atenololo almus 42 compresse 100mg atenololo almus srl
Che cosa è atenololo alm 42cpr 100mg?
Atenololo almus compresse divisibili prodotto da
almus srl
è un farmaco generico della categoria
farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici
che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Atenololo almus risulta
in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di beta-bloccanti, selettivi, non associati.
Contiene i principi attivi:
atenololo
Composizione Qualitativa e Quantitativa: atenololo.
Codice AIC: 036542013
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Ipertensione arteriosa, compresa quella di origine renale. Angina pectoris. Aritmie. Intervento precoce nell'infarto miocardico acuto.
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Posologia
Adulti, ipertensione arteriosa, compresa quella di origine renale: mezza o una compressa (50-100 mg) al giorno. Di solito il pieno effetto antipertensivo si raggiunge dopo una o due settimane di terapia. Se necessario, e' possibile ottenere un'ulteriore riduzione dei valori pressori associando il farmaco con altri farmaci antipertensivi. In particolare, la somministrazione contemporanea del farmaco con un diuretico determina un effetto antipertensivo superiore a quello prodotto dai singoli farmaci. Angina pectoris: la maggior parte dei pazienti rispondealla somministrazione di una compressa (100 mg) al giorno. Aumentandola posologia non si ottiene generalmente un ulteriore beneficio. Aritmie: dopo aver controllato le aritmie con una formulazione iniettabiledi atenololo, si consiglia una posologia di mantenimento per via orale di 50-100 mg/die. Intervento precoce nell'infarto miocardico acuto: il trattamento con una formulazione iniettabile di atenololo deve essere iniziato entro le 12h dall'insorgenza del dolore precordiale nell'infarto miocardico acuto. Dopo 15 minuti dall'iniezione in bolo, somministrare 50 mg di farmaco (1/2 compressa) per via orale seguiti da altri 50 mg dopo 12 ore dall'iniezione. Successivamente si consiglia una terapia di mantenimento per via orale alla dose di 100 mg/die che dovrebbe essere iniziata dopo altre 12 ore. Qualora compaia bradicardia e/oipotensione (di entita' tale da richiedere un intervento terapeutico)o altri gravi effetti collaterali, il farmaco deve essere sospeso. Anziani: puo' rendersi necessario ridurre la posologia, particolarmente nei pazienti con compromissione della funzionalita' renale. Insufficienza renale: poiche' il farmaco e' escreto per via renale e' necessarioridurre il dosaggio nei pazienti con grave compromissione della funzionalita' renale. Non si verifica accumulo significativo del farmaco nei pazienti che hanno una clearance della creatinina superiore a 35 ml/min/1,73m^2(il limite normale e' di 100-150 ml/min/1,73m^2). Nei pazienti con clearance creatininica di 15-35 ml/min/1,73m^2(equivalente a 3,4-6,8 mg% di creatininemia) la posologia deve essere di 50 mg al giorno o 100 mg a giorni alterni. Per i pazienti con clearance creatininica CONSERVAZIONEConservare nella confezione originale per tenerlo al riparo da luce eumidita'.AVVERTENZESebbene il farmaco sia controindicato nello scompenso cardiaco non controllato da una terapia adeguata puo' essere somministrato a pazientii cui segni di insufficienza cardiaca risultino controllati e, con ladovuta cautela, a pazienti con una riserva cardiaca scarsa. Nei pazienti affetti da angina di Prinzmetal, il farmaco puo' aumentare il numero e la durata delle crisi anginose tramite vasocostrizione arteriosa coronarica mediata dagli alfa recettori. Tuttavia, seppur con la massima cautela, puo' essere considerato il suo impiego in questi pazienti,in quanto il farmaco e' un beta-bloccante beta-1 selettivo. Il medicinale non deve