ceftazidima pl*im 500mg+1,5ml ceftazidima germed pharma srl
Che cosa è ceftazidima pl im 500mg+1,5ml?
Ceftazidima ge preparazione iniettabile prodotto da
germed pharma srl
è un farmaco generico della categoria
farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici
che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Ceftazidima ge risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di antibatterici beta-lattamici, cefalospirine.
Contiene i principi attivi:
ceftazidima pentaidrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso intramuscolare da 250 mg/1 ml: ceftazidima pentaidrato 291 mg (pari a ceftazidima 250 mg). polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso intramuscolare da 500 mg/1,5 ml: ceftazidima pentaidrato 5
Codice AIC: 036087029
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Di uso elettivo e specifico in infezioni batteriche gravi di accertata o presunta origine da Gram-negativi "difficili" o da flora mista conpresenza di Gram-negativi resistenti ai piu' comuni antibiotici. In particolare il prodotto trova indicazione nelle suddette infezioni, in pazienti defedati e/o immunodepressi. Profilassi chirurgica: la somministrazione del farmaco risulta in grado di ridurre l'incidenza di infezioni post-chirurgiche in pazienti sottoposti ad interventi contaminanti o potenzialmente tali.
Vedi il foglio illustrativo completo
Posologia
Somministrare per via parenterale (endovenosa o intramuscolare profonda). Dosaggio: varia in rapporto alla gravita' del singolo caso, sensibilita', sito e tipo di infezione, eta', funzionalita' renale e secondo il giudizio del Medico. Via intramuscolare. Adulti: 1-3 g/die in 2-3somministrazioni. Nella terapia della riacutizzazione batterica dellabronchite cronica, 1-3 g/die in 1-3 somministrazioni. Bambini: 30-100mg/Kg/die in 2-3 somministrazioni. Il dosaggio abituale e' di 50 mg/Kg/die in 2 somministrazioni. Per dosaggi piu' elevati, ricorrere alla via endovenosa. Via endovenosa. Adulti: 1-6 g/die; bambini: 30-100 mg/kg/die. Nei casi di particolare gravita' tale posologia puo' essere ulteriormente aumentata fino a 150 mg/kg/die (6 g/die) in 3 somministrazioni. Anziani: il dosaggio massimo giornaliero non dovrebbe di norma superare i 3 g. Pazienti con compromissione renale: la ceftazidima e' escreta immodificata dai reni, ridurre la posologia. Somministrare una dose inziale di 1 g. Per il mantenimento e' necessario far riferimentoal GFR. Dose di mantenimento raccomandata nell'insufficienza renale. Clearance creatinina >50 ml/min, creatinina sierica appros. 500 mcmol/l (>5,6 mg/dl), dose unitaria raccomandata 0.5g, intervallo 48 ore. Nelle infezioni gravi sipuo' aumentare del 50% la dose unitaria oppure aumentare la frequenzadi somministrazione; controllare i livelli sierici di ceftazidima i cui valori minimi non dovrebbero superare 40 mg/l. Nei bambini adattarela clearance della creatinina tenendo conto della superficie corporeao del peso privato dei grassi. Profilassi chirurgica. per la prevenzione delle infezioni post-operatorie verranno somministrati in relazione a tipo, durata e rischio di contaminazione dell'intervento 1 g i.m. o 1-2 g e.v. in dose singola o in dosi ripetute. Emodialisi. l'emivitasierica durante l'emodialisi varia da 3 a 5 ore. Ai pazienti e' opportuno ripetere, alla fine di ogni trattamento, le dosi indicate. Dialisi peritoneale: la ceftazidima puo' esser impiegata sia nella dialisi peritoneale che nella dialisi peritoneale ambulatoriale continua (CAPD). Puo' essere aggiunta alle soluzioni per dialisi peritoneale (di solito 125-250 mg ogni due litri di liquido per dialisi). Nei pazienti coninsufficienza renale in terapia intensiva sottoposti ad emodialisi o ad emofiltrazione ad alto flusso somministrare 1 g al giorno in