betabiotic*im fl 1g+f 4ml solv pliva pharma spa

Che cosa è betabiotic im fl 1g+f 4ml solv?

Betabiotic preparazione iniettabile prodotto da pliva pharma spa
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Betabiotic risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di antibiotico beta-lattamasi resistente.
Contiene i principi attivi: flucloxacillina sodica
Codice AIC: 028455032 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Tutte le infezioni, a carico dei vari organi ed apparati, sostenute da germi sensibili alla flucloxacillina che, esercitando un'azione di blocco sulle beta-lattamasi, potenzia l'azione d'altre penicilline semisintetiche ad ampio spettro d'azione, quali l'amoxicillina, l'ampicillina, etc.

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Posologia

Adulti: un flaconcino ogni 8 ore, per via intramuscolare, secondo giudizio medico. Bambini: fino a 100 mg/kg/die in dosi refratte. Si consiglia, comunque, di non superare la dose di 33 mg/kg/iniezione (1 ml=250 mg di flucloxacillina).

Effetti indesiderati

Sono essenzialmente rappresentati da fenomeni di ipersensibilita', piu' frequentemente eruzioni cutanee quali eritema multiforme, orticaria, esantema maculo-papuloso o morbilliforme, prurito. In casi eccezionali, di norma a seguito di somministrazione parenterale, possono verificarsi reazioni anafilattiche, talora gravi; il trattamento va interrotto e si devono instaurare le opportune misure di emergenza. L'insorgenza di tali effetti indesiderati e' piu' frequente in soggetti con una storia di ipersensibilita' verso allergeni multipli, di asma, "febbre da fieno" ed orticaria. Apparato gastro-intestinale: glossite, stomatite, nausea, vomito, diarrea, dolore epigastrico, flatulenza, anoressia. L'eventuale comparsa di diarree gravi e prolungate, seppure rara, deve far pensare ad una possibile insorgenza di colite pseudomembranosa.Fegato: rari casi di epatite, ittero colestatico, talora ad insorgenza tardiva e decorso prolungato. Osservati aumenti transitori delle transaminasi, lattico-deidrogenasi e fosfatasi alcalina. Apparato emolinfopoietico: eosinofilia, neutropenia, agranulocitosi, piastrinopenia edanemia, talora emolitica. Di norma reversibili con l'interruzione deltrattamento, anche queste manifestazioni sono state considerate espressioni di ipersensibilita', talora su base autoimmune (neutropenia, anemia emolitica). La neutropenia e' stata piu' frequentemente osservatain pazienti trattati con antibiotici beta-lattamici ad alti dosaggi eper periodi di tempo prolungati (oltre 10 giorni). La comparsa di febbre, accompagnata da "rash" ed eosinofilia costituisce segnale d'allarme. Si raccomandano, pertanto, frequenti controlli della conta leucocitaria durante trattamenti di lunga durata con dosaggi elevati. Rene: raramente, aumenti dell'azotemia e della creatinina serica; descritti casi isolati di nefrite interstiziale. Sistema nervoso centrale: eccezionalmente, in corso di trattamenti con antibiotici beta-lattamici a dosaggi elevati, in pazienti con insufficienza renale, e' stata osservata encefalopatia metabolica.

Indicazioni

Tutte le infezioni, a carico dei vari organi ed apparati, sostenute da germi sensibili alla flucloxacillina che, esercitando un'azione di blocco sulle beta-lattamasi, potenzia l'azione d'altre penicilline semisintetiche ad ampio spettro d'azione, quali l'amoxicillina, l'ampicillina, etc.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' verso la flucloxacillina o altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico, in particolare penicilline e cefalosporine. Ipersensibilita' verso gli altri componenti del prodotto. Gravidanza.

Avvertenze

L'impiego di antibatterici ad alte dosi per brevi periodi di tempo nel trattamento della gonorrea puo' mascherare i sintomi di un'infezioneluetica in incubazione; e' opportuno sottoporre il paziente anche ad analisi per diagnosticare la lue. L'impiego prolungato di penicilline,cosi' come di altri antibiotici, puo' favorire lo sviluppo di microrganismi non sensibili (incluso funghi), che richiede l'adozione di adeguate misure terapeutiche. Il manifestarsi di diarree gravi e prolungate e' messo in relazione con l'impiego di diversi classi di antibiotici; si deve considerare la possibilita' di colite pseudomembranosa. I farmaci inibitori della peristalsi sono in questi casi controindicati. Il trattamento con penicilline puo' determinare false positivita' del test di Coombs e di quelli per la glicosuria (reattivo di Feheling, di Benedict e "Clintest"). Esiste la possibilita' di allergia crociata con le cefalosporine ed altri antibiotici beta-lattamici; prima di iniziare il trattamento si consiglia di accertare l'esistenza di eventuali precedenti di reazioni da ipersensibilita' alle penicilline, alle cefalosporine o ad altre sostanze in grado di causare allergia, in particolare da farmaci. In caso di reazione allergica si deve interrompere iltrattamento ed istituire una terapia idonea. L'insorgere di anafilassi, in particolare, richiede l'adozione di opportune misure di emergenza (adrenalina, corticosteroidi, antistaminici). La somministrazione diflucloxacillina sodica puo' dar luogo talora, a disturbi elettrolitici (ipernatrenia), specialmente in presenza di insufficienza cardiaca e/o renale. L'eliminazione della flucloxacillina e' ritardata in presenza di insufficienza renale; si raccomanda, pertanto, nei pazienti anurici o in quelli con insufficienza renale grave (clearance della creatinina inferiore a 10 ml/minuto) una dose massima di 2 g nelle 24 ore inun'unica somministrazione.

Gravidanza e Allattamento

Il rischio di effetti dannosi per il feto stesso a seguito di somministrazione di flucloxacillina non puo' essere escluso; pertanto l'uso e' da riservarsi in casi di effettiva necessita'. Poiche' il medicinaleviene escreto nel latte materno, per le pazienti che allattano occorre decidere se rinunciare a nutrire al seno il lattante ed iniziare il trattamento o, viceversa, proseguire l'allattamento evitando la somministrazione del medicinale.

Interazioni con altri prodotti

Il probenecid riduce l'eliminazione renale della flucloxacillina; pertanto, la contemporanea somministrazione determina un aumento persistente dei livelli del prodotto nel sangue. Il farmaco puo' diminuire l'efficacia degli anticoncezionali orali. L'associazione con aminoglicosidi puo' dar luogo a effetti sinergici. Quando questi due tipi di prodotti sono prescritti in concomitanza, i due farmaci non dovranno esseremescolati nello stesso flacone, perche' si puo' produrre un precipitato.

Forme Farmacologiche


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