essere somministrato a pazienti affetti da gravi disturbi della circolazione arteriosa periferica. Durante il suo impiego, in pazienti affetti da disordini vascolari periferici di modesta entita',si puo' anche verificare un aggravamento di tali disturbi. Particolare cautela nella somministrazione del farmaco va rivolta ai pazienti con blocco atrioventricolare di primo grado, a causa del suo effetto negativo sul tempo di conduzione. Il farmaco puo' modificare la tachicardia indotta da ipoglicemia. Il farmaco puo' mascherare i segni di tireotossicosi. La riduzione della frequenza cardiaca e' un'azione farmacologica indotta dal farmaco. Dovra' essere considerata una riduzione deldosaggio nei rari casi in cui compaiono sintomi attribuibili all'eccessiva riduzione della frequenza cardiaca. E' importante non interrompere bruscamente il trattamento con il farmaco, specialmente nei pazienti affetti da cardiopatia ischemica. Nei pazienti in terapia con il medicinale e con una storia di reazioni anafilattiche a diversi allergeni, si puo' verificare un aggravamento delle reazioni allergiche in occasione di ripetuti stimoli da parte dell'allergene. Questi pazienti possono non rispondere adeguatamente alle dosi di adrenalina comunemente impiegate nel trattamento delle reazioni allergiche. Nei pazienti asmatici il farmaco puo' indurre un aumento della resistenza delle vie respiratorie; tuttavia, seppur con la massima cautela, puo' essere considerato il suo impiego in questi pazienti, in quanto il medicinale e' unbeta-bloccante beta-1 selettivo. In caso di aumento della resistenza delle vie respiratorie, la somministrazione del farmaco deve essere interrotta e, se necessario, deve essere instaurata una terapia con preparati broncodilatatori (come il salbutamolo).INTERAZIONIIl farmaco non deve essere somministrato a pazienti in terapia con calcio-antagonisti con effetto inotropo negativo (es. verapamil, diltiazem); e' necessario che siano trascorse almeno 48 ore dalla sospensionedi uno di questi farmaci prima di iniziare l'altra terapia. L'uso concomitante con diidropiridine (es. nifedipina) puo' aumentare il rischio di ipotensione e possono verificarsi casi di insufficienza cardiaca in pazienti con insufficienza cardiaca latente. I farmaci glicosidi-digitalici, associati ai beta-bloccanti, possono provocare un aumento del tempo di conduzione atrioventricolare. I beta-bloccanti possono aggravare il brusco rialzo dei valori pressori che puo' verificarsi dopo la sospensione della clonidina. Se i due farmaci vengono somministrati contemporaneamente, il beta-bloccante deve essere sospeso parecchi giorni prima di interrompere la terapia con clonidina. Se la terapia con beta-bloccante deve sostituire quella con clonidina, e' necessario chel'inizio del trattamento con beta-bloccante avvenga parecchi giorni dopo l''interruzione della terapia con clonidina. Particolare cautela richiede la somministrazione del farmaco a pazienti in trattamento con farmaci antiaritmici appartenenti alla I classe, come la disopiramide.I farmaci simpaticomimetici, come l'adrenalina, possono contrapporsi all'effetto dei beta-bloccanti se usati contemporaneamente. L'uso concomitante di farmaci inibitori la sintetasi prostaglandinica (ibuprofene, indometacina) puo' ridurre gli effetti ipotensivi dei beta-bloccanti. E' necessario porre particolare cautela nell'uso degli agenti anestetici in pazienti trattati con il farmaco. Occorre che l'anestesista sia informato di tale terapia e, in questo caso, deve essere impiegato un agente anestetico con una minima attivita' inotropa negativa. L'usodei beta-bloccanti con agenti anestetici puo' provocare un'attenuazione della tachicardia riflessa e aumentare il rischio di ipotensione. E' da evitare l'uso