alprazolam doc os gocce 20ml alprazolam doc generici srl
Che cosa è alprazolam doc os gtt 20ml?
Alprazolam doc gocce orali soluzione prodotto da
doc generici srl
è un farmaco generico della categoria
farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici
che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Alprazolam doc risulta
in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di ansiolitici derivati benzodiazepinici.
Contiene i principi attivi:
alprazolam
Composizione Qualitativa e Quantitativa: alprazolam 0,75 mg 10 gocce contengono 0,25 mg di alprazolam.
Codice AIC: 033726035
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Ansia, tensione ed altre manifestazioni somatiche o psichiatriche associate con sindrome ansiosa. Attacchi di panico con o senza agorafobia. Le benzodiazepine sono indicate soltanto quando il disturbo e' grave, disabilitante e sottopone il soggetto a grave disagio.
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Posologia
Il dosaggio ottimale va individualizzato a seconda della gravita' deisintomi e della risposta soggettiva del paziente. Le indicazioni posologiche riportate dovrebbero coprire le esigenze della maggior parte dei pazienti. Qualora fosse necessario un dosaggio piu' elevato le dosivanno aumentate gradualmente per evitare rischi di effetti collaterali. In questi casi e' consigliabile aumentare prima la dose serale di quella diurna. In generale i pazienti mai trattati con psicofarmaci richiedono dosi minori rispetto a quei pazienti precedentemente trattati con ansiolitici o sedativi, antidepressivi, ipnotici o a pazienti alcolisti cronici. Si consiglia di usare sempre la dose piu' bassa per evitare il rischio di sedazione residua o atassia. In caso di effetti collaterali gia' con la somministrazione iniziale si consiglia di diminuire il dosaggio. Il trattamento dovrebbe essere il piu' breve possibile. I pazienti dovrebbero essere rivalutati regolarmente e la necessita'di un trattamento continuato dovrebbe essere valutata attentamente, particolarmente se il paziente e' senza sintomi. Pazienti pediatrici: la sicurezza e l'efficacia di alprazolam non e' stata stabilita nei bambini e negli adolescenti sotto i 18 anni di eta'; pertanto l'uso di alprazolam non e' raccomandato. Ansia: la dose iniziale varia da 0,25 a 0,50 mg 3 volte al di'. Questo dosaggio verra' aumentato secondo le esigenze del paziente fino ad un massimo di 4 mg al giorno in somministrazioni suddivise per una durata non superiore a 8-12 settimane compreso un periodo di sospensione graduale. In determinati casi, puo' esserenecessaria l'estensione oltre il periodo massimo di trattamento; in tal caso, cio' non dovrebbe avvenire senza rivalutazione della condizione del paziente. Nei pazienti anziani, in pazienti con epatopatia grave o in presenza di malattie organiche debilitanti si consiglia di iniziare con 0,25 mg 2-3 volte al giorno e di aumentare in caso di necessita', solo se tollerato. Il trattamento puo' essere effettuato anche utilizzando la confezione in gocce: 10 gocce corrispondono a 0,25 mg di alprazolam, 20 gocce a 0,50 mg. Agorafobia e disturbo da attacchi di panico: nei pazienti con agorafobia associata ad attacchi di panico o con disturbo da attacchi di panico con o senza evitamento fobico, la dose iniziale e' di 0,5-1 mg, somministrata prima di coricarsi, per uno o due giorni. La dose dovrebbe quindi essere adattata secondo la risposta del singolo paziente. Gli incrementi del dosaggio non devono superare 1 mg ogni tre o quattro giorni. Gli incrementi di dosaggio possonoessere effettuati dapprima a mezzogiorno, poi al mattino e infine nelpomeriggio/sera fino al raggiungimento di uno schema posologico 3 o 4volte al giorno per una durata non superiore a 8 mesi. In uno studio multicentrico internazionale che ha coinvolto un elevato numero di pazienti, la dose media giornaliera e' stata di 5,7 mg/die; soltanto in alcuni rari casi e' stato necessario raggiungere 10 mg/die. La somministrazione deve essere sospesa lentamente. Si suggerisce di ridurre il dosaggio giornaliero di non piu' di 0,5 mg ogni tre giorni. Alcuni pazienti possono richiedere una riduzione ancora piu' graduale.