dose singola o in dosi suddivise. Nel caso di emofiltrazione a basso flusso seguire il dosaggio raccomandato in caso di funzionalita' renale ridotta. Nei pazienti in emofiltrazione venovenosa ed emodialisi venovenosaseguire le raccomandazioni posologiche. Dosaggio consigliato di ceftazidima nell'emofiltrazione continua venovenosa. Funzionalita' renale residua: 0 ml/min, tasso di ultrafiltrazione 5 ml/min, dose di mantenimento: 250 mg; 16,7 ml/min, dose di mantenimento 250 mg; tasso di ultrafiltrazione 33.3 ml/min, dose di mantenimento 500 mg; 50 ml/min, dose di mantenimento 500 mg. Funzionalita' renale residua: 5 ml/min, tasso di ultrafiltrazione 5 ml/min, dose di mantenimento: 250 mg; 16,7 ml/min, dose di mantenimento 250 mg; 33.3 ml/min, dose di mantenimento 500 mg; 50 ml/min, dose di mantenimento 500 mg. Funzionalita' renale residua: 10 ml/min, tasso di ultrafiltrazione 5 ml/min, dose di mantenimento: 250 mg; 16,7 ml/min, dose di mantenimento 500 mg; 33.3 ml/min, dosedi mantenimento 500 mg; 50 ml/min, dose di mantenimento 750 mg. Funzionalita' renale residua: 15 ml/min, tasso di ultrafiltrazione 5 ml/min, dose di mantenimento: 250 mg; 16,7 ml/min, dose di mantenimento 500 mg; 33.3 ml/min, dose di mantenimento 500 mg; 50 ml/min, dose di mantenimento 750 mg. Funzionalita' renale residua: 20 ml/min, tasso di ultrafiltrazione 5 ml/min, dose di mantenimento: 500 mg; 16,7 ml/min, dosedi mantenimento 500 mg; 33.3 ml/min, dose di mantenimento 500 mg; 50 ml/min, dose di mantenimento 750 mg. La dose di mantenimento deve essere somministrata ogni 12 ore Dosaggio consigliato di ceftazidima durante l'emodialisi continua venovenosa. Dose di mantenimento per un tassodi flusso dializzato di 1.0 litri/ora. Funzionalita' renale residua: 0 ml/min, tasso di ultrafiltrazione 0,5 litri/ora: dose di mantenimento 500 mg;1,0 litri/ora: dose di mantenimento 500 mg; 2.0 litri/ora: dose di mantenimento 500 mg; funzionalita' renale residua: 5 ml/min, tasso di ultrafiltrazione 0,5 litri/ora: dose di mantenimento 500 mg; 1,0litri/ora: dose di mantenimento 500 mg; 2.0 litri/ora: dose di mantenimento 750 mg; funzionalita' renale residua: 10 ml/min, tasso di ultrafiltrazione 0,5 litri/ora: dose di mantenimento 500 mg; 1,0 litri/ora:dose di mantenimento 500 mg; 2.0 litri/ora: dose di mantenimento 750 mg; funzionalita' renale residua: 15 ml/min, tasso di ultrafiltrazione0,5 litri/ora: dose di mantenimento 500 mg; 1,0 litri/ora: dose di mantenimento 750 mg; 2.0 litri/ora: dose di mantenimento 750 mg; funzionalita' renale residua: 20 ml/min, tasso di ultrafiltrazione 0,5 litri/ora: dose di mantenimento 750 mg; 1,0 litri/ora: dose di mantenimento 750 mg; 2.0 litri/ora: dose di mantenimento 1000 mg. Dose di mantenimento per un tasso di flusso dializzato di 2.0 litri/ora. Funzionalita' renale residua: 0 ml/min, tasso di ultrafiltrazione 0,5 litri/ora: dose di mantenimento 500 mg; 1,0 litri/ora: dose di mantenimento 500 mg; 2.0 litri/ora: dose di mantenimento 750 mg; funzionalita' renale residua: 5 ml/min, tasso di ultrafiltrazione 0,5 litri/ora: dose di mantenimento 500 mg; 1,0 litri/ora: dose di mantenimento 500 mg; 2.0 litri/ora: dose di mantenimento 750 mg; funzionalita' renale residua: 10 ml/min, tasso di ultrafiltrazione 0,5 litri/ora: dose di mantenimento 500 mg; 1,0 litri/ora: dose di mantenimento 750 mg; 2.0 litri/ora: dose di mantenimento 1000 mg; funzionalita' renale residua: 15 ml/min, tasso di ultrafiltrazione 0,5 litri/ora: dose di mantenimento 750 mg; 1,0 litri/ora: dose di mantenimento 750 mg; 2.0 litri/ora: dose di mantenimento 750 mg; funzionalita' renale residua: 20 ml/min, tasso di ultrafiltrazione 0,5 litri/ora: dose di mantenimento 750 mg; 1,0 litri/ora: dose di mantenimento 750 mg; 2.0 litri/ora: dose di mantenimento 1000 mg.