di agenti anestetici che causano depressione miocardica. L'uso concomitante di insulina e farmaci antidiabetici orali puo' portare all'intensificazione degli effetti di riduzione dello zucchero nel sangue. Sintomi di ipoglicemia, in particolare tachicardia, possono essere mascherati.EFFETTI INDESIDERATINegli studi clinici gli eventi indesiderati segnalati sono generalmente attribuibili alle azioni farmacologiche dell'atenololo. >>Disturbi cardiaci. Comuni: bradicardia. Rari: deterioramento della funzionalita' cardiaca, insorgenza di blocco cardiaco. >>Disturbi vascolari. Comuni: freddo alle estremita'. Rari: ipotensione posturale che puo' essereassociata a sincope, aggravamento della claudicazione intermittente; nei pazienti sensibili fenomeno di Reynaud. >>Disturbi del sistema nervoso. Rari: capogiro, cefalea, parestesia. >>Disturbi psichiatrici. Non comuni: disturbi del sonno similmente a quanto riportato da altri beta-bloccanti. Rari: cambiamenti dell'umore, incubi, psicosi o allucinazioni, aggravamento di sindromi nervose con depressione mentale, catatonia, confusione e turbe della memoria. >>Disturbi gastrointestinali. Comuni: disturbi gastrointestinali. Rari: secchezza delle fauci. >>Esami di laboratorio. Comuni: aumento dei livelli di transaminasi. Molto rari: e' stato osservato un incremento di anticorpi antinucleo, tuttavia non e' chiara la rilevanza clinica. >>Disturbi epatobiliari. Rari: tossicita' epatica, inclusa la colestasi intraepatica. >>Disturbi del sangue e del sistema linfatico. Rari: porpora, trombocitopenia. >>Disturbi della pelle e del tessuto sottocutaneo. Rari: alopecia, reazioni cutanee di tipo psoriasico, aggravamento della psoriasi, rash cutaneo;inoltre l'atenololo puo' esacerbare la depigmentazione nei soggetti affetti da vitiligine. >>Disturbi oculari. Rari: secchezza agli occhi, disturbi della vista. >>Disturbi del sistema riproduttore e della mammella. Rari: impotenza. >>Disturbi respiratori, toracici e del mediastino. Rari: in pazienti con asma bronchiale o con una storia di problemiasmatici puo' verificarsi broncospasmo. >>Disturbi generali. Comune: affaticamento. >>Disturbi del metabolismo e della nutrizione: ipoglicemia, iperglicemia. Modifica nelle concentrazioni sanguigne di trigliceridi e colesterolo. Qualora, secondo il giudizio clinico, la qualita' di vita del paziente venisse negativamente interessata dalla presenza di un qualsiasi effetto indesiderato sopraelencato, deve essere considerata la sospensione del trattamento.GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOGravidanza: il farmaco attraversa la barriera placentare e si sono riscontrati livelli ematici nel cordone ombelicale. Non sono stati effettuati studi sull'impiego del farmaco nel primo trimestre di gravidanzae pertanto non puo' essere esclusa la possibilita' di un danno fetale. Il farmaco e' stato impiegato, sotto stretto controllo medico, per il trattamento dell'ipertensione nel terzo trimestre. L'uso del farmacoin donne gravide, per il trattamento dell'ipertensione lieve-moderata, e' stato associato a un ritardo della crescita intra-uterina. L'uso del medicinale, in donne che sono in gravidanza o che possono iniziarla, richiede un'attenta valutazione dei benefici indotti dalla terapia rispetto ai possibili rischi, particolarmente nel primo e secondo trimestre di gestazione. Allattamento: si riscontra un accumulo significativo del farmaco nel latte materno. Deve essere adottata cautela quandoil farmaco viene somministrato a donne che allattano. I nati da madriche hanno assunto il medicinale poco prima di partorire o durante l'allattamento possono essere a rischio di ipoglicemia e bradicardia. Bisogna porre attenzione quando il farmaco e' assunto durante la gravidanza o l'allattamento.
