carvedilolo alfa*28cpr 6,25mg carvedilolo alfasigma spa
Che cosa è carvedilolo alfa 28cpr 6,25mg?
Carvedilolo sg compresse divisibili prodotto da
alfasigma spa
è un farmaco generico della categoria
farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici
che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Carvedilolo sg risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
Contiene i principi attivi:
carvedilolo
Codice AIC: 036340014
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
E' indicato per il trattamento dell'ipertensione arteriosa essenziale. Puo' essere usato da solo o in associazione con altri antiipertensivi, specialmente con i diuretici tiazidici. Trattamento dell'angina pectoris. Trattamento dello scompenso cardiaco.
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Posologia
Le compresse devono essere assunte con una sufficiente quantita' di liquido. Non e' necessario assumere le compresse con i pasti; tuttavia,nei pazienti affetti da scompenso cardiaco, il farmaco dovrebbe essere somministrato in concomitanza dei pasti per rallentare l'assorbimento e ridurre l'incidenza di effetti posturali quali l'ipotensione ortostatica. Trattamento dell'ipertensione arteriosa essenziale ,adulti: ildosaggio consigliato per l'inizio della terapia e' di 12,5 mg una volta al giorno per i primi due giorni. Successivamente, il dosaggio raccomandato e' di 25 mg una volta al giorno. Se necessario il dosaggio puo' essere gradualmente aumentato ad intervalli non inferiori alle duesettimane, fino al raggiungimento della dose massima consigliata di 50 mg al giorno da assumersi in un'unica somministrazione o frazionata in 25 mg due volte al giorno. Anziani: la dose raccomandata per l'inizio della terapia e' di 12,5 mg una volta al giorno. Tale dosaggio ha permesso di ottenere un adeguato controllo dei valori pressori in una parte dei pazienti. Se la risposta dovesse essere inadeguata, il dosaggio potra' essere aumentato ad intervalli non inferiori alle due settimane fino al raggiungimento della dose massima consigliata di 50 mg, daassumersi frazionata in 25 mg due volte al giorno. Trattamento dell'angina pectoris, adulti: il dosaggio raccomandato per l'inizio della terapia e' di 12,5 mg due volte al giorno per i primi due giorni. Successivamente, il dosaggio consigliato e' di 25 mg due volte al giorno. Siraccomanda di non superare tale posologia. Anziani: la dose raccomandata per l'inizio della terapia e' di 12,5 mg due volte al giorno. Successivamente la dose puo' essere aumentata, dopo un intervallo di almeno due giorni, a 25 mg due volte al giorno (dose massima da non superare). Trattamento dello scompenso cardiaco, i pazienti devono essere sempre stabili dal punto di vista clinico e non devono presentare deterioramento dello stato clinico o segni di scompenso rispetto alla visita precedente. Nei pazienti in trattamento con digitale, diuretici e ACE-inibitori, il dosaggio di tali farmaci dovrebbe essere stabilizzato prima di iniziare il trattamento. Il dosaggio deve essere personalizzatoed il paziente deve essere attentamente seguito per il raggiungimentodel dosaggio adeguato. La dose raccomandata per l'inizio della terapia e' di 3,125 mg (1/2 compressa da 6,25 mg) due volte al giorno almenoper due settimane. Se tale dosaggio e' ben tollerato, la posologia puo' essere in seguito aumentata, ad intervalli non inferiori alle due settimane, e portata prima a 6,25 mg due volte al giorno, poi a 12,5 mgdue volte al giorno ed infine a 25 mg due volte al giorno. Il dosaggio dovrebbe essere aumentato fino alla dose piu' alta tollerata dal paziente. La dose massima raccomandata e' di 25 mg due volte al giorno intutti i pazienti con scompenso cardiaco severo e nei pazienti con scompenso cardiaco lieve o moderato con peso corporeo inferiore a 85 kg. In pazienti con scompenso cardiaco lieve o moderato con peso corporeosuperiore a 85 kg la dose massima raccomandata e' di 50 mg due volte algiornoPrima di ogni aumento del dosaggio, il paziente dovrebbe essereesaminato dal medico per accertare eventuali segni di peggioramento dell'insufficienza cardiaca o di vasodilatazione. Un temporaneo peggioramento dell'insufficienza cardiaca o la ritenzione idrica dovrebbero essere trattati con un aumento del dosaggio dei diuretici, sebbene occasionalmente possa essere necessario diminuire la dose di farmaco o sospenderne temporaneamente l'assunzione. Nell'eventualita' in cui il trattamento venga interrotto per piu' di due settimane, la terapia dovra'essere nuovamente iniziata con l'assunzione di 3,125 mg (1/2 compressa da 6,25 mg) due volte al giorno e successivamente la posologia dovra' essere aumentata tenendo conto delle precedenti raccomandazioni. I sintomi di vasodilatazione possono essere inizialmente trattati con unariduzione del dosaggio dei diuretici. Se i sintomi persistono la dosedi ACE-inibitore (se usato) puo' essere diminuita e, se ritenuto necessario, si potra' successivamente effettuare una riduzione del dosaggio. In tali circostanze, la dose non dovrebbe essere aumentata fino a quando i sintomi di peggioramento dell'insufficienza cardiaca o di vasodilatazione non siano stati stabilizzati. La tollerabilita' e l'efficacia in pazienti al di sotto dei 18 anni di eta' non sono state stabilite.
