aliane*126cpr riv 3+0,02mg drospirenone ed bayer spa
Che cosa è aliane 126cpr riv 3+0,02mg?
Aliane compresse rivestite prodotto da
bayer spa
è un farmaco etico della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Aliane risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di progestinici ed estrogeni, combinazioni fisse.
Contiene i principi attivi:
drospirenone/etinilestradiolo clatrato di betadestrina
Composizione Qualitativa e Quantitativa: ogni compressa contiene 0,020 mg di etinilestradiolo (come clatrato di betadestrina) e 3 mg di drospirenone.
Codice AIC: 037376035
Codice EAN: 0
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Posologia
Uso orale. Assumere le compresse ogni giorno circa alla stessa ora, se necessario con una piccola quantita' di liquido, e nell'ordine indicato sulla confezione blister. La posologia e' di una compressa al giorno per 21 giorni consecutivi. Iniziare ciascuna confezione successiva dopo un intervallo di sette giorni, durante il quale si verifica generalmente un sanguinamento da sospensione. Questo inizia in genere a 2-3giorni di distanza dall'assunzione dell'ultima compressa e puo' non essere ancora terminato prima dell'inizio della confezione successiva. >>Modalita' di inizio del trattamento. Nessun uso precedente di contraccettivi ormonali (nel mese precedente): assumere la prima compressa il primo giorno della mestruazione. Passaggio da un contraccettivo ormonale combinato (COC, anello vaginale o cerotto transdermico): iniziarepreferibilmente il giorno dopo l'ultima compressa attiva del precedente COC, o al piu' tardi il giorno dopo il consueto intervallo libero da pillola o dopo l'ultima compressa di placebo del precedente COC. Nelcaso sia stato usato un anello vaginale o un cerotto transdermico, iniziare preferibilmente il giorno della rimozione, o al piu' tardi quando dovrebbe essere effettuata l'applicazione successiva. Passaggio da un contraccettivo a base di solo progestinico (pillola a base di solo progestinico, iniezione, impianto) o da un sistema intrauterino a rilascio di progestinico (IUS): la donna puo' passare al prodotto in qualsiasi momento se proviene dalla pillola a base di solo progestinico (nel caso di un impianto o di uno IUS, il giorno della sua rimozione; nelcaso di un iniettabile, il giorno in cui dovrebbe essere praticata l'iniezione successiva). Adottare un metodo contraccettivo supplementaredi barriera per i primi 7 giorni di assunzione. Dopo un aborto nel primo trimestre di gravidanza: e' possibile iniziare immediatamente, senza ulteriori misure contraccettive. Dopo un parto o un aborto nel secondo trimestre di gravidanza: iniziare l'assunzione fra il 21 e il 28 giorni dopo tali eventi. In caso di inizio successivo, adottare un metodo contraccettivo supplementare di barriera per i primi 7 giorni. Se nel frattempo si fossero avuti rapporti sessuali e' necessario escludere una gravidanza, oppure attendere la mestruazione successiva, prima di iniziare ad usare il COC. >>Comportamento in caso di dimenticanza diuna o piu' compresse. Se il ritardo nell'assunzione e' 12 ore, la protezione contraccettiva puo' essere ridotta. In ogni caso, non interrompere mai l'assunzione per piu' di 7giorni. Sono necessari 7 giorni di assunzione ininterrotta per ottenere un'adeguata soppressione dell'asse ipotalamo-ipofisi-ovaio. Di conseguenza, nella pratica quotidiana possono essere dati i seguenti suggerimenti. Prima settimana: assumere la compressa non appena si ricordi,anche se cio' comporta l'assunzione di due compresse contemporaneamente, e continuare le assunzioni come previsto. Per i successivi 7 giorni adottare un metodo contraccettivo di barriera. Se