candesartan id te*98cpr 8+12,5 candesartan e teva italia srl
Che cosa è candesartan id te 98cpr 8+12,5?
Candesartan id te compresse prodotto da
teva italia srl
è un farmaco generico della categoria
farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici
.
Candesartan id te risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di antagonisti dell'angiotensina ii + diuretici.
Contiene i principi attivi:
candesartan cilexetil/idroclorotiazide
Composizione Qualitativa e Quantitativa: ogni compressa contiene candesartan cilexetil e idroclorotiazide.
Codice AIC: 041142050
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Trattamento dell'ipertensione essenziale in pazienti adulti con pressione arteriosa non adeguatamente controllata dalla monoterapia con candesartan cilexetil o idroclorotiazide.
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Posologia
Una compressa una volta al giorno. Si raccomanda la titolazione delladose con i singoli componenti. Se opportuno da un punto di vista clinico, si puo' considerare il passaggio diretto dal trattamento con la monoterapia a quello con il farmaco. E' raccomandata una titolazione della dose di candesartan cilexetil quando si passa dalla monoterapia con idroclorotiazide al trattamento con il farmaco. puo' essere somministrato a pazienti la cui pressione arteriosa non e' adeguatamente controllata dalla monoterapia con candesartan cilexetil o idroclorotiazide o con il medicinale a dosi inferiori. Il massimo effetto antipertensivo si ottiene di solito entro 4 settimane dall'inizio del trattamento. Nessun aggiustamento della dose e' necessaria nei pazienti anziani. Nei pazienti a rischio di ipotensione, quali i pazienti con possibile deplezione del volume intravascolare, si raccomanda una titolazione della dose di candesartan cilexetil. Pazienti con alterata funzionalita' renale: e' preferibile somministrare i diuretici dell'ansa piuttosto che i tiazidici. E' raccomandata la titolazione della dose di candesartan cilexetil nei pazienti con compromissione della funzionalita' renaleda lieve a moderata prima di passare al trattamento con il farmaco. L'uso del medicinale e' controindicato in pazienti con grave compromissione della funzionalita' renale. Si raccomanda la titolazione della dose di candesartan cilexetil nei pazienti con compromissione della funzionalita' epatica da lieve a moderata prima di passare al trattamento con il farmaco. L'uso del prodotto e' controindicato in pazienti con grave compromissione della funzionalita' epatica e/o colestasi. La sicurezza e l'efficacia del medicinale non sono state stabilite nei bambini appena nati e fino ai 18 anni di eta'. Non ci sono dati disponibili.Uso orale indipendentemente dall'assunzione di cibo.
Effetti indesiderati
>>Reazioni avverse con candesartan cilexetil. Infezioni ed infestazioni. Comune: infezione respiratoria. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto raro: leucopenia, neutropenia e agranulocitosi. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto raro: iperkaliemia, iponatriemia. Patologie del sistema nervoso. Comune: capogiri/vertigini, cefalea. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto raro: tosse. Patologie gastrointestinali. Molto raro: nausea. Patologie epatobiliari. Molto raro: aumento degli enzimi epatici, alterata funzionalita'epatica o epatite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto raro: angioedema, rash cutaneo, orticaria, prurito. Patologie delsistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Molto raro: dolore alla schiena, artralgia, mialgia. Patologie renali ed urinarie. Molto raro: compromissione della funzionalita' renale, inclusa insufficienza renale in pazienti suscettibili. >>Reazioni avverse con idroclorotiazide. Patologie del sistema emolinfopoietico. Raro: leucopenia, neutropenia/agranulocitosi, trombocitopenia, anemia aplastica, depressionedel midollo osseo, anemia emolitica. Disturbi del sistema immunitario. Raro: reazioni anafilattiche. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: iperglicemia, iperuricemia, squilibrio elettrolitico (inclusa iponatriemia e ipokaliemia). Disturbi psichiatrici. Raro: disturbi del sonno, depressione, irrequietezza. Patologie del sistema nervoso. Comune: lieve senso di stordimento, vertigini; raro: parestesia. Patologie dell'occhio. Raro: visione offuscata transitoria. Patologie cardiache. Raro: aritmie cardiache. Patologie vascolari. Non comune: ipotensione posturale; raro: angite necrotizzante (vasculite e vasculitecutanea). Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Raro: difficolta' respiratoria (inclusa polmonite ed edema polmonare). Patologie gastrointestinali. Non comune: anoressia, perdita di appetito, irritazione gastrica, diarrea, stipsi; raro: pancreatite. Patologie epatobiliari. Raro: ittero (ittero colestatico intraepatico). Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: rash, orticaria, reazioni di fotosensibilita'; raro: necrolisi epidermica tossica, reazioni tipo lupus eritematoso cutaneo, riattivazione del lupus eritematoso cutaneo. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Raro: spasmo muscolare. Patologie renali ed urinarie. Comune: glicosuria; raro: disfunzione renale e nefrite interstiziale. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: debolezza; raro: febbre. Esami diagnostici. Comune: aumenti di colesterolo e trigliceridi; raro: aumenti di azotemia e creatinina sierica.
