bifrizide 28 compresse rivestite 30mg+12,5m ist.lusofarmaco d'italia spa
Che cosa è bifrizide 28cpr riv 30mg+12,5m?
Bifrizide compresse rivestite prodotto da
ist.lusofarmaco d'italia spa
è un farmaco etico della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Bifrizide risulta
in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di ace inibitori, associazioni.
Contiene i principi attivi:
zofenopril calcio/idroclorotiazide
Codice AIC: 036823021
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Trattamento dell'ipertensione essenziale da lieve a moderata. Questa associazione a dose fissa e' indicata nei pazienti la cui pressione arteriosa non sia adeguatamente controllata solo con zofenopril.
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Posologia
Da assumere una volta al giorno, con o senza cibo. Prima di passare all'associazione a dose fissa si raccomanda il raggiungimento di un adeguato dosaggio delle singole componenti (cioe' zofenopril e idroclorotiazide). Quando clinicamente appropriato, puo' essere considerato il passaggio diretto dalla monoterapia all'associazione fissa. Per facilitare la deglutizione, le compresse possono essere divise in due parti e, al momento della somministrazione, assunte una meta' dopo l'altra.Adulti (da 18 a 65 anni). Pazienti non ipovolemici e senza deplezione salina. La dose solitamente efficace e' una compressa una volta al giorno. Pazienti con sospetta ipovolemia o deplezione salina L'uso del farmco non e' raccomandato. Anziani (oltre 65 anni). Non sono necessari aggiustamenti posologici nei pazienti anziani con clearance della creatinina normale. Nei pazienti anziani con clearance della creatinina ridotta (inferiore a 45 mL/min) l'uso del prodotto non e' raccomandato. Laclearance della creatinina puo' essere calcolata a partire dalla creatinina sierica in base alla seguente formula di Cockroft-Gault: CrCl (mL/min) = [(140-eta') * peso (Kg)] / 72 *Cr sierica (mg/dL). Tale formula fornisce la clearance della creatinina nell'uomo. Nella donna il valore ottenuto deve essere moltiplicato per 0,85. Bambini e adolescenti (sotto 18 anni). Non sono state stabilite l'efficacia e la sicurezzadel farmaco nei bambini e negli adolescenti. L'uso, pertanto, non e' raccomandato. Pazienti con compromissione della funzionalita' renale edializzati. Nei pazienti ipertesi con compromissione renale lieve (clearance della creatinina >45 mL/min) il farmco puo' essere usato con lo stesso dosaggio e lo stesso regime di somministrazione (una volta algiorno) dei pazienti con funzione renale normale. L'uso non e' raccomandato in pazienti con compromissione da moderata a grave (clearance della creatinina INTERAZIONIAssociazioni non raccomandate: Aiuretici risparmiatori di potassio o supplementi di potassio. Gli ACE-inibitori riducono la perdita di potassio indotta dai diuretici. I diuretici risparmiatori di potassio, ad es. spironolattone, triamterene, o amiloride, i supplementi di potassio o i sostituti del sale contenenti potassio possono portare a significativi aumenti del potassio sierico. Se l'uso concomitante e' indicatoa causa di ipokaliemia accertata, devono essere usati con cautela e con un frequente controllo del potassio sierico e dell'ECG. Associazioni che richiedono cautela: Diuretici (diuretici tiazidici o diuretici dell'ansa). Un precedente trattamento con elevate dosi di diuretici puo' portare a deplezione di liquidi e al rischio di ipotensione all'inizio della terapia con zofenopril. Gli effetti ipotensivi possono essereridotti con la sospensione del diuretico, con l'incremento nell'apporto di liquidi e sali o iniziando la terapia con una dose bassa di zofenopril. Anestetici. Gli ACE-inibitori possono potenziare gli effetti ipotensivi di alcuni anestetici. Narcotici/Antidepressivi triciclici/Antipsicotici/Barbiturici. Puo' verificarsi ipotensione posturale. Altrifarmaci antipertensivi (ad es. Beta-bloccanti, alfa-bloccanti, calcio-antagonisti). Possono