Effetti indesiderati
Gli eventuali effetti indesiderati vengono osservati generalmente all'inizio del trattamento e solitamente si risolvono con il proseguimento della terapia o riducendo le dosi. Gli effetti indesiderati elencatisono stati osservati durante il trattamento con alprazolam con le seguenti frequenze: (molto comune (>= 1/10), comune (>= 1/100, < 1/10), non comune (>= 1/1.000, < 1/100), raro (>= 1/10.000, < 1/1.000), molto raro (GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOUna grande quantita' di dati basati su studi di coorte indica che l'esposizione alle benzodiazepine durante il primo trimestre di gravidanza non e' associata ad un aumentato rischio di malformazioni maggiori. Tuttavia alcuni precedenti studi epidemiologici caso-controllo hanno trovato un aumentato rischio di schisi orale. I dati hanno indicato cheil rischio di avere un neonato con schisi orale in seguito ad esposizione materna alle benzodiazepine e' inferiore a 2/1000 contro una frequenza attesa di circa 1/1000 per questa malformazione nella popolazione generale. A causa di potenziali rischi di malformazioni congenite, gia' osservate con altre benzodiazepine, non somministrare alprazolam nel primo trimestre di gravidanza. Se il prodotto viene prescritto ad una donna in eta' fertile, ella deve mettersi in contatto con il proprio medico, sia se intende iniziare una gravidanza, sia se sospetta di essere incinta, per quanto riguarda la sospensione del medicinale. Il trattamento con dosi elevate di benzodiazepine durante il secondo e/o terzo trimestre di gravidanza ha mostrato una diminuzione dei movimentiattivi del feto e una variabilita' del ritmo cardiaco. Se, per motivimedici, il prodotto medicinale deve essere somministrato, anche a bassi dosaggi, durante l'ultimo periodo della gravidanza puo' presentarsila sindrome del 'Floppy Infant' (ipotonia del lattante) caratterizzata da ipotonia assiale e problemi di suzione che portano ad un ridotto aumento di peso. Questi sintomi sono reversibili ma possono persistereda 1 a 3 settimane, conformemente all'emivita del principio attivo. Adosaggi elevati, nel neonato possono presentarsi depressione respiratoria o apnea e ipotermia. Inoltre qualche giorno dopo la nascita possono presentarsi sintomi da astinenza neonatale caratterizzati da ipereccitabilita', agitazione e tremore, anche se non si osserva la sindromeda 'Floppy Infant'. La comparsa dei sintomi da astinenza dopo la nascita dipende dall'emivita della sostanza. Se, per gravi motivi medici, il prodotto e' somministrato durante l'ultimo periodo della gravidanzao durante il travaglio alle dosi elevate, possono verificarsi effettisul neonato quali ipotermia, ipotonia e moderata depressione respiratoria dovuti all'azione farmacologica del farmaco. Considerando questi dati, l'utilizzo di alprazolam in gravidanza deve essere valutato purche' posologia ed indicazioni vengano strettamente rispettate. Qualora,durante l'ultimo periodo della gravidanza, il trattamento con alprazolam fosse necessario, devono essere evitati dosaggi elevati e i sintomi da sospensione e/o la sindrome 'Floppy Infant' devono essere monitorati nel neonato. Alprazolam e' escreto nel latte materno in piccole quantita'. Tuttavia il trattamento con alprazolam non e' raccomandato durante l'allattamento.
Indicazioni
Ansia, tensione ed altre manifestazioni somatiche o psichiatriche associate con sindrome ansiosa. Attacchi di panico con o senza agorafobia. Le benzodiazepine sono indicate soltanto quando il disturbo e' grave, disabilitante e sottopone il soggetto a grave disagio.
