cardiostenol intramuscolo 8f 1ml morfina ed molteni & c. f.lli alitti spa
Che cosa è cardiostenol im 8f 1ml?
Cardiostenol soluzione iniettabile prodotto da
molteni & c. f.lli alitti spa
è un farmaco etico della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Cardiostenol risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di oppioidi in associazione con antispastici.
Contiene i principi attivi:
morfina cloridrato/atropina solfato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: morfina cloridrato 10 mg; atropina solfato 0,5 mg.
Codice AIC: 005167010
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Trattamento sintomatico dei dolori intensi di natura diversa compresoil dolore da infarto del miocardio. Coadiuvante nell'anestesia.
Vedi il foglio illustrativo completo
Posologia
E' controindicato in eta' pediatrica. La posologia deve essere stabilita dal medico e puo' variare da 1 a 3 fiale al giorno, secondo necessita'. Il prodotto puo' essere usato anche per clisma, diluendo il contenuto di 1 o 2 fiale in circa 250 ml di acqua tiepida.
Effetti indesiderati
Sistema nervoso centrale: anche a dosi terapeutiche, il prodotto determina depressione respiratoria ed, in minor misura, depressione circolatoria. La depressione respiratoria e', in genere, di grado lieve o moderato e senza conseguenze di rilievo nei soggetti con integrita' della funzione respiratoria; essa tuttavia puo' indurre gravi conseguenze nei pazienti con affezioni bronco-polmonari come la formazione di areedi atelectasia. Comunque, a seguito di somministrazione orale o parenterale di analgesici narcotici, e' stata segnalata la comparsa di grave depressione respiratoria e circolatoria fino al collasso e all'arresto respiratorio. Altri effetti neurologici segnalati sono: miosi, turbe della visione, cefalea, vertigini, aumento della pressione endocranica. Sono inoltre possibili modificazioni psicologiche come eccitazione, insonnia, irritabilita', agitazione, euforia e disforia, oppure sedazione ed astenia, depressione del tono dell'umore, ottundimento mentale e stati di indifferenza. Apparato cardiovascolare: bradicardia da stimolazione del vago, ipotensione, lipotimie e sincope. Gli effetti ipotensivi sono piu' marcati nei soggetti con ridotto volume plasmatico. Apparato gastro-intestinale: frequenti sono nausea, vomito, stipsi e spasmi della muscolatura liscia delle vie biliari con transitori aumenti delle concentrazioni delle amilasi e delle lipasi plasmatiche. Apparato endocrino: aumento della increzione della vasopressina e riduzionedi quella dell'ormone adrenocorticotropo, dell'ormone tireotropo e dei 17-idrossi- e 17-cheto-corticosteroidi. Apparato uro-genitale: oliguria e ritenzione di urina, che puo' essere aggravata da una concomitante patologia stenosante uretro-prostatica. Cute: arrossamento del volto, del collo e delle regioni superiori del torace, sudorazione, prurito, orticaria e altre eruzioni cutanee. Dolore nel punto di iniezione. La presenza dell'atropina puo' indurre i seguenti effetti collaterali:secchezza delle fauci, riduzione della sudorazione, midriasi, turbe dell'accomodazione, aumento del tono oculare, tachicardia, stipsi, difficolta' alla minzione e ritenzione urinaria. Dosi elevate di atropina possono determinare agitazione, tremori, aritmie cardiache.
Indicazioni
Trattamento sintomatico dei dolori intensi di natura diversa compresoil dolore da infarto del miocardio. Coadiuvante nell'anestesia.
Controindicazioni ed effetti secondari
Non somministrare in caso di: ipersensibilita' al principio attivo o ad altre sostanze strettamente correlate da un punto di vista chimico e/o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Insufficienza respiratoria. Depressione respiratoria. Asma bronchiale. Glaucoma. Epatopatie acute. Ipertrofia prostatica. Stati di depressione del SNC. Alcoolismo acuto e delirium tremens. Traumatismi cranici, ipertensione endocranica e cerebrospinale. Stati convulsivi. Sospetto addome chirurgico. Contemporanea assunzione di farmaci IMAO, o entro 2 settimane dalla loro sospensione. Contemporanea assunzione di Naltrexone. Eta' pediatrica. Prima di interventi chirurgici. Nell'analgesia ostetrica, in gravidanza e durante l'allattamento.
Composizione ed Eccipienti
Sodio metabisolfito, Acqua per preparazioni iniettabili.
Avvertenze
L'uso, specie se prolungato, da' origine ad assuefazione e dipendenzapsico-fisica. In casi del genere la brusca sospensione del trattamento e' normalmente seguita dalla comparsa di una sindrome di astinenza. Per questi motivi il prodotto non deve essere utilizzato negli stati dolorosi sensibili ad analgesici meno potenti o nei pazienti che non siano sotto stretta sorveglianza medica. Dopo assunzione del prodotto e'consigliabile, specie all'inizio della terapia, mantenere la posizione sdraiata per circa 30 minuti, onde evitare la comparsa di ipotensione ortostatica. Somministrare con cautela nei soggetti anziani o debilitati ed in pazienti affetti da: ipotiroidismo; insufficienza renale; epatopatie croniche; artimie cardiache; malattie stenosanti dell'apparato gastrointestinale e genito-urinario; nel morbo di Addison; in caso di gravi stati ipotensivi; insufficienza respiratoria; affezioni polmonari croniche e in caso di ridotta riserva ventilatoria.
Gravidanza e Allattamento
E' controindicato l'uso del prodotto in gravidanza, nell'analgesia ostetrica e nell'allattamento.
Interazioni con altri prodotti
La contemporanea somministrazione di alcool o di farmaci come anestetici generali, ipnotici, sedativi, ansiolitici, neurolettici, antidepressivi triciclici e antiistaminici, puo' potenziare gli effetti depressori esercitati dal prodotto sul SNC. Il farmaco inoltre puo' ridurre l'azione dei diuretici e puo' rendere piu' evidente l'attivita' degli agenti di blocco neuromuscolare, del dicumarolo e degli altri anticoagulanti orali. Gli effetti anticolinergici sono accentuati dalla concomitante somministrazione di sostanze dotate di attivita' parasimpaticolitica, come gli antiistaminici, le fenotiazine, i butirrofenoni e gli antidepressivi triciclici. In caso di contemporanea somministrazione dinaltrexone, il paziente puo' risultare insensibile all'effetto antalgico della morfina. La rifampicina causa una diminuzione della concentrazione e dell'attivita' della morfina e del suo metabolita attivo. Durante e al termine della terapia con rifampicina, occorre tenere sotto osservazione il paziente, ed eventualmente procedere ad una modifica della posologia della morfina. L'assunzione contemporanea di alcool o di bevande alcoliche e' da evitare.
Forme Farmacologiche
Conservazione del prodotto
Tenere il medicinale nella confezione originale al riparo del calore.