verificarsi effetti ipotensivi additivi o di potenziamento. Il trattamento con nitroglicerina ed altri nitrati, o altri vasodilatatori, deve essere condotto con cautela. Cimetidina. Puo' potenziare il rischio ipotensivo. Ciclosporina. Aumento del rischio didisfunzione renale con l'uso concomitante di ACE-inibitori. Allopurinolo, procainamide, agenti citostatici o immunosoppressivi. Aumento delrischio di reazioni di ipersensibilita' con l'uso concomitante di ACEinibitori. I dati relativi ad altri ACE-inibitori indicano un aumentodel rischio di leucopenia in caso di uso concomitante. Antidiabetici.Raramente gli ACE inibitori possono potenziare gli effetti ipoglicemizzanti dell'insulina e degli antidiabetici orali, come le sulfaniluree, nei diabetici. In tali casi puo' rendersi necessario ridurre la dosedell'antidiabetico durante il trattamento concomitante con ACE inibitori.Emodialisi con membrane da dialisi ad alto flusso. Aumento del rischio di reazioni anafilattoidi con l'uso concomitante di ACE-inibitori. Simpaticomimetici. Possono ridurre gli effetti antipertensivi degli ACE-inibitori; i pazienti devono essere attentamente monitorati per confermare l'ottenimento dell'effetto antipertensivo desiderato. Antiacidi. Riducono la biodisponibilita' degli ACE-inibitori. Cibo. Puo' ridurre la velocita' ma non la quantita' assorbita di zofenopril. Altre interazioni: ENZIMI CYP. Non sono disponibili dati clinici sull'interazione di zofenopril con altre sostanze attive metabolizzate dagli enzimiCYP. Tuttavia, studi metabolici in vitro con zofenopril non hanno evidenziato interazioni potenziali con sostanze attive metabolizzate dagli enzimi CYP. Idroclorotiazide. Associazioni che richiedono cautela. Colestiramina e resine di colestipolo. l'assorbimento di idroclorotiazide viene compromesso dalla presenza di resine a scambio ionico. Dosi singole di colestiramina o resine di colestipolo si legano con idroclorotiazide e ne riducono l'assorbimento a livello del tratto gastrointestinale nella misura dell'85% e del 43%, rispettivamente. I diuretici sulfonamidici devono essere assunti almeno un'ora prima o da quattro a sei ore dopo l'assunzione di questi medicinali. Corticosteroidi, ACTH,amfotericina B (parenterale), carbenoxolone, lassativi stimolanti. Possono intensificare la deplezione elettrolitica, in particolare l'ipokaliemia nei casi di uso concomitante di idroclorotiazide. Sali di calcio. Un incremento dei livelli del calcio sierico, in conseguenza delladiminuita escrezione, puo' verificarsi a seguito di somministrazione concomitante con diuretici tiazidici. Glicosidi cardiaci. L'ipokaliemia o l'ipomagnesiemia indotte dai diuretici tiazidici favoriscono l'insorgenza delle aritmie cardiache indotte da digitale. Farmaci associati a torsione di punta. A causa del rischio di ipokaliemia, si deve prestare attenzione alla somministrazione contemporanea di idroclorotiazide e farmaci associati a torsione di punta, come ad esempio alcuni antiaritmici, alcuni antipsicotici, o altri farmaci a rischio noto di induzione di torsione di punta. Amine pressorie (ad es. adrenalina). Possibile riduzione della risposta alle amine pressorie, ma non sufficiente da precluderne la somministrazione con idroclorotiazide. Rilassanti muscolo-scheletrici, non depolarizzanti (ad es. tubocurarina). Possibile potenziamento della responsivita' al miorilassante in caso di uso con idroclorotiazide. Amantadina. Diuretici tiazidici possono incrementare il rischio di effetti indesiderati causati dall'amantadina. Farmaci usati nel trattamento della gotta (probenecid, sulfinpirazone, allopurinolo). L'aggiustamento del dosaggio del farmaco uricosurico puo' rendersi necessario in quanto l'idroclorotiazide puo' aumentare i livelli di acido urico sierico. Puo' essere necessario aumentare il dosaggiodi probenecid o sulfinpirazone. La somministrazione contemporanea didiuretici tiazidici puo' aumentare l'incidenza di reazioni di