alendronato sandoz*4cpr 70mg acido sandoz spa
Che cosa è alendronato sandoz 4cpr 70mg?
Alendronato sandoz compresse prodotto da
sandoz spa
è un farmaco generico della categoria
farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici
che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Alendronato sandoz risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' stato sostituito dal prodotto alendronato sand 4cpr riv70mg
E' utilizzato per la cura di farmaci per il trattamento delle malattie ossee, bisfosfonati.
Contiene i principi attivi:
acido alendronico sale sodico triidrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: ogni compressa contiene 70 mg di acido alendronico (come alendronato di sodio triidrato).
Codice AIC: 037295021
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Trattamento dell'osteoporosi postmenopausale. Alendronato riduce il rischio di fratture vertebrali e dell'anca.
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Posologia
Per uso orale. La dose consigliata e' di 1 compressa da 70mg alla settimana. Come ottenere un soddisfacente assorbimento di alendronato deve essere assunto a stomaco vuoto, al mattino, immediatamente dopo essersi alzati, solo con acqua naturale, almeno 30 minuti prima del primo alimento, bevanda o medicinale della giornata.. Altre bevande (inclusal'acqua minerale), cibo e alcuni farmaci potrebbero ridurre l'assorbimento di alendronato. Per facilitare il rilascio a livello gastrico e quindi ridurre il rischio di irritazione/effetti collaterali locali e a carico dell'esofago. Il medicinale deve essere assunto solo al mattino dopo essersi alzati dal letto, con un bicchiere pieno di acqua (nonmeno di 200 ml o 7 fl. oz). Il farmaco deve essere ingerito intero. Le compresse non devono essere masticate, succhiate o fatte sciogliere in bocca a causa del rischio di ulcerazione orofaringea. I pazienti non devono sdraiarsi prima di aver consumato il primo pasto del giorno, il che dovra' avvenire almeno 30 minuti dopo l'assunzione della compressa. I pazienti non devono sdraiarsi nei 30 minuti successivi all'assunzione del prodotto. Il farmaco non deve essere assunto al momento di coricarsi o prima di alzarsi al mattino. In caso di dieta inadeguata, i pazienti devono ricevere un supplemento di calcio e vitamina D. Uso nei pazienti anziani: negli studi clinici non si e' osservata alcuna differenza correlata all'eta' in relazione ai profili di efficacia o sicurezza di alendronato. Quindi nei pazienti anziani non e' necessario nessun aggiustamento della dose. Uso nei pazienti con funzionalita' renale compromessa: Non e' necessario alcun aggiustamento della dose in pazienti con velocita' di filtrazione glomerulare (VFG) superiore a 35ml/min. L'alendronato non e' raccomandato nei pazienti con funzionalita' renale compromessa se la VFG e' inferiore a 35 ml/min, in quanto non vi e' alcuna esperienza al riguardo. Uso nei pazienti con funzionalita' epatica compromessa: non e' necessario alcun aggiustamento della dose. Uso nei bambini: l' Alendronato non e' raccomandato nei bambini poiche' mancano dati di sicurezza e di efficacia. Il farmaco non e' stato studiato nel trattamento dell'osteoporosi indotta da glucocorticoidi.
Effetti indesiderati
In uno studio della durata di un anno condotto in donne in eta' postmenopausale affette da osteoporosi, il profilo globale di sicurezza peralendronato compresse somministrato una volta alla settimana (n=519) e' stato simile a quello di alendronato 10 mg somministrato una volta al giorno (n=370). In due studi della durata di tre anni aventi disegno quasi identico, condotti in donne in eta' postmenopausale (alendronato 10 mg: n=196; placebo: n= 397) il profilo globale di sicurezza e' stato simile per l'alendronato 10mg somministrato una volta al giorno eplacebo. I seguenti effetti indesiderati sono stati riportati anche in studi clinici e/o post-marketing: molto comuni (>=1/10); comuni (>= 1/100 - =1/1,000 - =1/10,000 - =1/10,000, GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOI dati relativi all'uso di alendronato in gravidanza sono insufficienti. Studi sugli animali hanno rivelato effetti sulla formazione ossea del feto dopo somministrazione di dosi elevate di farmaco. L'alendronato somministrato a ratte gravide ha provocato distocia correlata a ipocalcemia. Pertanto, l'alendronato non deve essere utilizzato in gravidanza. Non si sa se alendronato venga secreto nel latte materno umano. Pertanto, l'alendronato non deve essere utilizzato in donne che allattano.