Effetti indesiderati
Sistema nervoso centrale, frequenti: cefalea e astenia, molto frequenti: vertigini. Sistema cardiovascolare, frequenti: bradicardia, ipotensione posturale, ipotensione; edema (inclusi: edema generalizzato, edema periferico, edema dei genitali, edema delle estremita' inferiori, ipervolemia e ritenzione idrica). Infrequenti: blocco atrio-ventricolare; aggravamento dell'insufficienza cardiaca durante l'aumento del dosaggio, rari: sincope. Sistema gastrointestinale, frequenti: nausea, diarrea e vomito. Ematologia, frequente: riduzione della piastrinemia, casi isolati di leucopenia. Cute ed annessi, dermatite, aumentata sudorazione. Metabolismo, frequenti: ipoglicemia, peggioramento del controllo glicemico nei pazienti con diabete mellito,aumento di peso e ipercolesterolemia. Altri, frequenti: alterazioni del visus. Infrequenti: insufficienza renale acuta e alterazioni della funzione renale in pazienti con malattie vascolari sistemiche e/o funzionalita' renale compromessa.La frequenza degli effetti indesiderati non e' dose-dipendente, conl'eccezione delle vertigini, delle alterazioni del visus e della bradicardia. Gli eventi indesiderati riscontrati in caso di ipertensione e/o angina sono simili a quelli osservati nello scompenso cardiaco ma con incidenza piu' bassa. Gli effetti indesiderati segnalati nel corso delle sperimentazioni cliniche in pazienti ipertesi sono: sistema nervoso centrale, frequenti: vertigini, mal di testa ed affaticamento che risultano essere generalmente di lieve entita' e vengono lamentati prevalentemente all'inizio del trattamento. Infrequenti: umore depresso, disturbi del sonno, parestesia. Sistema cardiovascolare, frequenti: bradicardia, ipotensione posturale. Infrequenti: disturbi del circolo periferico (estremita' fredde), edema periferico, angina pectoris, aggravamento dei sintomi in pazienti con claudicatio intermittens o fenomeno di Raynaud. Rari: blocco atrio-ventricolare, sincope (soprattutto nelle fasi iniziali del trattamento),aggravamento dell'insufficienza cardiaca. Sistema respiratorio, frequenti: asma e dispnea in pazienti predisposti. Infrequente: sensazione di occlusione nasale. Sistema gastrointestinale, frequenti: disturbi gastro-intestinali (con sintomi qualinausea, dolori addominali, diarrea). Infrequenti: stipsi e vomito. Cute ed annessi, dermatite, aumentata sudorazione, si possono svilupparelesioni cutanee psoriasiche. Laddove presenti, tali lesioni possono venire esacerbate dal trattamento. Infrequenti: reazioni cutanee (es. esantema allergico, orticaria, prurito e reazioni lichen planus simili). Ematologia e chimica clinica, isolati casi di alterazione delle transaminasi sieriche, trombocitopenia e leucopenia. Altri, frequenti: dolore alle estremita', ridotta lacrimazione, reazioni allergiche, rari casi di impotenza sessuale, di alterazioni del visus, di irritazione oculare, di secchezza delle fauci, di disturbi della minzione.A causa degli effetti beta-bloccanti del farmaco, e' possibile che un diabete mellito latente diventi manifesto, che un diabete manifesto si aggravi, e che la controregolazione glicemica sia inibita. In pazienti con scompenso cardiaco controllato con digitale, diuretici e/o ACE-inibitori, usare con cautela in quanto sia la digitale sia il prodotto rallentanola conduzione atrio-ventricolare. Nei pazienti con diabete mellito, gli iniziali segni e sintomi di un'ipoglicemia acuta potrebbero venire mascherati o attenuati. Nei pazienti con diabete mellito insulino-dipendente sono comunque da preferire farmaci alternativi ai beta-bloccanti. Un peggioramento reversibile della funzionalita' renale e' stato osservato in pazienti con scompenso cardiaco e con bassa pressione arteriosa (pressione sistolica
Indicazioni
E' indicato per il trattamento dell'ipertensione arteriosa essenziale. Puo' essere usato da solo o in associazione con altri antiipertensivi, specialmente con i diuretici tiazidici. Trattamento dell'angina pectoris. Trattamento dello scompenso cardiaco.
