buscopan compositum 30 compresse rivestite opella healthcare italy srl
Che cosa è buscopan compositum 30cpr riv?
Buscopan compositum compresse rivestite prodotto da
opella healthcare italy srl
è un farmaco da banco della categoria
specialita' medicinali da banco o di automedicazione
che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Buscopan compositum risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di antispastici in associazione con analgesici.
Contiene i principi attivi:
scopolamina butilbromuro/paracetamolo
Composizione Qualitativa e Quantitativa: compresse rivestite: n-butilbromuro di joscina 10 mg, paracetamolo 500 mg. supposte: n-butilbromuro di joscina 10 mg, paracetamolo 800 mg.
Codice AIC: 029454016
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Dolori parossistici nelle affezioni del tratto gastrointestinale, dolori a carattere spastico, discinesie del tratto urinario e biliare, dismenorrea.
Buscopan Compositum si usa nel trattamento dei dolori parossistici nelle affezioni del tratto gastrointestinale, dolori a carattere spastico, discinesie del tratto urinario e biliare, dismenorrea.
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Posologia
Adulti. Compresse rivestite: 1-2 compresse 3 volte al giorno. Le compresse non devono essere masticate, ma inghiottite intere con una quantita' sufficiente di acqua. Non superare le 6 compresse al giorno. Supposte: 1 supposta 3-4 volte al giorno. Non superare le 4 supposte al giorno. Durata del trattamento: non dovrebbe essere assunto per un periodo prolungato o in dosi superiori a quelle indicate, se non in seguitoa prescrizione medica. L'uso del farmaco non e' raccomandato nei bambini al di sotto di 10 anni di eta'. La contemporanea somministrazione di altri farmaci contenenti paracetamolo, puo' richiedere un aggiustamento posologico.
Effetti indesiderati
Patologie del sistema emolinfopoietico. Non nota: pancitopenia, agranulocitosi, trombocitopenia, leucopenia. Disturbi del sistema immunitario, patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune (>=1/1.000, =1/10.000, GRAVIDANZA E ALLATTAMENTONon ci sono dati adeguati sull'uso del farmaco durante la gravidanza.La lunga esperienza con le due sostanze in monoterapia non ha evidenziato effetti avversi durante la gravidanza nella donna. Dopo l'uso dell'N-butilbromuro di joscina, studi pre-clinici in ratti e conigli non hanno mostrato ne' effetti embriotossici ne' teratogenici. Durante la gravidanza dati potenziali sul sovradosaggio del paracetamolo non hanno mostrato aumento del rischio di malformazioni. Studi di riproduzioneper investigare l'uso orale non hanno mostrato segni che suggerisconomalformazioni di fetotossicita'. In condizioni normali d'uso, il paracetamolo puo' essere assunto durante la gravidanza dopo un attento esame del rapporto rischio-beneficio. Durante la gravidanza, il paracetamolo non deve essere assunto per periodi prolungati, ad alte dosi, o incombinazione con altri medicinali poiche' la sicurezza non e' stata confermata in tali casi. Pertanto, il medicinale non e' raccomandato durante la gravidanza. La sicurezza dell'N-butilbromuro di joscina durante l'allattamento non e' ancora stata stabilita. Il paracetamolo e' escreto nel latte materno. Tuttavia e' prevedibile che a dosi terapeutiche non determini effetti indesiderati nel neonato. La decisione di continuare o sospendere l'allattamento o di continuare o sospendere la terapia deve essere presa considerando i benefici dell'allattamento al seno per il bambino ed i benefici della terapia per la madre. Non sono stati condotti studi sugli effetti sulla fertilita' nell'uomo.
Indicazioni
Dolori parossistici nelle affezioni del tratto gastrointestinale, dolori a carattere spastico, discinesie del tratto urinario e biliare, dismenorrea.
