advate fl 250ui+fl solv 5ml fattore viii di takeda italia spa

Che cosa è advate fl 250ui+fl solv 5ml?

Advate soluzione iniett polv solv prodotto da takeda italia spa
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Advate risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di antiemorragico: fattore viii della coagulazione del sangue.
Contiene i principi attivi: octocog alfa (fattore viii di coagulazione, ricombinante)
Codice AIC: 036160012 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento e profilassi di episodi emorragici in pazienti affetti daemofilia A. Non contiene Fattore von Willebrand in quantita' farmacologicamente efficace e pertanto non e' indicato nel trattamento della malattia di von Willebrand.

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Posologia

Il trattamento deve essere iniziato sotto il controllo di un medico specializzato nel trattamento dell'emofilia.Il dosaggio e la durata della terapia sostitutiva dipendono dalla gravita' del deficit di FattoreVIII, dalla sede e dall'entita' dell'emorragia e dalle condizioni cliniche del paziente.La dose di Fattore VIII somministrata viene espressa in Unita' Internazionali (UI), riferite all'attuale standard del WHOper i concentrati di Fattore VIII. L'attivita' plasmatica di Fattore VIII e' espressa sia in percentuale (riferita al plasma umano normale)sia in Unita' Internazionali (riferite allo standard internazionale per il Fattore VIII plasmatico).Una UI di attivita' di Fattore VIII e' equivalente alla quantita' di Fattore VIII contenuta in un ml di plasma umano normale. La stima della dose richiesta di Fattore VIII si basasulla considerazione empirica che 1 UI di Fattore VIII per kg di pesocorporeo aumenta l'attivita' plasmatica di Fattore VIII di 2 UI/dl. La dose necessaria viene determinata per mezzo della seguente formula:Unita' (UI) richieste = peso corporeo (kg) x aumento di Fattore VIII desiderato (%) x 0,5.Nell'eventualita' dei seguenti episodi emorragici, l'attivita' di Fattore VIII non deve scendere al di sotto dei livelli di attivita' plasmatica determinati (in % o in UI/dl) rispetto ai livelli normali nel periodo corrispondente. La seguente tabella puo' essere utilizzata come riferimento per il dosaggio negli episodi emorragicied in chirurgia:Grado dell'emorragia/tipo di intervento chirurgico[Livello di Fattore VIII richiesto (%) o (UI/dl)]:Frequenza delle dosi (h)/Durata della terapia (gg).EMORRAGIE: Emartro in fase precoce, emorragie intramuscolari o orali [20-40]:Ripetere l'infusione ogni 12-24 ore(8-24 ore per pazienti di eta' inferiore a 6 anni) per almeno 1 giorno fino a che, a cessazione del dolore, l'episodio emorragico sia risolto o si sia giunti a guarigione. Emartri piu' estesi, emorragie intramuscolari o ematomi [30-60]:Ripetere l'infusione ogni 12-24 ore (8-24 ore per pazienti di eta' inferiore a 6 anni) per 3-4 giorni o piu', fino alla scomparsa del dolore e dell'invalidita' acuta. Emorragie a rischio per la vita [60-100]:Ripetere l'infusione ogni 8-24 ore (6-12 ore per pazienti di eta' inferiore a 6 anni) fino alla risoluzione dell'evento.INTERVENTI CHIRUNRGICI:Minori,incluse le avulsioni dentarie [30-60]:Ogni 24 ore (12-24 ore per pazienti di eta' inferiore a 6 anni), per almeno 1 giorno, fino al raggiungimento della guarigione.Maggiori [80-100 (pre- e post-intervento)]:Ripetere l'infusione ogni 8-24 ore (6-24 ore per pazienti di eta' inferiore a 6 anni) fino al raggiungimentodi una adeguata cicatrizzazione; successivamente continuare la terapia per almeno altri 7 giorni per mantenere l'attivita' del Fattore VIIIa valori compresi tra il 30-60% (UI/dl).La quantita' e la frequenza della somministrazione devono essere adattate alla risposta clinica perogni singolo caso. In certe circostanze, possono essere necessarie dosi maggiori di quelle calcolate usando la formula.Durante il corso deltrattamento e' consigliabile eseguire una adeguata determinazione deilivelli di Fattore VIII plasmatico per stabilire la dose da somministrare e la frequenza delle infusioni. In particolare, in caso di interventi chirurgici maggiori, e' indispensabile eseguire un attento monitoraggio della terapia sostitutiva per mezzo della determinazione dell'attivita' plasmatica del fattore VIII. La risposta verso il Fattore VIII puo' variare a seconda del singolo paziente, mostrando livelli differenti di recupero in vivo e differente emivita.Per la profilassi antiemorragica a lungo termine in pazienti affetti da grave emofilia A, le dosi usuali sono di 20-40 UI di Fattore VIII per kg di peso corporeo ad intervalli di 2-3 giorni. Nei pazienti di eta' inferiore a 6 anni siraccomandano dosi di 20-50 UI di Fattore VIII per kg di peso corporeo3-4 volte alla settimana. Nel caso in cui non si raggiungano i livelli di attivita' di Fattore VIII plasmatico desiderati o se l'emorragia non e' controllata con una dose adeguata, i pazienti devono essere monitorati per lo sviluppo di inibitore del Fattore VIII.Nei pazienti conelevati livelli di inibitore, la terapia con Fattore VIII puo' non risultare efficace per cui devono essere prese in considerazione altre opzioni terapeutiche. Il trattamento di tali pazienti deve essere effettuato sotto la responsabilita' di medici con esperienza nel trattamento dell'emofilia. ADVATE deve essere somministrato per via endovenosa. E' necessario determinare la velocita' di somministrazione, in modo danon creare disagio al paziente, fino ad un massimo di 10 ml/min.

