alendronato sand*40cpr riv70mg acido sandoz spa
Che cosa è alendronato sand 40cpr riv70mg?
Alendronato sand compresse rivestite prodotto da
sandoz spa
è un farmaco generico della categoria
farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici
.
Alendronato sand risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di farmaci che agiscono su struttura ossea e mineralizzazione.
Contiene i principi attivi:
acido alendronico sale sodico triidrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: alendronato.
Codice AIC: 038408050
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Trattamento dell'osteoporosi postmenopausale; alendronato riduce il rischio di fratture vertebrali e dell'anca.
Vedi il foglio illustrativo completo
Posologia
La dose raccomandata e' una compressa da 70 mg una volta alla settimana. Per ottenere un adeguato assorbimento di alendronato, esso deve essere assunto a stomaco vuoto al mattino, subito dopo essersi alzati, solo con acqua di rubinetto, almeno 30 minuti prima di qualsiasi alimento, bevanda o eventuale altro farmaco. E' probabile che altre bevande (inclusa l'acqua minerale), alimenti e alcuni farmaci riducano l'assorbimento di alendronato. Per agevolare l'assunzione e ridurre quindi ilrischio di irritazione/effetti indesiderati localmente e nell'esofagoil farmaco deve essere deglutito solo dopo essersi alzati dal letto per iniziare la giornata, con un bicchiere pieno d'acqua (non meno di 200 ml). La compressa deve essere inghiottita intera e non deve essere masticata, succhiata o sciolta in bocca, a causa del rischio potenziale che si verifichino ulcerazioni orofaringee. Il paziente non deve distendersi fino a quando non ha consumato il primo pasto della giornata,il che deve avvenire almeno 30 minuti dopo l'assunzione della compressa. Il paziente non deve distendersi per almeno 30 minuti dopo aver assunto il medicinale. Alendronato non deve essere assunto al momento dicoricarsi o prima di alzarsi dal letto all'inizio della giornata. None' stata stabilita' la durata ottimale del trattamento con bisfosfonati per l'osteoporosi. La necessita' di un trattamento continuativo deve essere rivalutata in ogni singolo paziente periodicamente in funzione dei benefici e rischi potenziali di alendronato, in particolare dopo5 o piu' anni d'uso. I pazienti devono assumere integratori di calcioe di vitamina D, se la loro dieta non e' adeguata. Uso nei pazienti anziani: non e' stata dimostrata alcuna differenza dovuta all'eta' nei profili di efficacia o di sicurezza di alendronato. Nei pazienti anziani non e' pertanto necessario alcun aggiustamento della dose. Uso in caso insufficienza renale: non e' necessario aggiustare la dose nei pazienti con velocita' di filtrazione glomerulare (VFG) maggiore di 35 ml/min. Alendronato non e' raccomandato in pazienti con insufficienza renale quando la VFG e' minore di 35 ml/min, in quanto non vi sono esperienze in proposito. Uso in caso di insufficienza epatica: non e' necessario alcun aggiustamento della dose. Uso nei bambini (sotto i 18 anni): l'alendronato e' stato studiato in un ridotto numero di pazienti sotto i 18 anni di eta' con osteogenesi imperfetta. I risultati non sonosufficienti per l'impiego nei bambini. Alendronato non e' stato studiato in relazione al trattamento dell'osteoporosi indotta da glucocorticoidi.
Effetti indesiderati
Nel corso di uno studio di un anno sulle donne in postmenopausa con osteoporosi, i profili generali di sicurezza per alendronato una compressa alla settimana e alendronato 10 mg una volta al giorno sono stati analoghi. Nel corso di due studi di tre anni con disegno pressoche' identico su donne in postmenopausa, i profili generali di sicurezza per alendronato 10 mg al giorno e placebo sono stati analoghi. Gli effettiindesiderati segnalati dagli investigatori come possibilmente, probabilmente o sicuramente associati al farmaco sono elencati di seguito sesi sono manifestati in >=1% di uno qualsiasi dei gruppi di trattamento nel corso dello studio di un anno o in >=1% dei pazienti che erano stati trattati con alendronato 10 mg al giorno e con un'incidenza superiore nei pazienti che erano stati trattati con placebo nel corso deglistudi di tre anni. Nel corso delle prove cliniche e/o del periodo post-marketing sono stati segnalati anche i seguenti effetti indesiderati. Gastrointestinali: dolore addominale, dispepsia, rigurgito acido, nausea, distensione addominale, stipsi, diarrea, disfagia, flatulenza, gastrite, ulcera gastrica, ulcera esofagea. Muscoloscheletrici: dolori muscoloscheletrici (ossa, muscoli o articolazioni), crampi muscolari. Neurologici: cefalea. Nel corso delle prove cliniche e/o del periodo post-marketing sono stati riportati anche i seguenti effetti indesiderati. Molto comuni (>=1/10); comuni (>=1/100 - =1/1000 - =1/10.000 - GRAVIDANZA E ALLATTAMENTONon vi sono dati sufficienti relativi all'uso di alendronato nelle donne in gravidanza. Gli studi sugli animali hanno rivelato effetti sulla formazione ossea fetale a dosi elevate. Somministrato a ratti in gravidanza, l'alendronato ha causato distocia associata a ipocalcemia. Alla luce di questi dati, l'alendronato non deve essere somministrato durante la gravidanza. Non e' noto se alendronato venga escreto nel latte umano o meno; pertanto l'alendronato non deve essere usato dalle donne che stanno allattando al seno.