Effetti indesiderati
Negli studi clinici gli eventi indesiderati segnalati sono generalmente attribuibili alle azioni farmacologiche dell'atenololo. >>Disturbi cardiaci. Comuni: bradicardia. Rari: deterioramento della funzionalita' cardiaca, insorgenza di blocco cardiaco. >>Disturbi vascolari. Comuni: freddo alle estremita'. Rari: ipotensione posturale che puo' essereassociata a sincope, aggravamento della claudicazione intermittente; nei pazienti sensibili fenomeno di Reynaud. >>Disturbi del sistema nervoso. Rari: capogiro, cefalea, parestesia. >>Disturbi psichiatrici. Non comuni: disturbi del sonno similmente a quanto riportato da altri beta-bloccanti. Rari: cambiamenti dell'umore, incubi, psicosi o allucinazioni, aggravamento di sindromi nervose con depressione mentale, catatonia, confusione e turbe della memoria. >>Disturbi gastrointestinali. Comuni: disturbi gastrointestinali. Rari: secchezza delle fauci. >>Esami di laboratorio. Comuni: aumento dei livelli di transaminasi. Molto rari: e' stato osservato un incremento di anticorpi antinucleo, tuttavia non e' chiara la rilevanza clinica. >>Disturbi epatobiliari. Rari: tossicita' epatica, inclusa la colestasi intraepatica. >>Disturbi del sangue e del sistema linfatico. Rari: porpora, trombocitopenia. >>Disturbi della pelle e del tessuto sottocutaneo. Rari: alopecia, reazioni cutanee di tipo psoriasico, aggravamento della psoriasi, rash cutaneo;inoltre l'atenololo puo' esacerbare la depigmentazione nei soggetti affetti da vitiligine. >>Disturbi oculari. Rari: secchezza agli occhi, disturbi della vista. >>Disturbi del sistema riproduttore e della mammella. Rari: impotenza. >>Disturbi respiratori, toracici e del mediastino. Rari: in pazienti con asma bronchiale o con una storia di problemiasmatici puo' verificarsi broncospasmo. >>Disturbi generali. Comune: affaticamento. >>Disturbi del metabolismo e della nutrizione: ipoglicemia, iperglicemia. Modifica nelle concentrazioni sanguigne di trigliceridi e colesterolo. Qualora, secondo il giudizio clinico, la qualita' di vita del paziente venisse negativamente interessata dalla presenza di un qualsiasi effetto indesiderato sopraelencato, deve essere considerata la sospensione del trattamento.
Indicazioni
Ipertensione arteriosa, compresa quella di origine renale. Angina pectoris. Aritmie. Intervento precoce nell'infarto miocardico acuto.
Controindicazioni ed effetti secondari
Come gli altri beta-bloccanti, il farmaco non deve essere somministrato a pazienti con: ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; bradicardia, shock cardiogeno, ipotensione, acidosi metabolica, gravi disturbi della circolazione arteriosa periferica, blocco atrioventricolare di secondo e terzo grado, malattie del nodo del seno, feocromocitoma non trattato, scompenso cardiaco non controllato da una terapia adeguata. Il farmaco non deve essere associato a terapia con verapamil o diltiazem.
Composizione ed Eccipienti
Magnesio carbonato pesante, amido di mais, sodio laurilsolfato, magnesio stearato.
Avvertenze
Sebbene il farmaco sia controindicato nello scompenso cardiaco non controllato da una terapia adeguata puo' essere somministrato a pazientii cui segni di insufficienza cardiaca risultino controllati e, con ladovuta cautela, a pazienti con una riserva cardiaca scarsa. Nei pazienti affetti da angina di Prinzmetal, il farmaco puo' aumentare il numero e la durata delle crisi anginose tramite vasocostrizione arteriosa coronarica mediata dagli alfa recettori. Tuttavia, seppur con la massima cautela, puo' essere considerato il suo impiego in questi pazienti,in quanto il farmaco e' un beta-bloccante beta-1 selettivo. Il medicinale non deve essere somministrato a pazienti affetti da gravi disturbi della circolazione arteriosa periferica. Durante il suo impiego, in pazienti affetti da disordini vascolari periferici di modesta entita',si puo' anche verificare un aggravamento di tali disturbi. Particolare cautela nella somministrazione del farmaco va rivolta ai pazienti con blocco atrioventricolare di primo grado, a causa del suo effetto negativo sul tempo di conduzione. Il farmaco puo' modificare la tachicardia indotta da ipoglicemia. Il farmaco puo' mascherare i segni di tireotossicosi. La riduzione della frequenza cardiaca e' un'azione farmacologica indotta dal farmaco. Dovra' essere considerata una riduzione deldosaggio nei rari casi in cui compaiono sintomi attribuibili all'eccessiva riduzione della frequenza cardiaca. E' importante non interrompere bruscamente il trattamento con il farmaco, specialmente nei pazienti affetti da cardiopatia ischemica. Nei pazienti in terapia con il medicinale e con una storia di reazioni anafilattiche a diversi allergeni, si puo' verificare un aggravamento delle reazioni allergiche in occasione di ripetuti stimoli da parte dell'allergene. Questi pazienti possono non rispondere adeguatamente alle dosi di adrenalina comunemente impiegate nel trattamento delle reazioni allergiche. Nei pazienti asmatici il farmaco puo' indurre un aumento della resistenza delle vie respiratorie; tuttavia, seppur con la massima cautela, puo' essere considerato il suo impiego in questi pazienti, in quanto il medicinale e' unbeta-bloccante beta-1 selettivo. In caso di aumento della resistenza delle vie respiratorie, la somministrazione del farmaco deve essere interrotta e, se necessario, deve essere instaurata una terapia con preparati broncodilatatori (come il salbutamolo).