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' ai principi attivi, ad antiinfiammatori non steroidei o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Glaucoma ad angolo acuto. Ipertrofia prostatica o altre cause di ritenzione urinaria. Stenosi pilorica ed altre condizioni stenosanti il canale gastroenterico, ileo paralitico, colite ulcerosa, megacolon. Esofagite da reflusso. Atonia intestinale dell'anziano e dei soggetti debilitati. Miastenia grave. Eta' pediatrica. I prodotti a base di paracetamolo sono controindicati nei pazienti con manifesta insufficienza della glucosio-6-fosfato deidrogenasi ed in quelli affetti da grave anemia emolitica. Grave insufficienzaepatocellulare (Child - Pugh C). La somministrazione del farmaco e' sconsigliata durante il primo trimestre di gravidanza e durante l'allattamento. L'uso del prodotto e' controindicato in caso di rare condizioni ereditarie che possono essere incompatibili con un eccipiente del prodotto.
Composizione ed Eccipienti
Compresse rivestite: cellulosa microcristallina, carmellosa sodica, amido di mais, etilcellulosa, silice colloidale, magnesio stearato; rivestimento: ipromellosa, poliacrilati, titanio biossido, macrogol 6000,talco, silicone-agente antischiuma. Supposte: esteri gliceridi di acidi grassi saturi, lecitina di soia.
Avvertenze
Per prevenire il sovradosaggio, assicurarsi che altri farmaci eventualmente assunti contemporaneamente non contengano paracetamolo, uno deiprincipi attivi del medicinale. Usare con cautela in caso di: insufficienza da glucosio-6-fosfato deidrogenasi; disfunzione epatica (es. a causa dell'abuso cronico di alcol, epatiti); funzione renale compromessa; sindrome di Gilbert; insufficienza epatocellulare (Child - Pugh A/B). Somministrare con cautela nei soggetti con insufficienza renale odepatica. In tali condizioni deve essere somministrato solo se necessario, riducendo la dose o prolungando l'intervallo tra le singole somministrazioni. La conta ematica e la funzionalita' renale ed epatica devono essere monitorate dopo l'uso prolungato. Il largo uso di analgesici, specialmente ad alte dosi, puo' indurre cefalea che non deve esseretrattata con dosi aumentate di medicinale. Gravi reazioni di ipersensibilita' acuta (es. shock anafilattico) sono osservate molto raramente. Il trattamento deve essere sospeso ai primi segni di una reazione diipersensibilita' in seguito alla somministrazione. Puo' insorgere danno epatico se il dosaggio raccomandato e' superato. Una brusca interruzione degli analgesici dopo un uso prolungato ad alte dosi puo' causare sintomi da astinenza (es. cefalea, stanchezza, nervosismo), che solitamente si risolvono entro pochi giorni. Il medicinlae non deve essereassunto per piu' di 3 giorni. Se il dolore persiste o peggiora, se siverificano nuovi sintomi, o se insorge rossore o gonfiore deve essereconsultato un medico perche' questi potrebbero essere sintomi di una grave condizione. A causa del potenziale rischio di complicazioni anticolinergiche, si deve usare con cautela nei pazienti predisposti al glaucoma ad angolo chiuso, nei pazienti soggetti ad ostruzioni delle vieintestinali o urinarie ed in quelli inclini alla tachiaritmia con turbe del sistema nervoso centrale autonomo, nelle tachiaritmie, nell'ipertensione arteriosa, nell'insufficienza cardiaca congestizia e nell'ipertiroidismo. Tutti gli antimuscarinici riducono il volume delle secrezioni bronchiali; pertanto essi debbono essere impiegati con cautela nei soggetti con affezioni infiammatorie croniche ostruttive dell'apparato respiratorio. Durante il trattamento con paracetamolo prima di assumere qualsiasi altro farmaco controllare che non contenga lo stesso principio attivo, poiche' se il paracetamolo e' assunto in dosi elevatesi possono verificare gravi reazioni avverse.