nei 7 giorni precedenti si sono avuti rapporti sessuali, considerare la possibilita' di gravidanza. Quanto maggiore e' il numero di compresse dimenticate e piu' tale dimenticanza e' vicina all'intervallo libero da pillola, tantopiu' elevato e' il rischio di gravidanza. Seconda settimana: assumerela compressa non appena si ricordi, anche se cio' comporta l'assunzione di due compresse contemporaneamente, e continuare le assunzioni come previsto. Se le compresse sono state assunte in modo corretto nei 7 giorni precedenti, non e' necessario adottare altri metodi contraccettivi. Se e' stata dimenticata piu' di una compressa, impiegare precauzioni aggiuntive per 7 giorni. Terza settimana: il rischio di ridotta affidabilita' contraccettiva e' maggiore. Modificando lo schema di assunzione si puo' ancora prevenire la riduzione della protezione contraccettiva. Adottando una delle seguenti opzioni, non e' necessario adottare misure contraccettive supplementari, a condizione che nei 7 giorni precedenti la prima compressa dimenticata tutte le compresse siano state assunte correttamente, altrimenti e' necessario seguire la prima delle due opzioni ed adottare anche misure contraccettive supplementari nei 7 giorni seguenti. La prima opzione e' assumere la compressa dimenticata non appena si ricordi, anche se cio' comporta l'assunzione di due compresse contemporaneamente, e continuare le assunzioni come previsto. In seguito, iniziare la confezione successiva immediatamente dopo la fine di quella in uso, cioe' senza osservare alcuna pausa fra le due confezioni. E' improbabile che si verifichi emorragia da sospensioneprima del termine della seconda confezione, ma durante l'assunzione, possono presentarsi spotting o sanguinamento da rottura. Come seconda opzione, si puo' anche consigliare di interrompere l'assunzione delle compresse della confezione in uso, ma in tal caso osservare un intervallo libero da pillola che duri fino a 7 giorni, compresi quelli nei quali sono state dimenticate le compresse, e poi riprendere con una nuova confezione. Se la donna ha dimenticato di prendere alcune compresse e, nel primo regolare intervallo libero da pillola, non si presenta emorragia da sospensione, considerata l'eventualita' di una gravidanza. >>Raccomandazioni in caso di disturbi gastro-intestinali. L'assorbimento puo' risultare incompleto e quindi occorre adottare misure contraccettive supplementari. In caso di vomito entro 3-4 ore dall'assunzione,assumere quanto prima una nuova compressa sostitutiva, se possibile entro 12 ore dalla consueta ora di assunzione. Se passano piu' di 12 ore, si applicano le stesse istruzioni relative all'omissione di alcune compresse. Se non si vuole modificare il consueto schema posologico, prelevare le compresse necessarie da un'altra confezione. >>Come spostare un'emorragia da sospensione. Per ritardare una mestruazione continuare con un'altra confezione senza osservare l'intervallo libero da pillola. L'assunzione puo' essere proseguita per il tempo desiderato finoalla fine della seconda confezione. Durante tale assunzione prolungata, possono presentarsi sanguinamenti da rottura o spotting. L'assunzione deve riprendere regolarmente dopo la consueta pausa di 7 giorni. Per spostare le mestruazioni ad un altro giorno della settimana rispettoa quello in cui si verificano con lo schema attuale, si puo' abbreviare il primo intervallo libero da pillola per i giorni desiderati. Quanto piu' breve sara' tale intervallo, tanto maggiore sara' la possibilita' di non presentare emorragia da sospensione, ma sanguinamenti da rottura o spotting durante la confezione successiva (come quando si vuole ritardare la mestruazione).