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' nota al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Alprazolam e' controindicato in pazienti con ipersensibilita' alle benzodiazepine. Le benzodiazepine sono inoltre controindicate in pazienti affetti da miastenia gravis, grave insufficienza respiratoria, sindrome da apnea notturna, grave insufficienza epatica. Il medicinale, inoltre, e' controindicato in pazienti affetti da glaucoma acutoad angolo chiuso. Il prodotto puo' essere usato nei pazienti con glaucoma ad angolo aperto che ricevono una terapia appropriata. Non somministrare ai bambini e adolescenti sotto i 18 anni.
Composizione ed Eccipienti
Glicole propilenico, etanolo 96%, saccarina sodica, aroma pompelmo, acqua depurata.
Avvertenze
La sicurezza e l'efficacia di alprazolam non e' stata stabilita in bambini e adolescenti sotto i 18 anni d'eta', pertanto l'uso di alprazolam non e' raccomandato. Si raccomanda cautela nel trattamento di pazienti con compromissione della funzionalita' renale o insufficienza epatica da lieve a moderata, mentre le benzodiazepine non sono indicate nei pazienti con grave insufficienza epatica in quanto possono precipitare l'encefalopatia. Per prevenire la comparsa di atassia o eccessiva sedazione, si raccomanda di osservare il principio generale di utilizzare la dose efficace piu' bassa in pazienti anziani e/o debilitati. Egualmente, dosaggi ridotti sono indicati nei pazienti con insufficienza respiratoria cronica a causa del rischio di depressione respiratoria. Le benzodiazepine devono essere usate con estrema cautela in pazienti con precedenti di alcool o di abuso di stupefacenti. Pazienti che abitualmente abusino di alcool e/o sostanze stupefacenti, quando in trattamento con benzodiazepine devono essere tenuti sotto stretto controllo medico, a causa della predisposizione di tali soggetti all'assuefazione e alla dipendenza. Per lo stesso motivo i pazienti devono essere avvertiti dei pericoli connessi con la contemporanea assunzione di alcoolo di altri farmaci aventi azione depressiva sul Sistema Nervoso Centrale (SNC). Le benzodiazepine non sono indicate per il trattamento primario della malattia psicotica. In pazienti affetti da depressione maggiore o da ansia connessa alla depressione le benzodiazepine o compostibenzodiazepino-simili non devono essere usati da soli per il trattamento della depressione poiche' possono precipitare o aumentare il rischio di suicidio. L'associazione con altri psicofarmaci richiede particolare cautela e vigilanza da parte del medico ad evitare inattesi effetti da interazione. Pertanto in pazienti che presentano segni e sintomidi un disturbo depressivo o manifestano tendenze suicide, alprazolam deve essere utilizzato con cautela e il dosaggio prescritto deve essere ridotto. Il disturbo da attacchi di panico e' stato associato alla patologia depressiva maggiore primaria e secondaria con aumento dei casi di suicidio nei pazienti non trattati. E' pertanto importante che, analogamente all'uso di un qualsiasi farmaco psicotropo nel trattamentodi pazienti depressi o di quelli in cui si sospetta ideazione o tentativo di suicidio, la medesima precauzione sia presa quando si impiegano i dosaggi piu' alti per il trattamento dei pazienti con disturbo da attacchi di panico. Una certa perdita di efficacia agli effetti ipnotici delle benzodiazepine puo' svilupparsi dopo un uso ripetuto per alcune settimane. L'uso di benzodiazepine puo' condurre allo sviluppo di dipendenza fisica e psichica da questi farmaci. Puo' presentarsi farmacodipendenza alle dosi terapeutiche e/o in pazienti senza fattori di rischio riconosciuti. L'utilizzo combinato di diverse benzodiazepine connesso alle