ipersensibilita' all'allopurinolo. Altre interazioni. Interazioni con test dilaboratorio: A causa degli effetti sul metabolismo del calcio, i diuretici tiazidici possono interferire con le prove di funzionalita' paratiroidea. Combinazione zofenopril/idroclorotiazide: Oltre alle interazioni relative ai monocomponenti, si devono tener presenti anche le seguenti: Associazioni non raccomandate: Litio. L'uso concomitante di diuretici tiazidici puo' aumentare il rischio di tossicita' da litio incrementando ulteriormente il rischio di tossicita' da litio dovuto all'uso congiunto degli ACE inibitori. Esami di laboratorio. Diuretici tiazidici possono diminuire i valori di iodio legato alle proteine plasmatiche (PBI), in assenza di segni di disfunzione tiroidea. Associazioni che richiedono cautela. Farmaci antinfiammatori non steroidei (inclusoacido acetilsalicilico >=3g/die). La somministrazione di antinfiammatori non steroidei puo' ridurre l'effetto antipertensivo degli ACE-inibitori e dei diuretici. Inoltre, e' stato riportato che i FANS e gli ACE-inibitori esercitano un effetto additivo sull'aumento del potassio sierico, mentre la funzionalita' renale puo' diminuire. Questi effetti sono in linea di principio reversibili e si verificano specialmente inpazienti con funzionalita' renale compromessa. Raramente puo' verificarsi insufficienza renale acuta, in particolare nei pazienti con funzionalita' renale compromessa, quali pazienti anziani o disidratati. Alcol. Potenzia l'effetto ipotensivo degli ACE-inibitori e di idroclorotiazide. Trimetoprim. La somministrazione aumenta i rischi di iperkaliemia.EFFETTI INDESIDERATIL'incidenza degli effetti indesiderati mostra alcuna correlazione conil sesso o l'eta' dei pazienti. La tabella seguente mostra tutte le reazioni avverse che sono state riportate durante gli studi clinici chehanno coinvolto 597 pazienti con zofenopril/idroclorotiazide 30/12,5.Sono elencate per classe organo-sistema e classificate con indicazione della frequenza utilizzando la seguente convenzione: molto comuni (>=1/10); comuni (>=1/100, < 1/10); non comuni (>= 1/1.000, =1/10.000,
Effetti indesiderati
L'incidenza degli effetti indesiderati mostra alcuna correlazione conil sesso o l'eta' dei pazienti. La tabella seguente mostra tutte le reazioni avverse che sono state riportate durante gli studi clinici chehanno coinvolto 597 pazienti con zofenopril/idroclorotiazide 30/12,5.Sono elencate per classe organo-sistema e classificate con indicazione della frequenza utilizzando la seguente convenzione: molto comuni (>=1/10); comuni (>=1/100, < 1/10); non comuni (>= 1/1.000, =1/10.000,
Indicazioni
Trattamento dell'ipertensione essenziale da lieve a moderata. Questa associazione a dose fissa e' indicata nei pazienti la cui pressione arteriosa non sia adeguatamente controllata solo con zofenopril.
Controindicazioni ed effetti secondari
Secondo e terzo trimestre di gravidanza. Allattamento. Ipersensibilita' a zofenopril o verso qualsiasi altro ACE-inibitore. Ipersensibilita' ad idroclorotiazide o altre sostanze sulfonamide-derivate. Ipersensibilita' verso uno qualsiasi degli eccipienti. Storia di edema angioneurotico associato a precedente terapia con ACE-inibitori. Edema angioneurotico ereditario/idiopatico. Grave compromissione della funzionalita' epatica. Grave compromissione della funzionalita' renale (clearance della creatinina POSOLOGIADa assumere una volta al giorno, con o senza cibo. Prima di passare all'associazione a dose fissa si raccomanda il raggiungimento di un adeguato dosaggio delle singole componenti (cioe' zofenopril e idroclorotiazide). Quando clinicamente appropriato, puo' essere considerato il passaggio diretto dalla monoterapia all'associazione fissa. Per facilitare la deglutizione, le compresse possono essere divise in due parti e, al momento della somministrazione, assunte una meta' dopo l'altra.Adulti (da 18 a 65 anni). Pazienti non ipovolemici e senza deplezione salina. La dose solitamente