androcur intramuscolo 1f 3ml 300mg compresse bayer spa

Che cosa è androcur im 1f 3ml 300mg rp?

Androcur soluzione iniettabile rp prodotto da bayer spa
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Androcur risulta in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di antiandrogeni non associati.
Contiene i principi attivi: ciproterone acetato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: ciproterone acetato.
Codice AIC: 023090032 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento antiandrogeno nel carcinoma prostatico inoperabile. L'usodel farmaco non e' indicato nelle donne.

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Posologia

1 fiala alla settimana sotto forma di iniezione intramuscolare profonda. Si raccomanda di non interrompere il trattamento, ne' di ridurre la posologia a seguito di miglioramento o remissione. Le iniezioni devono essere somministrate molto lentamente. Il farmaco e' destinato esclusivamente all'iniezione intramuscolare. Si dovra' prestare particolare attenzione al fine di evitare l'iniezione intravasale.

Effetti indesiderati

I piu' frequenti effetti indesiderati associati all'utilizzo del farmaco sono la diminuzione della libido, la disfunzione erettile e l'inibizione della spermatogenesi. I piu' gravi effetti indesiderati associati all'utilizzo del farmaco sono la tossicita' epatica, i tumori epatici benigni e maligni che possono provocare emorragia intraddominale e gli eventi tromboembolici. >>Tumori benigni, maligni e non specificati. Molto raro: tumori epatici benigni e maligni. Non nota: meningiomi cerebrali benigni. >>Patologie del sistema emolinfopoietico. Non nota: anemia. >>Disturbi del sistema immunitario. Raro: reazione di ipersensibilita'. >>Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: aumento o riduzione di peso. >>Disturbi psichiatrici. Molto comune: riduzione della libido, disfunzione erettile. Comune: stato depressivo, agitazione (temporanea). >>Patologie vascolari. Non nota: eventi tromboembolici. >>Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: sensazione di mancanza di respiro. >>Patologie gastrointestinali. Non nota: emorragia intra-addominale. >>Patologie epatobiliari. Comune: tossicita' epatica inclusi ittero, epatite, insufficienza epatica. >>Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: rash. >>Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non nota: osteoporosi. >>Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Molto comune: inibizione reversibile della spermatogenesi. Comune: ginecomastia. >>Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: affaticamento, vampate di calore, sudorazione. Nel corso del trattamento con il farmaco, il desiderio e la potenza sessuale vengono ridotti e la funzionalita' delle gonadi viene inibita. Tali variazioni sono reversibili dopo l'interruzione della terapia. Se assunto per parecchie settimane, il farmaco inibisce la spermatogenesi per effetto dell'azione antiandrogena e antigonadotropa. Il recupero della spermatogenesi avviene gradualmente entro alcuni mesi dall'interruzione della terapia. Il farmaco puo' causare ginecomastia (a volte associata a sensibilita' dei capezzoli al tatto), che normalmente regredisce in seguito alla sospensione del trattamento. Come per altri trattamenti antiandrogeni, la privazione a lungo termine di androgeni indotta dal farmaco puo' causare osteoporosi. E' stata segnalata la comparsa di meningiomi (multipli) in associazione con l'uso prolungato (anni) di dosi di ciproterone acetato pari o superiore a 25 mg/die.

Indicazioni

Trattamento antiandrogeno nel carcinoma prostatico inoperabile. L'usodel farmaco non e' indicato nelle donne.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Malattie epatiche. Sindrome di Dubin - Johnson, sindrome di Rotor. Tumori epatici in atto o pregressi (ad eccezione di quelli da metastasi di carcinoma prostatico). Malattie debilitanti (ad esclusione del carcinoma prostatico inoperabile). Grave depressione cronica. Processitromboembolici in atto o pregressi. Gravi forme di diabete con vasculopatia. Anemia drepanocitica. Il farmaco non deve essere usato nei pazienti con meningioma o anamnesi di meningioma.

Composizione ed Eccipienti

Olio di ricino per preparazioni iniettabili, benzile benzoato.

