i corticosteroidi comprendonodiarrea, leucopenia, sepsi e vomito; inoltre vi e' un aumento della frequenza di certi tipi di infezione. Neoplasie. I pazienti che ricevono una terapia immunosoppressiva di associazione che comprende il farmaco sono maggiormente a rischio per quanto riguarda lo sviluppo di linfomi e di altri tumori maligni, soprattutto della pelle. Tutti i pazienti trapiantati hanno un rischio aumentato di infezioni opportunistiche; il rischio aumenta con la carica immunosoppressiva totale. La proporzione di pazienti con viremia/sindrome da CMV era del 13,5%. In uno studio clinico che ha arruolato 92 pazienti pediatrici di eta' compresa tra 2 e 18 anni a cui era stato somministrato micofenolato mofetile per via orale alla dose di 600 mg/m^2 due volte al giorno, il tipo e la frequenza di reazioni avverse sono stati in generale simili a quelli osservati in pazienti adulti a cui e' stato somministrato il farmaco 1 g due volte al giorno. Tuttavia, i seguenti eventi avversi correlati al trattamento sono stati piu' frequenti nella popolazione pediatrica rispetto a quella adulta, in particolare nei bambini al di sotto dei 6 anni di eta': diarrea, sepsi, leucopenia, anemia e infezioni. Pazientianziani (>= 65 anni) I pazienti anziani (>= 65 anni) sono generalmente a maggior rischio di sviluppare reazioni avverse a causa dell'immunosoppressione. I pazienti anziani che ricevono il farmaco come parte diun regime immunosoppressivo di associazione, sono a maggior rischio di sviluppare alcuni tipi di infezioni e forse emorragie gastrointestinali ed edema polmonare, rispetto a individui piu' giovani. Nella tabella seguente sono riportate le reazioni avverse, piu' o meno probabilmente correlate all'assunzione del farmaco, segnalate in 1 paziente su 10 o piu' e tra 1 paziente su 100 e meno di 1 paziente su 10 trattati con il farmaco negli studi clinici controllati in pazienti con trapianto renale, cardiaco ed epatico. Altre reazioni avverse, cardiaco ed epatico quando usato in associazione con ciclosporina e corticosteroidi. All'interno della classificazione per sistemi e organi, gli effetti indesiderati sono raggruppati per classi di frequenza, utilizzando le seguenti categorie: molto comune (>=1/10); comune (da >=1/100 a =1/1.000 a =1/10.000 a =1/100 a =1/100 a =1/100 a =1/1.000 a GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOPrima di iniziare la terapia con il farmaco accertarsi che il test digravidanza risulti negativo. La terapia con il farmaco richiede l'usodi un contraccettivo efficace prima dell'inizio della terapia, per lasua intera durata e per sei settimane dopo l'interruzione della terapia. Le pazienti devono essere invitate a consultare immediatamente il medico in caso di gravidanza. L'utilizzo del farmaco non e' raccomandato durante la gravidanza e deve essere limitato ai casi in cui non e' disponibile un trattamento alternativo piu' idoneo. Il farmaco deve essere utilizzato durante la gravidanza soltanto se il potenziale beneficio terapeutico e' superiore al rischio potenziale per il feto. I datiprovenienti dall'uso del farmaco in donne in gravidanza sono limitati. Tuttavia, nei bambini di pazienti esposte al farmaco in associazionecon altri immunosoppressori durante la gravidanza sono state riportate malformazioni congenite, incluse malformazioni alle orecchie, in particolare orecchio esterno/medio formato in modo anormale o assente. Sono stati riportati casi di aborto spontaneo in pazienti esposte al farmaco. Gli studi condotti su animali hanno evidenziato una tossicita' riproduttiva. Si e' visto che il micofenolato mofetile viene escreto nel latte materno dei ratti. Non e' noto se cio' avviene anche nella donna. Poiche' il micofenolato mofetile puo' dare serie reazioni avverse nei lattanti, il farmaco e' controindicato in donne che allattano.

Indicazioni

Il farmaco e' indicato per la profilassi del rigetto acuto in pazienti che ricevono un allotrapianto renale, cardiaco o epatico in associazione con ciclosporina e corticosteroidi.

Controindicazioni ed effetti secondari

Sono state osservate reazioni di ipersensibilita' al farmaco. Controindicato in pazienti con ipersensibilita' nei confronti del micofenolato mofetile o dell'acido micofenolico, in donne che allattano.