Effetti indesiderati
Nel corso dell'impiego sono state riportate le seguenti reazioni avverse, classificate per sistemi e organi secondo MedDRA (MedDRA SOC). Lefrequenze sono derivate dai dati degli studi clinici e sono le seguenti: comune (>1% e <=10%), non comune (>0,1% e <=1%). Infezioni ed infestazioni. Non comune: candidosi, herpes simplex. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: reazione allergica. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comune: aumento dell'appetito. Disturbi psichiatrici. Comune: labilita' emozionale; non comune: depressione, nervosismo, disturbo del sonno, diminuzione della libido. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea; non comune: parestesia, vertigine. Patologie dell'occhio. Non comune: disturbo della vista. Patologie cardiache. Non comune: extrasistoli, tachicardia. Patologie vascolari. Non comune: embolia polmonare, ipertensione, emicrania, vena varicosa. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: faringite. Patologie gastrointestinali. Comune: dolore addominale; non comune: nausea, vomito, gastroenterite, diarrea, costipazione, patologia gastrointestinale. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: acne; non comune: angioedema, alopecia, prurito, eruzione cutanea, secchezza della pelle, seborrea, patologia cutanea. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: dolore al collo,dolore alle estremita', crampi muscolari. Patologie renali e urinarie. Non comune: cistite. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Comune: dolore al seno, ingrossamento del seno, dismenorrea, metrorragia; non comune: neoplasia mammaria, mastopatia fibrocistica, galattorea, cisti ovarica, vampate di calore, disturbo mestruale, amenorrea, menorragia, candidosi vaginale, vaginite, secrezione vaginale, disturbo vulvovaginale, secchezza vaginale, dolore pelvico, sospetto PAP test. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune: edema, astenia, dolore, sete eccessiva, aumento della sudorazione. Esami diagnostici. Comune: aumento di peso; non comune: diminuzione di peso. Si e' utilizzato il termine MedDRA piu' appropriato per descrivere una specifica reazione, i suoi sinonimi e le condizioni correlate. Nelle utilizzatrici di COC sono state riportate le seguenti reazioni avverse gravi: disturbi tromboembolici venosi, disturbi tromboembolici arteriosi, ipertensione, tumori epatici, insorgenza o aggravamento di condizioni per le quali l'associazione con l'usodi COC non e' dimostrata (morbo di Crohn, colite ulcerosa, epilessia,emicrania, mioma uterino, porfiria, lupus eritematoso sistemico, herpes gravidico, corea di Sydenham, sindrome emolitico-uremica, ittero colestatico), cloasma, disturbi cronici o acuti della funzionalita' epatica (possono richiedere l'interruzione dei COC fino a quando gli indici di funzionalita' epatica non siano ritornati nella norma). Infine, nelle donne con angioedema ereditario gli estrogeni esogeni possono indurre o aggravare i sintomi dell'angioedema. La frequenza di diagnosi di cancro mammario tra le utilizzatrici di contraccettivi orali e' aumentata molto lievemente. Dato che il cancro mammario e' raro nelle donne di eta' inferiore ai 40 anni, il numero di casi in piu' e' modesto rispetto al rischio complessivo di cancro mammario. Non e' noto se vi sia un rapporto di causalita' con i COC.
Indicazioni
Contraccezione orale.
Controindicazioni ed effetti secondari
I contraccettivi orali combinati (COC) non devono essere usati in presenza delle seguenti condizioni, ma nel caso in cui una di tali condizioni si presenti per la prima volta durante l'uso del COC, il trattamento deve essere interrotto immediatamente. Trombosi venosa in atto o pregressa (trombosi venosa profonda, embolia polmonare). Trombosi arteriosa in atto o pregressa (ad es. infarto miocardico) o condizioni prodromiche (ad es. angina pectoris e attacco ischemico transitorio). Ictus in atto o pregresso. Presenza di un fattore di rischio grave o di piu' fattori di rischio per la trombosi arteriosa (diabete mellito con sintomi vascolari, grave ipertensione, grave dislipoproteinemia). Predisposizione ereditaria o acquisita alla trombosi venosa o arteriosa, come APC- resistenza, deficit di antitrombina-III, deficit di proteina C, deficit di proteina S, iperomocisteinemia e anticorpi antifosfolipidi (anticorpi anticardiolipina, lupus anticoagulant). Pancreatite in atto o pregressa, se associata a grave ipertrigliceridemia. Grave malattia epatica in atto o pregressa, fino al ritorno alla normalita' dei valori della funzionalita' epatica. Insufficienza renale grave o acuta. Tumori epatici (benigni o maligni) in atto o pregressi. Patologie maligne accertate o sospette, dipendenti dagli steroidi sessuali (ad es. degli organi genitali o della mammella). Perdite ematiche vaginali di natura non accertata. Anamnesi di emicrania accompagnata da sintomi neurologici focali. Ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Composizione ed Eccipienti
Nucleo della compressa: lattosio monoidrato (46 mg), amido di mais, magnesio stearato (E470b). Rivestimento della compressa: ipromellosa (E464), talco (E553b), titanio diossido (E171), ossido di ferro rosso (E172).
