at iii ked.*500ui+fl 10ml+set antitrombina kedrion spa
Che cosa è at iii ked. 500ui+fl 10ml+set?
At iii ked. soluzione per infus polv solv prodotto da
kedrion spa
è un farmaco solo uso ospedaliero della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
che appartiene alla fascia H che comprende i farmaci di esclusivo uso ospedaliero, non vendibili ai cittadini presso le farmacie aperte al pubblico, ma utilizzabili o distribuibili solo nell'ambito delle strutture sanitarie pubbliche .
At iii ked. risulta
disponibile solo nelle farmaice ospedaliere o specialistico
E' utilizzato per la cura di agenti antitrombotici, gruppo eparinici.
Contiene i principi attivi:
antitrombina iii umana
Composizione Qualitativa e Quantitativa: antitrombina derivata da plasma umano.
Codice AIC: 029378015
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
>>Pazienti con deficit congenito di antitrombina. Profilassi della trombosi venosa profonda e del tromboembolismo in situazioni di rischio clinico (specialmente in caso di interventi chirurgici o durante il periodo del parto) in associazione con eparina quando indicato. Prevenzione della progressione della trombosi venosa profonda e del tromboembolismo in associazione ad eparina, quando indicato. >>Pazienti con deficit acquisito di antitrombina. Coagulazione intravascolare disseminata(DIC) associata a sepsi severa, politrauma, ustioni, gravidanza. Altra coagulopatia acuta da consumo.
Vedi il foglio illustrativo completo
Posologia
Il trattamento deve iniziare sotto la supervisione di un medico con esperienza nel trattamento di pazienti con deficienza di antitrombina. >>Posologia. Nelle deficienze congenite, il dosaggio deve essere individualizzato per ciascun paziente tenendo conto della storia familiare con particolare riguardo a eventi tromboembolici, agli effettivi fattori di rischio clinico ed agli accertamenti di laboratorio. Il dosaggioe la durata della terapia sostitutiva nelle deficienze acquisite dipendono dal livello plasmatico di antitrombina, dalla presenza di segni di aumentato turnover, dalla patologia di base e dalla gravita' della condizione clinica. La quantita' da somministrare e la frequenza dellesomministrazioni devono essere sempre basate per ogni singolo caso sull'efficacia clinica e sugli accertamenti di laboratorio. La quantita'di unita' di antitrombina somministrata e' espressa in Unita' Internazionali (UI), le quali sono correlate allo standard attuale dell'OMS per l'antitrombina. L'attivita' dell'antitrombina nel plasma e' espressa sia come percentuale (relativa al plasma umano normale), sia come Unita' Internazionali (relative allo standard internazionale per l'antitrombina plasmatica). Una Unita' Internazionale (UI) di attivita' di antitrombina e' equivalente alla quantita' di antitrombina presente in un millilitro di plasma umano normale. Il calcolo della dose di antitrombina richiesta si basa sulla osservazione empirica che una Unita' Internazionale (UI) di antitrombina per kg di peso corporeo aumenta l'attivita' dell'antitrombina plasmatica di circa 1,5%. La dose iniziale e'determinata usando la formula seguente: Unita' richieste = peso corporeo (kg) x (livello desiderato - attivita' effettiva di antitrombina [%]) x {fattore di correzione}. L'attivita' iniziale di antitrombina che si vuole ottenere dipende dalla situazione clinica. Quando c'e' l'indicazione per la sostituzione dell'antitrombina, il dosaggio deve essere sufficiente per raggiungere l'attivita' di antitrombina desiderata e per mantenere un livello efficace. Il dosaggio deve essere individuato e controllato sulla base delle determinazioni dell'attivita' antitrombinica in laboratorio; determinazioni che devono essere eseguite almeno due volte al giorno fino a che il paziente si sia stabilizzato, e poi una volta al giorno, preferibilmente immediatamente prima della successiva infusione. La correzione del dosaggio deve tenere in considerazione sia i segni di aumentato turnover dell'antitrombina, in accordocon i controlli di laboratorio, sia il decorso clinico. L'attivita' dell'antitrombina deve essere mantenuta sopra l'80% per tutta la duratadel trattamento, a meno che caratteristiche cliniche non indichino undiverso livello effettivo. La dose iniziale usuale nelle deficienze congenite e' di 30-50 UI/kg. Successivamente, la dose e la frequenza, cosi' come la durata del trattamento, devono essere regolate sulla basedei dati biologici e della situazione clinica. Non ci sono dati sufficienti per consigliare l'uso nei bambini minori di 6 anni. >>Modo di somministrazione. Sciogliere il liofilizzato. Il prodotto deve essere somministrato per via endovenosa. L'infusione deve essere completata inun tempo massimo di due ore.
Effetti indesiderati
Raramente sono state osservate ipersensibilita' o reazioni allergiche(che possono includere angioedema, bruciore e sensazione urticante insede di infusione, brividi, rossore, orticaria generalizzata, cefalea, orticaria, ipotensione, letargia, nausea, irrequietezza, tachicardia, tensione al torace, parestesia, vomito, sibilo), che possono portarein alcuni casi ad anafilassi acuta (incluso lo shock). In rare occasioni e' stata osservata febbre.