Composizione ed Eccipienti

Amido di mais in forma pregelatinizzata, carbossimetilcellulosa sodica reticolata, polivinilpirrolidone (K-90), magnesio stearato. Opercolodella capsula: gelatina, indigotina (E132), ossido di ferro giallo (E172), ossido di ferro rosso (E172), biossido di titanio (E171), ossidodi ferro nero (E172), idrossido di potassio, gomma shellac.

Avvertenze

I pazienti che ricevono una terapia immunosoppressiva di associazionein cui sia compreso il farmaco sono maggiormente a rischio per quantoriguarda lo sviluppo di linfomi e di altri tumori maligni, soprattutto della pelle. Il rischio sembra dipendere dall'intensita' e dalla durata del trattamento, piu' che dall'uso di uno specifico prodotto. Comeprecauzione generale per minimizzare il rischio di tumore della pelle, l'esposizione alla luce solare e ai raggi UV deve essere limitata tramite l'uso di indumenti protettivi e di creme solari ad alta protezione. I pazienti trattati con il farmaco devono essere informati circa la necessita' di riferire immediatamente qualsiasi evidenza di infezione, ematomi, sanguinamento o qualsiasi altra manifestazione di depressione midollare. I pazienti trattati con immunosoppressori, compreso il farmaco, sono a maggior rischio di infezioni opportunistiche (batteriche, fungine, virali e da protozoi), infezioni fatali e sepsi. Tra le infezioni opportunistiche vi sono la nefropatia associata a virus BK e la leucoencefalopatia multifocale progressiva (PML) associata a virus JC. Queste infezioni sono spesso correlate ad un elevato carico immunosoppressivo totale e possono portare a condizioni gravi o fatali che il medico deve considerare nella diagnosi differenziale dei pazienti immunodepressi con deterioramento della funzionalita' renale o sintomi neurologici. I pazienti trattati con il farmaco devono essere controllati per la neutropenia, che puo' essere collegata al farmaco stesso, a farmaci concomitanti, a infezioni virali o ad una combinazione di queste cause. I pazienti trattati con il farmaco devono effettuare una conta ematologica completa ogni settimana nel primo mese di terapia, due volte al mese durante il secondo e il terzo mese e una volta al mese per il primo anno. In caso di sviluppo di neutropenia (conta assoluta dei neutrofili < 1,3 x 10^3/ml), puo' essere opportuno interrompere o terminare il farmaco. In pazienti trattati con il farmaco in associazione con altri farmaci immunosopressivi sono stati segnalati casi di aplasia eritroide pura (Pure Red Cell Aplasia, PRCA). Il meccanismo con cui il micofenolato mofetile ha indotto la PRCA non e' noto. La PRCA puo' risolversi con la riduzione della dose o con l'interruzione della terapia con il farmaco. Le modifiche al trattamento con il farmaco nei pazienti trapiantati devono essere effettuate esclusivamente sotto un'appropriata supervisione clinica al fine di minimizzare il rischio di rigetto. I pazienti devono essere informati che durante il trattamentocon il farmaco le vaccinazioni potrebbero essere meno efficaci, e chel'utilizzo di vaccini vivi attenuati deve essere evitato. Puo' essereutile la vaccinazione antiinfluenzale. Per la vaccinazione antiinfluenzale si deve fare riferimento alle linee guida nazionali. Poiche' il farmaco e' stato associato ad un'aumentata incidenza di eventi avversidel sistema digerente, inclusi casi infrequenti di ulcerazione del tratto gastrointestinale, emorragia e perforazione, il farmaco deve essere somministrato con cautela nei pazienti con malattia grave attiva del sistema digerente. Il farmaco e' un inibitore dell'enzima Inosina Monofosfato Deidrogenasi (IMPDH). Percio' teoricamente deve esserne evitato l'utilizzo nei pazienti affetti da rare patologie ereditarie che comportano un deficit dell'enzima ipoxantina-guanina fosforibosil-transferasi (HGPRT), come la sindrome di Lesch-Nyhan e la sindrome di Kelley-Seegmiller. Si raccomanda di non somministrare il farmaco insieme all'azatioprina, in quanto non esistono studi clinici a questo riguardo.Tenendo conto dell'effetto della colestiramina nel ridurre significativamente l'AUC dell'MPA, la somministrazione contemporanea del farmacocon medicinali che interferiscono sulla circolazione enteroepatica richiede prudenza, in quanto l'efficacia del farmaco potrebbe venire diminuita. Il rapporto rischio:beneficio di micofenolato mofetile in associazione con tacrolimus o sirolimus non e' stato stabilito.