Effetti indesiderati

Come con qualsiasi prodotto per via endovenosa, possono insorgere reazioni da ipersensibilita' di tipo allergico di cui i pazienti devono essere informati. Esse possono includere: eruzione cutanea, prurito, orticaria generalizzata, angioedema, ipotensione, shock e stress respiratorio acuto. Ai pazienti deve essere consigliato di contattare immediatamente il medico in caso di insorgenza di tali sintomi.Nel corso di studi clinici con ADVATE sono state riportate in totale 56 reazioni avverse da farmaco (ADR) in 27 su 234 singoli soggetti trattati. Le ADR riportate nella maggior parte dei soggetti sono state le seguenti: anticorpi neutralizzanti verso il Fattore VIII (5 soggetti), tutte verificatesi in pazienti precedentemente non trattati, con elevato rischio disviluppo di inibitori, capogiri cefalea (5 soggetti), febbre e capogiri (3 soggetti in ciascun caso). Delle 56 ADR, nessuna e' stata riportata in neonati, 16 sono state riportate in 13/32 lattanti, 7 in 4/56 bambini, 8 in 4/31 adolescenti e 25 in 14/94 adulti.La frequenza: moltocomune(>=1/10), comune(>=1/100 < 1/10), non comune(>=1/1.000 =1/10.000=16 anni), ai quali e' stata diagnosticata emofilia A da grave a moderatamente grave (FVIII <= 2%), con precedente esposizione a concentrati di Fattore VIII >= 150 giorni, 1 soggetto ha sviluppato inibitori a basso titolo (2,4 BU nel dosaggio modificato Bethesda) dopo 26 giorni di esposizione ad ADVATE. In questo soggetto, i test di follow-up su inibitori dopo ritiro dallo studio sono risultati negativi. Inoltre, su 53 soggetti pediatrici al di sotto dei 6 anni d'eta', anch'essi con diagnosi diemofilia A da grave a moderatamente grave (FVIII <= 2%), con precedente esposizione a concentrati di Fattore VIII >= 50 giorni, non e' stato riscontrato nessun inibitore di FVIII.In pazienti precedentemente non trattati in uno studio clinico in via di realizzazione, 5 soggetti (20%) su 25 cui era stato somministrato ADVATE hanno sviluppato inibitori del Fattore VIII. Di questi, 4 sono stati riscontrati ad alto titolo (>=5 unita' Bethesda) e 1 a basso titolo (GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOA causa dei rari casi di emofilia A fra le donne, non sono disponibili dati riguardanti l'impiego del farmaco in gravidanza. Non sono staticondotti studi sulla riproduzione animale. Pertantodurante la gravidanza, il beneficio relativo all'utilizzo dell'ADVATE deve essere confrontato con il rischio per la madre ed il bambino e deve essere usato solo se strettamente necessario.In assenza di dati relativi all'uso durante l'allattamento e' necessario interrompere la terapia.