Indicazioni
Trattamento dell'osteoporosi postmenopausale; alendronato riduce il rischio di fratture vertebrali e dell'anca.
Controindicazioni ed effetti secondari
Patologie dell'esofago e altri fattori che ritardano lo svuotamento esofageo, come stenosi o acalasia; impossibilita' di stare in piedi o seduti con il busto eretto per almeno 30 minuti; ipersensibilita' al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti; ipocalcemia.
Composizione ed Eccipienti
Nucleo della compressa: cellulosa microcristallina, silice colloidaleanidra, croscarmellosa sodica, magnesio stearato. Rivestimento della compressa: cellulosa microcristallina, carragene, macrogol.
Avvertenze
L'alendronato puo' causare irritazione locale della mucosa del trattogastrointestinale superiore. A causa del potenziale peggioramento della patologia di base, si deve agire con cautela nel somministrare alendronato a pazienti con patologie attive a livello del tratto gastrointestinale superiore, quali disfagia, patologie esofagee, gastrite, duodenite, ulcere o con anamnesi recente (entro l'anno precedente) di gravi patologie gastrointestinali, quali ulcera gastrica o sanguinamento gastrointestinale attivo o interventi di chirurgia del tubo gastrointestinale superiore, esclusa la piloroplastica. In pazienti con accertatoesofago di Barrett, occorre valutare i benefici e i rischi potenzialidi alendronato nei singoli pazienti. In pazienti in trattamento con alendronato sono stati segnalati effetti indesiderati a carico dell'esofago, quali esofagite, ulcere esofagee ed erosioni esofagee, raramenteseguite da stenosi esofagee. Prestare attenzione alla comparsa di qualsiasi segno o sintomo che indichi una possibile reazione esofagea. I pazienti devono essere avvertiti di interrompere l'alendronato. Il rischio di reazioni avverse gravi a livello esofageo sembra essere maggiore nei pazienti che non assumono l'alendronato in maniera appropriata e/o che continuano ad assumere alendronato dopo lo sviluppo di sintomiimputabili a irritazione esofagea. E' molto importante che il paziente conosca e comprenda bene le modalita' di assunzione del farmaco. Il paziente deve essere informato che, se non vengono seguite queste istruzioni, puo' aumentare il rischio di problemi esofagei. Dopo l'entratain commercio del farmaco sono stati segnalati rari casi di ulcere gastriche e duodenali, alcuni dei quali gravi e associati a complicanze. Nei pazienti oncologici in trattamento con regimi comprendenti bifosfonati somministrati principalmente per via endovenosa e' stata riportata osteonecrosi della mandibola, generalmente associata a estrazione dentale e/o a infezione locale (inclusa osteomielite). Molti di questi pazienti erano trattati anche con chemioterapia e corticosteroidi. E' stata anche segnalata osteonecrosi della mandibola in pazienti con osteoporosi in trattamento con bifosfonati orali. Prima di iniziare il trattamento con i bifosfonati in pazienti con fattori di rischio concomitanti deve essere presa in considerazione la necessita' di un esame odontoiatrico con le appropriate procedure odontoiatriche preventive. Durante il trattamento questi pazienti devono se possibile evitare procedure odontoiatriche invasive. Nei pazienti che hanno sviluppato osteonecrosi della mandibola durante la terapia con bifosfonati, la chirurgiaodontoiatrica puo' esacerbare la condizione. Per quanto riguarda i pazienti che necessitano di procedure odontoiatriche, non ci sono dati disponibili che suggeriscano che l'interruzione del trattamento con i bisfosfonati riduca il rischio di osteonecrosi della mandibola. Nei pazienti trattati con bifosfonati sono stati segnalati dolori ossei, articolari e/o muscolari. Nella esperienza post-marketing questi sintomi sono stati raramente gravi e/o hanno causato disabilita'. I tempi di insorgenza dei sintomi sono risultati variabili da un giorno a diversi mesi dall'inizio del trattamento. Nella maggior parte dei pazienti l'interruzione del trattamento ha dato luogo a un sollievo dai sintomi. Inseguito a una nuova somministrazione dello stesso medicinale o di un altro bifosfonato, un sottogruppo di pazienti e' andato incontro a unarecidiva dei sintomi. I pazienti devono essere istruiti affinche', incaso di mancata assunzione della dose