calcio gluconato*20f 10ml 10% calcio b.braun milano spa

Che cosa è calcio gluconato 20f 10ml 10%?

Calcio gluconato soluzione iniettabile prodotto da b.braun milano spa
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Calcio gluconato risulta disponibile solo nelle farmaice ospedaliere o specialistico

Contiene i principi attivi: calcio gluconato
Codice AIC: 037019015 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento dell'ipocalcemia sintomatica acuta.

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Posologia

La normale concentrazione di calcio nel plasma e' all'interno dell'intervallo di 2,25-2,75 mmoli o 4,5-5,5 mEq per litro. Il trattamento deve essere mirato a ristabilire questo livello. Durante la terapia, i livelli di calcio nel siero devono essere attentamente monitorati. Prospetto di dosaggio raccomandato. Adulti: la dose abituale iniziale negli adulti e' 10 ml, che corrisponde a 2,26 mmoli o 4,52 mEq di calcio. Se necessario, la dose puo' essere ripetuta in relazione alle condizioni cliniche del paziente. Le dosi successive devono essere adattate inaccordo con il livello effettivo di calcio nel siero. Bambini e adolescenti (INTERAZIONIGli effetti della digossina e degli altri glucosidi cardiaci possono essere potenziati dal calcio, che puo' dare una grave tossicita'. La somministrazione endovenosa di preparati di calcio in pazienti in terapia con glucosidi cardiaci e' quindi controindicata. La sola eccezione puo' essere che la somministrazione endovenosa di calcio sia obbligatoria per il trattamento dei sintomi di ipocalcemia grave che pone il paziente in rischio di vita immediato, se non sono disponibili alternative terapeutiche piu' sicure e la somministrazione di calcio via orale non e' possibile. La somministrazione contemporanea di calcio e epinefrina puo' portare a aritmia cardiaca. Calcio e magnesio antagonizzano reciprocamente i propri effetti. Il calcio puo' antagonizzare gli effetti di calcio antagonisti (bloccanti i canali del calcio). La combinazione con diuretici tiazidici puo' indurre ipercalcemia poiche' questi prodotti medicinali riducono l'escrezione renale di calcio.EFFETTI INDESIDERATIEffetti cardiovascolari e altri effetti sistemici indesiderati possono manifestarsi come probabili sintomi di ipercalcemia acuta risultanteda sovradosaggio i.v. o iniezione i.v. troppo rapida. Il loro manifestarsi e la loro frequenza e' direttamente correlata con la velocita' di somministrazione e la dose somministrata. In condizioni di somministrazione corretta, essi sono rari (<1:1000). Alterazioni cardiache e del sistema vascolare: ipotensione, bradicardia, aritmia cardiaca, vasodilatazione, collasso vasomotorio (anche letale), vampate, soprattutto dopo iniezione troppo rapida. Alterazioni dell'apparato gastrointestinale: nausea, vomito. Disordini generali: sensazione di calore, sudorazione. Alterazioni del sito di somministrazione: comuni (<1:10, >1:100): l'iniezione intramuscolare puo' essere accompagnata da sensazioni didolore o eritema. Reazioni avverse che possono manifestarsi con tecnica di somministrazione non corretta: se l'iniezione intramuscolare nonviene eseguita abbastanza in profondita', possono verificarsi infiltrazioni nel tessuto adiposo con conseguente formazione di ascessi, indurimento del tessuto e necrosi. E' stata riportata la calcificazione ditessuti molli, seguita da eventuale ablazione della pelle o necrosi tissutale dovuta a stravaso. L'arrossamento cutaneo, la sensazione di bruciore o la comparsa di dolore durante l'iniezione endovenosa possonoindicare che l'iniezione e' stata accidentalmente eseguita nella zonaperivascolare. Cio' puo' causare necrosi. In casi eccezionali di somministrazione endovenosa di calcio gluconato in pazienti che assumono glucosidi cardiaci, e' obbligatorio un adeguato moitoraggio cardiaco e deve essere disponibile un trattamento di emergenza per complicazioni cardiache come le aritmie gravi. In pazienti con nefrocalcinosi, malattie cardiache, sarcoidosi (Malattia di Boeck), in pazienti che assumono epinefrina o negli anziani i sali di calcio devono essere usati con attenzione e dopo un'attenta valutazione delle indicazioni. L'insufficienza renale puo' essere associata a ipercalcemia e iperparatiroidismosecondario. In pazienti con insufficienza renale, il calcio parenterale deve essere quindi somministrato solo dopo attenta valutazione delle indicazioni e l'equilibrio calcio-fosfato deve essere monitorato. Lesoluzioni contenenti calcio devono essere somministrate lentamente per minimizzare la vasodilatazione periferica e la depressione cardiaca.Le iniezioni endovenose devono essere accompagnate da un controllo della frequenza del cuore o ECG perche' quando il calcio e' somministrato troppo velocemente possono manifestarsi bradicardia con vasodilatazione o aritmia. Nei bambini non deve essere iniettato i.m. ma solo i.v.lentamente. I pazienti che assumono sali di calcio devono essere monitorati attentamente per assicurare il mantenimento di un corretto equilibrio del calcio senza deposito tissutale. Quando viene somministratauna dose elevata di calcio parenterale i livelli nel plasma e l'escrezione urinaria di calcio devono essere monitorati. Il calcio e' insolubile nel tessuto adiposo e puo' quindi causare infiltrazione e conseguente formazione di ascessi, indurimento dei tessuti e necrosi. A seguito di iniezione perivascolare o iniezione i.m. superficiale puo' manifestarsi irritazione locale, seguita da eventuale ablazione della pelleo necrosi tissutale. Lo stravaso deve essere evitato; il sito di iniezione deve essere monitorato attentamente. Deve essere evitato un altoapporto di vitamina D.