Avvertenze
L'impiego di qualunque COC comporta un aumento del rischio di disturbi tromboembolici venosi (TEV). La TEV e' fatale nell'1-2% dei casi. Gli studi epidemiologici hanno anche associato l'uso di COC ad un aumentato rischio di tromboembolia arteriosa. Molto raramente, in donne che usavano la pillola contraccettiva, sono stati riportati casi di trombosi in altri distretti vascolari. La presenza di un fattore di rischio grave o di piu' fattori di rischio per malattie vascolari puo' anche rappresentare una controindicazione. Considerare anche la possibilita' di una terapia anticoagulante. In caso di trombosi sospetta o accertata interrompere l'uso del COC. Adottare un idoneo metodo contraccettivoalternativo a causa della teratogenicita' della terapia anticoagulante (cumarinici). Deve essere tenuto presente l'aumento del rischio di tromboembolismo durante il puerperio. Altre condizioni mediche che sonostate associate a eventi avversi di tipo circolatorio comprendono diabete mellito, lupus eritematoso sistemico, sindrome emolitico-uremica,malattie infiammatorie croniche e drepanocitosi. Un aumento nella frequenza e nella gravita' dell'emicrania durante l'uso di un COC (che puo' essere prodromico di un evento cerebrovascolare) puo' rappresentareun motivo d'interruzione immediata. E' stato riportato un aumentato rischio di cancro della cervice nelle utilizzatrici di COC per lunghi periodi (> 5 anni). Le donne che usano attualmente COC hanno un rischiorelativo lievemente aumentato di cancro della mammella. L'eccesso di rischio scompare gradualmente nel corso dei 10 anni successivi all'interruzione. Sono stati riportati raramente tumori epatici benigni e, ancor piu' raramente, tumori epatici maligni. In casi isolati, questi tumori hanno provocato emorragia intraddominale che ha messo la pazientein pericolo di vita. Se una donna che assume un COC dovesse presentare forte dolore nella parte alta dell'addome, ingrossamento epatico o segni indicativi di emorragia intraddominale considerare la possibilita' che si tratti di un tumore epatico. Con l'uso dei COC a piu' alto dosaggio (50 mcg di etinilestradiolo) il rischio di cancro dell'endometrio e ovarico e' ridotto. La componente progestinica del prodotto e' unantagonista dell'aldosterone con proprieta' di risparmio del potassio. Nella maggior parte dei casi, non sono da attendersi aumenti dei livelli di potassio. In alcune pazienti con compromissione della funzionalita' renale lieve o moderata che assumevano contemporaneamente medicinali risparmiatori di potassio, i livelli sierici di potassio sono aumentati leggermente, ma non in modo significativo, durante l'assunzionedi drospirenone. Si consiglia di controllare il potassio sierico durante il primo ciclo di trattamento nelle pazienti che presentino insufficienza renale e che abbiano un valore di potassio sierico pre-trattamento nella parte alta dell'intervallo di riferimento, e cio' in modo particolare se assumono contemporaneamente farmaci risparmiatori di potassio. Le donne con ipertrigliceridemia o storia familiare di tale condizione possono presentare un rischio maggiore di pancreatite. Benche'in molte donne che assumono COC sia stato riscontrato un lieve innalzamento della pressione sanguigna, un aumento clinicamente rilevante e'evento raro. Solo in questi rari casi e' giustificata un'immediata sospensione dei COC. Se, durante l'uso di un COC in una paziente con preesistente ipertensione, i valori pressori sono costantemente elevati oun incremento significativo della pressione sanguigna non risponde adeguatamente alla terapia anti-ipertensiva, il COC deve essere sospeso.Se ritenuto appropriato, l'impiego del COC puo' essere ripreso qualora, a seguito di terapia anti-ipertensiva, la pressione sanguigna si sia normalizzata. Sia durante la gravidanza sia durante l'assunzione di COC e' stata riportata comparsa o aggravamento delle condizioni di seguito elencate: ittero e/o prurito da colestasi, formazione di calcoli biliari, porfiria, lupus eritematoso sistemico, sindrome emolitico-uremica, corea di Sydenham, herpes gravidico, perdita