settimanale di alendronato, prendano la compressa il mattino successivo al giorno in cui se ne sono ricordati. Non devono prendere due compresse lo stesso giorno: devono piuttosto ricominciare ad assumere una compressa una volta a settimana,nel giorno prescelto, come stabilito in precedenza. L'uso di alendronato nei pazienti con insufficienza renale, quando la VFG e' minore di 35 ml/min, non e' raccomandato. Si devono considerare con attenzione cause di osteoporosi diverse dalla carenza di estrogeni e dall'eta'. Prima di iniziare la terapia con alendronato deve essere corretta un'eventuale ipocalcemia. Anche altri disturbi del metabolismo minerale devono essere trattati adeguatamente prima di iniziare la terapia con alendronato. Nel caso di pazienti affetti da queste condizioni cliniche, in corso di trattamento con alendronato deve essere effettuato il monitoraggio dei livelli di calcio sierico e dei sintomi di ipocalcemia. A causa dell'effetto positivo dell'alendronato sull'incremento della mineralizzazione ossea, potrebbero verificarsi diminuzioni dei livelli sierici di calcio e fosfati. Tali diminuzioni sono in genere limitate e asintomatiche. Sono stati tuttavia riportati rari casi di ipocalcemia sintomatica, occasionalmente gravi e spesso a carico di pazienti con condizioni predisponenti. Pertanto e' particolarmente importante assicurarsi che i pazienti che assumono glucocorticoidi beneficino di un adeguato apporto di calcio e di vitamina D. Sono state riportate frattureatipiche sottotrocanteriche e diafisarie del femore, principalmente in pazienti in terapia da lungo tempo con bisfosfonati per l'osteoporosi. Queste fratture trasversali o oblique corte, possono verificarsi inqualsiasi parte del femore a partire da appena sotto il piccolo trocantere fino a sopra la linea sovracondiloidea. Queste fratture si verificano spontaneamente o dopo un trauma minimo e alcuni pazienti manifestano dolore alla coscia o all'inguine, spesso associato con reperti didiagnostica per immagini a evidenze radiografiche di fratture da stress, settimane o mesi prima del verificarsi di una frattura femorale completa. Le fratture sono spesso bilaterali; pertanto nei pazienti trattati con bisfosfonati che hanno subito una frattura della diafisi femorale deve essere esaminato il femore controlaterale. E' stata riportata anche una limitata guarigione di queste fratture. Nei pazienti con sospetta frattura atipica femorale si deve prendere in considerazione l'interruzione della terapia con bisfosfonati in attesa di una valutazione del paziente basata sul rapporto beneficio rischio individuale.
Gravidanza e Allattamento
Non vi sono dati sufficienti relativi all'uso di alendronato nelle donne in gravidanza. Gli studi sugli animali hanno rivelato effetti sulla formazione ossea fetale a dosi elevate. Somministrato a ratti in gravidanza, l'alendronato ha causato distocia associata a ipocalcemia. Alla luce di questi dati, l'alendronato non deve essere somministrato durante la gravidanza. Non e' noto se alendronato venga escreto nel latte umano o meno; pertanto l'alendronato non deve essere usato dalle donne che stanno allattando al seno.
Interazioni con altri prodotti
E' probabile che, se vengono assunti contemporaneamente, cibi e bevande (inclusa l'acqua minerale), integratori di calcio, antiacidi e alcuni medicinali per somministrazione orale interferiscano con l'assorbimento di alendronato. Di conseguenza, i pazienti devono lasciare trascorrere almeno 30 minuti dall'assunzione di alendronato prima dell'assunzione orale di qualsiasi altro farmaco. Non si prevedono altre interazioni farmacologiche clinicamente rilevanti. Negli studi clinici, ad alcuni pazienti sono stati somministrati estrogeni (per via intravaginale, transdermica od orale) in corso di trattamento con alendronato. Nonsono state identificati effetti indesiderati imputabili al trattamento combinato. Sebbene non siano stati condotti studi specifici di interazione, negli studi clinici l'alendronato e' stato usato con una vastagamma di medicinali comunemente prescritti senza che si manifestasse alcuna prova di interazioni clinicamente sfavorevoli.
Forme Farmacologiche
Conservazione del prodotto
Questo medicinale non richiede alcuna particolare condizione di conservazione.