amidrox*infus 1f 30ml 3mg/ml acido crinos spa
Che cosa è amidrox infus 1f 30ml 3mg/ml?
Amidrox preparazione iniettabile prodotto da
crinos spa
è un farmaco solo uso ospedaliero della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
che appartiene alla fascia H che comprende i farmaci di esclusivo uso ospedaliero, non vendibili ai cittadini presso le farmacie aperte al pubblico, ma utilizzabili o distribuibili solo nell'ambito delle strutture sanitarie pubbliche .
Amidrox risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di farmaci che agiscono su struttura ossea e mineralizzazione.
Contiene i principi attivi:
acido pamidronico sale sodico
Codice AIC: 036552103
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Trattamento di affezioni associate ad aumento dell'attivita' osteoclastica: Ipercalcemia indotta da tumore; Lesioni osteolitiche in pazienti con metastasi ossee associate a carcinoma della mammella; Mieloma multiplo al III stadio.
Vedi il foglio illustrativo completo
Posologia
Amidrox 3 mg/ml e' un concentrato per soluzione per infusione e deve pertanto essere sempre diluito prima dell'uso in una soluzione per infusione priva di calcio (cloruro di sodio allo 0,9 % o glucosio al 5 %). La soluzione risultante deve essere somministrata per perfusione lenta. La velocita' di infusione non deve mai superare i 60 mg/ora (1 mg/min) e la concentrazione di di sodio pamidronato nella soluzione per infusione non deve superare i 90 mg/250 ml. Una dose di 90 mg deve essere solitamente somministrata mediante un'infusione di 2 ore in una soluzione per infusione di 250 ml. Nei pazienti con mieloma multiplo e nei pazienti con ipercalcemia indotta da tumore, si raccomanda che la velocita' di infusione non superi i 90 mg in 500 ml durante 4 ore. Al fine di minimizzare le reazioni locali nella sede di infusione, la cannula si deve inserire con estrema attenzione in una vena relativamente grande. Il disodio pamidronato deve essere somministrato sotto la supervisione di un medico con le apparecchiature per monitorare gli effetticlinici e biochimici. Bambini ed adolescenti (< 18 anni): L'esperienza clinica disponibile sull'uso di disodio pamidronato nei bambini e negli adolescenti (< 18 anni) non e' ancora sufficiente. Utilizzare esclusivamente diluizioni appena preparate e limpide. Ipercalcemia indottada tumore: Si raccomanda di eseguire una reidratazione dei pazienti con una soluzione di cloruro di sodio allo 0,9% p/v prima o/e durante il trattamento. La dose totale di disodio pamidronato da usare per un ciclo di trattamento dipende dai livelli di calcio sierico iniziali delpaziente. Le seguenti linee-guida sono ricavate dai dati clinici su valori di calcio non corretti. Tuttavia, le dosi all'interno dei rangesdati sono applicabili anche per i valori di calcio corretti per le proteine o l'albumina del siero nei pazienti reidratati. Livello di calcio plasmatico iniziale 4 mmol/l, >16 (mg%) (mg/100 ml); dose totale raccomandata di disodio pamidronato 90 mg; concentrazione della soluzione per infusione 90/500 mg/ml; velocita' massima di infusione 22.5 mg/h. La dose totale di disodio pamidronato puo' venire somministrata in un'unica infusione o con infusioni multiple in 2-4 giorni consecutivi. La dose massima per ciclo di trattamento e' di 90 mg sia per i cicli iniziali che per quelli di ripetizione. Dosi piu' elevate non migliorano la risposta clinica. Si osserva in genere una significativa diminuzione di calcio sierico 24-48 ore dopo la somministrazione di disodio pamidronato e si raggiunge solitamente la normalizzazione nel giro di 3-7 giorni. Se in questo periodo non si ottiene una normocalcemia, si puo' somministrare un'ulteriore dose.La durata della risposta puo' variare da paziente a paziente ed il trattamento si puo' ripetere ogni volta che si presenti una recidiva di ipercalcemia. L'esperienza clinica attuale indica che il disodio pamidronato puo' diminuire di efficacia con l'aumentare del numero di trattamenti. Lesioni osteolitiche nel mieloma multiplo: la dose raccomandata e' di 90 mg ogni 4 settimane. Lesioni osteolitiche in metastasi ossee associate a carcinoma della mammella: la dose raccomandata e' di 90 mg ogni 4 settimane. Questa dose puo' venire somministrata anche ad intervalli di 3 settimane in modo da coincidere con la chemioterapia, sedesiderato. Il trattamento si deve continuare finche' non risulti evidente una sostanziale diminuzione dello stato generale di performance del paziente. Metastasi ossee: 90 mg 2 ore ogni 4 settimane; soluzioneper infusione 90/250 mg/ml; velocita' di infusione 45 mg/h. Mieloma multiplo: 90 mg 4 ore ogni 4 settimane; soluzione per infusione 90/500 mg/ml; velocita' di infusione 22,5 mg/h. Insufficienza renale: Amidrox3 mg/ml non deve essere somministrato a pazienti con grave compromissione renale (clearance della creatinina < 30 ml/min) tranne in casi diipercalcemia indotta da tumore con pericolo di morte dove i benefici superano il potenziale rischio. Non e' necessario aggiustare la dose nei casi di compromissione renale da lieve (clearance della creatinina 61-90 ml/min) a moderata (clearance della creatinina 30-60 ml/min). Inquesti pazienti la velocita' di infusione non deve superare i 90 mg/4h (20-22 mg/h circa). Come con altri bifosfonati endovenosi, si raccomanda di tenere sotto controllo la funzione renale, per esempio, prendere misurazioni della creatinina sierica prima di ciascuna dose di disodio pamidronato. Nei pazienti che ricevono disodio pamidronato per metastasi ossee e che mostrano evidenze di deterioramento della funzionalita' renale, si deve sospendere il trattamento con disodio pamidronato fino a quando la funzione renale non torna al 10% del valore di base. Insufficienza epatica: Non sono disponibili dati pubblicati sull'usodel disodio pamidronato in pazienti con compromissione epatica. Pertanto non vi sono raccomandazioni specifiche relative al disodio pamidronato per questi pazienti.