Indicazioni

Trattamento e profilassi di episodi emorragici in pazienti affetti daemofilia A. Non contiene Fattore von Willebrand in quantita' farmacologicamente efficace e pertanto non e' indicato nel trattamento della malattia di von Willebrand.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' alla sostanza attiva o a uno qualsiasi degli eccipienti o alle proteine murine o di criceto.

Avvertenze

Come con tutti i farmaci per uso endovenoso, sono possibili reazioni di ipersensibilita' di tipo allergico. Il prodotto contiene tracce di proteine murine e di criceto.I pazienti devono essere informati circa le reazioni da ipersensibilita' di tipo immediato che comprendono eruzione cutanea, prurito, orticaria generalizzata, angioedema, ipotensione (es. capogiri o sincope), shock e stress respiratorio acuto (es. costrizione toracica, dispnea). Se insorgono tali sintomi, i pazienti devono interrompere immediatamente il trattamento e contattare il propriomedico.In caso di shock anafilattico devono essere osservate le procedure mediche per il trattamento dello shock.La formazione di anticorpineutralizzanti (inibitori) verso il Fattore VIII rappresenta una complicanza nota nel trattamento di soggetti affetti da emofilia A. Tali inibitori sono generalmente immunoglobuline IgG dirette contro l'attivita' procoagulante del Fattore VIII, e sono quantificate in Unita' Bethesda (UB) per ml di plasma per mezzo del test Bethesda modificato. Il rischio di sviluppare inibitori e' correlato al tempo di esposizione al Fattore VIII, essendo maggiore entro i primi 20 giorni, e ad altri fattori genetici e ambientali. Raramente gli inibitori possono svilupparsi dopo i primi 100 giorni dall'esposizione. Casi di comparsa di inibitori (a basso titolo) sono stati osservati a seguito del passaggio daun prodotto a base di Fattore VIII ricombinate ad un altro, in pazienti gia' in precedenza trattati con piu' di 100 giorni di esposizione econ una storia di sviluppo di inibitori.I pazienti trattati con Fattore VIII ricombinante della coagulazione devono essere sottoposti ad osservazioni cliniche e ad attento monitoraggio per evidenziare lo sviluppo di inibitori mediante adeguati test di laboratorio. Nell'interessedei pazienti si deve, ove possibile, ogni qualvolta venga loro somministrato ADVATE, prendere nota del nome e del numero di lotto del prodotto.Questo medicinale contiene 90 mmol di sodio per dose. Bisogna tenerne conto in caso di pazienti sottoposti a dieta iposodica.

Gravidanza e Allattamento

A causa dei rari casi di emofilia A fra le donne, non sono disponibili dati riguardanti l'impiego del farmaco in gravidanza. Non sono staticondotti studi sulla riproduzione animale. Pertantodurante la gravidanza, il beneficio relativo all'utilizzo dell'ADVATE deve essere confrontato con il rischio per la madre ed il bambino e deve essere usato solo se strettamente necessario.In assenza di dati relativi all'uso durante l'allattamento e' necessario interrompere la terapia.

Interazioni con altri prodotti

Non si conoscono interazioni di ADVATE con altri medicinali.

Forme Farmacologiche


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