angizem 14 capsule 300mg compresse a sanofi srl
Che cosa è angizem 14cps 300mg rp?
Angizem capsule rigide rp prodotto da
sanofi srl
è un farmaco etico della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Angizem risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di calcio-antagonisti selettivi con effetto cardiaco diretto.
Contiene i principi attivi:
diltiazem cloridrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: diltiazem cloridrato.
Codice AIC: 025280052
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Trattamento dell'angina pectoris da sforzo, post infartuale e vasospastica (angina di Prinzmetal); trattamento dell'ipertensione arteriosa di grado lieve e moderato.
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Posologia
Compresse a rilascio modificato 60 mg. Angina pectoris: 1 compressa tre volte al giorno, ad intervalli regolari. Se necessario, la dose potra' essere aumentata fino a due compresse tre volte al giorno in base a valutazione medica. Ipertensione: da mezza ad una compressa tre volte al giorno. Nei pazienti anziani ed in quelli con insufficienza renale od epatica o che necessitano di due farmaci anti-ipertensivi la doseiniziale sara' di mezza compressa tre volte al giorno. Compresse a rilascio prolungato 120 mg. Angina pectoris e ipertensione: una compressa ogni dodici ore. Capsule rigide a rilascio prolungato200 e 300 mg. Angina pectoris e ipertensione: la dose iniziale consigliata e' di una capsula da 200 mg al giorno. Tale dose potra' essere aumentata ad una capsula da 300 mg/die, in funzione della risposta terapeutica e della tollerabilita'. Nei pazienti anziani e in quelli con insufficienza renale o epatica o che necessitano di due farmaci anti-ipertensivi, la dose iniziale sara' di una capsula da 200 mg/die. L'ora di assunzione nel corso della giornata e' indifferente, ma deve rimanere costante per lo stesso paziente; ideale e' l'assunzione prima o durante un pasto. Le capsule e le compresse non devono essere masticate, ma deglutite intere con un po' di liquido. Le formulazioni in compresse a rilascio prolungato120 mg e capsule rigide a rilascio prolungato 200 e 300 mg, sono forme farmaceutiche indicate per la terapia di mantenimento. Popolazioni speciali: non sono state accertate la sicurezza di impiego e l'efficacia nei bambini. L'uso di diltiazem non e' raccomandato nei bambini.
Effetti indesiderati
Patologie del sistema emolinfopoietico. Raro: epistassi; molto raro: leucopenia; non nota: trombocitopenia, allungamento del tempo di emorragia. Disturbi psichiatrici. Non comune: nervosismo, insonnia; raro: amnesia, depressione, cambiamento della personalita', allucinazioni, sonnolenza; non nota: cambiamenti dell'umore (inclusa depressione). Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea, capogiri; raro: parestesia, tinnito, tremore; non nota: sindrome extrapiramidale (disturbi dell'andatura), vertigini. Patologie cardiache. Comune: blocco atrioventricolare (di primo, secondo o terzo grado; blocco di branca), palpitazioni; non comune: bradicardia; raro: aritmia, asistolia, ipotensione ortostatica, sincope, angina; non nota: blocco seno-atriale, insufficienzacardiaca congestizia, anomalie elettrocardiografiche. In caso di somministrazione endovenosa o per infusione: ipotensione scarsamente tollerata, bradicardia o blocco atrioventricolare a livello nodo. Patologievascolari. Comune: vampate di calore; non comune: ipotensione ortostatica; non nota: vasculiti (inclusa vasculite leucocitoplastica), edema(soprattutto agli arti inferiori), sudorazione, mal di testa. Patologie gastrointestinali. Comune: stipsi, dispepsia, dolore gastrico, nausea; non comune: vomito, diarrea; raro: secchezza delle fauci, alterazione del gusto, dolori addominali; non nota: iperplasia gengivale. Patologie epatobiliari. Non comune: aumento degli enzimi epatici (AST, ALTLDH, ALP); raro: aumento dell'enzima creatinfosfochinasi; non nota: epatiti. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: eritema; raro: orticaria, prurito, eritema generalizzato (caratterizzato davasculite leucocito clastica), petecchie; non nota: fotosensibilita' (inclusa cheratosi lichenoide nelle aree cutanee esposte al sole), edema angioneurotico, rash, eritema multiforme (inclusa sindrome di Steven-Johnson's e necrolisi epidermica tossica o sindrome di Lyell), sudorazione, dermatite esfoliativa, dermatite esantematica pustolare generalizzata e, occasionalmente, eritema desquamativo con o senza febbre. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Raro: impotenza;non nota: ginecomastia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: edema periferico; comune: malessere; non nota: astenia. Patologie dell'occhio. Raro: ambliopia, irritazione oculare. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche.Raro: dispnea. Patologie renali ed urinarie. Raro: nicturia, poliuria; molto raro: nefrite interstiziale. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Raro: dolore osteoarticolare. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Raro: anoressia, aumento ponderale. Esami diagnostici. Non nota: iperglicemia.