dell'udito da otosclerosi. Nelle donne con angioedema ereditario, gli estrogeni esogeni possono indurre o aggravare i sintomi dell'angioedema. Disturbi acuti ocronici della funzione epatica possono richiedere l'interruzione del trattamento con il COC fino a quando gli indici di funzionalita' epatica non siano tornati alla norma. La ricomparsa di ittero colestatico e/o prurito da colestasi gia' manifestatosi in gravidanza o durante un precedente trattamento con steroidi sessuali richiede l'interruzione del COC. Sebbene i COC possano avere un effetto sulla resistenza periferica all'insulina e sulla tolleranza al glucosio, non vi e' prova della necessita' di modificare il regime terapeutico nelle pazienti diabetiche che usano COC a basso dosaggio (<0,05 mg di etinilestradiolo). Osservare le donne diabetiche specialmente all'inizio del trattamento con COC. Durante l'uso e' stato riportato aggravamento della depressioneendogena, dell'epilessia, del morbo di Crohn e della colite ulcerosa.Occasionalmente puo' verificarsi cloasma, specialmente nelle donne con una storia di cloasma gravidico. Le donne con tendenza al cloasma devono evitare l'esposizione al sole o ai raggi ultravioletti durante l'uso. Contiene lattosio. Prima di iniziare o di riprendere l'uso, e' necessario raccogliere un'anamnesi completa (compresa quella familiare) ed escludere una gravidanza in corso. Misurare la pressione del sangueed effettuare un esame fisico completo. Avvisare le pazienti che i contraccettivi orali non proteggono dall'infezione da HIV o da altre malattie a trasmissione sessuale. L'efficacia puo' diminuire in caso di dimenticanza di una o piu' compresse, di disturbi gastro-intestinali o di somministrazione contemporanea di altri medicinali. Possono verificarsi sanguinamenti vaginali irregolari (spotting o emorragia da rottura), specialmente nei primi mesi d'uso. Pertanto, la valutazione di eventuali perdite ematiche irregolari ha significato solo dopo un periododi assestamento di circa tre cicli di trattamento. Se le emorragie irregolari persistono o si manifestano dopo cicli precedentemente regolari, considerare una eziologia non ormonale e attuare misure diagnostiche adeguate, compreso eventualmente il raschiamento, per escludere forme maligne o una gravidanza. In alcune donne puo' non verificarsi sanguinamento da sospensione durante i giorni di pausa. Se prima della mancata emorragia da sospensione il COC non e' stato assunto secondo le indicazioni, oppure le emorragie da sospensione non verificatesi sono due, escludere una gravidanza prima di proseguire l'uso.
Gravidanza e Allattamento
Non e' indicato in gravidanza. Nel caso di insorgenza di una gravidanza durante l'utilizzo, il medicinale deve essere immediatamente sospeso. Studi epidemiologici di grandi dimensioni non hanno rivelato ne' aumento del rischio di malformazioni congenite in bambini nati da donne che avevano fatto uso di COC prima della gravidanza, ne' effetti teratogeni in caso di assunzione accidentale di COC durante la gravidanza. Studi sperimentali nell'animale hanno rivelato effetti indesiderati durante la gravidanza e l'allattamento. In base a questi dati nell'animale non possono essere esclusi effetti indesiderati dovuti all'azione ormonale dei principi attivi. Tuttavia, l'esperienza clinica generale con i COC durante la gravidanza non ha fornito alcuna prova di un realeeffetto indesiderato nell'uomo. I dati disponibili sull'uso del medicinale in gravidanza sono troppo limitati per poter trarre conclusioni circa gli effetti negativi del prodotto sulla gravidanza o sulla salute del feto o del neonato. Non sono disponibili dati epidemiologici in merito. La lattazione puo' essere influenzata dai COC, in quanto questi possono diminuire la quantita' e modificare la composizione del latte materno. Quindi, l'uso dei COC deve essere di norma sconsigliato fino al termine dell'allattamento. Modeste quantita' di steroidi ad azione contraccettiva e/o dei loro metaboliti possono essere escrete nel latte materno durante l'uso di COC. Tali quantita' possono avere effettisul bambino.
