anzemet*3cpr riv 50mg dolasetrone sanofi-aventis spa
Che cosa è anzemet 3cpr riv 50mg?
Anzemet compresse rivestite prodotto da
sanofi-aventis spa
è un farmaco solo uso ospedaliero della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
che appartiene alla fascia H che comprende i farmaci di esclusivo uso ospedaliero, non vendibili ai cittadini presso le farmacie aperte al pubblico, ma utilizzabili o distribuibili solo nell'ambito delle strutture sanitarie pubbliche .
Anzemet risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di antagonisti della serotonina.
Contiene i principi attivi:
dolasetron mesilato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: dolasetron (sotto forma di sale mesilato).
Codice AIC: 033108034
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Prevenzione e trattamento della nausea e del vomito nei pazienti che ricevono un ciclo iniziale o cicli ripetuti di chemioterapia antiblastica (ivi incluso il cisplatino a dosi elevate). Prevenzione di nausea e vomito post-operatori in pazienti ad alto rischio, come nella chirurgia ginecologica intraddominale o con all'anamnesi una storia di nausea e vomito post-operatori.
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Posologia
>>Emesi indotte da chemioterapia antiblastica. Adulti. Per la prevenzione della nausea e del vomito nei pazienti in trattamento con chemioterapia antiblastica emetizzante, si consiglia una dose singola di 200 mg sotto forma di compresse circa un'ora prima di ciascun trattamento chemioterapico. Per la prevenzione di nausea e vomito ritardati dopo la fine del ciclo chemioterapico, e' consigliata una dose singola giornaliera di 200 mg sotto forma di compresse. Il farmaco puo' essere somministrato per un massimo di 4 giorni consecutivi in relazione ad un singolo ciclo chemioterapico. L'efficacia del farmaco nel controllo di nausea e vomito puo' essere incrementata dalla somministrazione concomitante di corticosteroidi. Bambini. L'uso e' controindicato nei bambini. Anziani. I dati ottenuti in pazienti ed in volontari sani indicano che la farmacocinetica del farmaco e del suo metabolita attivo non si modifica nei pazienti aventi 65 anni di eta' e piu' e che pertanto non e' necessario alcun aggiustamento del dosaggio. >>Pazienti con insufficienza renale. Nei pazienti con insufficienza renale grave (clearance della creatinina >Pazienti con insufficienza epatica. Nei pazienti con insufficienza epatica grave (classe di Child-Pugh B o C) i livelli plasmatici del metabolita attivo sono aumentati dopo somministrazione per via orale, ma inalterati in seguito a somministrazione per via endovenosa. Non e' richiesto alcun aggiustamento del dosaggio. >>Nausea e vomito post-operatori. Adulti. Per la prevenzione di nausea e vomito post-operatori e' consigliata una singola somministrazione di 50 mg sotto forma di compresse prima della induzione della anestesia. Bambini. L'uso e' controindicato nei bambini. Anziani. I dati ottenuti in pazienti ed in volontari sani indicano che la farmacocinetica del farmaco e del suo metabolita attivo non si modifica nei pazienti aventi 65 anni di eta' epiu' e che pertanto non e' necessario alcun aggiustamento del dosaggio. Pazienti con insufficienza renale. Nei pazienti con insufficienza renale grave (clearance della creatinina CONSERVAZIONEQuesto medicinale non richiede alcuna condizione particolare per la conservazione.AVVERTENZEGli antagonisti dei recettori 5-HT3, incluso il farmaco, hanno mostrato causare prolungamenti dell'intervallo elettrocardiografico, inclusol'intervallo QTc. L'uso di antagonisti dei recettori 5-HT3 e di altrifarmaci che prolungano gli intervalli elettrocardiografici richiede una particolare cautela nei pazienti che presentano un allungamento preesistente degli intervalli relativi alla conduzione cardiaca, con particolare riferimento all'intervallo QTc, nei pazienti con disturbi elettrolitici significativi, con blocco di branca o con malattie cardiachedi base, come l'insufficienza cardiaca congestizia. Sono molto frequenti modifiche significative dei tracciati elettrocardiografici in bambini ed adolescenti. Ci sono dati a riprova del fatto che tali modifiche dell'intervallo QTc sono piu' evidenti nei bambini che negli adulti.Sono stati segnalati, in bambini ed adolescenti, singoli casi di aritmia sopraventricolare e ventricolare prolungata, arresto cardiaco e infarto del miocardio. L'uso di dolasetron in bambini ed adolescenti e' quindi controindicato. In pazienti che hanno ricevuto altri antagonisti selettivi dei recettori 5-HT3 sono state riscontrate reazioni di ipersensibilita' crociata. Nonostante che reazioni di