baclofene my 50 compresse 10mg baclofene mylan spa

Che cosa è baclofene my 50cpr 10mg?

Baclofene mg compresse divisibili prodotto da mylan spa
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Baclofene mg risulta in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di miorilassanti ad azione centrale.
Contiene i principi attivi: baclofen
Composizione Qualitativa e Quantitativa: baclofene.
Codice AIC: 037930017 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Ipertonia spastica della muscolatura striata in corso di sclerosi a placche. Ipertonia muscolare spastica nelle malattie del midollo spinale ad eziologia infettiva, degenerativa, traumatica, neoplastica o ignota: per esempio, paralisi spinale spastica, sclerosi laterale amiotrofica, siringomielia, mielite trasversa, paraplegia o paraparesi traumatica, stati di compressione del midollo. Ipertonia muscolare spastica di origine cerebrale, specialmente in caso di encefalopatia infantile come pure a seguito di vasculopatia cerebrale o in corso di affezioni cerebrali di natura neoplastica o degenerativa.

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Posologia

La terapia deve essere sempre instaurata partendo da basse dosi, aumentandole gradualmente. Si raccomanda la dose minima utile per una risposta terapeutica ottimale. Occorre ricercare per ciascun paziente la posologia ottimale utile a ridurre gli stati clonici, la spasticita' e gli spasmi in flessione o in estensione, ma evitando il piu' possibilel'insorgenza di eventi avversi. Per prevenire un'eccessiva debolezza e cadute, il baclofene deve essere impiegato con cautela qualora fossenecessaria la spasticita' per il mantenimento della postura e per l'equilibrio nella locomozione, oppure qualora la spasticita' fosse necessaria per il mantenimento della funzionalita'. Mantenere un certo grado del tono muscolare puo' essere importante, anche per permettere alcuni spasmi occasionali utili a supportare la funzionalita' circolatoria. Le compresse sono divisibili e devono essere assunte durante i pasticon un po' di liquido. La dose giornaliera globale deve essere suddivisa, preferibilmente in 3 somministrazioni nell'adulto e 4 nei bambini. Se dopo 6-8 settimane dal raggiungimento del dosaggio massimo non e'evidente un beneficio terapeutico, si deve decidere se e' il caso di continuare la somministrazione di baclofene. >>Adulti. Di regola il trattamento dovrebbe essere iniziato con una dose di 5 mg 3 volte al giorno che, allo scopo di una cauta titolazione della dose, dovra' esseresuccessivamente incrementata, ogni 3 giorni, di 5 mg 3 volte al giorno, fino a raggiungere la posologia globale giornaliera ottimale. In alcuni pazienti particolarmente sensibili ai farmaci puo' essere consigliabile iniziare con una dose giornaliera piu' bassa (5 o 10 mg) e raggiungere tale dose piu' gradualmente. Il dosaggio ottimale e' generalmente compreso tra i 30 e 80 mg al giorno. Dosi giornaliere da 100 a 120mg possono essere somministrate a pazienti ospedalizzati accuratamente sorvegliati. >>Bambini. Di solito, il trattamento dovrebbe essere iniziato con un dosaggio molto basso, es: 0,3 mg/kg al giorno, in dosi frazionate. Il dosaggio deve essere incrementato con cautela, ad intervalli di circa 1-2 settimane, fino a che esso risulti adeguato alle necessita' specifiche del bambino. La dose giornaliera abituale per la terapia di mantenimento e' compresa tra 0,75 e 2 mg/Kg di peso corporeo.In bambini di oltre 10 anni di eta' puo' essere somministrata invece una dose massima giornaliera di 2,5 mg/Kg di peso corporeo. >>Insufficienza renale. Somministrare con cautela ed a dosi piu' basse. In pazienti sottoposti ad emodialisi cronica le concentrazioni di baclofene nel plasma sono elevate e quindi dovrebbe essere individuato un dosaggioparticolarmente basso di baclofene, es: circa 5 mg al giorno. In pazienti con insufficienza renale terminale, il baclofene deve essere somministrato solo quando il beneficio sia superiore al rischio. Tali pazienti devono essere strettamente monitorati per una diagnosi tempestivadei segni e/o sintomi precodi di tossicita' (es: sonnolenza, letargia). >>Anziani e con stati spastici di origine cerebrale. Siccome gli effetti indesiderati sono piu' probabili in pazienti anziani o in pazienti con stati spastici di origine cerebrale , in tali casi si raccomanda l'adozione di uno schema posologico molto cauto ed il mantenimento di un appropriato monitoraggio del paziente.

Effetti indesiderati

Reazioni secondarie si verificano soprattutto all'inizio della terapia (es. sedazione, sonnolenza), quando il dosaggio viene aumentato troppo rapidamente, oppure quando sono impiegate alte dosi o se il paziente e' anziano. Esse sono comunque spesso transitorie e possono essere eliminate o attenuate riducendo il dosaggio, e raramente sono tanto gravi da rendere necessaria l'interruzione del trattamento. Nei pazienti con storia di malattie psichiatriche o con disturbi circolatori cerebrali (es. infarto cerebrale) e nei pazienti anziani le reazioni possonoessere piu' gravi. In pazienti epilettici, si puo' osservare una diminuzione della soglia convulsiva e attacchi convulsivi. Alcuni pazientihanno mostrato aumento della spasticita' muscolare come reazione paradossa al trattamento. E' noto che molti degli effetti secondari segnalati sono associabili alla malattia di base trattata. Patologie del sistema nervoso. Molto comune (>=1/10): sedazione, sonnolenza. Comune (>=1/100, =1/10.000, GRAVIDANZA E ALLATTAMENTONon esistono studi adeguati e controllati in donne gravide. Il baclofene attraversa la barriera placentare e non deve essere utilizzato durante la gravidanza, a meno che il potenziale beneficio non sia superiore al rischio potenziale per il feto. Nelle madri trattate con baclofene a dosi terapeutiche, la sostanza attiva passa nel latte materno, main quantita' talmente ridotte da far si che non si prevedano effetti indesiderati per il lattante.