Interazioni con altri prodotti
>>Influenza di altri medicinali sul prodotto. Le interazioni tra i contraccettivi orali ed altri medicinali possono portare ad emorragie darottura e/o all'insuccesso del metodo contraccettivo. In letteratura sono state riportate le seguenti interazioni. Metabolismo epatico: possono verificarsi interazioni con i medicinali che inducono gli enzimi epatici, che possono risultare in un aumento della clearance degli ormoni sessuali (ad esempio, fenitoina, barbiturici, primidone, carbamazepina, rifampicina, bosentan e medicinali per l'HIV (ad esempio, ritonavir, nevirapina) e forse anche oxcarbazepina, topiramato, felbamato, griseofulvina e i prodotti contenenti il rimedio erboristico Erba di San Giovanni (Hypericum perforatum)). L'induzione enzimatica massima si osserva generalmente dopo circa 10 giorni, ma puo' persistere per almeno 4 settimane dopo la sospensione della terapia. Interferenza con la circolazione enteroepatica: sono stati riportati insuccessi del metodocontraccettivo anche con alcuni antibiotici come le penicilline e le tetracicline. Il meccanismo di tale effetto non e' stato chiarito. Comportamento da seguire in caso di terapie concomitanti: le donne trattate per brevi periodi con una qualsiasi delle suddette classi di medicinali o singoli principi attivi (induttori degli enzimi epatici), a parte la rifampicina, devono adottare temporaneamente un metodo contraccettivo di barriera oltre al COC, per tutta la durata della somministrazione contemporanea del medicinale e nei 7 giorni successivi alla sospensione del trattamento. Le pazienti che assumono rifampicina devono adottare un metodo contraccettivo di barriera in aggiunta al COC per il periodo della somministrazione della rifampicina e nei 28 giorni successivi alla sospensione del trattamento. Alle donne in trattamento a lungo termine con principi attivi che inducono gli enzimi epatici, si raccomanda di utilizzare un altro metodo contraccettivo non ormonale affidabile. Le donne in trattamento con antibiotici (a parte la rifampicina) devono continuare ad usare il metodo di barriera per 7 giorni dopola fine del trattamento. Se la somministrazione del medicinale concomitante si estende oltre il termine della confezione corrente del COC, la confezione successiva di COC deve essere iniziata senza osservare il consueto intervallo libero da pillola. I principali metaboliti del drospirenone nel plasma umano vengono prodotti senza il coinvolgimento del sistema del citocromo P450. E' improbabile che gli inibitori di tale sistema enzimatico influenzino il metabolismo del drospirenone. >>Influenza del farmaco su altri medicinali. I contraccettivi orali possono influenzare il metabolismo di alcuni principi attivi. Di conseguenza, le concentrazioni plasmatiche e tissutali di questi possono sia aumentare (ad esempio ciclosporina) sia diminuire (ad esempio lamotrigina). Sulla base degli studi di inibizione in vitro e degli studi di interazione in vivo eseguiti in donne volontarie che usavano omeprazolo, simvastatina e midazolam come substrato marker, un'interazione del drospirenone, alla dose di 3 mg, con il metabolismo di altri principi attivi e' improbabile. >>Altre interazioni. Nei pazienti senza insufficienza renale, l'uso concomitante di drospirenone e di ACE-inibitori o FANS non ha mostrato di esercitare un effetto significativo sul potassio sierico. Tuttavia, l'uso contemporaneo del medicinale con antagonisti dell'aldosterone o diuretici risparmiatori di potassio non e' stato studiato. In questo caso, e' opportuno controllare il potassio sierico durante il primo ciclo di trattamento. >>Esami di laboratorio. L'uso disteroidi ad azione contraccettiva puo' influenzare i risultati di alcuni esami di laboratorio, fra cui i parametri biochimici relativi allafunzionalita' epatica, tiroidea, surrenalica e renale, i livelli plasmatici delle proteine (carrier), quali ad es. la globulina legante i corticosteroidi e le frazioni lipido/lipoproteiche, i parametri del metabolismo glucidico ed i parametri della coagulazione e della fibrinolisi. Le variazioni generalmente rimangono entro i limiti di norma. Il drospirenone provoca un aumento dell'attivita' reninica plasmatica e dell'aldosterone plasmatico, a causa dalla sua debole attivita' antimineralcorticoide.
Forme Farmacologiche
Conservazione del prodotto
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.