efficace e' una compressa una volta al giorno. Pazienti con sospetta ipovolemia o deplezione salina L'uso del farmco non e' raccomandato. Anziani (oltre 65 anni). Non sono necessari aggiustamenti posologici nei pazienti anziani con clearance della creatinina normale. Nei pazienti anziani con clearance della creatinina ridotta (inferiore a 45 mL/min) l'uso del prodotto non e' raccomandato. Laclearance della creatinina puo' essere calcolata a partire dalla creatinina sierica in base alla seguente formula di Cockroft-Gault: CrCl (mL/min) = [(140-eta') * peso (Kg)] / 72 *Cr sierica (mg/dL). Tale formula fornisce la clearance della creatinina nell'uomo. Nella donna il valore ottenuto deve essere moltiplicato per 0,85. Bambini e adolescenti (sotto 18 anni). Non sono state stabilite l'efficacia e la sicurezzadel farmaco nei bambini e negli adolescenti. L'uso, pertanto, non e' raccomandato. Pazienti con compromissione della funzionalita' renale edializzati. Nei pazienti ipertesi con compromissione renale lieve (clearance della creatinina >45 mL/min) il farmco puo' essere usato con lo stesso dosaggio e lo stesso regime di somministrazione (una volta algiorno) dei pazienti con funzione renale normale. L'uso non e' raccomandato in pazienti con compromissione da moderata a grave (clearance della creatinina INTERAZIONIAssociazioni non raccomandate: Aiuretici risparmiatori di potassio o supplementi di potassio. Gli ACE-inibitori riducono la perdita di potassio indotta dai diuretici. I diuretici risparmiatori di potassio, ad es. spironolattone, triamterene, o amiloride, i supplementi di potassio o i sostituti del sale contenenti potassio possono portare a significativi aumenti del potassio sierico. Se l'uso concomitante e' indicatoa causa di ipokaliemia accertata, devono essere usati con cautela e con un frequente controllo del potassio sierico e dell'ECG. Associazioni che richiedono cautela: Diuretici (diuretici tiazidici o diuretici dell'ansa). Un precedente trattamento con elevate dosi di diuretici puo' portare a deplezione di liquidi e al rischio di ipotensione all'inizio della terapia con zofenopril. Gli effetti ipotensivi possono essereridotti con la sospensione del diuretico, con l'incremento nell'apporto di liquidi e sali o iniziando la terapia con una dose bassa di zofenopril. Anestetici. Gli ACE-inibitori possono potenziare gli effetti ipotensivi di alcuni anestetici. Narcotici/Antidepressivi triciclici/Antipsicotici/Barbiturici. Puo' verificarsi ipotensione posturale. Altrifarmaci antipertensivi (ad es. Beta-bloccanti, alfa-bloccanti, calcio-antagonisti). Possono verificarsi effetti ipotensivi additivi o di potenziamento. Il trattamento con nitroglicerina ed altri nitrati, o altri vasodilatatori, deve essere condotto con cautela. Cimetidina. Puo' potenziare il rischio ipotensivo. Ciclosporina. Aumento del rischio didisfunzione renale con l'uso concomitante di ACE-inibitori. Allopurinolo, procainamide, agenti citostatici o immunosoppressivi. Aumento delrischio di reazioni di ipersensibilita' con l'uso concomitante di ACEinibitori. I dati relativi ad altri ACE-inibitori indicano un aumentodel rischio di leucopenia in caso di uso concomitante. Antidiabetici.Raramente gli ACE inibitori possono potenziare gli effetti ipoglicemizzanti dell'insulina e degli antidiabetici orali, come le sulfaniluree, nei diabetici. In tali casi puo' rendersi necessario ridurre la dosedell'antidiabetico durante il trattamento concomitante con ACE inibitori.Emodialisi con membrane da dialisi ad alto flusso. Aumento del rischio di reazioni anafilattoidi con l'uso concomitante di ACE-inibitori. Simpaticomimetici. Possono ridurre gli effetti antipertensivi degli ACE-inibitori; i pazienti devono essere attentamente monitorati per confermare l'ottenimento dell'effetto antipertensivo desiderato. Antiacidi. Riducono la biodisponibilita' degli ACE-inibitori. Cibo. Puo' ridurre la velocita' ma non la quantita' assorbita di