Indicazioni

Ipertonia spastica della muscolatura striata in corso di sclerosi a placche. Ipertonia muscolare spastica nelle malattie del midollo spinale ad eziologia infettiva, degenerativa, traumatica, neoplastica o ignota: per esempio, paralisi spinale spastica, sclerosi laterale amiotrofica, siringomielia, mielite trasversa, paraplegia o paraparesi traumatica, stati di compressione del midollo. Ipertonia muscolare spastica di origine cerebrale, specialmente in caso di encefalopatia infantile come pure a seguito di vasculopatia cerebrale o in corso di affezioni cerebrali di natura neoplastica o degenerativa.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' nota al baclofene o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Composizione ed Eccipienti

Silice colloidale anidra, cellulosa microcristallina, magnesio stearato, povidone K30, amido di mais.

Avvertenze

I pazienti affetti anche da disturbi psicotici, disturbi depressivi omaniacali, stati confusionali o morbo di Parkinson dovrebbero essere trattati con il baclofene con prudenza e sotto stretta sorveglianza, in quanto queste condizioni possono esacerbarsi. Particolare attenzionedeve essere riservata ai pazienti epilettici, in quanto si potrebbe verificare un abbassamento della soglia convulsiva; sono stati segnalati episodi di crisi collegati all'interruzione del trattamento con baclofene o a sovradosaggio. Si consiglia di mantenere un'adeguata terapiaanticonvulsiva e di controllare attentamente il paziente. Usare con cautela nei pazienti con ulcera peptica in atto o pregressa, cosi' comein quelli con disturbi cerebrovascolari, con insufficienza respiratoria o epatica. Somministrare con cautela in pazienti con insufficienza renale e deve essere somministrato solo quando il beneficio sia superiore al rischio in pazienti con insufficienza renale terminale. E' richiesta una particolare cautela quando si associa il baclofene a farmacio medicinali che possono influenzare significativamente la funzione renale. La funzione renale deve essere strettamente monitorata ed il dosaggio giornaliero di baclofene opportunamente adeguato per prevenire una tossicita' da baclofen. In pazienti con grave tossicita' da baclofen, oltre all'interruzione del trattamento, puo' essere presa in considerazione come trattamento alternativo un'emodialisi non programmata. In questi pazienti l'emodialisi rimuove efficacemente baclofen dall'organismo, allevia i sintomi clinici di sovradosaggio ed abbrevia i tempi di recupero. Dal trattamento con baclofene possono trovare giovamento disturbi neurogenici dello svuotamento della vescica. Nei pazienti gia' affetti da ipertonia dello sfintere si puo' verificare una ritenzione acuta di urina; in questi casi si raccomanda cautela. In rari casi, si sono verificati innalzamenti delle SGOT, fosfatasi alcalina e innalzamento della glicemia. Devono quindi essere eseguiti periodici controlli, soprattutto nei pazienti con disfunzioni epatiche o diabete mellito, per essere sicuri che il farmaco non induca ulteriori alterazioni alle malattie di base. In seguito ad una brusca interruzione del trattamento con baclofene, specialmente se di lunga durata, sono stati riportati ansieta' e stati confusionali, allucinazioni, stati psicotici,maniacali o paranoidi, convulsioni (status epilepticus), discinesia, tachicardia, ipertermia e un temporaneo peggioramento della spasticita' come "fenomeno di rimbalzo". Ad eccezione dei casi in cui si siano verificati gravi effetti collaterali, il trattamento deve essere sempresospeso gradatamente, riducendo progressivamente il dosaggio (in un periodo approssimativo di 1-2 settimane).

Gravidanza e Allattamento

Non esistono studi adeguati e controllati in donne gravide. Il baclofene attraversa la barriera placentare e non deve essere utilizzato durante la gravidanza, a meno che il potenziale beneficio non sia superiore al rischio potenziale per il feto. Nelle madri trattate con baclofene a dosi terapeutiche, la sostanza attiva passa nel latte materno, main quantita' talmente ridotte da far si che non si prevedano effetti indesiderati per il lattante.

Interazioni con altri prodotti

Quando il baclofene viene somministrato in concomitanza a farmaci attivi sul SNC, ad oppioidi sintetici o ad alcool, puo' intensificarsi l'effetto sedativo. Aumenta inoltre il rischio di depressione respiratoria. Nei pazienti con disfunzioni cardiopolmonari e debolezza dei muscoli respiratori si raccomanda un attento controllo della funzione respiratoria e cardiovascolare. Durante il trattamento concomitante con antidepressivi triciclici, l'effetto del baclofene puo' essere potenziato, causando una spiccata ipotonia muscolare. Poiche' una terapia associata di baclofene con antipertensivi puo' ulteriormente diminuire la pressione arteriosa, occorre aggiustare di conseguenza la dose dell'antipertensivo. In un paziente trattato con morfina e baclofene intratecale e' stata segnalata ipotensione. Nei pazienti con morbo di Parkinson,in trattamento con baclofene e levodopa, sono stati riportati casi diconfusione mentale, allucinazioni, cefalea, nausea e agitazione. I farmaci o i medicinali che possono significativamente influenzare la funzione renale possono ridurre l'eliminazione di baclofen producendo effetti tossici.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Conservare nella confezione originale per riparare il medicinale dal calore e dall'umidita'.