benefix iv 1 flaconi 3000ui+sir5ml+s fattore pfizer srl

Che cosa è benefix iv 1fl 3000ui+sir5ml+s?

Benefix soluzione iniett polv solv prodotto da pfizer srl
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Benefix risulta in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di vitamina k ed altri emostatici.
Contiene i principi attivi: nonacog alfa (fattore ix di coagulazione, ricombinante)
Composizione Qualitativa e Quantitativa: ogni flaconcino contiene nominalmente di nonacog alfa 3000 ui (fattore ix ricombinante della coagulazione).
Codice AIC: 033535081 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento e profilassi delle emorragie in pazienti affetti da emofilia B (deficit congenito di fattore IX).

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Posologia

Il trattamento deve avvenire sotto il controllo di un medico specializzato nel trattamento dell'emofilia. La dose e la durata della terapiasostitutiva dipendono dalla gravita' della deficienza di fattore IX, dalla localizzazione e dalla estensione dell'emorragia e dalle condizioni cliniche del paziente. La dose puo' differire da quella dei prodotti a base di fattore IX plasmatico. Per assicurarsi che sia stato raggiunto il livello di attivita' di fattore IX desiderato, e' consigliabile un preciso monitoraggio mediante il dosaggio dell'attivita' di fattore IX e la dose deve essere calcolata tenendo in considerazione l'attivita' di fattore IX, i parametri farmacocinetici quali l'emivita ed il recupero nonche' la situazione clinica al fine di aggiustare la dosesecondo necessita'. La quantita' da infondere, cosi' come la frequenza delle infusioni, varieranno per ogni paziente ed a seconda della situazione clinica. Solo in rari casi e' necessario somministrare i prodotti a base di fattore IX piu' di una volta al giorno. Il numero di unita' di fattore IX somministrate viene espresso in Unita' Internazionali (UI), relative all'attuale standard OMS per i prodotti a base di fattore IX. L'attivita' plasmatica di fattore IX viene espressa in percentuale (relativa al plasma umano normale) o in Unita' Internazionali (relative a uno standard internazionale per il fattore IX nel plasma). Trattamento al bisogno: ina Unita' Internazionale (UI) di fattore IX e'equivalente alla quantita' di fattore IX contenuta in un ml di plasmaumano normale. La stima della dose richiesta puo' essere basata sullaconsiderazione che per una unita' di attivita' di fattore IX per kg di peso corporeo ci si attende un incremento del livello di fattore IX circolante, in media, di 0,8 UI/dl (range da 0,4 a 1,4 UI/dl) nei pazienti adulti (>= 15 anni). Deve essere valutata regolarmente la farmacocinetica di ciascun paziente e la posologia deve essere aggiustata di conseguenza. La dose necessaria viene determinata per mezzo della seguente formula: numero di UI di fattore IX richiesto uguale peso corporeo (in kg) x aumento di fattore IX desiderato (%) o (UI/dl) x reciprocodel recupero osservato. Per un incremento medio di fattore IX di 0,8 UI/dl, si ha: numero di UI di fattore IX richiesto uguale peso corporeo (in kg) x aumento di fattore IX desiderato (%) o (UI/dl) x 1,3 UI/kgIn presenza dei seguenti eventi emorragici, l'attivita' di fattore IXnon deve scendere al di sotto dei livelli di attivita' plasmatica determinati (in % del normale o in UI/dl) nel periodo corrispondente. La seguente posologia puo' essere utilizzata come riferimento per le dosinegli episodi emorragici ed in chirurgia. >> Emorragia. Emartro precoce, sanguinamento intramuscolare o sanguinamento orale: 20-40 livello di fattore IX necessario (%) o (UI/dl). Ripetere ogni 24 h. Almeno 1 giorno, fino a cessazione dell'episodio emorragico come indicato dal dolore, o fino a guarigione. Emartro piu' esteso, sanguinamento intramuscolare o ematoma: 30-60 