zofenopril. Altre interazioni: ENZIMI CYP. Non sono disponibili dati clinici sull'interazione di zofenopril con altre sostanze attive metabolizzate dagli enzimiCYP. Tuttavia, studi metabolici in vitro con zofenopril non hanno evidenziato interazioni potenziali con sostanze attive metabolizzate dagli enzimi CYP. Idroclorotiazide. Associazioni che richiedono cautela. Colestiramina e resine di colestipolo. l'assorbimento di idroclorotiazide viene compromesso dalla presenza di resine a scambio ionico. Dosi singole di colestiramina o resine di colestipolo si legano con idroclorotiazide e ne riducono l'assorbimento a livello del tratto gastrointestinale nella misura dell'85% e del 43%, rispettivamente. I diuretici sulfonamidici devono essere assunti almeno un'ora prima o da quattro a sei ore dopo l'assunzione di questi medicinali. Corticosteroidi, ACTH,amfotericina B (parenterale), carbenoxolone, lassativi stimolanti. Possono intensificare la deplezione elettrolitica, in particolare l'ipokaliemia nei casi di uso concomitante di idroclorotiazide. Sali di calcio. Un incremento dei livelli del calcio sierico, in conseguenza delladiminuita escrezione, puo' verificarsi a seguito di somministrazione concomitante con diuretici tiazidici. Glicosidi cardiaci. L'ipokaliemia o l'ipomagnesiemia indotte dai diuretici tiazidici favoriscono l'insorgenza delle aritmie cardiache indotte da digitale. Farmaci associati a torsione di punta. A causa del rischio di ipokaliemia, si deve prestare attenzione alla somministrazione contemporanea di idroclorotiazide e farmaci associati a torsione di punta, come ad esempio alcuni antiaritmici, alcuni antipsicotici, o altri farmaci a rischio noto di induzione di torsione di punta. Amine pressorie (ad es. adrenalina). Possibile riduzione della risposta alle amine pressorie, ma non sufficiente da precluderne la somministrazione con idroclorotiazide. Rilassanti muscolo-scheletrici, non depolarizzanti (ad es. tubocurarina). Possibile potenziamento della responsivita' al miorilassante in caso di uso con idroclorotiazide. Amantadina. Diuretici tiazidici possono incrementare il rischio di effetti indesiderati causati dall'amantadina. Farmaci usati nel trattamento della gotta (probenecid, sulfinpirazone, allopurinolo). L'aggiustamento del dosaggio del farmaco uricosurico puo' rendersi necessario in quanto l'idroclorotiazide puo' aumentare i livelli di acido urico sierico. Puo' essere necessario aumentare il dosaggiodi probenecid o sulfinpirazone. La somministrazione contemporanea didiuretici tiazidici puo' aumentare l'incidenza di reazioni di ipersensibilita' all'allopurinolo. Altre interazioni. Interazioni con test dilaboratorio: A causa degli effetti sul metabolismo del calcio, i diuretici tiazidici possono interferire con le prove di funzionalita' paratiroidea. Combinazione zofenopril/idroclorotiazide: Oltre alle interazioni relative ai monocomponenti, si devono tener presenti anche le seguenti: Associazioni non raccomandate: Litio. L'uso concomitante di diuretici tiazidici puo' aumentare il rischio di tossicita' da litio incrementando ulteriormente il rischio di tossicita' da litio dovuto all'uso congiunto degli ACE inibitori. Esami di laboratorio. Diuretici tiazidici possono diminuire i valori di iodio legato alle proteine plasmatiche (PBI), in assenza di segni di disfunzione tiroidea. Associazioni che richiedono cautela. Farmaci antinfiammatori non steroidei (inclusoacido acetilsalicilico >=3g/die). La somministrazione di antinfiammatori non steroidei puo' ridurre l'effetto antipertensivo degli ACE-inibitori e dei diuretici. Inoltre, e' stato riportato che i FANS e gli ACE-inibitori esercitano un effetto additivo sull'aumento del potassio sierico, mentre la funzionalita' renale puo' diminuire. Questi effetti sono in linea di principio reversibili e si verificano specialmente inpazienti con funzionalita' renale compromessa. Raramente puo' verificarsi insufficienza renale acuta, in