Controindicazioni ed effetti secondari
Carvedilolo non deve essere usato in pazienti con: scompenso cardiacoin Classe IV NYHA (classificazione della New York Heart Association) non rispondente a terapia standard che richieda terapia con inotropi per via endovenosa. Storia di broncospasmo, broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) con componente broncospastica. Alterazioni della funzionalita' epatica. Come per gli altri beta-bloccanti, Carvedilolo non deve essere usato in pazienti con: ipersensibilita' al prodotto. Asma.Blocco atrio-ventricolare di 2 e di 3 grado. Bradicardia grave (< 50 bpm). Shock cardiogeno. Disfunzioni del nodo seno- atriale (sick sinussindrome, compreso blocco seno-atriale). Ipotensione grave (pressionesistolica <85 mm Hg). Feocromocitoma non controllato con alfa-bloccanti. Acidosi metabolica. Non e' disponibile adeguata esperienza clinicarelativa all'utilizzo in corso digravidanza. Si e' osservata embriotossicita' solo dopo alte dosi nei conigli. Il rilievo clinico di tali riscontri e' incerto. Inoltre studi sugli animali hanno mostrato che ilfarmaco attraversa la barriera placentare ed e' escreto nel latte, quindi le possibili conseguenze del blocco dei recettori alfa e beta nelfeto umano e nel neonato devono essere sempre tenute presenti. Con altri agenti alfa e beta bloccanti gli effetti hanno incluso stress perinatale e neonatale (bradicardia, ipotensione, depressione respiratoria, ipoglicemia e ipotermia). Non dovrebbe essere somministrato durante la gravidanza a meno che i potenziali rischi non siano controbilanciati dai benefici attesi. L'assunzione e' controindicata durante l'allattamento.
Interazioni con altri prodotti
Puo' potenziare l'azione di altri farmaci dotati di attivita' antiipertensiva (ad esempio antagonisti dei recettori alfa1) o quella di farmaci che possono determinare ipotensione come effetto secondario indesiderato. L'uso di reserpina, o di inibitori delle monoaminoossidasi, insieme ai beta-bloccanti puo' determinare ipotensione e/o bradicardia severa. In isolati casi sono stati osservati disturbi della conduzione (raramente con compromissioni emodinamiche) a seguito della somministrazione orale del prodotto e diltiazem in associazione. Pertanto, come per gli altri farmaci beta-bloccanti, in caso di somministrazione in associazione con calcioantagonisti del tipo verapamil o diltiazem, o con antiaritmici di classe I, devono essere previsti ed effettuati un attento controllo dell'ECG e della pressione arteriosa. Tali farmaci nondovrebbero essere somministrati in associazione per via endovenosa. Aseguito della somministrazione in associazione con digossina in pazienti ipertesi, le concentrazioni minime di digossina allo stato stazionario (steady state) sono risultate aumentate di circa il 16%. Si raccomanda un attento controllo della digossinemia ogni qual volta venga iniziato, modificato od interrotto il trattamento col farmaco. La somministrazione concomitante di glicosidi cardiaci puo' prolungare la conduzione atrioventricolare. Nel caso si renda necessario interrompere il trattamento del farmaco in associazione con clonidina, dovrebbe esseresospeso per primo, diversi giorni prima di iniziare a diminuire gradualmente il dosaggio di clonidina. Gli effetti dell'insulina o degli ipoglicemizzanti orali possono risultare potenziati. I segni e i sintomidi ipoglicemia possono essere mascherati o attenuati (specialmente latachicardia). E' pertanto raccomandabile un regolare controllo della glicemia. Particolare attenzione va posta sia nei pazienti in trattamento con induttori delle ossidasi a funzione mista (ad esempio la rifampicina), poiche' i livelli plasmatici del prodotto possono venire ridotti, sia nei pazienti in trattamento con inibitori delle ossidasi a funzione mista (ad esempio la cimetidina), poiche' i livelli plasmatici possono venire aumentati. Le concentrazioni plasmatiche medie di ciclosporina tendono ad aumentare in corso di trattamento col prodotto. A causa dell'ampia variabilita' individuale si raccomanda di monitorare le concentrazioni plasmatiche di ciclosporina al fine di realizzare gliopportuni aggiustamenti posologici. Particolare attenzione deve essere prestata durante l'anestesia a causa della sinergia tra gli effetti inotropo negativo ed ipotensivo del farmaco e degli anestetici. Non e'stata studiata la somministrazione in associazione a farmaci inotropi.
Equivalenti in base alle liste di trasparenza
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