livello di fattore IX necessario (%) o (UI/dl). Ripetere l'infusione ogni 24 h per almeno 3-4 giorni fino a cessazione del dolore e della invalidita' acuta. Emorragie a rischio per la vita: 60-100 livello di fattore IX necessario (%) o (UI/dl). Ripetere l'infusione ogni 8-24 h fino alla scomparsa del rischio. >>Interventi chirurgici. Minori. Incluse le avulsioni dentarie: 30-60 livello di fattore IX necessario (%) o (UI/dl). Ogni 24 h, per almeno 1 giorno, fino a guarigione. Maggiori: 80-100 livello di fattore IX necessario (%) o (UI/dl) (pre- e postoperatoriamente). Ripetere l'infusione ogni 8 -24 h fino a raggiungimento di adeguata cicatrizzazione, successivamente continuare la terapia per almeno altri 7 giorni per mantenere un'attivita' di fattore IX fra il 30% e il 60% (UI/dl). Durante il ciclo di trattamento e' consigliabile eseguire una adeguata determinazione dei livelli di fattore IX per calcolare la dose da somministrare e la frequenza delle infusioni ripetute. In caso di interventi chirurgici maggioriin particolare, e' indispensabile eseguire un attento monitoraggio della terapia sostitutiva per mezzo di analisi della coagulazione (attivita' plasmatica di fattore IX). La risposta individuale al fattore IX puo' variare, raggiungendo livelli differenti di recupero in vivo e diemivita. Profilassi: il medicinale puo' essere somministrato per la profilassi a lungo termine contro episodi emorragici in pazienti con emofilia B grave. In uno studio clinico per la profilassi secondaria di routine, la dose media per i pazienti precedentemente trattati (PTPs) e' stata di 40 UI/kg (range 13-78 UI/kg) somministrata a intervalli di3-4 giorni. Per i pazienti piu' giovani possono essere necessari intervalli piu' brevi o dosi maggiori. Popolazione pediatrica: i dati disponibili sono insufficienti per raccomandare l'impiego del prodotto neibambini di eta' inferiore ai 6 anni. Negli studi clinici il 57% dei pazienti pediatrici ha aumentato le loro dosi a causa del recupero piu'basso del previsto o al fine di ottenere una risposta terapeutica sufficiente o per ambedue questi motivi; alcuni fino ad una dose media di>50 UI/kg. Deve essere, pertanto, effettuato un attento monitoraggio dell'attivita' del fattore IX plasmatico cosi' come devono essere effettuati calcoli dei parametri farmacocinetici quali il recupero e l'emivita, come indicato clinicamente, al fine di aggiustare le dosi in modo adeguato. In caso di necessita' frequente di dosi > 100 UI/kg durante la profilassi di routine o il trattamento, deve essere preso in considerazione l'impiego di un altro prodotto a base di fattore IX. Monitoraggio degli inibitori: i pazienti devono essere monitorati per lo sviluppo di inibitori del fattore IX. Se non si raggiungono gli attesi livelli di attivita' di fattore IX plasmatico o se l'emorragia non e' controllata con una dose adeguata, devono essere eseguiti esami biologici per determinare se sia presente un inibitore del fattore IX. Nei pazienti con livelli elevati di inibitori verso il fattore IX la terapia puo' non risultare efficace, ed e' necessario prendere in considerazione altre opzioni terapeutiche. Il trattamento di tali pazienti deve essere eseguito sotto la guida di medici specialisti nella cura di pazienti emofilici. Il prodotto viene somministrato per infusione endovenosa dopo ricostituzione della polvere liofilizzata per soluzioni iniettabili con la soluzione sterile di cloruro di sodio 0,234%. Il medicinale deve essere somministrato ad una bassa velocita' di infusione. Nellamaggioranza dei casi e' stata utilizzata una velocita' di infusione fino a 4 ml al minuto. La velocita' di somministrazione deve essere determinata dal livello di comfort per il paziente. La somministrazione per infusione continua non e' stata approvata e non e' raccomandata.

