aminoven*10fl 500ml 15% aminoacidi fresenius kabi italia srl

Che cosa è aminoven 10fl 500ml 15%?

Aminoven soluzione per infusione prodotto da fresenius kabi italia srl
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Aminoven risulta disponibile solo nelle farmaice ospedaliere o specialistico

E' utilizzato per la cura di soluzioni per nutrizione parenterale.
Contiene i principi attivi: aminoacidi
Composizione Qualitativa e Quantitativa: isoleucina 5,20 g; leucina 8,90 g; lisina acetato 15,66 g (pari a lisina 11,10 g); metionina 3,80 g; fenilalanina 5,50 g; treonina 8,60 g; triptofano 1,60 g; valina 5,50 g; arginina 20,00 g; istidina 7,30 g; alanina 25,00 g; glicina 18,50 g; prolina 17,00
Codice AIC: 034562090 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Apporto di aminoacidi come parte di un regime di nutrizione parenterale. Il farmaco e' principalmente indicato se durante la terapia di nutrizione parenterale il volume di liquidi deve essere ridotto. Le soluzioni di aminoacidi devono essere somministrate generalmente in associazione con adeguate quantita' di supplementi energetici.

Vedi il foglio illustrativo completo

Posologia

Somministrazione per infusione continua per vena centrale. La posologia dipende dalla gravita' dello stato catabolico e dalla richiesta di aminoacidi. Nella nutrizione parenterale non si deve eccedere un dosaggio giornaliero massimo pari a 2 g aminoacidi/kg. Dose giornaliera: 6,7-13,3 ml per kg di peso corporeo (equivalenti a 1,0-2,0 g di aminoacidi per kg di peso corporeo), corrispondenti a 470-930 ml per un peso corporeo di 70 kg. Velocita' massima di infusione: 0,67 ml per kg di peso corporeo per ora (equivalenti a 0,1 g di aminoacidi per kg di peso corporeo per ora). Dose massima giornaliera: 13,3 ml per kg di peso corporeo (equivalenti a 2,0 g di aminoacidi per kg di peso corporeo) corrispondenti a 140 g di aminoacidi per un peso corporeo di 70 kg. La soluzione va somministrata per tutto il tempo per il quale e' richiesta una nutrizione parenterale.

Effetti indesiderati

Nessuno conosciuto se somministrato in modo corretto. Quelli che si verificano in caso di sovradosaggio, sono di solito reversibili e regrediscono quando la terapia viene interrotta. In generale l'infusione per vena periferica puo' causare irritazione della parete venosa e tromboflebite. L'esperienza clinica e' molto limitata.

Indicazioni

Apporto di aminoacidi come parte di un regime di nutrizione parenterale. Il farmaco e' principalmente indicato se durante la terapia di nutrizione parenterale il volume di liquidi deve essere ridotto. Le soluzioni di aminoacidi devono essere somministrate generalmente in associazione con adeguate quantita' di supplementi energetici.

Controindicazioni ed effetti secondari

Disturbi del metabolismo degli aminoacidi, acidosi metabolica, insufficienza renale senza emodialisi o trattamenti di emofiltrazione, graveinsufficienza epatica, sovraccarico di liquidi, shock, ipossia, insufficienza cardiaca scompensata; pazienti neonati. Per la nutrizione parenterale di lattanti, bambini piccoli e bambini devono essere impiegate preparazioni di aminoacidi di tipo pediatrico formulate per soddisfare i differenti bisogni metabolici dei bambini. Non sono stati condotti studi clinici su neonati, lattanti o bambini.

Composizione ed Eccipienti

Acido acetico glaciale; acqua per preparazioni iniettabili; acido malico.

Avvertenze

Devono essere monitorati gli elettroliti sierici, l'equilibrio dei liquidi e la funzione renale. In caso di ipokaliemia e/o iponatremia devono essere somministrate contemporaneamente adeguate quantita' di potassio e/o sodio. Le soluzioni di aminoacidi possono provocare una deficienza acuta di folati, pertanto occorre somministrare giornalmente acido folico. Si deve prestare attenzione nella somministrazione di grandi volumi di liquidi di infusione in pazienti con insufficienza cardiaca. La scelta di una vena periferica o di una centrale dipende dall'osmolarita' finale della miscela. Il limite generalmente accettato per l'infusione periferica e' di circa 800 mOsm/l, ma varia considerevolmente a seconda dell'eta', delle condizioni generali del paziente e delle caratteristiche delle vene periferiche. Si deve mantenere un'asepsi rigorosa in particolar modo quando si inserisce un catetere in vena centrale. Il medicinale e' utilizzabile come parte di un regime di nutrizione parenterale totale in associazione con adeguate quantita' di supplementi energetici (soluzioni di carboidrati, emulsioni lipidiche), elettroliti, vitamine ed elementi in traccia.

Gravidanza e Allattamento

Non sono stati condotti studi specifici per valutare la sicurezza delfarmaco durante la gravidanza o l'allattamento. Tuttavia, l'esperienza clinica con soluzioni di aminoacidi per via parenterale della stessanatura, non ha messo in evidenza alcun rischio nelle donne in gravidanza o durante l'allattamento. Il rapporto rischio/beneficio deve essere valutato prima di somministrare il medicinale a donne in gravidanza o durante l'allattamento.

Interazioni con altri prodotti

Nessuna interazione finora conosciuta.

Forme Farmacologiche


Clicca qui per consultare il foglio illustrativo e riassunto delle caratteristiche di aminoven

Conservazione del prodotto

Tenere il contenitore nell'imballaggio esterno. Non congelare. Conservazione dopo miscelazione con altri componenti: il farmaco puo' esseremescolato in maniera asettica con altri nutrienti come emulsioni lipidiche, carboidrati ed elettroliti. I dati di stabilita' chimica e fisica per molte miscele conservate a 4 gradi C fino a 9 giorni sono disponibili presso il produttore su richiesta. Da un punto di vista microbiologico, le miscele per nutrizione parenterale totale mescolate con altri composti in condizioni non controllate o non validate dovrebbero essere usate immediatamente. Qualora non vengano usate subito, il tempodi conservazione per l'uso e le condizioni prima dell'uso sono responsabilita' dell'utilizzatore e normalmente non dovrebbe essere piu' lungo di 24 ore tra 2 e 8 gradi C, salvo che la miscela sia stata preparata in condizioni asettiche controllate e validate.