ipersensibilita' crociata non siano ancora state riportate con dolasetron mesilato, i pazienti nei quali si siano verificate reazioni di ipersensibilita' con altri antagonisti dei recettori 5-HT3 devono essere attentamente monitorati dopo la somministrazione. I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, con deficit di Lapp-lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere il medicinale.INTERAZIONIIl potenziale di interazioni clinicamente significative del farmaco edel suo metabolita con altri farmaci appare essere basso per i farmaci comunemente usati in chemioterapia o in chirurgia, dato che il metabolita attivo e' eliminato per molteplici vie. L'inibizione o l'induzione del citocromo P450 non causa alterazioni rilevanti nella clearance del farmaco come dimostrato dalla somministrazione concomitante di cimetidina per 7 giorni (le concentrazioni del picco plasmatico e l'esposizione sistemica del metabolita attivo sono aumentati del 15% e del 24%, rispettivamente) e dalla somministrazione concomitante di rifampicina per 7 giorni (le concentrazioni del picco plasmatico e l'esposizione sistemica del metabolita sono diminuiti del 17% e del 28%, rispettivamente). L'efficacia del farmaco puo' essere aumentata dalla somministrazione concomitante di desametasone.EFFETTI INDESIDERATIGli effetti indesiderati piu' frequentemente riferiti da pazienti oncologici trattati con il farmaco nell'ambito di studi a dose singola sono stati cefalea (21,9%), diarrea (9,9%), tachicardia (3,3%), febbre (3,2%) e affaticamento (3,2%); tali eventi sono stati osservati con la medesima frequenza in pazienti trattati con altri antagonisti dei recettori 5-HT3. In uno studio in cui il farmaco e' stato somministrato a pazienti oncologici per sette giorni consecutivi gli effetti indesiderati piu' frequenti sono stati i seguenti: cefalea (43,7%), stipsi (32,1%), affaticamento (24,2%), disturbi del sonno (16,9%), dispepsia (16,3%), diarrea (16,3%), dolore addominale (15,7%), capogiro (14,0%), sonnolenza (12,0%), vampate (11,4%), dolore (11,4%), anoressia (10,8%), alterazione del gusto (8,7%), tremori/brividi (7,9%) e flatulenza (6,1%); tali eventi sono stati osservati con la medesima frequenza in pazienti trattati con altri antagonisti dei recettori 5-HT3. Gli effetti indesiderati riferiti con maggior frequenza dai pazienti chirurgici trattati con il farmaco nell'ambito di studi a dose singola sono stati bradicardia (10,0%), cefalea (8,3%), alterazioni della onda T (4,6%) e capogiro (4,0%); la frequenza di tali manifestazioni e' stata simile conil placebo. In tutte le sperimentazioni cliniche con il farmaco e' stata osservata ipotensione nell'1,9% dei pazienti trattati con dolasetron; la frequenza di tale manifestazione e' stata simile con il placeboo con un confronto attivo. Allo stesso modo, sono stati segnalati casi sporadici e asintomatici di innalzamento temporaneo dei livelli di transaminasi nel siero. Inoltre, sono stati segnalati raramente (<0,1%)casi di ostruzione intestinale, pancreatite, ittero, crisi epilettiche, aritmie cardiache, broncospasmo, bradicardia grave ed edema. Il rapporto causale con il farmaco non e' stato stabilito. Possono verificarsi alterazioni elettrocardiografiche reversibili (prolungamento degli intervalli PR e QTc, allargamento del complesso QRS), la cui entita' efrequenza sono correlate ai livelli ematici del metabolita attivo. Esse regrediscono con la diminuzione dei livelli ematici. Alcuni pazienti possono presentare un prolungamento degli intervalli sopracitati per24 ore ed oltre. Tale prolungamento puo' avere delle conseguenze a livello cardiovascolare, ivi inclusi blocco AV ed aritmie, peraltro riferiti raramente. In pazienti trattati con la forma endovenosa, sono stati segnalati casi molto rari di tachicardia a complessi larghi o tachicardia ventricolare e di fibrillazione ventricolare/arresto cardiaco. Come con altri antagonisti dei recettori 5-HT3, ci sono state segnalazioni di reazioni di ipersensibilita' quali rash, prurito, orticaria, broncospasmo e segnalazioni molto rare di angioedema ed anafilassi.GRAVIDANZA E ALLATTAMENTONon vi e' alcuna esperienza nell'uomo. Non prescrivere in gravidanza a meno che il medico ritenga che il beneficio atteso per la paziente superi il potenziale rischio per il feto. Il dolasetron mesilato non haesplicato effetti teratogeni nell'animale da esperimento e non ha influenzato negativamente ne' la fertilita' maschile e femminile, ne' lo sviluppo perinatale e postnatale della prole. Non e' noto se il farmaco o i suoi metaboliti vengano escreti nel latte materno, pertanto non deve essere usato durante l'allattamento al seno.