Indicazioni
Trattamento dell'angina pectoris da sforzo, post infartuale e vasospastica (angina di Prinzmetal); trattamento dell'ipertensione arteriosa di grado lieve e moderato.
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; ipotensione (pressione sistolica inferiore a 90 mmHg); infarto miocardico o con congestione polmonare; sindrome del nodo del seno, disturbi della conduzione (blocco seno-atriale, blocco atrio-ventricolare di secondo o terzo grado in pazienti senza pace-maker ventricolare funzionante), bradicardia grave (meno di 40 bpm); insufficienza cardiaca congestizia; insufficienza ventricolare sinistra con stasi polmonare; associazione con amiodarone e dantrolene (infusione); gravidanza accertata o presunta, allattamento, donne in eta' fertile; generalmente controindicato in eta' pediatrica.
Composizione ed Eccipienti
Compresse a rilascio modificato 60 mg: lattosio, macrogol 6000, olio di ricino idrogenato, magnesio stearato. Compresse a rilascio prolungato 120 mg. Nucleo: sodio citrato monobasico, saccarosio, povidone, macrogol 6000, magnesio stearato. Rivestimento: saccarosio, PVC modificato, acetiltributilcitrato, sodio bicarbonato, etilvanillina, titanio diossido (E171). Capsule rigide a rilascio prolungato 200 e 300 mg: cellulosa microcristallina, carmellosa sodica, copolimero acrilico e metacrilico esteri, etilcellulosa, monogliceridi diacetilati, magnesio stearato. Composizione della capsula: gelatina, titanio diossido (E171), ossidi di ferro (E172).
Avvertenze
E' necessario un attento monitoraggio nei pazienti con ridotta funzionalita' del ventricolo sinistro, bradicardia (rischio di esacerbazioni) o con blocco atrio-ventricolare di primo grado evidenziato da ECG (rischio di esacerbazione e raramente di blocco completo). Durante il trattamento e' opportuno eseguire periodici controlli della funzione epatica e renale. Negli anziani e nei pazienti con insufficienza renale oepatica si puo' osservare un aumento delle concentrazioni plasmatichedi diltiazem. La somministrazione concomitante di altri antiipertensivi puo' potenziare l'effetto ipotensivo del diltiazem. Pertanto, in tutti questi casi, puo' essere necessaria una modifica della posologia. Nei pazienti anziani e in quelli con insufficienza renale o epatica o che assumono contemporaneamente altri farmaci antipertensivi, utilizzare la dose minima efficace. Particolare cautela e' richiesta all'inizio del trattamento. I calcio-antagonisti, come diltiazem, possono essere associati a cambiamenti dell'umore, inclusa depressione. Come altri calcio-antagonisti, diltiazem ha un effetto inibitore sulla motilita' intestinale. Pertanto deve essere utilizzato con cautela in pazienti arischio di sviluppare un blocco intestinale. Nelle feci dei pazienti possono essere presenti residui delle formulazioni a rilascio prolungato; tuttavia questo fatto non ha rilevanza clinica. Le controindicazioni e le precauzioni devono essere osservate scrupolosamente e deve esservi un controllo costante, in particolare della frequenza cardiaca, all'inizio del trattamento. La brusca interruzione del trattamento puo'essere associata ad un peggioramento dell'angina. In caso di anestesia generale occorre prestare attenzione nei pazienti che assumono diltiazem. La depressione della contrattilita', della conduttivita' e dell'automatismo cardiaci e la vasodilatazione associati agli anestetici possono essere potenziati dai farmaci bloccanti i canali del calcio. Poiche' le formulazioni a rilascio controllato di