betabiotic*12cpr 1g flucloxacillina pliva pharma spa
Che cosa è betabiotic 12cpr 1g?
Betabiotic compresse prodotto da
pliva pharma spa
è un farmaco etico della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Betabiotic risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di antibiotico beta-lattamasi resistente.
Contiene i principi attivi:
flucloxacillina sodica
Codice AIC: 028455020
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Tutte le infezioni, a carico dei vari organi e apparati, sostenute dagermi sensibili alla flucloxacillina che esercitando una azione di blocco sulle beta-lattamasi, potenzia l'azione di altre penicilline semisintetiche ad ampio spettro d'azione, quali l'amoxicillina, l'ampicillina, etc.
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Posologia
Adulti: 1 compressa ogni 6-8 ore, secondo giudizio medico. Bambini (8-14 anni): mezza compressa ogni 6-8 ore, secondo giudizio medico. E' preferibile assumere il farmaco mezz'ora prima dei pasti perche' la presenza di cibo nello stomaco ne riduce l'assorbimento. In caso di gravidisturbi gastro-intestinali con vomito e/o diarrea, non e' garantito un sufficiente assorbimento delle compresse e capsule; conviene, quindi, considerare il ricorso alla somministrazione parenterale.
Effetti indesiderati
Sono essenzialmente rappresentati da fenomeni di ipersensibilita', piu' frequentemente eruzioni cutanee quali eritema multiforme, orticaria, esantema maculo-papuloso o morbilliforme, prurito. In casi eccezionali, di norma a seguito di somministrazione parenterale, possono verificarsi reazioni anafilattiche, talora gravi; il trattamento va interrotto e si devono instaurare le opportune misure di emergenza. Apparato gastro-intestinale: glossite, stomatite, nausea, vomito, diarrea, dolore epigastrico, flatulenza, anoressia. L'eventuale comparsa di diarree gravi e prolungate, seppure rara, deve far pensare ad una possibile insorgenza di colite pseudomebranosa. Fegato: rari casi di epatite, ittero colestatico, talora ad insorgenza tardiva e decorso prolungato. Osservati aumenti transitori delle transaminasi, lattico-deidrogenasi e fosfatasi alcalina. Apparato emolinfopoietico: eosinofilia, neutropenia, agranulocitosi, piastrinopenia ed anemia, talora emolitica. Di normareversibili con l'interruzione del trattamento, anche queste manifestazioni sono state considerate espressioni di ipersensibilita', talora su base autoimmune (neutropenia, anemia emolitica). La neutropenia e' stata piu' frequentemente osservata in pazienti trattati con antibiotici beta-lattamici ad alti dosaggi e per periodi di tempo prolungati (oltre 10 giorni). La comparsa di febbre, accompagnata da "rash" ed eosinofilia, costituisce segnale d'allarme. Si raccomandano, pertanto, frequenti controlli della conta leucocitaria durante trattamenti di lungadurata con dosaggi elevati. Rene: raramente, aumenti dell'azotemia e della creatinina serica; descritti casi isolati di nefrite interstiziale. Sistema nervoso centrale: eccezionalmente, in corso di trattamenticon antibiotici beta-lattamici a dosaggi elevati in pazienti con insufficienza renale, e' stata osservata encefalopatia metabolica.
Indicazioni
Tutte le infezioni, a carico dei vari organi e apparati, sostenute dagermi sensibili alla flucloxacillina che esercitando una azione di blocco sulle beta-lattamasi, potenzia l'azione di altre penicilline semisintetiche ad ampio spettro d'azione, quali l'amoxicillina, l'ampicillina, etc.
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' verso la flucloxacillina o altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico, in particolare penicilline e cefalosporine. Ipersensibilita' verso altri componenti del prodotto. Gravidanza.
Avvertenze
L'impiego di antibatterici ad alte dosi per brevi periodi di tempo nel trattamento della gonorrea puo' mascherare i sintomi di un'infezioneluetica in incubazione; e' opportuno sottoporre il paziente anche ad analisi per diagnosticare la lue. L'impiego prolungato di penicilline puo' favorire lo sviluppo di microrganismi non sensibili (incluso funghi), che richiede l'adozione di adeguate misure terapeutiche. Il manifestarsi di diarree gravi e prolungate e' messo in relazione con l'impiego di diverse classi di antibiotici; si deve considerare la possibilita' di colite pseudomembranosa. Nel caso che l'indagine coloscopica neconfermi la diagnosi, l'antibiotico in uso deve essere immediatamentesospeso e si deve instaurare un trattamento con vancomicina per via orale. I farmaci inibitori della peristalsi sono in questi casi controindicati. Il trattamento con penicilline puo' determinare false positivita' del test di Coombs e di quelli per la glicosuria (reattivo di Fehling, di Benedict e "Clintest"). Esiste la possibilita' di allergia crociata con le cefalosporine ed altri antibiotici beta-lattamici; primadi iniziare il trattamento, si consiglia di accertare l'esistenza di eventuali precedenti di reazioni di ipersensibilita' alle penicilline,alle cefalosporine o ad altre sostanze in grado di causare allergia, in particolare da farmaci. In caso di reazione allergica si deve interrompere il trattamento ed istituire una terapia idonea. L'insorgere dianafilassi, in particolare, richiede l'adozione di opportune misure di emergenza (adrenalina, corticosteroidi, antistaminici). La somministrazione di flucloxacillina sodica puo' dar luogo, talora, a disturbi elettrolitici (ipernatrenia), specialmente in presenza di insufficienzacardiaca e/o renale. L'eliminazione della flucloxacillina e' ritardata in presenza di insufficienza renale; si raccomanda pertanto, nei pazienti anurici o in quelli con insufficienza renale grave (clearance della creatinina inferiore a 10 ml/minuto), una dose massima di 2 g nelle 24 ore in un'unica somministrazione.
Gravidanza e Allattamento
Il rischio di effetti dannosi per il feto stesso a seguito di somministrazione di flucloxacillina non puo' essere escluso; pertanto, l'uso del farmaco in gravidanza e' da riservarsi in casi di effettiva necessita'. Poiche' viene escreto nel latte materno, per le pazienti che allattano occorre decidere se rinunciare a nutrire al seno il lattante ediniziare il trattamento o, viceversa, proseguire l'allattamento evitando la somministrazione del medicinale.
Interazioni con altri prodotti
Il probenicid riduce l'eliminazione renale della flucloxacillina; pertanto, la contemporanea somministrazione, determina un aumento persistente dei livelli di Betabiotic nel sangue. Il farmaco puo' diminuire l'efficacia degli anticoncezionali orali. L'associazione di flucloxacillina con aminoglicosidi puo' dar luogo ad effetti sinergici.