indicazioni ansiolitiche e ipnotiche, aumenta il rischio difarmacodipendenza. Sono inoltre stati riportati casi di abuso. Una volta che la dipendenza fisica si e' sviluppata, la sospensione brusca del trattamento sara' accompagnata da sintomi da astinenza. Questi possono consistere in cefalee, dolori muscolari, ansia estrema, tensione, irrequietezza, confusione ed irritabilita'. Nei casi gravi possono manifestarsi i seguenti sintomi: derealizzazione, depersonalizzazione, iperacusia, intorpidimento e formicolio delle estremita', ipersensibilita' alla luce, al rumore e al contatto fisico, allucinazioni o scosse epilettiche. Insonnia e ansia di rimbalzo All'interruzione del trattamento puo' presentarsi una sindrome transitoria in cui i sintomi che hanno condotto al trattamento con benzodiazepine ricorrono in forma aggravata. Puo' essere accompagnata da altre reazioni, compresi cambiamentidi umore, ansia, irrequietezza o disturbi del sonno. Poiche' il rischio di sintomi da astinenza o di rimbalzo e' maggiore dopo la sospensione brusca del trattamento, si consiglia di diminuire gradualmente il dosaggio. La durata del trattamento deve essere piu' breve possibile a seconda dell'indicazione terapeutica, per l'insonnia non deve superarele 4 settimane e nel caso dell'ansia non deve superare le 8-12 settimane, compreso il periodo di sospensione graduale. L'estensione della terapia oltre questo periodo non deve avvenire senza rivalutazione della situazione clinica. Una volta iniziato il trattamento, puo' essere utile informare il paziente che esso sara' di durata limitata e spiegare precisamente come il dosaggio deve essere diminuito progressivamente. Inoltre e' importante che il paziente sia informato della possibilita' di fenomeni di rimbalzo, al fine di minimizzare la reazione ansiosache l'eventuale comparsa di tali sintomi puo' scatenare alla sospensione del medicinale. E' accertato che, nel caso di benzodiazepine con una breve durata di azione, possono comparire sintomi da astinenza nell'intervallo tra una dose e l'altra, particolarmente per dosaggi elevati. Quando si usano benzodiazepine con una lunga durata di azione e' importante avvisare il paziente che e' sconsigliabile il cambiamento improvviso con una benzodiazepina a breve durata di azione, poiche' possono comparire sintomi da astinenza. E' noto che l'uso di benzodiazepinepuo' indurre reazioni come irrequietezza, agitazione, irritabilita', aggressivita', delusione, collera, incubi, allucinazioni, psicosi, comportamento inappropriato ed altri eventi avversi di natura comportamentale. Nel caso questo si verificasse, e' necessario interrompere l'usodel medicinale. Le benzodiazepine possono indurre amnesia anterograda; per ridurre il rischio ci si deve accertare che i pazienti possano avere un sonno ininterrotto di 7-8 ore. Interruzione del trattamento: il dosaggio del farmaco deve essere ridotto gradualmente dal momento che l'interruzione brusca o troppo veloce puo' portare alla comparsa di sintomi da astinenza. Durante la sospensione del farmaco in pazienti affetti da disturbo da attacchi di panico, a volte si possono osservaresintomi legati alla ricomparsa degli attacchi di panico che simulano quelli tipici da astinenza. Il medicinale contiene 15,4 vol% di etanolo (alcol). Puo' essere dannoso per gli alcolisti. Da tenere in considerazione nelle donne in gravidanza o in allattamento, nei bambini e neigruppi ad alto rischio come le persone affette da patologie epatiche o epilessia. Per chi svolge attivita' sportiva l'uso di medicinali contenenti alcool etilico puo' determinare positivita' ai test antidopingin rapporto ai limiti di concentrazione alcolemica indicata da alcunefederazioni sportive.
