allerzil 60*30cpr 60mg terfenadina bruno farmaceutici spa

Che cosa è allerzil 60 30cpr 60mg?

Allerzil 60 compresse prodotto da bruno farmaceutici spa
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Allerzil 60 risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di antagonista antistaminico h1.
Contiene i principi attivi: terfenadina
Codice AIC: 027802014 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento sintomatico delle riniti e rino-congiuntiviti allergiche e delle dermatiti allergiche.

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Posologia

Adulti e ragazzi d'eta' superiore ai 12 anni: La dose raccomandata per le compresse da 60 mg si applica a ragazzi sopra i 12 anni solo se di peso corporeo superiore ai 50 kg. Riniti e rino-congiuntiviti allergiche: La dose d'attacco e' di 60 mg al giorno (1 compressa), aumentando, se necessario, fino a 120 mg al giorno (2 compresse). La dose giornaliera totale puo' essere presa in somministrazione unica o divisa in due dosi. Dermatiti allergiche: 60 mg (1 compressa) 2 volte al giorno.In alternativa, possono essere assunti 120 mg (2 compresse) al mattino. Aggiustamento del dosaggio nell'insufficienza renale: Una normale riduzione della funzionalita' renale correlata all'eta' non richiede unaggiustamento del dosaggio di terfenadina. Tuttavia, la riduzione del50% della dose e' consigliata nei pazienti con significativa alterazione della funzionalita' renale, particolarmente in quelli con clearance della creatinina inferiore a 40 ml/min. Aggiustamento del dosaggio nell'insufficienza renale: Una normale riduzione della funzionalita' renale correlata all'eta' non richiede un aggiustamento del dosaggio di terfenadina. Tuttavia, la riduzione del 50% della dose e' consigliata nei pazienti con significativa alterazione della funzionalita' renale,particolarmente in quelli con clearance della creatinina inferiore a 40 ml/min.

Effetti indesiderati

Reazioni avverse cardiovascolari. Le reazioni avverse piu' gravi, sebbene rare, che possono essere causate dalla terfenadina sono quelle correlate al prolungamento del tratto QT. Queste includono gravi tachiaritmie ventricolari potenzialmente fatali, quali grave tachicardia ventricolare, torsades de pointes, fibrillazioni ventricolari ed arresto cardiaco. Sintomi preliminari possono essere palpitazioni, mentre ipotensione, vertigini, sincope e convulsioni possono essere conseguenze. Altre reazioni avverse di vario tipo sono stati riportati spontaneamente durante la commercializzazione del farmaco. Questi comprendono: confusione, insonnia, depressione, incubi notturni, sonnolenza, affaticamento, cefalea, vertigini; tremori, sudorazione, parestesie, disturbi visivi; anafilassi, angioedema, broncospasmo; prurito, eruzioni cutanee (inclusi rush, orticaria, eritema multiforme e fotosensibilizzazione),perdita ed assottigliamento dei capelli; secchezza della bocca, del naso e della gola, disturbi gastrointestinali; aumento delle transaminasi, colestasi, ittero, epatite; trombocitopenia; galattorrea, alterazioni mestruali (compresa la dismenorrea); pollachiuria; sintomi muscolo-scheletrici.

Indicazioni

Trattamento sintomatico delle riniti e rino-congiuntiviti allergiche e delle dermatiti allergiche.