diltiazem sono caratterizzate da un diverso meccanismo per il rilascio del principio attivo eda velocita' di dissoluzione differenti, e' improbabile che abbiano lo stesso profilo farmacocinetico. Pertanto si sconsiglia la sostituzione di una formulazione a rilascio controllato di diltiazem con un'altra. Le compresse a rilascio prolungato sono rivestite da una membrana polimerica insolubile che permette il rilascio controllato del principio attivo; tale membrana non viene modificata dal passaggio nel tratto gastrointestinale, il suo eventuale ritrovamento nelle feci non e' quindi da interpretarsi come un segno di non efficacia del prodotto. La formulazione da 60 mg, compresse a rilascio modificato, contiene lattosio e olio di ricino idrogenato, che puo' causare disturbi gastrici e diarrea. La formulazione da 120 mg, compresse a rilascio prolungato, contiene saccarosio.
Gravidanza e Allattamento
L'uso del diltiazem e' controindicato in gravidanza. Il diltiazem ha mostrato tossicita' riproduttiva in alcune specie animali (ratto, topo, coniglio). Nell'uomo sono disponibili, ad oggi, dati molto limitati sull'uso del diltiazem in gravidanza. In donne in eta' fertile un'eventuale gravidanza deve essere sempre esclusa prima dell'inizio del trattamento e durante il trattamento stesso deve essere assicurata un'efficace copertura anticoncezionale. Diltiazem viene escreto nel latte materno in bassa concentrazione. Mentre si assume questo farmaco deve essere evitato l'allattamento. Nelle pazienti che allattano occorre decidere se rinunciare a nutrire al seno il lattante ed iniziare il trattamento o, viceversa, proseguire l'allattamento evitando la somministrazione del medicinale.
Interazioni con altri prodotti
Associazioni controindicate. Dantrolene: quando viene somministrato contemporaneamente ad un altro calcio-antagonista nell'animale, si osserva costantemente fibrillazione ventricolare ad esito letale. Quest'associazione e' dunque potenzialmente pericolosa. Amiodarone: l'associazione con diltiazem e' controindicata per rischio di bradicardia e blocco atrioventricolare. Associazioni che richiedono cautela. Anti-ipertensivi: aumento dell'effetto ipotensivo, in particolare degli alfa-antagonisti. L'associazione di diltiazem con un alfa- antagonista richiedeuna stretta sorveglianza della pressione arteriosa. Beta-bloccanti: possibilita' di disturbi del ritmo (forte bradicardia, arresto sinusale), disturbi della conduzione seno-atriale e atrio-ventricolare, scompenso cardiovascolare (effetto sinergico). Tali associazioni non devono essere impiegate se non sotto stretta sorveglianza clinica ed elettrocardiografica, in particolare all'inizio del trattamento. Glicosidi cardioattivi: aumento della concentrazione plasmatica di digossina; aumento del rischio di bradicardia; occorre prudenza in caso di associazione con diltiazem, soprattutto nei pazienti anziani e se vengono impiegate dosi elevate. Gli effetti elettrofisiologici del diltiazem sul nododel seno e sul nodo atrio-ventricolare potenziano quelli dei preparati a base di digitale. Antiaritmici: l'asociazione con altri antiaritmici e' sconsigliata a causa dell'aumento di effetti indesiderati cardiaci per effetto additivo. Tale associazione non deve essere impiegata se non sotto stretta sorveglianza clinica ed elettrocardiografica. Nitroderivati: aumento dell'effetto ipotensivo e lipotimie (effetti vasodilatatori additivi). In tutti i pazienti trattati con calcio-antagonisti, la prescrizione di nitroderivati deve