Effetti indesiderati
Gli effetti indesiderati piu' frequentemente riferiti da pazienti oncologici trattati con il farmaco nell'ambito di studi a dose singola sono stati cefalea (21,9%), diarrea (9,9%), tachicardia (3,3%), febbre (3,2%) e affaticamento (3,2%); tali eventi sono stati osservati con la medesima frequenza in pazienti trattati con altri antagonisti dei recettori 5-HT3. In uno studio in cui il farmaco e' stato somministrato a pazienti oncologici per sette giorni consecutivi gli effetti indesiderati piu' frequenti sono stati i seguenti: cefalea (43,7%), stipsi (32,1%), affaticamento (24,2%), disturbi del sonno (16,9%), dispepsia (16,3%), diarrea (16,3%), dolore addominale (15,7%), capogiro (14,0%), sonnolenza (12,0%), vampate (11,4%), dolore (11,4%), anoressia (10,8%), alterazione del gusto (8,7%), tremori/brividi (7,9%) e flatulenza (6,1%); tali eventi sono stati osservati con la medesima frequenza in pazienti trattati con altri antagonisti dei recettori 5-HT3. Gli effetti indesiderati riferiti con maggior frequenza dai pazienti chirurgici trattati con il farmaco nell'ambito di studi a dose singola sono stati bradicardia (10,0%), cefalea (8,3%), alterazioni della onda T (4,6%) e capogiro (4,0%); la frequenza di tali manifestazioni e' stata simile conil placebo. In tutte le sperimentazioni cliniche con il farmaco e' stata osservata ipotensione nell'1,9% dei pazienti trattati con dolasetron; la frequenza di tale manifestazione e' stata simile con il placeboo con un confronto attivo. Allo stesso modo, sono stati segnalati casi sporadici e asintomatici di innalzamento temporaneo dei livelli di transaminasi nel siero. Inoltre, sono stati segnalati raramente (<0,1%)casi di ostruzione intestinale, pancreatite, ittero, crisi epilettiche, aritmie cardiache, broncospasmo, bradicardia grave ed edema. Il rapporto causale con il farmaco non e' stato stabilito. Possono verificarsi alterazioni elettrocardiografiche reversibili (prolungamento degli intervalli PR e QTc, allargamento del complesso QRS), la cui entita' efrequenza sono correlate ai livelli ematici del metabolita attivo. Esse regrediscono con la diminuzione dei livelli ematici. Alcuni pazienti possono presentare un prolungamento degli intervalli sopracitati per24 ore ed oltre. Tale prolungamento puo' avere delle conseguenze a livello cardiovascolare, ivi inclusi blocco AV ed aritmie, peraltro riferiti raramente. In pazienti trattati con la forma endovenosa, sono stati segnalati casi molto rari di tachicardia a complessi larghi o tachicardia ventricolare e di fibrillazione ventricolare/arresto cardiaco. Come con altri antagonisti dei recettori 5-HT3, ci sono state segnalazioni di reazioni di ipersensibilita' quali rash, prurito, orticaria, broncospasmo e segnalazioni molto rare di angioedema ed anafilassi.
Indicazioni
Prevenzione e trattamento della nausea e del vomito nei pazienti che ricevono un ciclo iniziale o cicli ripetuti di chemioterapia antiblastica (ivi incluso il cisplatino a dosi elevate). Prevenzione di nausea e vomito post-operatori in pazienti ad alto rischio, come nella chirurgia ginecologica intraddominale o con all'anamnesi una storia di nausea e vomito post-operatori.