Effetti indesiderati
Reazioni locali: flebite o tromboflebite conseguenti a somministrazione endovenosa; dolore e/o infiammazione dopo somministrazione intramuscolare; reazioni di ipersensibilita': rash urticariodi o maculopapulari, febbre, prurito e, molto raramente, angioedema e reazioni anafilattiche (inclusi broncospasmo e/o ipotensione). Come con altre cefalosporine vi sono state rare segnalazioni di eritema multiforme, sindrome diStevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica; reazioni gastrointestinali: diarrea, nausea, vomito, dolore addominale e, molto raramente, candidiasi del cavo orale o colite; come per altre cefalosporine la colite puo' essere associata alla presenza di Clostridium difficile e presentarsi sotto la forma di colite pseudomembranosa; Reazioni genito-urinarie: candidiasi, vaginite; reazioni a livello del tratto epatobiliare e del pancreas. Molto raramente ittero. Reazioni neurologiche: cefalea, vertigini, parestesie e sensazioni di sapore sgradevole. Vi sonostate segnalazioni di sequele neurologiche come tremori, mioclonie, convulsioni ed encefalopatia verificatesi in pazienti con insufficienzarenale nei quali il dosaggio della Ceftazidima non era stato opportunamente ridotto; modificazioni dei parametri di laboratorio: sono stateriferite in corso di terapia con Ceftazidima variazioni transitorie di alcuni parametri clinici e di laboratorio: eosinofilia, positivita' al test di Coombs e molto raramente anemia emolitica, trombocitosi, alterazioni in uno o piu' parametri di funzionalita' epatica quali ALT (SGPT). AST (SGOT), LDH, GGT e fosfatasi alcalina. Come per altre cefalosporine sono stati segnalati occasionalmente incrementi transitori diazotemia, ammoniemia e/o creatinina sierica. Molto raramente sono state osservate leucopenia, agranulocitosi, trombocitopenia e linfocitosi. In circa il 5% dei pazienti sono state segnalate, in corso di trattamento con cefalosporine, positivita' talora false dei test di Coombs. Cio' puo' interferire con i test di compatibilita' ematica.
Indicazioni
Di uso elettivo e specifico in infezioni batteriche gravi di accertata o presunta origine da Gram-negativi "difficili" o da flora mista conpresenza di Gram-negativi resistenti ai piu' comuni antibiotici. In particolare il prodotto trova indicazione nelle suddette infezioni, in pazienti defedati e/o immunodepressi. Profilassi chirurgica: la somministrazione del farmaco risulta in grado di ridurre l'incidenza di infezioni post-chirurgiche in pazienti sottoposti ad interventi contaminanti o potenzialmente tali.
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' agli antibiotici della classe delle cefalosporine. Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Generalmente controindicato in gravidanza e allattamento.
Composizione ed Eccipienti
Flaconcini di polvere: sodio carbonato anidro. Fiale solvente: acqua per preparazioni iniettabili.