Indicazioni
Trattamento dell'osteoporosi postmenopausale. Alendronato riduce il rischio di fratture vertebrali e dell'anca.
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Anomalie esofagee ed altri fattori che ritardano lo svuotamento esofageo, come stenosi o acalasia. Incapacita' di stare in piedi o seduti eretti per almeno 30 minuti. Ipocalcemia.
Composizione ed Eccipienti
Cellulosa microcristallina, lattosio monoidrato, croscarmellosa sodica, magnesio stearato.
Avvertenze
L'alendronato puo' provocare irritazione locale alla mucosa gastrointestinale superiore. Poiche' sussiste un rischio di peggioramento dellamalattia di base, prestare cautela se l'alendronato viene somministrato a pazienti con problemi del tratto gastrointestinale superiore in fase attiva, quali disfagia, malattia dell'esofago, gastrite, duodeniteo ulcere, o in caso di recenti gravi malattie gastrointestinali (occorse durante l'ultimo anno) quali ulcera gastrica, emorragia gastrointestinale attiva o intervento chirurgico a carico del tratto gastrointestinale superiore ad eccezione della piloroplastica. Gli effetti collaterali a carico dell'esofago (in alcuni casi gravi e che hanno reso necessario il ricovero del paziente) quali esofagite, ulcere esofagee o erosioni esofagee, raramente seguite da stenosi esofagea, sono stati riportati in pazienti sottoposti a trattamento con alendronato. Il medico dovrebbe quindi prestare attenzione a eventuali segni o sintomi di possibili reazioni esofagee. Avvertire i pazienti che devono interrompere il trattamento con alendronato e rivolgersi al medico qualora sviluppassero sintomi di irritazione esofagea quali disfagia, dolore alla deglutizione, dolore retrosternale, pirosi gastrica recente o suo peggioramento. Si ritiene che il rischio di gravi effetti collaterali esofagei sia maggiore nei pazienti che non assumono alendronato in modo corretto e/o ne continuano l'assunzione dopo aver sviluppato sintomi indicativi di irritazione esofagea. E' molto importante per il paziente ricevere e comprendere informazioni complete sulla somministrazione del farmaco. I pazienti devono essere informati che il rischio di sviluppare problemi a carico dell'esofago puo' aumentare se essi non seguono queste istruzioni. Nonostante non sia stato osservato un maggior rischio in studi clinici estesi, segnalazioni post-marketing hanno riferito rari casi di ulcera gastrica e duodenale, alcuni dei quali gravi e concomplicanze. Non e' da escludere una relazione causale. Qualora i pazienti dovessero dimenticare l'assunzione di una dose del farmaco, dovranno assumerla il mattino successivo alla dimenticanza. Non dovranno assumere due compresse nello stesso giorno, ma dovranno tornare ad assumere una compressa alla settimana, come originariamente previsto, nel giorno da loro scelto. L'alendronato e' sconsigliato nei pazienti con funzionalita' renale compromessa qualora il valore di VFG fosse inferiore a 35 ml/min. Si devono prendere in considerazione cause di osteoporosi diverse dalla carenza di estrogeni e dall'eta'. L'ipocalcemia deve essere corretta prima di iniziare il trattamento con alendronato. Altri disturbi del metabolismo minerale (quali carenza di vitamina D e ipoparatiroidismo) devono essere trattati in modo efficace prima di iniziare il trattamento con alendronato. Nei pazienti che presentano queste condizioni, e' necessario monitorare i valori di calcio nel siero ed i sintomi di ipocalcemia nel corso del trattamento con alendronato. In conseguenza degli effetti positivi dell'alendronato sull'aumento della mineralizzazione ossea, possono verificarsi riduzioni di calcio e di fosfato nel siero. Esse sono solitamente lievi e asintomatiche. Tuttavia, in rari casi e' stata segnalata ipocalcemia sintomatica occasionalmente grave e spesso si e' verificata in pazienti con condizioni predisponenti (ad esempio, ipoparatiroidismo, carenza di vitamina D e malassorbimento del calcio). E' quindi particolarmente importante