catapresan 5f 1ml 150mcg/ml clonidina glenwood gmbh

Che cosa è catapresan 5f 1ml 150mcg/ml?

Catapresan soluzione iniettabile prodotto da glenwood gmbh
è un farmaco solo uso ospedaliero della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia H che comprende i farmaci di esclusivo uso ospedaliero, non vendibili ai cittadini presso le farmacie aperte al pubblico, ma utilizzabili o distribuibili solo nell'ambito delle strutture sanitarie pubbliche .
Catapresan risulta disponibile solo nelle farmaice ospedaliere o specialistico

E' utilizzato per la cura di antiipertensivi. agonisti dei recettori dell'imidazolina.
Contiene i principi attivi: clonidina cloridrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: una fiala contiene: clonidina cloridrato 150 mcg.
Codice AIC: 021502036 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Crisi ipertensive e casi di ipertensione in cui sussiste un'impossibilita' temporanea alla somministrazione orale o questa non si dimostra abbastanza efficace. La via parenterale e' riservata ai casi ospedalizzati.

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Posologia

Il trattamento dell'ipertensione richiede una costante supervisione da parte del medico. La dose deve essere individuata in funzione della risposta pressoria del singolo paziente. Nelle crisi ipertensive e neipazienti ospedalizzati si puo' ricorrere alle fiale. La somministrazione per via sottocutanea o intramuscolare della soluzione iniettabile deve essere effettuata ponendo il paziente in posizione supina onde evitare occasionali fenomeni ortostatici. L'iniezione puo' essere praticata per via sottocutanea, intramuscolare o endovenosa lenta (1 fiala diluita in almeno 10 ml di soluzione salina fisiologica, durata dell'iniezione 10 minuti). Per l'infusione endovenosa si consiglia una dose di 0,2 mcg/kg/min. La velocita' di infusione non deve superare i 0,5 mcg/kg/min. per evitare aumenti pressori transitori. Per infusione non deve essere superata la dose di 150 mcg. Se necessario, le fiale possono essere somministrate per via parenterale 4 volte al giorno. Insufficienza renale La dose deve essere corretta in funzione della risposta individuale all'antiipertensivo, che puo' essere molto variabile nei pazienti affetti da insufficienza renale; e' necessario un attento monitoraggio. Poiche' solo una minima frazione di clonidina viene eliminatamediante l'emodialisi routinaria, non vi e' alcuna necessita' di somministrare ulteriormente il farmaco dopo la dialisi.

Effetti indesiderati

La maggior parte degli effetti indesiderati sono lievi e tendono a diminuire nel corso della terapia. Frequenza reazioni avverse: molto comune >= 1/10; comune >= 1/100 < 1/10; non comune >= 1/1.000 < 1/100; raro >= 1/10.000 < 1/1.000; molto raro < 1/10.000; non nota. Patologie endocrine. Raro: ginecomastia. Disturbi psichiatrici. Comune: depressione, disturbi del sonno; non comune: percezione delirante, allucinazioni, incubi; non nota: stato confusionale, riduzione della libido. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: vertigini, sedazione; comune: cefalea; non comune: parestesia. Patologie dell'occhio. Raro: riduzione flusso lacrimale; non noto: disturbi dell'accomodazione. Patologie cardiache. Non comune: bradicardia sinusale; raro: blocco atrio-ventricolare; non nota: bradiaritmie. Patologie vascolari. Molto comune: ipotensione ortostatica. Non comune: sindrome di Raynaud. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Raro: secchezza della mucosa nasale. Patologie gastrointestinali. Molto comune: secchezza delle fauci. Comune: stipsi, nausea, dolore alle ghiandole salivari, vomito; raro: pseudo-ostruzioni del grande intestino. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: prurito, rash, orticaria; raro: alopecia.Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Comune: disfunzione erettile. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: stanchezza; non comune: malessere. Esami diagnostici. Raro: aumento della glicemia.

Indicazioni

Crisi ipertensive e casi di ipertensione in cui sussiste un'impossibilita' temporanea alla somministrazione orale o questa non si dimostra abbastanza efficace. La via parenterale e' riservata ai casi ospedalizzati.

Controindicazioni ed effetti secondari

Il medicinale non deve essere somministrato a pazienti con ipersensibilita' accertata al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti e a pazienti con bradiaritmia grave causata o da malattia del nodo del seno o da blocco atrio-ventricolare di secondo o terzo grado.

Composizione ed Eccipienti

Sodio cloruro, acqua p.p.i.