Effetti indesiderati

Le reazioni avverse piu' frequenti includono: cefalea, capogiro, nausea, reazioni al sito di iniezione, dolore al sito di iniezione e reazioni di ipersensibilita' relative alla cute. Fra queste le piu' significative includono: anafilassi, cellulite, flebite, e anticorpi neutralizzanti. Le frequenze di questi eventi ricadono nelle categorie "non comune" e "raro". Le reazioni avverse, stimate sulla base del numero di infusioni, sono state classificate come: comune (>=1/100, =1/1.000, =1/10.000, GRAVIDANZA E ALLATTAMENTONon sono stati eseguiti studi con il fattore IX sulla riproduzione negli animali. Considerando la rara eventualita' della emofilia B nelle donne, non sono disponibili esperienze riguardanti l'impiego di fattore IX durante la gravidanza e l'allattamento al seno. Pertanto il fattore IX deve essere somministrato a donne in gravidanza o in allattamento al seno solo quando chiaramente indicato. L'effetto di BeneFIX sullafertilita' non e' stato stabilito.

Indicazioni

Trattamento e profilassi delle emorragie in pazienti affetti da emofilia B (deficit congenito di fattore IX).

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; reazione allergica nota alle proteine di criceto.

Composizione ed Eccipienti

Polvere: saccarosio; glicina L-Istidina; polisorbato 80. Solvente: soluzione di cloruro di sodio.