Indicazioni
Trattamento dell'ipertensione essenziale in pazienti adulti con pressione arteriosa non adeguatamente controllata dalla monoterapia con candesartan cilexetil o idroclorotiazide.
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti o ai derivati sulfonammidici. Idroclorotiazide e' un derivato sulfonammidico. Secondo e terzo trimestre di gravidanza. Grave compromissione della funzionalita' renale. Grave compromissione della funzionalita' epatica e/o colestasi. Ipopotassiemia e ipercalcemia refrattarie. Gotta.
Composizione ed Eccipienti
Docusato sodico, sodio laurilsolfato, carmellosa calcica, amido di mais pregelatinizzato, idrossipropilcellulosa, lattosio monoidrato, magnesio stearato (E572).
Avvertenze
Alterata funzionalita' renale/trapianto renale: e' preferibile somministrare i diuretici dell'ansa piuttosto che i tiazidici. Quando il farmaco e' somministrato in pazienti con alterata funzionalita' renale, si raccomanda di controllare periodicamente i livelli di potassio, creatinina e acido urico. Non e' stato sperimentato l'uso del medicinale in pazienti che hanno subito un recente trapianto renale. Medicinali che agiscono sul sistema renina-angiotensina-aldosterone, inclusi gli AIIRA, possono aumentare l'azotemia e la creatininemia in pazienti con stenosi bilaterale dell'arteria renale o stenosi dell'arteria renale inpresenza di rene unico. In pazienti con deplezione di volume intravascolare e/o sodica puo' verificarsi ipotensione sintomatica: l'uso del farmaco non e' raccomandato fino a quando questa condizione non sia stata corretta. Durante l'anestesia e gli interventi chirurgici puo' verificarsi ipotensione. Molto raramente l'ipotensione puo' essere cosi' grave da giustificare l'impiego di liquidi per via endovenosa e/o sostanze vasopressorie. I tiazidici devono essere usati con cautela in pazienti con alterata funzionalita' epatica o epatopatia progressiva, poiche' minime alterazioni dell'equilibrio idroelettrolitico possono causare coma epatico. Non ci sono esperienze cliniche in pazienti con compromissione epatica. Si raccomanda speciale cautela in pazienti con stenosi aortica o mitralica emodinamicamente rilevante, o cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva. Pazienti con iperaldosteronismo primario non rispondono generalmente a medicinali antiipertensivi che agiscono inibendo il sistema renina-angiotensina-aldosterone: l'uso del prodotto none' raccomandato in questa popolazione. Una determinazione periodica degli elettroliti sierici deve essere effettuata ad intervalli appropriati. I tiazidici, inclusa idroclorotiazide, possono causare squilibriodei fluidi o di elettroliti. I diuretici tiazidici possono causare aumenti intermittenti e lievi delle concentrazioni sieriche di calcio. Un'ipercalcemia marcata puo' essere un segno di iperparatiroidismo latente. I tiazidici devono essere sospesi prima di effettuare le prove difunzionalita' paratiroidea. Idroclorotiazide aumenta in maniera dose-dipendente l'escrezione urinaria di potassio che puo' indurre ipokaliemia. Il trattamento con candesartan cilexetil puo' causare iperkaliemia. L'uso concomitante del farmaco e diuretici risparmiatori di potassio, supplementi di potassio, sostituti salini contenenti potassio o altri medicinali che possono aumentare i livelli sierici di potassio puo'portare ad aumenti della potassiemia. Si deve effettuare un monitoraggio del potassio, secondo necessita'. I tiazidici aumentano l'escrezione urinaria di magnesio, che puo' indurre ipomagnesiemia. Il trattamento con un diuretico tiazidico puo' alterare la tolleranza al glucosio.Puo' essere necessario l'aggiustamento della dose dei medicinali antidiabetici, inclusa l'insulina. Un diabete mellito latente puo' diventare manifesto durante la terapia con tiazidici. Aumenti nei livelli di colesterolo e dei trigliceridi sono stati associati alla terapia con diuretici tiazidici. I diuretici tiazidici aumentano