Gravidanza e Allattamento

Prima di iniziare la terapia con il farmaco accertarsi che il test digravidanza risulti negativo. La terapia con il farmaco richiede l'usodi un contraccettivo efficace prima dell'inizio della terapia, per lasua intera durata e per sei settimane dopo l'interruzione della terapia. Le pazienti devono essere invitate a consultare immediatamente il medico in caso di gravidanza. L'utilizzo del farmaco non e' raccomandato durante la gravidanza e deve essere limitato ai casi in cui non e' disponibile un trattamento alternativo piu' idoneo. Il farmaco deve essere utilizzato durante la gravidanza soltanto se il potenziale beneficio terapeutico e' superiore al rischio potenziale per il feto. I datiprovenienti dall'uso del farmaco in donne in gravidanza sono limitati. Tuttavia, nei bambini di pazienti esposte al farmaco in associazionecon altri immunosoppressori durante la gravidanza sono state riportate malformazioni congenite, incluse malformazioni alle orecchie, in particolare orecchio esterno/medio formato in modo anormale o assente. Sono stati riportati casi di aborto spontaneo in pazienti esposte al farmaco. Gli studi condotti su animali hanno evidenziato una tossicita' riproduttiva. Si e' visto che il micofenolato mofetile viene escreto nel latte materno dei ratti. Non e' noto se cio' avviene anche nella donna. Poiche' il micofenolato mofetile puo' dare serie reazioni avverse nei lattanti, il farmaco e' controindicato in donne che allattano.