Effetti indesiderati
Le reazioni avverse al disodio pamidronato sono solitamente lievi e transitorie. Le piu' comuni (>1/10) reazioni avverse sintomatiche sono i sintomi simil-influenzali ed una leggera febbre. Questa leggera febbre (un aumento della temperatura corporea di 1-2C) compare solitamenteentro le prime 48 ore come una reazione autolimitata, dose-correlata legata alla prima dose, spesso senza altri sintomi concomitanti, e nondura solitamente piu' di 24 ore. Reazioni acute simil-influenzali si verificano solitamente con la prima infusione di pamidronato. E' comune un'infiammazione locale dei tessuti molli nella sede di infusione (>1/100, 1/10), Comuni (>1/100, 1/1.000, 1/10.000, 1/100, 1/1.000, 1/1.000, 1/10): Ipocalcemia, ipofosfatemia; Comuni(>1/100, 1/1.000, 1/100, 1/1.000, 1/1.000, 1/1.000, 1/100, 1/1.000, 1/1.000, 1/100, 1/1.000, 1/10.000, 1/10.000, 1/10): Febbre e sintomi simil-influenzali accompagnati da malessere, rigidita', affaticamento e vampate; Comuni (>1/100,
Indicazioni
Trattamento di affezioni associate ad aumento dell'attivita' osteoclastica: Ipercalcemia indotta da tumore; Lesioni osteolitiche in pazienti con metastasi ossee associate a carcinoma della mammella; Mieloma multiplo al III stadio.
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' accertata o sospetta verso il disodio pamidronato o altri bifosfonati o ad uno qualsiasi degli eccipienti. L'allattamento al seno e' controindicato. Uso in gravidanza: Non esistono dati adeguati sull'uso del disodio pamidronato nelle donne gravide. Non esistono evidenze indiscutibili circa la teratogenicita' negli studi su animali. Il pamidronato puo' costituire un rischio per il feto ed il neonato a causa della sua azione farmacologica sull'omeostasi del calcio. Quando viene somministrato per l'intero periodo della gestazione di animali, il pamidronato puo' causare disturbi di mineralizzazione ossea, agendo specialmente sulle ossa lunghe e portando ad una distorsione angolare. Non si conosce il potenziale rischio per gli esseri umani, e pertanto non si deve utilizzare il disodio pamidronato in gravidanza, fatta eccezione per i casi di ipercalcemia con pericolo di morte. Uso durante l'allattamento: Si ignora se Amidrox 3 mg/ml venga escreto nel latte materno. Gli studi su animali hanno mostrato escrezione di disodio pamidronato nel latte della madre e non si puo' escludere un rischio per il bambino che viene allattato al seno. Pertanto, l'allattamento alseno e' controindicato nelle donne trattate con disodio pamidronato.
Interazioni con altri prodotti
Il disodio pamidronato e' stato somministrato contemporaneamente ad antitumorali comunemente utilizzati senza significative interazioni. Amidrox 3 mg/ml non si deve usare contemporaneamente ad altri bifosfonati. L'uso contemporaneo di altri bifosfonati, altri anti-ipercalcemici e calcitonina puo' portare ad ipocalcemia con sintomi clinici associati (parestesia, tetano, ipotensione). Nei pazienti con grave ipercalcemia, il disodio pamidronato e' stato associato con successo sia alla calcitonina che alla mitramicina per accelerare e potenziare l'effetto ipocalcemico. Si raccomanda di usare cautela quando si utilizza il disodio pamidronato con altri farmaci potenzialmente nefrotossici.
Forme Farmacologiche
- amidrox infus 1f 5ml 3mg/ml
- amidrox infus 4f 5ml 3mg/ml
- amidrox infus 10f 5ml 3mg/ml
- amidrox infus 1f 10ml 3mg/ml
- amidrox infus 4f 1ml 3mg/ml
- amidrox infus 10f 10ml 3mg/ml
- amidrox infus 1f 20ml 3mg/ml
- amidrox infus 4f 20ml 3mg/ml
- amidrox infus 10f 20ml 3mg/ml
- amidrox infus 1f 30ml 3mg/ml
- amidrox infus 4f 30ml 3mg/ml
- amidrox infus 10f 30ml 3mg/ml
Clicca qui per consultare il foglio illustrativo e riassunto delle caratteristiche di amidrox