Controindicazioni ed effetti secondari

Le preparazioni di terfenadina non devono essere usate in pazienti con ipersensibilita' alla terfenadina o ad ogni altro eccipiente della formulazione. Alterazioni significative della funzionalita' epatica o trattamenti concomitanti con gli inibitori del citocromo P450 isoenzima3A4 (CYP3A4) possono condurre ad una diminuzione del metabolismo della terfenadina. L'accumulo di terfenadina non metabolizzata puo' causare un prolungamento del tratto QT nell'elettrocardiogramma, con rischi di aritmie cardiache che possono mettere a rischio la vita del paziente. Pertanto, la terfenadina e' controindicata nelle seguenti condizioni: alterazioni significative della funzionalita' epatica (es. in pazienti con ittero, epatite, cirrosi); trattamento concomitante con antimicotici/antibatterici imidazolici (inclusi gli antimicotici topici). Trattamento concomitante con antibiotici macrolidi (inclusi gli antibiotici macrolidi topici); trattamento concomitante con mibefradil diidrocloridrato; trattamento concomitante con altri prodotti medicinali notiper inibire significativamente il metabolismo epatico della terfenadina. Durante il trattamento con terfenadina non deve essere assunto succo di pompelmo. La terfenadina e' inoltre controindicata in pazienti con noto allungamento del tratto QT (QT corretto, QTc > 440 ms), ad esempio sindrome congenita dell'allungamento del tratto QT o in condizioni che possono portare ad un allungamento del tratto QT, come ad esempio pazienti con: bradicardia clinicamente significativa; aritmia sintomatica all'anamnesi; ogni altra malattia cardiaca clinicamente significativa; trattamento concomitante con antiaritmici della classe I e III;trattamento concomitante con altri prodotti medicinali noti per determinare un prolungamento dell'intervallo QT. Squilibri elettrolitici, particolarmente ipocaliemia ed ipomagnesiemia, e condizioni mediche o trattamento concomitante con farmaci che possono provocare tali squilibri. Questi includono anoressia, vomito e diarrea.

Interazioni con altri prodotti

Il trattamento concomitante con inibitori del CYP 3A4 epatico puo' condurre ad una diminuzione del metabolismo di terfenadina. L'accumulo di terfenadina non metabolizzata puo' causare un prolungamento del tratto QT nell'ECG con rischio di aritmie cardiache che possono mettere a rischio la vita del paziente. Sono previste interazioni farmacocinetiche tra la terfenadina e i seguenti prodotti medicinali che inibiscono il metabolismo epatico della terfenadina: antimicotici/antimicrobici imidazolici, quali il miconazolo, chetoconazolo e l'itraconazolo (inclusi gli antimicotici topici); antibiotici macrolidi, quali l'eritromicina, la claritromicina, la josamicina e la troleandomicina (inclusi gliantibiotici macrolidi topici); mibefradil diidrocloridrato; zileutone; gli inibitori della ricaptazione della serotonina fluvoxamina, fluoxetina, nefazodone, paroxetina, citalopram; inibitori delle proteasi HIV indinavir, ritonavir, saquinavir, nelfinavir. Il succo di pompelmo non deve essere assunto durante il trattamento con terfenadina perche'questo puo' inibire il suo metabolismo. Possono manifestarsi interazioni farmacodinamiche fra terfenadina e altri farmaci potenzialmente aritmogenici, cioe': altri antistaminici che prolungano l'intervallo QT;antiaritmici, specialmente quelli delle classi I e III; bepridil; trimetoprim; sparfloxacina; cisapride; antidepressivi triciclici, neurolettici, litio; probucol; pentamidina; alofantrina. Farmaci noti per determinare squilibri elettrolitici possono anche accentuare il prolungamento del tratto QT e quindi interagire con terfenadina. Questi includono: diretici e lassativi; utilizzo soprafisiologico di ormoni steroidicon potenziale mineralcorticoide (ad esempio fluorocortisone sistemico). Il trattamento concomitante con i farmaci riportati in questo paragrafo e' controindicato. Questi elenchi possono non essere esaurienti e qualsiasi altro medicinale noto per avere un potenziale sia di inibizione del metabolismo della terfenadina (tramite l'inibizione del CYP 3A4) sia di prolungamento dell'intervallo QT non deve essere utilizzato in associazione a terfenadina. Prima della somministrazione concomitante di terfenadina con un altro farmaco, in particolare con nuovi medicinali, si devono consultare le informazioni sul prodotto al fine di determinare la possibilita' di una interazione (tramite inibizione delCYP 3A4 o prolungamento aggiuntivo del tratto QT) tra tale medicinalee la terfenadina.

Forme Farmacologiche


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