l'uricemia e possono causare gotta in pazienti predisposti. Durante l'uso di diuretici tiazidici sono state riportate reazioni di fotosensibilita': interrompere il trattamento. Qualora sia necessario riprendere il trattamento, si raccomanda di proteggere le parti del corpo esposte alla luce del sole o ai raggi UVA artificiali. In pazienti il cui tono vascolare e la funzionalita' renale dipendono in modo predominante dall'attivita' delsistema renina-angiotensina-aldosterone, il trattamento con altri medicinali che agiscono su questo sistema, compresi gli AIIRA, e' stato associato ad ipotensione acuta, azotemia, oliguria o, raramente, insufficienza renale acuta. L'eccessiva diminuzione della pressione arteriosa in pazienti con cardiopatia ischemica o malattia cerebrovascolare aterosclerotica puo' comportare l'insorgenza di infarto miocardico o di ictus. Possono manifestarsi reazioni di ipersensibilita' ad idroclorotiazide. Con l'uso di diuretici tiazidici e' stata riportata esacerbazione o attivazione del lupus eritematoso sistemico. L'effetto antiipertensivo del medicinale puo' essere potenziato da altri antiipertensivi.Contiene lattosio. La terapia con AIIRA non deve essere iniziata durante la gravidanza. Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere a trattamenti antiipertensivi alternativi a menoche non sia considerato essenziale il proseguimento della terapia conun AIIRA. Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento con gli AIIRA deve essere interrotto immediatamente e, se appropriato, deve essere iniziata una terapia alternativa.
Gravidanza e Allattamento
L'uso degli AIIRA non e' raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza ed e' controindicato durante il secondo ed il terzo trimestre di gravidanza. Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere a trattamenti antiipeitensivi alternativi a meno che non sia considerato essenziale il proseguimento della terapia con un AIIRA. Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento conAIIRA deve essere immediatamente interrotto e, se appropriato, si deve iniziare una terapia alternativa. E' noto che nella donna l'esposizione ad AIIRA durante il secondo ed il terzo trimestre di gravidanza induce tossicita' fetale e tossicita' neonatale. Se dovesse verificarsi un'esposizione ad un AIIRA dal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda un controllo ecografico della funzionalita' renale e del cranio. I neonati le cui madri abbiano assunto AIIRA devono essere attentamente seguiti per quanto riguarda l'ipotensione. L'esperienza con l'usodi idroclorotiazide in gravidanza e' limitata. Idroclorotiazide attraversa la placenta. Considerando il meccanismo d'azione farmacologica dell'idroclorotiazide, il suo uso durante il secondo ed il terzo trimestre di gravidanza puo' compromettere la perfusione feto-placentare ed indurre effetti fetali e neonatali quali ittero, alterazioni dell'equilibrio elettrolitico e trombocitopenia. Idroclorotiazide non deve essere usata per edema gestazionale, ipertensione gestazionale o preeclampsia a cause del rischio di diminuzione del volume del plasma e ipoperfusione placentare, senza alcun effetto benefico sul decorso della malattia. Idroclorotiazide non deve essere usato per ipertensione essenziale in donne incinte tranne che in rare situazioni dove nessun altro trattamento puo' essere usato. Dato che non sono disponibili informazioni sull'uso del farmaco durante l'allattamento, l'uso del medicinale non e' raccomandato e sono preferibili trattamenti alternativi con un miglior profilo di sicurezza noto durante l'allattamento, soprattutto incaso di neonati o di bambini prematuri. Idroclorotiazide viene escreto nel latte materno umano in quantita' minime. I tiazidi, causando intensa diuresi ad alte dosi, possono inibire la produzione di latte. Se il farmaco e' usato durante l'allattamento, le dosi devono essere tenute le piu' basse possibili.