Gravidanza e Allattamento
Non ci sono dati adeguati sull'uso del farmaco durante la gravidanza.La lunga esperienza con le due sostanze in monoterapia non ha evidenziato effetti avversi durante la gravidanza nella donna. Dopo l'uso dell'N-butilbromuro di joscina, studi pre-clinici in ratti e conigli non hanno mostrato ne' effetti embriotossici ne' teratogenici. Durante la gravidanza dati potenziali sul sovradosaggio del paracetamolo non hanno mostrato aumento del rischio di malformazioni. Studi di riproduzioneper investigare l'uso orale non hanno mostrato segni che suggerisconomalformazioni di fetotossicita'. In condizioni normali d'uso, il paracetamolo puo' essere assunto durante la gravidanza dopo un attento esame del rapporto rischio-beneficio. Durante la gravidanza, il paracetamolo non deve essere assunto per periodi prolungati, ad alte dosi, o incombinazione con altri medicinali poiche' la sicurezza non e' stata confermata in tali casi. Pertanto, il medicinale non e' raccomandato durante la gravidanza. La sicurezza dell'N-butilbromuro di joscina durante l'allattamento non e' ancora stata stabilita. Il paracetamolo e' escreto nel latte materno. Tuttavia e' prevedibile che a dosi terapeutiche non determini effetti indesiderati nel neonato. La decisione di continuare o sospendere l'allattamento o di continuare o sospendere la terapia deve essere presa considerando i benefici dell'allattamento al seno per il bambino ed i benefici della terapia per la madre. Non sono stati condotti studi sugli effetti sulla fertilita' nell'uomo.
Interazioni con altri prodotti
Usare con estrema cautela e sotto stretto controllo durante il trattamento cronico con farmaci che possono determinare l'induzione delle monossigenasi epatiche o in caso di esposizione a sostanze che possono avere tale effetto (es. rifampicina, cimetidina, antiepilettici quali glutetimmide, fenobarbital, carbamazepina). La stessa situazione si verifica con sostanze potenzialmente epatotossiche e con l'abuso di alcool. La somministrazione concomitante di cloramfenicolo puo' indurre un prolungamento dell'emivita del cloramfenicolo, con il rischio di elevarne la tossicita'. Poiche' non e' ancora stata accertata la rilevanza clinica delle interazioni del paracetamolo con la warfarina e i derivati cumarinici, l'assunzione a lungo termine nei pazienti in corso di terapia con anticoagulanti orali dovrebbe avvenire solo sotto controllomedico. L'uso concomitante di paracetamolo e zidovudina (AZT o retrovir) aumenta la tendenza a ridurre i leucociti (neutropenia). Quindi ilfarmaco deve essere assunto insieme con zidovudina solo sotto controllo medico. L'assunzione di probenecid inibisce il legame del paracetamolo all'acido glucuronico, riducendo di conseguenza la clearance del paracetamolo approssimativamente di un fattore pari a 2. La dose di paracetamolo deve pertanto essere ridotta durante la somministrazione concomitante con il probenecid. La colestiramina riduce l'assorbimento del paracetamolo. La somministrazione di paracetamolo puo' interferire con la determinazione della uricemia (mediante il metodo dell'acido fosfotungstico) e con quella della glicemia (mediante il metodo della glucosio-ossidasi-perossidasi). L'effetto anticolinergico di medicinali come antidepressivi tri e tetraciclici, antiistaminici, antipsicotici, chinidina, amantadina, diisopiramide e altri anticolinergici (es. tiotropio, ipratropio, sostanze simili all'atropina) puo' essere potenziato dal medicinale. Il trattamento concomitante con antagonisti della dopamina, come la metoclopramide, puo' determinare una riduzione dell'effetto di entrambi i farmaci sul tratto gastrointestinale. La tachicardia indotta da farmaci beta-adrenergici puo' essere potenziata dal farmaco. Gli effetti tachicardici degli agenti beta-adrenergici possono essere intensificati da questo mediicnale. In aggiunta per impiego orale: i farmaci che rallentano lo svuotamento gastrico (es. propantelina) possono ridurre la velocita' di assorbimento del paracetamolo, ritardandone l'effetto terapeutico; al contrario, i farmaci che aumentano la velocita' di svuotamento gastrico (es. metoclopramide) comportano un aumento nella velocita' di assorbimento del paracetamolo.
Forme Farmacologiche
Conservazione del prodotto
Compresse: conservare sotto i 25 gradi C. Supposte: conservare sotto i 30 gradi C.