particolare nei pazienti con funzionalita' renale compromessa, quali pazienti anziani o disidratati. Alcol. Potenzia l'effetto ipotensivo degli ACE-inibitori e di idroclorotiazide. Trimetoprim. La somministrazione aumenta i rischi di iperkaliemia.EFFETTI INDESIDERATIL'incidenza degli effetti indesiderati mostra alcuna correlazione conil sesso o l'eta' dei pazienti. La tabella seguente mostra tutte le reazioni avverse che sono state riportate durante gli studi clinici chehanno coinvolto 597 pazienti con zofenopril/idroclorotiazide 30/12,5.Sono elencate per classe organo-sistema e classificate con indicazione della frequenza utilizzando la seguente convenzione: molto comuni (>=1/10); comuni (>=1/100, < 1/10); non comuni (>= 1/1.000, =1/10.000,
Interazioni con altri prodotti
Associazioni non raccomandate: Aiuretici risparmiatori di potassio o supplementi di potassio. Gli ACE-inibitori riducono la perdita di potassio indotta dai diuretici. I diuretici risparmiatori di potassio, ad es. spironolattone, triamterene, o amiloride, i supplementi di potassio o i sostituti del sale contenenti potassio possono portare a significativi aumenti del potassio sierico. Se l'uso concomitante e' indicatoa causa di ipokaliemia accertata, devono essere usati con cautela e con un frequente controllo del potassio sierico e dell'ECG. Associazioni che richiedono cautela: Diuretici (diuretici tiazidici o diuretici dell'ansa). Un precedente trattamento con elevate dosi di diuretici puo' portare a deplezione di liquidi e al rischio di ipotensione all'inizio della terapia con zofenopril. Gli effetti ipotensivi possono essereridotti con la sospensione del diuretico, con l'incremento nell'apporto di liquidi e sali o iniziando la terapia con una dose bassa di zofenopril. Anestetici. Gli ACE-inibitori possono potenziare gli effetti ipotensivi di alcuni anestetici. Narcotici/Antidepressivi triciclici/Antipsicotici/Barbiturici. Puo' verificarsi ipotensione posturale. Altrifarmaci antipertensivi (ad es. Beta-bloccanti, alfa-bloccanti, calcio-antagonisti). Possono verificarsi effetti ipotensivi additivi o di potenziamento. Il trattamento con nitroglicerina ed altri nitrati, o altri vasodilatatori, deve essere condotto con cautela. Cimetidina. Puo' potenziare il rischio ipotensivo. Ciclosporina. Aumento del rischio didisfunzione renale con l'uso concomitante di ACE-inibitori. Allopurinolo, procainamide, agenti citostatici o immunosoppressivi. Aumento delrischio di reazioni di ipersensibilita' con l'uso concomitante di ACEinibitori. I dati relativi ad altri ACE-inibitori indicano un aumentodel rischio di leucopenia in caso di uso concomitante. Antidiabetici.Raramente gli ACE inibitori possono potenziare gli effetti ipoglicemizzanti dell'insulina e degli antidiabetici orali, come le sulfaniluree, nei diabetici. In tali casi puo' rendersi necessario ridurre la dosedell'antidiabetico durante il trattamento concomitante con ACE inibitori.Emodialisi con membrane da dialisi ad alto flusso. Aumento del rischio di reazioni anafilattoidi con l'uso concomitante di ACE-inibitori. Simpaticomimetici. Possono ridurre gli effetti antipertensivi degli ACE-inibitori; i pazienti devono essere attentamente monitorati per confermare l'ottenimento dell'effetto antipertensivo desiderato. Antiacidi. Riducono la biodisponibilita' degli ACE-inibitori. Cibo. Puo' ridurre la velocita' ma non la quantita' assorbita di zofenopril. Altre interazioni: ENZIMI CYP. Non sono disponibili dati clinici sull'interazione di zofenopril con altre sostanze attive metabolizzate dagli enzimiCYP. Tuttavia, studi metabolici in vitro con zofenopril non hanno evidenziato interazioni potenziali con sostanze attive metabolizzate dagli enzimi CYP. Idroclorotiazide. Associazioni che richiedono cautela. Colestiramina e resine di colestipolo. l'assorbimento di idroclorotiazide viene compromesso dalla presenza di resine a scambio ionico. Dosi singole di colestiramina o resine di colestipolo