Avvertenze

Il medicinale deve essere somministrato con cautela in pazienti affetti da insufficienza coronarica di grado severo, insufficienza renale cronica, malattie cerebrovascolari, infarto miocardico recente e bradiaritmia lieve o moderata, stipsi. La somministrazione in pazienti affetti da polineuropatia, malattia di Raynaud ed altre affezioni di tipo ostruttivo del circolo periferico va effettuata con estrema cautela; analoghe precauzioni andranno osservate in pazienti depressi o che abbiano sofferto di disturbi depressivi, essendo stati segnalati rari casi di insorgenza o accentuazione di tali disturbi. Il medicinale non e' efficace nell'ipertensione da feocromocitoma. La clonidina, il principio attivo del farmaco e i suoi metaboliti sono ampiamente escreti per via renale. In caso di insufficienza renale e' necessario un aggiustamento posologico particolarmente attento. Il trattamento con il farmaco,come con altri farmaci antipertensivi, deve essere monitorato con particolare attenzione in pazienti con scompenso cardiaco o malattie coronariche gravi. Durante la prima settimana del trattamento, l'azione ipotensiva del farmaco puo' accompagnarsi ad un effetto sedativo. La sedazione di regola si attenua durante la prosecuzione della terapia. In caso di necessita' si deve procedere ad una riduzione della posologia sotto controllo medico. L'eventuale sospensione del trattamento deve avvenire esclusivamente sotto controllo medico e gradualmente con dosi a scalare, nell'arco di alcuni giorni, onde evitare un conseguente brusco aumento dei valori pressori con la classica sintomatologia (agitazione, palpitazioni, nervosismo, tremore, cefalea, nausea ecc.). Si devono pertanto avvertire i pazienti di non sospendere la terapia senza aver prima consultato il medico curante. Qualora si voglia interromperela terapia, il medico deve ridurre progressivamente la dose nell'arcodi di 2-4 giorni. Se e' necessario interrompere un concomitante trattamento a lungo termine con beta-bloccanti, e' opportuno sospendere prima il beta-bloccante e poi la clonidina. In pazienti che hanno manifestato reazioni cutanee locali al Catapresan TTS, il passaggio alla terapia orale con clonidina potrebbe comportare l'insorgenza di rash diffuso. I pazienti che utilizzano lenti a contatto devono essere informatiche il trattamento con il farmaco puo' ridurre la lacrimazione degli occhi. L'uso e la sicurezza d'impiego della clonidina nei bambini e negli adolescenti ha trovato scarso riscontro negli studi controllati, randomizzati; pertanto l'uso in questa popolazione di pazienti non puo'essere raccomandato. In particolare sono state osservate gravi reazioni avverse, compresa morte, quando la clonidina e' stata utilizzata "off-label" in associazione a metilfenidato nei bambini con ADHD (sindrome da deficit di attenzione ed iperattivita'). Pertanto, l'impiego di clonidina in tale associazione non e' raccomandato. Questo prodotto medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per fiala, cioe' e' praticamente "senza sodio".

Gravidanza e Allattamento

Durante la gravidanza, il medicinale va somministrato solo nei casi di effettiva necessita' e sotto il diretto controllo del medico. Si raccomanda un attento monitoraggio della madre e del bambino. La clonidina attraversa la barriera placentare e puo' ridurre il ritmo cardiaco del feto. Dopo il parto potrebbe verificarsi un transitorio aumento nella pressione arteriosa del neonato. Durante la gravidanza le forme orali del prodotto sono da preferirsi. La somministrazione endovenosa di clonidina deve essere evitata. Non vi sono dati sufficienti riguardanti l'effetto a lungo termine dell'esposizione prenatale al farmaco. A causa della mancanza di dati disponibili, si sconsiglia la somministrazione durante l'allattamento.

Interazioni con altri prodotti

La riduzione nella pressione arteriosa indotta dalla clonidina puo' essere potenziata dalla somministrazione concomitante di altri farmaci ipotensivi. Cio' puo' essere sfruttato dal punto di vista terapeutico somministrando altri tipi di antiipertensivi come diuretici, vasodilatatori, beta-bloccanti, calcio-antagonisti ed ACE-inibitori, ma non alfa1-bloccanti. I farmaci che inducono un aumento della pressione o una ritenzione idrica e di ioni sodio, come gli antinfiammatori steroidei,possono ridurre l'efficacia della clonidina. Le sostanze con attivita' alfa2-bloccante, come la fentolamina o la tolazolina possono inibiregli effetti della clonidina mediati dai recettori alfa2 in modo proporzionale alla dose. La somministrazione concomitante di sostanze con attivita' cronotropa o dromotropa negativa come i beta-bloccanti o i glicosidi della digitale possono causare o potenziare i disturbi del ritmo nelle bradicardie. Non e' da escludersi che la somministrazione concomitante di un beta-bloccante possa causare o potenziare le disfunzioni vascolari periferiche. La somministrazione concomitante di antidepressivi triciclici o neurolettici con attivita' alfa-bloccante puo' ridurre o annullare l'effetto antiipertensivo della clonidina e provocareo aggravare i fenomeni di alterazione della regolazione ortostatica. L'osservazione di pazienti in stato di delirio da alcol mostra che la somministrazione endovenosa di dosi elevate di clonidina puo' aumentare il potenziale aritmogeno (prolungamento del QT dell'ECG e fibrillazione ventricolare) dell'aloperidolo. Non sono state stabilite relazionecausale e rilevanza del trattamento antiipertensivo. Gli effetti depressivi sul S.N.C. di farmaci, come pure di alcoolici, possono risultare potenziati dalla somministrazione contemporanea di clonidina.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Nessuna particolare condizione per la conservazione.