Effetti indesiderati

Effetti cardiovascolari e altri effetti sistemici indesiderati possono manifestarsi come probabili sintomi di ipercalcemia acuta risultanteda sovradosaggio i.v. o iniezione i.v. troppo rapida. Il loro manifestarsi e la loro frequenza e' direttamente correlata con la velocita' di somministrazione e la dose somministrata. In condizioni di somministrazione corretta, essi sono rari (<1:1000). Alterazioni cardiache e del sistema vascolare: ipotensione, bradicardia, aritmia cardiaca, vasodilatazione, collasso vasomotorio (anche letale), vampate, soprattutto dopo iniezione troppo rapida. Alterazioni dell'apparato gastrointestinale: nausea, vomito. Disordini generali: sensazione di calore, sudorazione. Alterazioni del sito di somministrazione: comuni (<1:10, >1:100): l'iniezione intramuscolare puo' essere accompagnata da sensazioni didolore o eritema. Reazioni avverse che possono manifestarsi con tecnica di somministrazione non corretta: se l'iniezione intramuscolare nonviene eseguita abbastanza in profondita', possono verificarsi infiltrazioni nel tessuto adiposo con conseguente formazione di ascessi, indurimento del tessuto e necrosi. E' stata riportata la calcificazione ditessuti molli, seguita da eventuale ablazione della pelle o necrosi tissutale dovuta a stravaso. L'arrossamento cutaneo, la sensazione di bruciore o la comparsa di dolore durante l'iniezione endovenosa possonoindicare che l'iniezione e' stata accidentalmente eseguita nella zonaperivascolare. Cio' puo' causare necrosi. In casi eccezionali di somministrazione endovenosa di calcio gluconato in pazienti che assumono glucosidi cardiaci, e' obbligatorio un adeguato moitoraggio cardiaco e deve essere disponibile un trattamento di emergenza per complicazioni cardiache come le aritmie gravi. In pazienti con nefrocalcinosi, malattie cardiache, sarcoidosi (Malattia di Boeck), in pazienti che assumono epinefrina o negli anziani i sali di calcio devono essere usati con attenzione e dopo un'attenta valutazione delle indicazioni. L'insufficienza renale puo' essere associata a ipercalcemia e iperparatiroidismosecondario. In pazienti con insufficienza renale, il calcio parenterale deve essere quindi somministrato solo dopo attenta valutazione delle indicazioni e l'equilibrio calcio-fosfato deve essere monitorato. Lesoluzioni contenenti calcio devono essere somministrate lentamente per minimizzare la vasodilatazione periferica e la depressione cardiaca.Le iniezioni endovenose devono essere accompagnate da un controllo della frequenza del cuore o ECG perche' quando il calcio e' somministrato troppo velocemente possono manifestarsi bradicardia con vasodilatazione o aritmia. Nei bambini non deve essere iniettato i.m. ma solo i.v.lentamente. I pazienti che assumono sali di calcio devono essere monitorati attentamente per assicurare il mantenimento di un corretto equilibrio del calcio senza deposito tissutale. Quando viene somministratauna dose elevata di calcio parenterale i livelli nel plasma e l'escrezione urinaria di calcio devono essere monitorati. Il calcio e' insolubile nel tessuto adiposo e puo' quindi causare infiltrazione e conseguente formazione di ascessi, indurimento dei tessuti e necrosi. A seguito di iniezione perivascolare o iniezione i.m. superficiale puo' manifestarsi irritazione locale, seguita da eventuale ablazione della pelleo necrosi tissutale. Lo stravaso deve essere evitato; il sito di iniezione deve essere monitorato attentamente. Deve essere evitato un altoapporto di vitamina D.