Gravidanza e Allattamento
Gravidanza: il farmaco attraversa la barriera placentare e si sono riscontrati livelli ematici nel cordone ombelicale. Non sono stati effettuati studi sull'impiego del farmaco nel primo trimestre di gravidanzae pertanto non puo' essere esclusa la possibilita' di un danno fetale. Il farmaco e' stato impiegato, sotto stretto controllo medico, per il trattamento dell'ipertensione nel terzo trimestre. L'uso del farmacoin donne gravide, per il trattamento dell'ipertensione lieve-moderata, e' stato associato a un ritardo della crescita intra-uterina. L'uso del medicinale, in donne che sono in gravidanza o che possono iniziarla, richiede un'attenta valutazione dei benefici indotti dalla terapia rispetto ai possibili rischi, particolarmente nel primo e secondo trimestre di gestazione. Allattamento: si riscontra un accumulo significativo del farmaco nel latte materno. Deve essere adottata cautela quandoil farmaco viene somministrato a donne che allattano. I nati da madriche hanno assunto il medicinale poco prima di partorire o durante l'allattamento possono essere a rischio di ipoglicemia e bradicardia. Bisogna porre attenzione quando il farmaco e' assunto durante la gravidanza o l'allattamento.
Interazioni con altri prodotti
Il farmaco non deve essere somministrato a pazienti in terapia con calcio-antagonisti con effetto inotropo negativo (es. verapamil, diltiazem); e' necessario che siano trascorse almeno 48 ore dalla sospensionedi uno di questi farmaci prima di iniziare l'altra terapia. L'uso concomitante con diidropiridine (es. nifedipina) puo' aumentare il rischio di ipotensione e possono verificarsi casi di insufficienza cardiaca in pazienti con insufficienza cardiaca latente. I farmaci glicosidi-digitalici, associati ai beta-bloccanti, possono provocare un aumento del tempo di conduzione atrioventricolare. I beta-bloccanti possono aggravare il brusco rialzo dei valori pressori che puo' verificarsi dopo la sospensione della clonidina. Se i due farmaci vengono somministrati contemporaneamente, il beta-bloccante deve essere sospeso parecchi giorni prima di interrompere la terapia con clonidina. Se la terapia con beta-bloccante deve sostituire quella con clonidina, e' necessario chel'inizio del trattamento con beta-bloccante avvenga parecchi giorni dopo l''interruzione della terapia con clonidina. Particolare cautela richiede la somministrazione del farmaco a pazienti in trattamento con farmaci antiaritmici appartenenti alla I classe, come la disopiramide.I farmaci simpaticomimetici, come l'adrenalina, possono contrapporsi all'effetto dei beta-bloccanti se usati contemporaneamente. L'uso concomitante di farmaci inibitori la sintetasi prostaglandinica (ibuprofene, indometacina) puo' ridurre gli effetti ipotensivi dei beta-bloccanti. E' necessario porre particolare cautela nell'uso degli agenti anestetici in pazienti trattati con il farmaco. Occorre che l'anestesista sia informato di tale terapia e, in questo caso, deve essere impiegato un agente anestetico con una minima attivita' inotropa negativa. L'usodei beta-bloccanti con agenti anestetici puo' provocare un'attenuazione della tachicardia riflessa e aumentare il rischio di ipotensione. E' da evitare l'uso di agenti anestetici che causano depressione miocardica. L'uso concomitante di insulina e farmaci antidiabetici orali puo' portare all'intensificazione degli effetti di riduzione dello zucchero nel sangue. Sintomi di ipoglicemia, in particolare tachicardia, possono essere mascherati.
Equivalenti in base alle liste di trasparenza
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Forme Farmacologiche
Conservazione del prodotto
Conservare nella confezione originale per tenerlo al riparo da luce eumidita'.