si legano con idroclorotiazide e ne riducono l'assorbimento a livello del tratto gastrointestinale nella misura dell'85% e del 43%, rispettivamente. I diuretici sulfonamidici devono essere assunti almeno un'ora prima o da quattro a sei ore dopo l'assunzione di questi medicinali. Corticosteroidi, ACTH,amfotericina B (parenterale), carbenoxolone, lassativi stimolanti. Possono intensificare la deplezione elettrolitica, in particolare l'ipokaliemia nei casi di uso concomitante di idroclorotiazide. Sali di calcio. Un incremento dei livelli del calcio sierico, in conseguenza delladiminuita escrezione, puo' verificarsi a seguito di somministrazione concomitante con diuretici tiazidici. Glicosidi cardiaci. L'ipokaliemia o l'ipomagnesiemia indotte dai diuretici tiazidici favoriscono l'insorgenza delle aritmie cardiache indotte da digitale. Farmaci associati a torsione di punta. A causa del rischio di ipokaliemia, si deve prestare attenzione alla somministrazione contemporanea di idroclorotiazide e farmaci associati a torsione di punta, come ad esempio alcuni antiaritmici, alcuni antipsicotici, o altri farmaci a rischio noto di induzione di torsione di punta. Amine pressorie (ad es. adrenalina). Possibile riduzione della risposta alle amine pressorie, ma non sufficiente da precluderne la somministrazione con idroclorotiazide. Rilassanti muscolo-scheletrici, non depolarizzanti (ad es. tubocurarina). Possibile potenziamento della responsivita' al miorilassante in caso di uso con idroclorotiazide. Amantadina. Diuretici tiazidici possono incrementare il rischio di effetti indesiderati causati dall'amantadina. Farmaci usati nel trattamento della gotta (probenecid, sulfinpirazone, allopurinolo). L'aggiustamento del dosaggio del farmaco uricosurico puo' rendersi necessario in quanto l'idroclorotiazide puo' aumentare i livelli di acido urico sierico. Puo' essere necessario aumentare il dosaggiodi probenecid o sulfinpirazone. La somministrazione contemporanea didiuretici tiazidici puo' aumentare l'incidenza di reazioni di ipersensibilita' all'allopurinolo. Altre interazioni. Interazioni con test dilaboratorio: A causa degli effetti sul metabolismo del calcio, i diuretici tiazidici possono interferire con le prove di funzionalita' paratiroidea. Combinazione zofenopril/idroclorotiazide: Oltre alle interazioni relative ai monocomponenti, si devono tener presenti anche le seguenti: Associazioni non raccomandate: Litio. L'uso concomitante di diuretici tiazidici puo' aumentare il rischio di tossicita' da litio incrementando ulteriormente il rischio di tossicita' da litio dovuto all'uso congiunto degli ACE inibitori. Esami di laboratorio. Diuretici tiazidici possono diminuire i valori di iodio legato alle proteine plasmatiche (PBI), in assenza di segni di disfunzione tiroidea. Associazioni che richiedono cautela. Farmaci antinfiammatori non steroidei (inclusoacido acetilsalicilico >=3g/die). La somministrazione di antinfiammatori non steroidei puo' ridurre l'effetto antipertensivo degli ACE-inibitori e dei diuretici. Inoltre, e' stato riportato che i FANS e gli ACE-inibitori esercitano un effetto additivo sull'aumento del potassio sierico, mentre la funzionalita' renale puo' diminuire. Questi effetti sono in linea di principio reversibili e si verificano specialmente inpazienti con funzionalita' renale compromessa. Raramente puo' verificarsi insufficienza renale acuta, in particolare nei pazienti con funzionalita' renale compromessa, quali pazienti anziani o disidratati. Alcol. Potenzia l'effetto ipotensivo degli ACE-inibitori e di idroclorotiazide. Trimetoprim. La somministrazione aumenta i rischi di iperkaliemia.
Forme Farmacologiche
- bifrizide 14cpr riv 30mg+12,5m
- bifrizide 28cpr riv 30mg+12,5m
- bifrizide 30cpr riv 30mg+12,5m
- bifrizide 50cpr riv 30mg+12,5m
- bifrizide 56cpr riv 30mg+12,5m
- bifrizide 100cpr riv 30mg+12,5
- bifrizide 90cpr riv 30mg+12,5m
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