Indicazioni

Trattamento dell'ipocalcemia sintomatica acuta.

Controindicazioni ed effetti secondari

Non deve essere somministrato nei seguenti casi: ipersensibilita' al calcio gluconato o agli eccipienti; ipercalcemia (in pazienti con iperparatiroidismo, ipervitaminosi D, tumori maligni decalcificanti, insufficienza renale, osteoporosi immobilizzante, sarcoidosi, sindrome latte-alcali); ipercalciuria; intossicazione da glicosidi cardiaci; terapia con glicosidi cardiaci. La sola eccezione puo' essere che la somministrazione endovenosa di calcio sia obbligatoria per il trattamento deisintomi di ipocalcemia grave che pone il paziente in rischio di vita immediato, se non sono disponibili alternative terapeutiche piu' sicure e la somministrazione di calcio via orale non e' possibile. Il calcio attraversa la barriera placentare e la sua concentrazione nel sanguefetale e' piu' elevata che nel sangue materno. Durante la gravidanza le iniezioni di calcio gluconato devono essere usate solo se considerate essenziali dal medico. La dose somministrata deve essere attentamente calcolata e i livelli di calcio nel siero regolarmente valutati in modo da evitare ipercalcemia che puo' essere deleteria per il feto. Ilcalcio e' escreto nel latte materno. Questo deve essere tenuto in considerazione quando si somministra calcio a donne che stanno allattandoal seno i propri bambini.

Interazioni con altri prodotti

Gli effetti della digossina e degli altri glucosidi cardiaci possono essere potenziati dal calcio, che puo' dare una grave tossicita'. La somministrazione endovenosa di preparati di calcio in pazienti in terapia con glucosidi cardiaci e' quindi controindicata. La sola eccezione puo' essere che la somministrazione endovenosa di calcio sia obbligatoria per il trattamento dei sintomi di ipocalcemia grave che pone il paziente in rischio di vita immediato, se non sono disponibili alternative terapeutiche piu' sicure e la somministrazione di calcio via orale non e' possibile. La somministrazione contemporanea di calcio e epinefrina puo' portare a aritmia cardiaca. Calcio e magnesio antagonizzano reciprocamente i propri effetti. Il calcio puo' antagonizzare gli effetti di calcio antagonisti (bloccanti i canali del calcio). La combinazione con diuretici tiazidici puo' indurre ipercalcemia poiche' questi prodotti medicinali riducono l'escrezione renale di calcio.

Forme Farmacologiche


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