Avvertenze

Reazioni anafilattiche e di ipersensibilita': sono possibili reazionidi ipersensibilita' di tipo allergico. Il prodotto contiene tracce diproteine di criceto. Reazioni anafilattiche/anafilattoidi potenzialmente a rischio per la vita sono state riscontrate a seguito di somministrazione di prodotti a base di fattore IX, incluso il farmaco. I pazienti devono essere informati dei segni premonitori delle reazioni di ipersensibilita' che comprendono difficolta' respiratoria, respiro affannoso, gonfiore, orticaria, prurito, oppressione al petto, broncospasmo, laringospasmo, affanno, ipotensione, visione offuscata ed anafilassi. Se insorgono reazioni allergiche o di tipo anafilattico, interrompere immediatamente la somministrazione del farmaco ed instaurare un idoneo trattamento. In alcuni casi queste reazioni sono sfociate in grave anafilassi. In caso di shock, devono essere osservati gli attuali standard medici per il trattamento dello shock. In caso di reazioni allergiche gravi, devono essere prese in considerazione misure emostatiche alternative. Anticorpi neutralizzanti l'attivita' (inibitori) costituiscono un evento non comune in pazienti precedentemente trattati (PTPs) con prodotti contenenti fattore IX. Poiche' un PTP in trattamento con il medicinale ha sviluppato un inibitore a basso titolo clinicamente rilevante nel corso degli studi clinici e poiche' l'esperienza sull'antigenicita' con fattore IX ricombinante e' tuttora limitata, i pazientiin trattamento con il farmaco devono essere attentamente monitorati per lo sviluppo di inibitori del fattore IX che devono essere titolati in Unita' Bethesda mediante appropriati esami biologici. Sono state segnalate in letteratura correlazioni fra l'insorgenza di inibitore del fattore IX e reazioni allergiche. Pertanto, i pazienti che sviluppano reazioni allergiche devono essere esaminati per la presenza di un inibitore. Deve essere sottolineato che pazienti con inibitori del fattoreIX possono essere ad aumentato rischio di anafilassi in caso di nuovotrattamento con il Fattore IX. Le informazioni preliminari suggeriscono che potrebbe esistere una relazione tra la presenza di importanti mutazioni per delezione nel gene del fattore IX del paziente e un aumento del rischio di formazione di inibitori e di reazioni da ipersensibilita' acute. I pazienti noti per avere importanti mutazioni per delezione del gene del fattore IX devono essere tenuti sotto attenta osservazione, per rilevare possibili segni e sintomi di reazioni da ipersensibilita' acute, in particolare durante le prime fasi di esposizione iniziale al prodotto. A causa del rischio di reazione allergica con concentrati di fattore IX, le prime somministrazioni di fattore IX devono, a giudizio del medico curante, essere effettuate sotto sorveglianza medica in luoghi dove possa essere fornito un appropriato trattamento medico per le reazioni allergiche. Trombosi: benche' il medicinale contenga solo fattore IX, c'e' il rischio di trombosi e di coagulazione intravasale disseminata (CID). Poiche', storicamente, la somministrazionedi concentrati del complesso di fattore IX e' stata associata allo sviluppo di complicanze tromboemboliche, l'impiego di prodotti contenenti fattore IX puo' essere potenzialmente pericoloso in pazienti con segni di fibrinolisi ed in pazienti con coagulazione intravasale disseminata (CID). A causa del rischio potenziale di complicanze trombotiche, deve essere intrapresa una sorveglianza clinica dei segni premonitori di coagulopatia trombotica e da consumo con idonei esami biologici quando si somministri questo prodotto a pazienti con malattie epatiche, apazienti in periodo post-operatorio, a neonati o a pazienti a rischiodi fenomeni trombotici o di CID. In ciascuna di queste situazioni, deve essere valutato il beneficio del trattamento con il medicinale contro il rischio di queste complicanze. La sicurezza e l'efficacia della somministrazione del prodotto per infusione continua non e' stata stabilita. Sono stati segnalati casi post-marketing di eventi trombotici, tra i quali la sindrome della vena cava superiore (VCS) rischiosa per la vita in neonati gravemente malati, mentre ricevevano il medicinlae per infusione continua attraverso un catetere venoso centrale. Sindrome nefrotica: e' stata riportata una sindrome nefrotica a seguito di tentata induzione di immunotolleranza in pazienti affetti da emofilia B con inibitori del fattore IX ed anamnesi di reazioni allergiche. La sicurezza e l'efficacia dell'impiego del farmaco per l'induzione dell'immunotolleranza non sono state stabilite. Agglutinazione dei globuli rossi nel tubicino/nella siringa: sono stati segnalati casi di agglutinazione dei globuli rossi nel tubicino/nella siringa durante la somministrazione del prodotto. Ad oggi non sono state riportate conseguenze riconducibili a queste segnalazioni. Per ridurre la possibilita' di agglutinazione, e' importante limitare la quantita' di sangue che entra nel tubicino. Il sangue non deve entrare nella siringa. Nel caso in cui si verifichi agglutinazione di globuli rossi nel tubicino/nella siringa, e' necessario eliminare tutto questo materiale (tubicini, siringa esoluzione di medicinale) e continuare la somministrazione con una nuova confezione. Non sono stati ottenuti dati sufficienti dagli studi clinici in corso sul trattamento con il farmaco di pazienti mai trattatiin precedenza (PUPs). Ulteriori studi sulla sicurezza e l'efficacia sono in fase di svolgimento su pazienti in eta' pediatrica precedentemente trattati, trattati al minimo e non trattati in precedenza. Gli studi clinici condotti sul farmaco non hanno incluso un numero sufficiente di soggetti di eta' pari o superiore ai 65 anni per poter determinare se questi rispondano in modo diverso rispetto ai soggetti piu' giovani. Come per qualsiasi paziente cui venga somministrato il prodotto, la scelta del dosaggio per un paziente anziano deve essere personalizzata. Nell'interesse dei pazienti, si raccomanda, ove possibile, di prendere nota del nome e del numero di lotto del prodotto per ogni somministrazione del medicinale

Gravidanza e Allattamento

Non sono stati eseguiti studi con il fattore IX sulla riproduzione negli animali. Considerando la rara eventualita' della emofilia B nelle donne, non sono disponibili esperienze riguardanti l'impiego di fattore IX durante la gravidanza e l'allattamento al seno. Pertanto il fattore IX deve essere somministrato a donne in gravidanza o in allattamento al seno solo quando chiaramente indicato. L'effetto di BeneFIX sullafertilita' non e' stato stabilito.

Interazioni con altri prodotti

Non sono stati effettuati studi di interazione.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Conservare a temperatura inferiore a 30 gradi C. Non congelare.