antitrombina iii baxal*fl 10ml antitrombina takeda italia spa

Che cosa è antitrombina iii baxal fl 10ml?

Antitrombina iii immuno soluzione per infus polv solv prodotto da takeda italia spa
è un farmaco solo uso ospedaliero della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia H che comprende i farmaci di esclusivo uso ospedaliero, non vendibili ai cittadini presso le farmacie aperte al pubblico, ma utilizzabili o distribuibili solo nell'ambito delle strutture sanitarie pubbliche .
Antitrombina iii immuno risulta disponibile solo nelle farmaice ospedaliere o specialistico

Contiene i principi attivi: antitrombina iii umana
Codice AIC: 027113012 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

La carenza di antitrombina III, congenita o acquisita, e' legata ad un rischio aumentato di complicanze tromboemboliche e ad una ridotta o assente reazione all'eparina. Per questo motivo la somministrazione dell'antitrombina III e' indicata per la profilassi e la terapia dei fenomeni tromboembolici dovuti a: carenza congenita, in particolare in caso di intervento chirurgico, gravidanza o parto; carenza acquisita, inparticolare in caso di: rischio o esistenza di una microtrombosi capillare a causa di coagulazione intravascolare disseminata (p.e. politrauma, complicazioni settiche, shock, preeclampsia ed altri stati patologici associati a coagulopatia da consumo acuta). Trombosi o rischio ditrombosi in pazienti con sindrome nefrotica o enteropatie. Interventichirurgici ed emorragie in pazienti con grave insufficienza epatica, soprattutto se questa richiede un trattamento sostitutivo con concentrati di fattori della coagulazione (complesso protrombinico).

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Posologia

Il dosaggio viene stabilito in relazione alla causa e all'entita' della carenza di antitrombina III, nonche' al suo consumo. Per stabilire esattamente il dosaggio e' pertanto necessario in ogni caso determinare il livello dell'antitrombina III. I valori normali dell'attivita' diantitrombina III sono compresi tra l'80 e il 120%. Gia' una diminuzione dell'attivita' al di sotto del 70% del valore normale comporta un'aumentata tendenza trombotica. Il livello dell'antitrombina III da raggiungere deve essere almeno l'80% del valore normale. Il tempo di emivita biologico dell'antitrombina III e' di circa 60 ore in situazioni normali o in caso di carenza congenita, nella carenza acquisita il tempodi emivita e' considerevolmente ridotto e nei casi estremi di consumoacuto (coagulazione intravascolare disseminata) e' soltanto di poche ore. La durata della terapia varia da paziente a paziente. Di norma lasomministrazione del farmaco, non e' piu' necessaria dopo la normalizzazione dei parametri di laboratorio e la scomparsa della sintomatologia clinica. Il controllo dell'attivita' dell'antitrombina III nel plasma puo' essere tuttavia ulteriormente indicato. Per la determinazione dell'attivita' dell'antitrombina III nel plasma e per il controllo dell'efficacia della terapia sostitutiva e' consigliabile misurare l'attivita' biologica, p.e. con substrati cromogenici (metodo amidolitico). Premessa per un sufficiente dosaggio e' la determinazione dell'antitrombina III da effettuarsi prima di iniziare la terapia ed in seguito a brevi intervalli di circa 4-6 ore. Il livello plasmatico dovrebbe essere aumentato almeno all'80-100% del valore normale. Se l'attivita' si abbassa ad un livello inferiore al 70% e' necessaria un'ulteriore somministrazione. Per il calcolo della dose si puo' applicare la seguente formula indicativa: U.I.di AT III da infondere = ID x Kg di peso corporeo. ID = Incremento Desiderato di Antitrombina III (differenza tra l'attivita' di AT III che si intende raggiungere e il suo valore basale). In caso si somministri contemporaneamente eparina, si deve tener presente che l'azione di quest'ultima viene potenziata dall'antitrombina III. In generale puo' essere somministrata una dose iniziale di circa 1500 U.I. e successivamente la meta' della dose iniziale ad intervallidi 8-24 ore. Per stabilire la dose esatta e' indispensabile la determinazione dell'attivita' dell'antitrombina III. Per il calcolo della dose si puo' applicare la seguente formula indicativa: U.I. di AT III dainfondere = IDx Kg di peso corporeo/2.

