bute os granulare 20 bustine 10g acme srl
Che cosa è bute os grat 20bust 2g/10g?
Bute os grat 20bust 2g/10g granulato prodotto da
acme srl
è un farmaco veterinario della categoria
specialita' medicinali veterinarie con prescrizione medica
.
Bute os grat 20bust 2g/10g risulta
in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di farmaci antiinfiammatori ed antireumatici non steroidei. butilpirazolidine.
Contiene i principi attivi:
fenilbutazone
Composizione Qualitativa e Quantitativa: fenilbutazone.
Codice AIC: 100143039
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Prodotto per uso veterinario
bute
granulare 20 bustine da 10 g
fenilbutazone sodico - nd e fenilbutazone - 2 grammo (i)
Protoddo per: cavalli non destinati alla produzione di alimenti - equidi - n/a - n/a - uso orale
Terapia sintomatica delle zoppie, malattie acute e croniche dell'apparato locomotore, quali artriti, periartriti, tendiniti, tenovaginiti, neuriti, miositi, podoflemmatiti, navicoliti. Terapia delle lesioni ditessuti molli quali bursiti, mastiti, ematomi, contusioni, lacerazioni da parto. Interventi chirurgici, terapia degli stati infiammatori della mammella e dell'edema mammario post partum.
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Posologia
Nelle lesioni infiammatorie acute dell'apparato muscolo-scheletrico ed in seguito ad interventi chirurgici somministrare 2 buste al di', pari a 8 mg/kg/p.v. di principio attivo, per 5 giorni. Nei giorni successivi una busta al di'. Nelle lesioni infiammatorie croniche dell'apparato muscolo-scheletrico, 1 busta al di', pari a 4 mg/kg/p.v. di principio attivo, per 10-20 giorni secondo il giudizio del medico-veterinario. Puledri mezza dose. Miscelare accuratamente alla razione.
Effetti indesiderati
Tutti gli antinfiammatori non steroidei possono determinare la comparsa di effetti collaterali principalmente a carico dell'apparato gastro-enterico, dei reni, del fegato e di alcune componenti ematiche. L'utilizzo in animali troppo giovani o anziani puo' essere rischioso. Se tale utilizzo non puo' essere evitato, sottoporre questi animali ad un accurato monitoraggio clinico. Evitare l'utilizzo in animali troppo disidratati, ipovolemici o ipotesi per un potenziale rischio di aumento della tossicita' renale. In caso di terapia a lungo termine, gli animali dovranno essere sottoposti a monitoraggio clinico ad intervalli regolari.
Indicazioni
Terapia sintomatica delle zoppie, malattie acute e croniche dell'apparato locomotore, quali artriti, periartriti, tendiniti, tenovaginiti, neuriti, miositi, podoflemmatiti, navicoliti. Terapia delle lesioni ditessuti molli quali bursiti, mastiti, ematomi, contusioni, lacerazioni da parto. Interventi chirurgici, terapia degli stati infiammatori della mammella e dell'edema mammario post partum.
Controindicazioni ed effetti secondari
Non usare in caso di malattie cardiache, renali, epatiche, gastriti, emoglobinuria, edemi e disturbi della coagulazione. Non usare in caso di ipersensibilita' nota al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Non usare in concomitanza con altri antinfiammatori non steroidei o far trascorrere almeno 24 ore prima della somministrazione di un altro antinfiammatorio non steroideo.
Composizione ed Eccipienti
Saccarosio.
Avvertenze
Il prodotto non deve essere somministrato ad equidi allevati a scopo alimentare. Per equidi non destinati alla produzione di alimenti per il consumo umano. Sovradosaggio: somministrazioni prolungate, effettuate a dosaggi piu' elevati di quelli indicati, possono comportare depressione del SNC, diminuzione dell'appetito fino all'anoressia, depressione, letargia, necrosi delle papille renali e morte; sono inoltre possibili irritazioni ed ulcerazioni del tratto orale e gastrico. In cavalli trattati con 8,8 mg/kg/die sono state registrate complicanze quali anoressia, depressione, colica, ipoprotidemia, diarrea, melena, perditadi peso, edema ventrale, emorragie petecchiali delle mucose, erosionied ulcere orali, necrosi delle papille renali. Non esiste un trattamento specifico per l'intossicazione da fenilbutazone: in caso di dosi eccessive, si effettui una terapia sintomatica e disintossicante. L'attivita' ulcerogena, prerogativa di tutti i FANS, e' contrastabile con principi attivi proteggenti la mucosa gastrica ed H 2 -antistaminici (cimetidina, ranitidina) o inibitori della pompa (es. omeprazolo) e gastroprotettori.
Gravidanza e Allattamento
In mancanza di studi sulla specie di destinazione usare solo conformemente alla valutazione del rapporto rischio/beneficio.
Interazioni con altri prodotti
L'associazione di fenilbutazone ad altri farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) puo' portare ad interferenze farmacologiche dando, generalmente, effetti additivi. Nel cavallo gli acidificanti delle urine, quali ad esempio il cloruro d'ammonio, rallentano fino a 4 volte l'eliminazione del principio attivo. Il fenilbutazone puo' essere eliminato con maggior rapidita' quando le urine sono alcaline. Il fenilbutazone ha una forte affinita' di legame con le proteine plasmatiche, tale da spostare altri principi attivi modificandone il livello sierico e l'azione terapeutica. Tali farmaci sono: fentoina, anticoagulanti somministrati per via orale, acido valproico, altri antinfiammatori, sulfonamidi e agenti antidiabetici come la sulfonilurea. Il fenilbutazone puo' aumentare l'emivita della penicillina G inoltre induce lo sviluppo degli enzimi microsomiali epatici, aumentando cosi' il metabolismo di principi attivi come la digitossina e la fentoina. Al contrario, gli induttori di altri enzimi microsomiali come barbiturici, prometazina, rifampicina, corticosteroidi, clorfeniramina e difenidramina, possono far diminuire l'emivita plasmatica del fenilbutazone. I corticosteroidipossono provocare ulcerazioni del tratto gastrointestinale in pazienti trattati con farmaci antinfiammatori non steroidei. L'uso concomitante con farmaci potenzialmente nefrotossici (es. antibiotici aminoglicosidi), deve essere evitato.
Conservazione del prodotto
Proteggere il medicinale dalla luce e dal calore. Periodo di validita' dopo la prima apertura: consumare immediatamente, non conservare.