Interazioni con altri prodotti

Sono stati effettuati studi di interazione solo negli adulti. Aciclovir: quando si e' somministrata l'associazione di micofenolato mofetilee aciclovir, si e' osservato un aumento delle concentrazioni plasmatiche di aciclovir rispetto alla somministrazione di aciclovir da solo. Le modifiche nella farmacocinetica dell'MPAG (il glucuronide fenolico dell'MPA) sono state minime (aumento dell'MPAG dell'8%) e non sono state considerate clinicamente rilevanti. Poiche' sia le concentrazioni plasmatiche di MPAG che quelle di aciclovir sono aumentate in presenza di disfunzione renale, e' possibile che il micofenolato mofetile e l'aciclovir o i suoi profarmaci, ad esempio valaciclovir, competano per l'escrezione a livello dei tubuli renali, aumentando la concentrazione delle due sostanze. Antiacidi a base di idrossido di magnesio e di alluminio: l'assorbimento del micofenolato mofetile e' ridotto se somministrato con antiacidi. Colestiramina: in seguito alla somministrazione di una singola dose di 1,5 g di micofenolato mofetile in soggetti saniprecedentemente trattati con colestiramina alla dose di 4 g tre volteal giorno per 4 giorni, si e' osservata una riduzione del 40% dell'AUC dell'MPA. Deve essere usata prudenza nell'utilizzo concomitante in quanto l'efficacia del farmaco potrebbe venire diminuita. Medicinali ingrado di interferire con la circolazione enteroepatica: dev'essere usata prudenza con i medicinali in grado di interferire con la circolazione enteroepatica in quanto l'efficacia del farmaco potrebbe venire diminuita. Ciclosporina A: il micofenolato mofetile non influenza la farmacocinetica della ciclosporina A (CsA). Al contrario, se si interrompe il trattamento concomitante con ciclosporina, si deve prevedere un aumento dell'AUC dell'MPA del 30% circa. Ganciclovir: sulla base dei risultati di uno studio con singola somministrazione della dose raccomandata di micofenolato orale e ganciclovir e.v., e degli effetti conosciuti dell'alterazione della funzionalita' renale sulla farmacocinetica del farmaco e del ganciclovir, si prevede che la contemporanea somministrazione di questi due agenti (che competono per il medesimo meccanismo di secrezione tubulare) dara' origine ad un aumento della concentrazione di MPAG e di ganciclovir. Non si prevedono sostanziali modificazioni della farmacocinetica dell'MPA e non sono richiesti aggiustamentidella dose del farmaco. In pazienti con alterata funzionalita' renalein cui vengono somministrati contemporaneamente il farmaco e ganciclovir o i suoi profarmaci, ad esempio valganciclovir, devono essere osservate le raccomandazioni per la dose di ganciclovir ed i pazienti devono essere controllati accuratamente. Contraccettivi orali: la farmacocinetica e la farmacodinamica dei contraccettivi orali non sono state influenzate dalla somministrazione contemporanea del farmaco. Rifampicina: in pazienti che non assumevano anche ciclosporina, la somministrazione concomitante del farmaco e rifampicina ha portato ad una riduzione dell'esposizione all'MPA (AUC 0-12h) del 18%-70%. Si raccomanda di monitorare i livelli di esposizione all'MPA e di modificare conseguentemente la dose di farmaco al fine di mantenere l'efficacia clinica quando si somministra rifampicina in concomitanza. Sirolimus: in pazienti con trapianto renale la somministrazione concomitante di farmaco e CsAha condotto ad una riduzione dell'esposizione all'MPA del 30-50% rispetto a pazienti che assumono la associazione di sirolimus e dosi similari di farmaco. Sevelamer: quando si e' somministrato il farmaco in concomitanza con sevelamer si e' osservata una diminuzione della C max edell'AUC 0-12 dell'MPA rispettivamente del 30% e del 25% senza alcunaconseguenza clinica (ad esempio rigetto del trapianto). Tuttavia, si raccomanda di somministrare il farmaco almeno un'ora prima o tre ore dopo l'assunzione di sevelamer al fine di minimizzare l'effetto sull'assorbimento dell'MPA. Non sono disponibili dati relativi al farmaco conaltri leganti del fosfato diversi da sevelamer. Trimetoprim/sulfametossazolo: non si e' osservato alcun effetto sulla biodisponibilita' dell'MPA. Norfloxacina e metronidazolo: in volontari sani, non si e' osservata alcuna interazione significativa quando il farmaco e' stato somministrato in concomitanza con norfloxacina e metronidazolo separatamente. Tuttavia, la associazione di norfloxacina e metronidazolo ha ridotto l'esposizione all'MPA del 30% circa in seguito alla somministrazione di una sigola dose di farmaco. Ciprofloxacina e amoxicillina piu' acido clavulanico: riduzioni del 50% circa delle concentrazioni pre-dose(a valle) dell'MPA sono state riportate in soggetti che hanno ricevuto un trapianto di rene nei giorni immediatamente successivi l'inizio della terapia orale con ciprofloxacina o amoxicillina piu' acido clavulanico. Tale effetto tendeva a diminuire continuando la terapia antibiotica e cessava dopo pochi giorni dall'interruzione della stessa. La modifica del livello di pre-dose puo' non rappresentare accuratamente lemodifiche dell'esposizione complessiva all'MPA. Pertanto, non sono normalmente indicate modificazioni della dose di farmaco in assenza di segni clinici di disfunzione del trapianto. Tuttavia, deve essere effettuato uno stretto monitoraggio clinico durante l'uso dell'associazionee subito dopo il trattamento antibiotico. Tacrolimus: nei pazienti con trapianto epatico che hanno iniziato la terapia con il farmaco e tacrolimus, l'AUC e la C max dell'MPA, il metabolita attivo di farmaco, non sono state influenzate significativamente dalla co-somministrazionecon tacrolimus. Al contrario, l'AUC di tacrolimus e' aumentata di circa il 20% quando sono state somministrate dosi multiple di farmaco (1,5 g due volte al giorno) a pazienti trattati con tacrolimus. Comunque,in pazienti con trapianto renale, la concentrazione di tacrolimus nonsembra essere alterata dal farmaco. Altre interazioni: la somministrazione contemporanea di probenecid e micofenolato mofetile nella scimmia triplica l'AUC plasmatica dell'MPAG. Anche altre sostanze, di cui e'nota l'eliminazione renale, possono competere con l'MPAG aumentando cosi' le concentrazioni plasmatiche dell'MPAG o dell'altra sostanza cheviene secreta attraverso i tubuli renali. Vaccini vivi: vaccini vivi non devono essere somministrati a pazienti con una risposta immunitaria alterata. La risposta anticorpale verso altri tipi di vaccino potrebbe essere diminuita.

Equivalenti in base alle liste di trasparenza

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Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Non conservare a temperatura superiore ai 30 gradi C. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall'umidita'.