Effetti indesiderati

Come per ogni terapia con derivati plasmatici, non si puo' escludere con assoluta certezza che si manifestino reazioni anafilattoidi o anafilattiche (ipertermia, urticaria, nausea, vomito, dispnea, ipotensionearteriosa, shock anafilattico). Nel caso di reazioni allergiche o anafilattiche si deve interrompere immediatamente la somministrazione. Lereazioni lievi possono essere controllate con la somministrazione di antistaminici. La terapia delle reazioni ipotoniche gravi e' quella del moderno trattamento dello shock. Il farmaco e' preparato a partire da un pool di plasma di donatori selezionati e costantemente controllati per accertarne l'idoneita' alla donazione. Allo stato attuale delle conoscenze scientifiche e tecnologiche non e' possibile escludere con assoluta certezza il rischio di trasmissione di virus (sia conosciuti o ad oggi sconosciuti) per mezzo di concentrati ottenuti da plasma umano. Ogni singola unita' di plasma, proveniente da banche del sangue e da Centri di Plasmaferesi autorizzati ed ubicati in Europa e negli Stati Uniti, viene controllata per i valori delle ALT e per l'assenza dell'antigene HBs e degli anticorpi anti-HIV-1, anti-HIV-2 e anti-HCV. Ilprodotto e' sottoposto ad un trattamento di virus inattivazione mediante un particolare processo di pasteurizzazione (60C per 10 ore in soluzione acquosa) con bassa concentrazione di stabilizzanti (metodo di Holleman). Uno studio effettuato sugli scimpanze' dal "Center for Biologics Evaluation and Research" (C.B.E.R.) della FDA, USA (Tabor et al.,1981) ha dimostrato che un concentrato di antitrombina III trattato con questo metodo non ha trasmesso alcun virus dell'epatite. In campioni del farmaco contaminati con 2 X 106 unita' infettanti di HIV in vitro/ml non si e' riscontrato alcun virus infettante gia' dopo un'ora di trattamento termico. Da uno studio clinico prospettivo finalizzato alla valutazione della sicurezza virale del concentrato del farmaco, eseguito su pazienti controllati secondo criteri ICTH non e' risultato alcun caso di trasmissione di HBV, HCV (NANB) o di HIV.

Indicazioni

La carenza di antitrombina III, congenita o acquisita, e' legata ad un rischio aumentato di complicanze tromboemboliche e ad una ridotta o assente reazione all'eparina. Per questo motivo la somministrazione dell'antitrombina III e' indicata per la profilassi e la terapia dei fenomeni tromboembolici dovuti a: carenza congenita, in particolare in caso di intervento chirurgico, gravidanza o parto; carenza acquisita, inparticolare in caso di: rischio o esistenza di una microtrombosi capillare a causa di coagulazione intravascolare disseminata (p.e. politrauma, complicazioni settiche, shock, preeclampsia ed altri stati patologici associati a coagulopatia da consumo acuta). Trombosi o rischio ditrombosi in pazienti con sindrome nefrotica o enteropatie. Interventichirurgici ed emorragie in pazienti con grave insufficienza epatica, soprattutto se questa richiede un trattamento sostitutivo con concentrati di fattori della coagulazione (complesso protrombinico).

Controindicazioni ed effetti secondari

Da usare con cautela nei pazienti con predisposizione accertata a reazioni allergiche verso singoli componenti del preparato. La sicurezza dei concentrati di antitrombina III somministrati durante la gravidanza non e' stata valutata in studi clinici controllati. Le sperimentazioni su animali da laboratorio non sono adatte ai fini della valutazionedella sicurezza del prodotto per quanto riguarda la funzione riproduttiva, lo sviluppo dell'embrione o del feto, il decorso della gravidanza e lo sviluppo prenatale e postnatale (categoria B2). Ciononostante, durante la gravidanza e il periodo di allattamento, il farmaco puo' essere usato se ritenuto necessario.

Interazioni con altri prodotti

L'azione dell'Antitrombina III viene rafforzata dall'eparina. La terapia combinata con eparina aumenta il rischio di emorragie nei pazientipredisposti. Nelle terapie combinate di concentrato di antitrombina III e eparina, per il dosaggio dell'eparina, si deve tener presente chel'effetto anticoagulante e' potenziato. Inoltre, nei pazienti affettida trombocitopenia, vi puo' essere una carenza del fattore trombocitario 4, la quale contribuisce a ridurre la neutralizzazione dell'eparina aumentando quindi la tendenza emorragica. In linea di massima, per la terapia combinata con eparina, sono raccomandabili regolari controlli del PTT (tempo di tromboplastina parziale) e il corrispondente adeguamento del dosaggio di eparina.

Forme Farmacologiche


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