Gravidanza e Allattamento
Una grande quantita' di dati basati su studi di coorte indica che l'esposizione alle benzodiazepine durante il primo trimestre di gravidanza non e' associata ad un aumentato rischio di malformazioni maggiori. Tuttavia alcuni precedenti studi epidemiologici caso-controllo hanno trovato un aumentato rischio di schisi orale. I dati hanno indicato cheil rischio di avere un neonato con schisi orale in seguito ad esposizione materna alle benzodiazepine e' inferiore a 2/1000 contro una frequenza attesa di circa 1/1000 per questa malformazione nella popolazione generale. A causa di potenziali rischi di malformazioni congenite, gia' osservate con altre benzodiazepine, non somministrare alprazolam nel primo trimestre di gravidanza. Se il prodotto viene prescritto ad una donna in eta' fertile, ella deve mettersi in contatto con il proprio medico, sia se intende iniziare una gravidanza, sia se sospetta di essere incinta, per quanto riguarda la sospensione del medicinale. Il trattamento con dosi elevate di benzodiazepine durante il secondo e/o terzo trimestre di gravidanza ha mostrato una diminuzione dei movimentiattivi del feto e una variabilita' del ritmo cardiaco. Se, per motivimedici, il prodotto medicinale deve essere somministrato, anche a bassi dosaggi, durante l'ultimo periodo della gravidanza puo' presentarsila sindrome del 'Floppy Infant' (ipotonia del lattante) caratterizzata da ipotonia assiale e problemi di suzione che portano ad un ridotto aumento di peso. Questi sintomi sono reversibili ma possono persistereda 1 a 3 settimane, conformemente all'emivita del principio attivo. Adosaggi elevati, nel neonato possono presentarsi depressione respiratoria o apnea e ipotermia. Inoltre qualche giorno dopo la nascita possono presentarsi sintomi da astinenza neonatale caratterizzati da ipereccitabilita', agitazione e tremore, anche se non si osserva la sindromeda 'Floppy Infant'. La comparsa dei sintomi da astinenza dopo la nascita dipende dall'emivita della sostanza. Se, per gravi motivi medici, il prodotto e' somministrato durante l'ultimo periodo della gravidanzao durante il travaglio alle dosi elevate, possono verificarsi effettisul neonato quali ipotermia, ipotonia e moderata depressione respiratoria dovuti all'azione farmacologica del farmaco. Considerando questi dati, l'utilizzo di alprazolam in gravidanza deve essere valutato purche' posologia ed indicazioni vengano strettamente rispettate. Qualora,durante l'ultimo periodo della gravidanza, il trattamento con alprazolam fosse necessario, devono essere evitati dosaggi elevati e i sintomi da sospensione e/o la sindrome 'Floppy Infant' devono essere monitorati nel neonato. Alprazolam e' escreto nel latte materno in piccole quantita'. Tuttavia il trattamento con alprazolam non e' raccomandato durante l'allattamento.
Interazioni con altri prodotti
Le benzodiazepine provocano effetti additivi se somministrate in concomitanza ad alcol o altri sedativi del sistema nervoso centrale. L'assunzione concomitante di alcool non e' raccomandata Particolare cauteladeve essere prestata in associazione a farmaci che deprimono la funzione respiratoria come oppioidi (analgesici, sedativi della tosse o trattamenti sostitutivi), specialmente nei pazienti anziani. Alprazolam deve essere usato con cautela in associazione ad altri farmaci che deprimono il SNC. L'effetto depressivo centrale puo' aumentare nei casi diuso concomitante di antipsicotici (neurolettici), ipnotici, ansiolitici/sedativi, altri antidepressivi, oppioidi, antiepilettici, e antistaminici H1 sedativi. Nel caso di analgesici narcotici puo' verificarsi un aumento dell'euforia conducendo ad un aumento della dipendenza psichica. Quando si somministra alprazolam con medicinali che inibiscono l'enzima epatico CYP3A4, possono verificarsi delle interazioni farmacocinetiche che aumentano i livelli plasmatici di alprazolam. In minor grado, questo si applica anche alle benzodiazepine metabolizzate soltanto per coniugazione. Le concentrazioni plasmatiche allo steady state diimipramina e desipramina aumentano rispettivamente del 31% e del 20% a seguito di somministrazione concomitante del farmaco in dosi fino a 4 mg/die. La somministrazione concomitante di alprazolam con forti inibitori del CYP3A4 come antifungini azolici (ketoconazolo, itraconazolo, posaconazolo, voriconazolo), inibitori delle proteasi, cimetidina o alcuni macrolidi (eritromicina, claritromicina, telitromicina) deve essere effettuata con cautela e una riduzione sostanziale del dosaggio deve essere considerata.
Forme Farmacologiche
Conservazione del prodotto
Conservare il flacone nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.