Avvertenze
Prima di iniziare il trattamento con il medicinale accertarsi che il paziente abbia manifestato precedenti reazioni di ipersensibilita' alla ceftazidima, alle cefalosporine, alle penicilline o ad altri farmaci. Il farmaco, analogamente a tutti gli altri antibiotici beta-lattamici, va somministrato con cautela in pazienti in cui si sono manifestatereazioni allergiche alla penicillina. In caso di reazione allergica si deve interrompere la terapia ed eventualmente istituire un trattamento idoneo (adrenalina, anitistaminici, corticosteroidi) ed altre opportune misure di emergenza. Casi di colite pseudomembranosa sono stati descritti in concomitanza all'uso di tutti gli antibiotici a largo spettro (inclusi macrolidi, penicilline semisintetiche e cefalosporine); e' importante prendere in considerazione tale diagnosi in pazienti che presentano diarrea durante la terapia. Tali forme di colite possono variare da lievi a molto gravi. Il trattamento con antibiotici ad ampio spettro altera la normale flora del colon e puo' facilitare la crescita di clostridi. Gli studi effettuati hanno evidenziato che una tossinaprodotta dal Clostridium difficile e' la principale causa della colite associata all'uso di antibiotici. Forme lievi di colite pseudomembranosa rispondono in genere favorevolmente alla semplice interruzione del farmaco. In forme moderate o gravi il trattamento deve includere sigmoidoscopia, opportune ricerche batteriologiche e la somministrazione di liquidi, elettroliti e proteine. Nei casi in cui la colite non migliori dopo la sospensione del farmaco e nei casi gravi la somministrazione di Vancomicina per via orale costituisce il trattamento di scelta della colite pseudomembranosa da "Clostridium difficile" indotta da antibiotici. Devono essere escluse altre forme di colite. Il trattamentoconcomitante con alti dosaggi di cefalosporine e medicinali nefrotossici quali aminoglicosidi o diuretici potenti (ad esempio furosemide) possono avere un effetto negativo sulla funzionalita' renale. L'esperienza clinica ha mostrato che probabilmente cio' non costituisce un p problema se la ceftazidima viene somministrata ai dosaggi raccomandati. Non si evidenzia che la ceftazidima abbia effetti negativi sulla funzionalita' renale alle normali dosi terapeutiche. La Ceftazidima e' escreta per via renale. Pertanto, come per tutti gli antibiotici eliminatiper tale via, In pazienti con moderata o grave insufficienza renale, si raccomanda di ridurre la dose per evitare le conseguenze cliniche di concentrazioni ematiche eccessive, quali ad esempio convulsioni o sequele neurologiche. Come per altri antibiotici a largo spettro l'uso prolungato della Ceftazidima puo' favorire l'emergere opportunistico dimicroorganismi o ceppi non sensibili (ad esempio Candida ed Enterococchi) che richiede l'adozione di misure adeguate o l'eventuale interruzione del trattamento. E' pertanto essenziale un assiduo controllo delle condizioni del paziente. Come per altre cefalosporine e penicilline a spettro allargato alcuni ceppi di Enterobacter spp. e Serratia spp, inizialmente sensibili, possono manifestare resistenza durante la terapia con ceftazidima. Pertanto nel corso del trattamento di tali infezioni, se ritenuto clinicamente appropriato, deve essere valutata la possibilita' di eseguire successivi test di sensibilita'.
Gravidanza e Allattamento
Non si sono evidenziati sperimentalmente aspetti embriotossici o teratogenici con la ceftazidima, comunque, nelle donne in stato di gravidanza e nella primissima infanzia il prodotto va somministrato nei casi effettiva necessita', sotto il diretto controllo del Medico. La Ceftazidima e' escreta in piccole quantita' nel latte materno e deve essere impiegata con cautela nelle madri che allattano.
Interazioni con altri prodotti
L'uso concomitante di alti dosaggi con medicinali nefrotossici puo' avere effetti negativi sulla funzionalita' renale. Il cloramfenicolo e'un antagonista in vitro della ceftazidima e delle altre cefalosporine. La rilevanza clinica di tale osservazione non e' conosciuta, ma qualora il farmaco e cloramfenicolo siano somministrati in concomitanza bisogna considerare la possibilita' che si manifesti antagonismo tra i due antibiotici. La somministrazione delle cefalosporine puo' interferire con i risultati di alcune prove di laboratorio, causando pseudopositivita' della glicosuria con i metodi di Benedict, Feeling e "Clinitest", basati sulla riduzione del rame, ma non con i metodi enzimatici. La ceftazidima non interferisce con la determinazione della creatinina nel saggio con picrato alcalino.
Forme Farmacologiche
Conservazione del prodotto
Prima della ricostituzione conservare i faconcini a temperatura non superiore a 25 gradi C e al riparo dalla luce. Il prodotto in soluzione, dopo ricostituzione con acqua p.p.i. o con i liquidi infusionali compatibili (ad esempio soluzione fisiologica, glucosata o di sodio lattato) deve essere usato di norma entro 12 ore se conservato a temperatura inferiore ai 25 gradi C. La colorazione delle soluzioni puo' variareda giallo pallido a color ambra in funzione della concentrazione del tipo di diluente e delle condizioni di conservazione. I faconcini del farmaco possono sviluppare al loro interno, dopo la ricostituzione, una pressione positiva dovuti alla liberazione di anidride carbonica.