Interazioni con altri prodotti
I composti che sono stati sperimentati negli studi di farmacocineticaclinica includono warfarin, digossina, contraccettivi orali, glibenclamide e nifedipina. In questi studi non sono state identificate interazioni farmacocinetiche clinicamente rilevanti. L'effetto potassio-depletore di idroclorotiazide potrebbe essere potenziato da altri farmaci associati a perdita di potassio ed ipokaliemia. L'uso concomitante delfarmaco e diuretici risparmiatori di potassio, supplementi di potassio o sostituti salini contenenti potassio o altri prodotti medicinali che possono innalzare i livelli sierici di potassio, puo' portare ad aumenti della potassiemia. Il monitoraggio della potassiemia deve essereeffettuato in maniera appropriata. Ipokaliemia e ipomagnesiemia indotte da diuretici predispongono ai potenziali effetti cardiotossici dei glicosidi digitalici e degli antiaritmici. Si raccomanda di controllare periodicamente i livelli di potassiemia quando il farmaco viene somministrato con tali medicinali e con i seguenti medicinali che possono indurre torsioni di punta: antiaritmici di classe Ia; antiaritmici di classe III; alcuni antipsicotici; altri. Non e' raccomandato l'uso di candesartan ed idroclorotiazide con il litio. Se la combinazione risulta necessaria, e' raccomandato un attento monitoraggio dei livelli sierici di litio. Quando gli AIIRA sono somministrati simultaneamente conFANS si puo' verificare un'attenuazione dell'effetto antiipertensivo.Come con gli ACE-inibitori, l'uso concomitate di AIIRA e FANS puo' portare ad un aumentato rischio di peggioramento della funzionalita' renale che comprende possibile insufficienza renale acuta ed aumento dei livelli del potassio sierico. La combinazione deve essere somministrata con cautela. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzionalita' renale all'inizio della terapia concomitante e in seguito periodicamente.L'effetto diuretico, natriuretico ed antipertensivo di idroclorotiazide e' attenuato dai FANS. L'assorbimento di idroclorotiazide e' ridotto da colestipolo o colestiramina. L'effetto dei rilassanti muscolo-scheletrici non depolarizzanti puo' essere potenziato dall'idroclorotiazide. I diuretici tiazidici possono aumentare i livelli sierici di calcio a causa della diminuita escrezione. Se si devono prescrivere supplementi di calcio o Vitamina D, i livelli sierici di calcio devono esserecontrollati e la dose adeguata di conseguenza. L'effetto iperglicemico dei beta-bloccanti e del diazossido puo' essere aumentato dai tiazidici. Agenti anticolinergici possono aumentare la biodisponibilita' deidiuretici di tipo tiazidico riducendo la motilita' gastrointestinale e la velocita' di svuotamento dello stomaco. I tiazidici possono aumentare il rischio di eventi avversi causati da amantadina. I tiazidici possono ridurre l'escrezione renale dei medicinali citotossici e potenziare i loro effetti mielosoppressivi. L'ipotensione posturale puo' aggravarsi con l'assunzione simultanea di alcool, barbiturici o anestetici. Il trattamento con diuretici tiazidici puo' ridurre la tolleranza al glucosio. Puo' essere necessario l'adeguamento posologico di medicinali antidiabetici, inclusa l'insulina. La metformina deve essere impiegata con cautela a causa del rischio di acidosi lattica indotta da possibile insufficienza della funzionalita' renale correlata all'idroclorotiazide. Idroclorotiazide puo' causare una diminuzione della rispostaarteriosa alle ammine pressorie, ma non tale da abolirne l'effetto pressorio. Idroclorotiazide puo' aumentare il rischio di insufficienza renale acuta. Il trattamento concomitante con ciclosporina puo' aumentare il rischio di iperuricemia e complicanze di tipo gottoso. Il trattamento concomitante con baclofene, amifostina, antidepressivi triciclici o neurolettici puo' causare un potenziamento dell'effetto antiipertensivo ed indurre ipotensione.
Forme Farmacologiche
- candesartan id te 7cpr 8+12,5
- candesartan id te 14cpr 8+12,5
- candesartan id te 28cpr 8+12,5
- candesartan id te 56cpr 8+12,5
- candesartan id te 98cpr 8+12,5
- candesartan id te 98cpr16+12,5
- candesartan id te 56cpr16+12,5
- candesartan id te 28cpr16+12,5
- candesartan id te 14cpr16+12,5
- candesartan id te 7cpr 16+12,5
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Conservazione del prodotto
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.