Controindicazioni ed effetti secondari
Controindicato in bambini e adolescenti sotto i 18 anni di eta'. Non devono essere trattati pazienti con un intervallo QTc marcatamente prolungato (per esempio, in associazione con un prolungamento dell'intervallo QT di tipo congenito), pazienti con blocco atrioventricolare di grado II o III e pazienti in trattamento concomitante con antiaritmici di classe I e III. Non ci sono in tali pazienti informazioni sufficienti sugli effetti del farmaco sull'elettrocardiogramma per asserire cheil prodotto possa essere somministrato con sicurezza in tali circostanze. Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Composizione ed Eccipienti
Cuore della compressa: lattosio, amido pregelatinizzato, sodio carbossimetilcellulosa, magnesio stearato. Rivestimento della compressa: metilidrossipropilcellulosa, polietilenglicole, polisorbato 80, titanio biossido (E171), ferro ossido rosso (E172). Lucidatura: cera carnauba, cera d'api bianca. Inchiostro di stampa: ammonio idrossido, butanolo, glicole etilenico monoetiletere, lecitina, glicole propilenico, vernice farmaceutica, ferro ossido nero sintetico (E 172), SDA-3A alcol.
Avvertenze
Gli antagonisti dei recettori 5-HT3, incluso il farmaco, hanno mostrato causare prolungamenti dell'intervallo elettrocardiografico, inclusol'intervallo QTc. L'uso di antagonisti dei recettori 5-HT3 e di altrifarmaci che prolungano gli intervalli elettrocardiografici richiede una particolare cautela nei pazienti che presentano un allungamento preesistente degli intervalli relativi alla conduzione cardiaca, con particolare riferimento all'intervallo QTc, nei pazienti con disturbi elettrolitici significativi, con blocco di branca o con malattie cardiachedi base, come l'insufficienza cardiaca congestizia. Sono molto frequenti modifiche significative dei tracciati elettrocardiografici in bambini ed adolescenti. Ci sono dati a riprova del fatto che tali modifiche dell'intervallo QTc sono piu' evidenti nei bambini che negli adulti.Sono stati segnalati, in bambini ed adolescenti, singoli casi di aritmia sopraventricolare e ventricolare prolungata, arresto cardiaco e infarto del miocardio. L'uso di dolasetron in bambini ed adolescenti e' quindi controindicato. In pazienti che hanno ricevuto altri antagonisti selettivi dei recettori 5-HT3 sono state riscontrate reazioni di ipersensibilita' crociata. Nonostante che reazioni di ipersensibilita' crociata non siano ancora state riportate con dolasetron mesilato, i pazienti nei quali si siano verificate reazioni di ipersensibilita' con altri antagonisti dei recettori 5-HT3 devono essere attentamente monitorati dopo la somministrazione. I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, con deficit di Lapp-lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere il medicinale.
Gravidanza e Allattamento
Non vi e' alcuna esperienza nell'uomo. Non prescrivere in gravidanza a meno che il medico ritenga che il beneficio atteso per la paziente superi il potenziale rischio per il feto. Il dolasetron mesilato non haesplicato effetti teratogeni nell'animale da esperimento e non ha influenzato negativamente ne' la fertilita' maschile e femminile, ne' lo sviluppo perinatale e postnatale della prole. Non e' noto se il farmaco o i suoi metaboliti vengano escreti nel latte materno, pertanto non deve essere usato durante l'allattamento al seno.
Interazioni con altri prodotti
Il potenziale di interazioni clinicamente significative del farmaco edel suo metabolita con altri farmaci appare essere basso per i farmaci comunemente usati in chemioterapia o in chirurgia, dato che il metabolita attivo e' eliminato per molteplici vie. L'inibizione o l'induzione del citocromo P450 non causa alterazioni rilevanti nella clearance del farmaco come dimostrato dalla somministrazione concomitante di cimetidina per 7 giorni (le concentrazioni del picco plasmatico e l'esposizione sistemica del metabolita attivo sono aumentati del 15% e del 24%, rispettivamente) e dalla somministrazione concomitante di rifampicina per 7 giorni (le concentrazioni del picco plasmatico e l'esposizione sistemica del metabolita sono diminuiti del 17% e del 28%, rispettivamente). L'efficacia del farmaco puo' essere aumentata dalla somministrazione concomitante di desametasone.
Forme Farmacologiche
Conservazione del prodotto
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare per la conservazione.