Indicazioni
>>Pazienti con deficit congenito di antitrombina. Profilassi della trombosi venosa profonda e del tromboembolismo in situazioni di rischio clinico (specialmente in caso di interventi chirurgici o durante il periodo del parto) in associazione con eparina quando indicato. Prevenzione della progressione della trombosi venosa profonda e del tromboembolismo in associazione ad eparina, quando indicato. >>Pazienti con deficit acquisito di antitrombina. Coagulazione intravascolare disseminata(DIC) associata a sepsi severa, politrauma, ustioni, gravidanza. Altra coagulopatia acuta da consumo.
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' ad uno qualsiasi dei componenti. Anamnesi di trombocitopenia indotta da eparina.
Composizione ed Eccipienti
Flaconcino di polvere: Sodio fosfato monobasico, sodio cloruro, glicina. Flaconcino di solvente: acqua per preparazioni iniettabili.
Avvertenze
Come con qualunque prodotto proteico endovenoso, sono possibili reazioni di ipersensibilita' di tipo allergico. I pazienti devono essere strettamente controllati ed attentamente osservati per qualunque sintomodurante il periodo di infusione. I pazienti devono essere informati sui primi segni di reazioni di ipersensibilita' inclusi orticaria, orticaria generalizzata, tensione al torace, sibilo, ipotensione e anafilassi. Se questi sintomi compaiono dopo la somministrazione, i pazienti devono contattare i loro medici. In caso di shock, devono essere seguiti gli standard per il trattamento di tale condizione. Misure standardper prevenire le infezioni conseguenti all'uso di prodotti medicinalipreparati da sangue o plasma umano comprendono la selezione dei donatori, lo screening delle donazioni individuali e dei pool plasmatici per specifici marcatori di infezione e l'inclusione di step di produzione efficaci per l'inattivazione/rimozione dei virus. Cio' nonostante, quando si somministrano specialita' medicinali preparate da sangue o plasma umano non puo' essere totalmente esclusa la possibilita' di trasmissione di agenti infettivi. Cio' si applica anche a virus e altri patogeni emergenti o sconosciuti. Le misure prese sono considerate efficaci per i virus con involucro lipidico come HIV, HBV e HCV e per il virus senza involucro lipidico come HAV. Le misure prese possono avere uneffetto limitato contro i virus senza involucro lipidico come il parvovirus B19. L'infezione da parvovirus B19 puo' essere grave in gravidanza (infezione fetale) ed in individui con immunodeficienza o eritropoiesi aumentata (es. anemia emolitica). Una vaccinazione appropriata (epatite A e B) deve essere presa in considerazione per i pazienti che ricevono antitrombina umana regolarmente. E' fortemente consigliato cheogni volta che si somministra il farmaco ad un paziente, siano registrati il nome del prodotto ed il numero di lotto, in modo tale da mantenere la tracciabilita' tra il paziente ed il lotto del prodotto. Quando l'antitrombina e' usata insieme con l'eparina, per regolare il dosaggio dell'eparina e per evitare una eccessiva ipocoagulabilita', devonoessere eseguiti regolarmente i controlli dell'estensione dell'anticoagulazione (APPT, e dove appropriato attivita' anti-FXa), a intervalli ravvicinati ed in particolare nei primi minuti/ore che seguono l'inizio della somministrazione di antitrombina. Inoltre, per regolare la dose individuale devono essere controllati quotidianamente i livelli di antitrombina, per il rischio di diminuzione dei livelli di antitrombinadovuto ad un prolungato trattamento con eparina non frazionata.
Gravidanza e Allattamento
L'esperienza sulla sicurezza dell'uso di prodotti di antitrombina umana durante la gravidanza umana e' limitata. Il farmaco deve essere somministrato durante la gravidanza e l'allattamento a donne con deficienza di antitrombina solo se chiaramente indicato, tenendo conto che in queste pazienti, durante la gravidanza, si ha un aumento del rischio di eventi tromboembolici.
Interazioni con altri prodotti
La terapia sostitutiva con antitrombina durante la somministrazione di eparina in dosi terapeutiche aumenta il rischio di emorragia. L'effetto dell'antitrombina e' fortemente potenziato dall'eparina. L'emivitadell'antitrombina puo' essere considerevolmente ridotta da un concomitante trattamento con eparina a causa di un accelerato turnover dell'antitrombina. Quindi, la contemporanea somministrazione di eparina e antitrombina ad un paziente con aumentato rischio di sanguinamento deve essere controllata clinicamente e biologicamente.
Forme Farmacologiche
Conservazione del prodotto
Conservare in frigorifero (2 gradi C/8 gradi C). Non congelare. Tenere il flaconcino nell'imballaggio esterno, per proteggere il medicinaledalla luce.