arlevertan 50 compresse 20mg+40mg hennig arzneimittel gmbh & co.
Che cosa è arlevertan 50cpr 20mg+40mg?
Arlevertan compresse prodotto da
hennig arzneimittel gmbh & co.
è un farmaco etico della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Arlevertan risulta
in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di preparazioni antivertigine.
Contiene i principi attivi:
cinnarizina/dimenidrinato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: cinnarizina 20 mg e dimenidrinato 40 mg.
Codice AIC: 037887027
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Trattamento dei sintomi vertiginosi di varia origine; il farmaco e' indicato negli adulti.
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Posologia
Adulti/anziani: 1 compressa tre volte al di'. Insufficienza renale: il farmaco deve essere utilizzato con cautela nei pazienti con insufficienza renale lieve o moderata. I pazienti con una clearance della creatinina < 25 ml/min (insufficienza renale grave) non devono utilizzare il medicinale. Insufficienza epatica: non sono disponibili studi in pazienti con insufficienza epatica. I pazienti con insufficienza epaticagrave non devono utilizzare il farmaco. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia del medicinale nei bambini e negli adolescenti di eta' inferiore a 18 anni non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili. In genere la durata del trattamento non deve superare le quattro settimane. Decidere circa la necessita' di un trattamento piu'prolungato. Le compresse vanno assunte dopo i pasti, senza masticare,con un po' di liquido.
Effetti indesiderati
Le reazioni avverse (ADR) piu' frequenti riscontrate negli studi clinici sono sonnolenza (inclusi torpore, stanchezza, spossatezza, stordimento) nell'8% circa dei pazienti e secchezza delle fauci nel 5% circa dei pazienti. Queste reazioni sono solitamente di lieve entita' e scompaiono nell'arco di alcuni giorni pur continuando il trattamento. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto raro: leucopenia, trombopenia, anemia, aplastica. Disturbi del sistema immunitario. Raro: reazionida ipersensibilita' (ad es. reazioni cutanee). Patologie del sistema nervoso. Comune: sonnolenza, cefalea; non comune: parestesia, amnesia,tinnito, tremore, nervosismo, convulsioni. Patologie dell'occhio. Raro: disturbi della vista. Patologie gastrointestinali. Comune: secchezza delle fauci, dolori addominali; non comune: dispepsia, nausea, diarrea. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: sudorazione, eruzioni cutanee; raro: fotosensibilita'. Patologie renali e urinarie. Raro: esitazione minzionale. Si riportano inoltre le seguentireazioni avverse riscontrate in associazione al dimenidrinato e alla cinnarizina (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei datidisponibili). Dimenidrinato : eccitazione paradossale (in particolarenei bambini), peggioramento del glaucoma da chiusura d'angolo, agranulocitosi reversibile. Cinnarizina: stipsi, aumento ponderale, tensioneal petto, itterizia colestatica, sintomi extrapiramidali, reazioni cutanee simil-lupus, lichen planus.
Indicazioni
Trattamento dei sintomi vertiginosi di varia origine; il farmaco e' indicato negli adulti.
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' ai principi attivi, alla difenidramina o ad altri antistaminici con struttura simile, o ad uno qualsiasi degli eccipienti;la difenidramina viene escreta totalmente attraverso il rene e i pazienti con insufficienza renale grave sono stati esclusi dal programma di sviluppo clinico. I pazienti con una clearance della creatinina <= 25 ml/min (insufficienza renale grave) non devono utilizzare il farmaco. Entrambi i componenti attivi del medicinale sono ampiamente metabolizzati dagli enzimi epatici del citocromo P450; quindi, nei pazienti con insufficienza epatica grave le concentrazioni plasmatiche di entrambi i farmaci immodificati e le loro emivite aumentano. Cio' e' stato dimostrato per la difenidramina nei pazienti cirrotici. Di conseguenza ipazienti con insufficienza epatica grave non devono utilizzare il prodotto. Il medicinale non deve essere somministrato a pazienti con glaucoma da chiusura d'angolo, convulsioni, sospetto aumento della pressione intracranica, abuso di alcol o ritenzione urinaria legata a disturbi uretro-prostatici.
Composizione ed Eccipienti
Cellulosa microcristallina, amido di mais, talco, ipromellosa, siliceanidra colloidale, magnesio stearato, sodio croscarmellosa.
Avvertenze
Il medicinale non riduce in modo significativo la pressione arteriosae tuttavia deve essere usato con prudenza nei pazienti ipotesi. Il farmaco deve essere assunto dopo i pasti per ridurre al minimo l'eventuale irritazione gastrica. E' necessario essere prudenti nel somministrare il farmaco a pazienti con condizioni che potrebbero aggravarsi a causa della terapia anticolinergica, ad es. innalzamento della pressioneintra-oculare, ostruzione piloro-duodenale, ipertrofia prostatica, ipertensione, ipertiroidismo o grave coronaropatia. E' necessario essereprudenti nel somministrare il prodotto a pazienti con morbo di Parkinson.
Gravidanza e Allattamento
Non vi sono dati sulla sicurezza del medicinale in gravidanza umana. Gli studi sugli animali sono insufficienti per evidenziare gli effettisulla gravidanza, sullo sviluppo embrionale/fetale e sullo sviluppo postnatale. Il rischio teratogeno dei singoli principi attivi, dimenidrinato/difenidramina e cinnarizina e' basso. In studi su animali non e'stato osservato alcun effetto teratogeno. I dati relativi all'uso delfarmaco in donne in gravidanza non esistono. Gli studi sugli animali non sono sufficienti a dimostrare una tossicita' riproduttiva. Sulla base dei dati sull'uomo si ritiene che il dimenidrinato possa avere un effetto ossitocico e accorciare il travaglio. Il farmaco non e' raccomandato durante la gravidanza. Il dimenidrinato e la cinnarizina sono escreti nel latte materno. Il farmaco non deve essere usato durante l'allattamento.
Interazioni con altri prodotti
Non sono stati effettuati studi di interazione. Gli effetti anticolinergici e sedativi del medicinale possono essere potenziati dagli inibitori della monoaminossidasi. La procarbazina puo' intensificare l'effetto del farmaco. Come gli altri antiistaminici, il medicinale puo' potenziare gli effetti sedativi dei depressivi del sistema nervoso centrale (SNC), inclusi alcol, barbiturici, analgesici narcotici e tranquillanti. E' necessario avvertire i pazienti che devono evitare l'assunzione di bevande alcoliche. Il medicinale puo' inoltre potenziare gli effetti degli antiipertensivi, dell'efedrina e degli anticolinergici comel'atropina e degli antidepressivi triciclici. Il farmaco puo' mascherare i sintomi ototossici associati agli antibiotici aminoglicosidici ela risposta della pelle ai test allergici cutanei. Si deve evitare lasomministrazione concomitante dei medicinali che prolungano l'intervallo QT dell'ECG, come gli antiaritmici di classe Ia e di classe III. Le informazioni sulle possibile interazioni farmacocinetiche della cinnarizina e della difenidramina con altri medicinali sono limitate. La difenidramina inibisce il metabolismo mediato dal CYP2D6; si consiglia cautela nell'associare il medicinale con substrati di questo enzima, soprattutto quelli con un intervallo terapeutico ridotto.
Forme Farmacologiche
Conservazione del prodotto
Questo medicinale non richiede alcuna speciale condizione di conservazione.