essere effettuata a dosi gradualmente crescenti. Ciclosporina: aumento dei livelli ematici di ciclosporina libera. Si consiglia di ridurre la dose di ciclosporina, controllare la funzionalita' renale, misurare i livelli ematici di ciclosporina e adattare la posologia sia durante la terapia in associazione che dopo la sua sospensione. Carbamazepina: aumento dei livelli ematici di carbamazepina libera. Si consiglia di misurare i livelli ematici dicarbamazepina e adattare la posologia, se necessario. Fenitoina: il diltiazem determina un aumento della concentrazione plasmatica di fenitoina, che riduce l'effetto del diltiazem. Antidepressivi: aumento della concentrazione plasmatica dell'imipramina e, probabilmente, anche degli altri triciclici. Antipsicotici: aumento dell'effetto ipotensivo. Teofillina: aumento dei livelli ematici di teofillina libera. Anti-h 2(cimetidina, ranitidina): aumento dei livelli ematici di diltiazem. Ipazienti in terapia con diltiazem devono essere attentamente controllati quando iniziano o interrompono il trattamento con farmaci anti-H 2. Puo' essere necessaria una modifica della dose giornaliera di diltiazem. Rifampicina: rischio di riduzione dei livelli plasmatici di diltiazem. I pazienti devono essere controllati attentamente quando iniziano o interrompono il trattamento con rifampicina. Litio: rischio di aumento degli effetti neurotossici. Associazioni da considerare con attenzione. A causa dei potenziali effetti additivi, sono necessari cautela e attenta titolazione in pazienti che ricevono diltiazem insieme ad altri farmaci che modificano la contrattilita' o la conduzione cardiaca. Diltiazem e' metabolizzato dal CYP3A4. E' stato documentato un aumento moderato (meno di 2 volte) delle concentrazioni plasmatiche di diltiazem in caso di co-somministrazione con un piu' potente inibitore del CYP3A4. Diltiazem e' anche un inibitore dell'isoforma CYP3A4. La co-somministrazione con altri substrati del CYP3A4 puo' comportare un aumento delle concentrazioni plasmatiche di uno dei due farmaci co-somministrati. La co-somministrazione di diltiazem con un induttore del CYP3A4 puo' comportare una diminuzione delle concentrazioni plasmatiche didiltiazem. Benzodiazepine (midazolam, triazolam): diltiazem ne aumenta significativamente le concentrazioni plasmatiche cosi' come l'emivita plasmatica, quindi e' necessaria particolare cautela. Corticosteroidi (metilprednisolone): inibizione del metabolismo del metilprednisolone (CYP3A4) e inibizione della glicoproteina P. I pazienti devono essere monitorati quando si inizia un trattamento con metilprednisolone. Puo' essere necessario modificarne la dose. Statine: diltiazem e' un inibitore del CYP3A4; e' stato osservato che aumenta significativamente l'AUC di alcune statine. Il rischio di miopatia e rabdomiolisi conseguente alle statine metabolizzate dal CYP3A4 puo' essere aumentato dall'uso concomitante di diltiazem. Se possibile, con diltiazem dovrebbe essere utilizzata una statina non metabolizzata dal CYP3A4, altrimenti e'richiesto uno stretto monitoraggio di segni e sintomi di una potenziale tossicita' della statina.
Equivalenti in base alle liste di trasparenza
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Forme Farmacologiche
Conservazione del prodotto
Compresse a rilascio modificato 60 mg e compresse a rilascio prolungato 120 mg: conservare a temperatura non superiore a 25 gradi C. Capsule rigide a rilascio prolungato 200 e 300 mg conservare a temperatura non superiore a 30 gradi C.