assicurarsi che i pazienti che assumono glucocorticoidi ricevano quantitativi adeguati di calcio e vitamina D. L'osteonecrosi della mandibola e/o della mascella, generalmente associata ad estrazione dentale e/o ad infezione locale (compresa l'osteomielite), e' stata riportata in pazienti affetti da cancro in trattamento con regimi comprendenti i bifosfonati somministrati principalmente per via endovenosa. Molti di questi pazienti erano trattati anche con chemioterapia e corticosteroidi. L'osteonecrosi della mandibola e/o della mascella e' stata anche riportatain pazienti con osteoporosi in trattamento con bifosfonati orali. Prima di iniziare il trattamento con bifosfonati in pazienti con concomitanti fattori di rischio (come cancro, chemioterapia, radioterapia, corticosteroidi, scarsa igiene orale) deve essere presa in considerazionela necessita' di un esame odontoiatrico con le appropriate procedure dentistiche preventive. Durante il trattamento, questi pazienti devono, se possibile, evitare procedure dentarie invasive. Nei pazienti che sviluppano osteonecrosi della mandibola e/o della mascella durante la terapia con i bifosfonati, la chirurgia dentaria puo' esacerbare la condizione. Per i pazienti che necessitano di procedure dentali, non ci sono dati disponibili che suggeriscono se l'interruzione del trattamento con bifosfonati riduca il rischio di osteonecrosi della mandibola e/o della mascella. Il giudizio clinico del medico deve guidare il programma di gestione di ciascun paziente, sulla base della valutazione individuale del rapporto rischio/beneficio. Dolori ossei, articolari e/omuscolari sono stati riscontrati in pazienti che assumono bifosfonati. Nell'esperienza post-marketing, questi sintomi sono stati raramente riscontrati. Il periodo di insorgenza dei sintomi varia da un giorno adiversi mesi dall'inizio del trattamento. La maggior parte dei pazienti ha avuto sollievo dei sintomi dopo aver cessato il trattamento. Un sottoinsieme di pazienti ha avuto recidive di sintomi dopo la risomministrazione dello stesso prodotto medicinale o di un altro bifosfonato.Il medicinale contiene lattosio. I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, carenza di Lapp-lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non dovrebbero assumere questo farmaco.
Gravidanza e Allattamento
I dati relativi all'uso di alendronato in gravidanza sono insufficienti. Studi sugli animali hanno rivelato effetti sulla formazione ossea del feto dopo somministrazione di dosi elevate di farmaco. L'alendronato somministrato a ratte gravide ha provocato distocia correlata a ipocalcemia. Pertanto, l'alendronato non deve essere utilizzato in gravidanza. Non si sa se alendronato venga secreto nel latte materno umano. Pertanto, l'alendronato non deve essere utilizzato in donne che allattano.
Interazioni con altri prodotti
Se assunti contemporaneamente, e' probabile che cibo e bevande (acquaminerale inclusa), integratori di calcio, antiacidi e alcuni medicinali per uso orale influiscano sull'assorbimento di alendronato. I pazienti devono quindi aspettare almeno 30 minuti dopo l'assunzione di alendronato prima di prendere altri medicinali per uso orale. Non e' prevista nessunaltra interazione di prodotto medicinale clinicamente significativa. Nel corso di studi clinici, alcuni pazienti hanno assunto estrogeni (per via vaginale, transdermica o orale) in concomitanza ad alendronato. Non e' stato possibile correlare gli eventi indesiderati al trattamento in associazione. Non sono stati eseguiti studi specifici di interazione, ma l'alendronato e' stato somministrato in studi clinici insieme ad altri farmaci comunemente prescritti, senza evidenziare interazioni clinicamente sfavorevoli.
Equivalenti in base alle liste di trasparenza
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Forme Farmacologiche
Conservazione del prodotto
Non conservare al di sopra di 25 gradi C. Conservare nella confezioneoriginale per proteggere dall'umidita'.