Avvertenze

Manifestazioni di tossicita' epatica diretta come ittero, epatite ed insufficienza epatica, in alcuni casi con esito letale, sono state osservate in pazienti trattati con 200-300 mg di ciproterone acetato. La maggior parte dei casi riferiti riguardano pazienti maschi affetti da carcinoma prostatico. La epatotossicita' e' dose correlata e, in genere, si manifesta diversi mesi dopo l'inizio del trattamento. Si raccomanda, quindi, di eseguire test di funzionalita' epatica prima dell'inizio del trattamento, a intervalli regolari durante il trattamento, e ogni qualvolta si manifesti una sintomatologia correlabile ad epatotossicita'. Se questa viene confermata, la somministrazione del farmaco deve essere sospesa, a meno che l'epatotossicita' non possa essere ricondotta ad una causa diversa quale, ad esempio, la presenza di metastasi;in tal caso si consiglia di proseguire il trattamento con il farmaco soltanto se il beneficio percepito supera il rischio connesso. A seguito dell'impiego del farmaco, sono stati osservati molto raramente tumori epatici benigni e maligni che possono provocare emorragia intraddominale pericolosa per la vita del paziente. Se si verificano gravi disturbi dell'addome superiore, ingrossamento del fegato o segni di emorragia intraddominale si deve considerare la possibilita' di tumore epatico nella diagnosi differenziale. E' stata riportata la comparsa di eventi tromboembolici in pazienti trattati con il farmaco, pur non essendo stata accertata una relazione causale con il farmaco. I pazienti coneventi trombotici/tromboembolici pregressi a livello arterioso o venoso (ad es. trombosi venosa profonda, embolia polmonare, infarto del miocardio), oppure anamnesi di ictus o tumori in stadio avanzato, sono soggetti a un maggiore rischio di ulteriori eventi tromboembolici. Durante il trattamento con il farmaco sono stati riportati casi di anemia.Pertanto si raccomanda di effettuare regolarmente, durante il trattamento, controlli dell'emocromo. Nei soggetti diabetici e' necessaria una stretta sorveglianza da parte del medico poiche' il fabbisogno di insulina o di farmaci antidiabetici orali puo' modificarsi durante il trattamento con il farmaco. In pazienti trattati con dosaggi elevati di farmaco puo' manifestarsi una sensazione di mancanza di respiro. La diagnosi differenziale, in tali casi, deve includere il noto effetto stimolatorio del progesterone e dei progestinici sintetici sul respiro, che e' accompagnato da ipocapnia e alcalosi respiratoria compensata e non e' considerato tale da richiedere trattamento. Durante il trattamento, la funzionalita' corticosurrenale deve essere controllata regolarmente, dal momento che i dati preclinici ne indicano una possibile soppressione, dovuta all'effetto simil corticoide del farmaco somministrato ad alti dosaggi. Come tutte le soluzioni oleose, il farmaco deve essere iniettato per via intramuscolare. L'esperienza mostra che le reazioni di breve durata (stimolo della tosse, accessi di tosse, sofferenzarespiratoria), che si manifestano in rari casi durante o immediatamente dopo l'iniezione di soluzione oleose, possono essere evitate iniettando la soluzione molto lentamente. E' stata segnalata la comparsa di meningiomi (multipli) in associazione con l'uso prolungato (anni) di dosi di ciproterone acetato pari o superiori a 25 mg/die. Se viene diagnosticato un meningioma a un paziente trattato con il farmaco, il trattamento deve essere interrotto.

Gravidanza e Allattamento

Il trattamento con il farmaco 300 mg soluzione iniettabile non e' indicato nelle donne.

Interazioni con altri prodotti

Sebbene non siano stati effettuati studi clinici di interazione, essendo questo farmaco metabolizzato dal CYP3A4, si ritiene che il ketoconazolo, l'itraconazolo, il clotrimazolo, il ritonavir e altri potenti inibitori del CYP3A4 possano inibire il metabolismo del ciproterone acetato. D'altra parte, gli induttori del CYP3A4, quali ad es. la rifampicina, la fenitoina e i prodotti contenenti Hypericum perforatum (erba di S. Giovanni), possono ridurre i livelli di ciproterone acetato. Sulla base di studi di inibizione in vitro, a dosi terapeutiche elevate di ciproterone acetato, pari a 300 mg al giorno, e' possibile un'inibizione degli enzimi CYP2C8, 2C9, 2C19, 3A4 e 2D6 del citocromo P450. Il rischio di rabdomiolisi o miopatie associate alle statine puo' aumentare in caso di somministrazione di inibitori di HMGCoA (statine), che sono metabolizzati principalmente dal CYP3A4, in concomitanza con dosaggi terapeutici elevati di ciproterone acetato, poiche' essi condividono la stessa via metabolica.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.