allerket*15cpr 2mg r.p. ketotifene pulitzer italiana srl

Che cosa è allerket 15cpr 2mg r.p.?

Allerket compresse prodotto da pulitzer italiana srl
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Allerket risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di antistaminico per uso sistemico.
Contiene i principi attivi: ketotifene fumarato acido
Codice AIC: 033801034 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Profilassi a lungo termine dell'asma bronchiale (forme miste comprese), della bronchite allergica, delle turbe asmatiche legate a raffreddore da fieno. Trattamento di dermatosi allergica e dermatite atopica.

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Posologia

Adulti: 1 compressa (2 mg) una volta al giorno (preferibilmente la sera). Se necessario 1 compressa due volte al giorno (mattino e sera). Bambini (oltre i 3 anni): 1 compressa (2 mg) una volta al giorno (preferibilmente la sera).

Effetti indesiderati

All'inizio del trattamento si puo' osservare a volte una certa sedazione e, in casi isolati, secchezza della bocca, una lieve sonnolenza, leggere vertigini e turbe digestive, che per lo piu' scompaiono spontaneamente dopo alcuni giorni di somministrazione. In questi pazienti sensibili e' utile iniziare il trattamento con una posologia progressiva:1 mg di chetotifene la sera i primi giorni; in seguito 1 mg (o piu') di chetotifene mattino e sera. Sono stati segnalati casi isolati di Sindrome di Steven-Johnson (frequenza: 1 caso su 2 milioni di esposti alchetotifene).

Indicazioni

Profilassi a lungo termine dell'asma bronchiale (forme miste comprese), della bronchite allergica, delle turbe asmatiche legate a raffreddore da fieno. Trattamento di dermatosi allergica e dermatite atopica.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' individuale verso i componenti del prodotto e sostanze correlate dal punto di vista chimico. Generalmente controindicato in gravidanza e allattamento.

Avvertenze

Non agisce sulla crisi asmatica in atto. All'inizio del trattamento alungo termine con il farmaco i farmaci precedentemente usati non devono essere interrotti bruscamente. Questa precauzione vale soprattutto per i corticosteroidi e l'ACTH. E' infatti noto che la brusca sospensione di tali farmaci in pazienti steroido-dipendenti, dato che il ripristino di una normale funzionalita' dell'asse ipofisi-surrene puo' richiedere fino ad un anno, puo' determinare la comparsa di insufficienza surrenalica. Nella prevenzione dell'asma bronchiale potrebbero essere necessarie parecchie settimane di trattamento prima di raggiungere l'effetto terapeutico completo. E' percio' raccomandato che per i pazienti che non rispondono adeguatamente entro alcune settimane, il trattamento con chetotifene sia mantenuto per un minimo di 2-3 mesi. Se si rendesse necessaria l'interruzione del trattamento, questa dovra' essere effettuata progressivamente in un periodo di 2-4 settimane. I sintomi dell'asma possono ricomparire. Durante i periodi di stress o in caso di attacco asmatico, i pazienti che hanno ridotto o sospeso l'assunzione di corticosteroidi, dovranno esser istruiti a riprendere immediatamente la terapia ai dosaggi massimi e quindi a mettersi in contatto con il proprio medico curante per ulteriori istruzioni. In caso d'infezione broncopolmonare intercorrente il trattamento con il farmaco deve essere integrato con terapia causale. La sicurezza, d'uso dei chetotifenein gravidanza non e' stata stabilita. Pertanto, deve essere usato in gravidanza solo nei casi di effettiva necessita' e sotto controllo medico. Il chetotifene e' escreto nel latte materno. Pertanto, non deve essere usato dalle donne che allattano. Nei primi giorni di trattamento, le reazioni dei pazienti possono risultare diminuite per cui occorreprudenza nella guida di veicoli o nella manovra di macchinari. Si sconsiglia l'uso di bevande alcooliche durante il trattamento con chetotifene.

Gravidanza e Allattamento

Sebbene negli animali il chetotifene sia risultato privo di effetti sulla gravidanza e sullo sviluppo peri- e postnatale ai dosaggi risultati ben tollerati dalle madri, nell'uomo la sua sicurezza d'uso in gravidanza non e' stata stabilita. Pertanto, deve essere usato in gravidanza solo in casi di effettiva necessita' e sotto controllo medico. Il chetotifene e' escreto nel latte materno. Pertanto, non deve essere utilizzato dalle donne che allattano.

Interazioni con altri prodotti

Puo' potenziare gli effetti dei sedativi, degli ipnotici, degli antistaminici e dell'alcool. In pazienti che assumono il prodotto in concomitanza con farmaci antidiabetici orali si puo' verificare talora una trombocitopenia reversibile. L'assunzione simultanea di questi farmaci dovrebbe essere pertanto evitata, finche' il fenomeno non sia stato chiarito in modo soddisfacente. Il. chetotifene aumenta l'effetto dei broncodilatatori. Pertanto, occorre ridurre la frequenza d'uso di questiultimi, qualora siano somministrati contemporaneamente al farmaco.

Forme Farmacologiche


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