adenuric 28 compresse rivestite 80mg a.menarini ind.farm.riun.srl

Che cosa è adenuric 28cpr riv 80mg?

Adenuric compresse rivestite prodotto da a.menarini ind.farm.riun.srl
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Adenuric risulta in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di antigottosi.
Contiene i principi attivi: febuxostat
Composizione Qualitativa e Quantitativa: febuxostat.
Codice AIC: 039538018 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento dell'iperuricemia cronica con deposito di urato (compresaun'anamnesi, o la presenza, di tofi e/o di artrite gottosa); indicatonegli adulti.

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Posologia

La dose orale raccomandata e' di 80 mg una volta al giorno e l'assunzione puo' avvenire indifferentemente sia vicino sia lontano dai pasti.Con valori sierici di acido urico > 6 mg/dL (357 mcmol/L) dopo 2-4 settimane, puo' essere presa in considerazione l'assunzione di 120 mg una volta al giorno. Il medicinale agisce abbastanza rapidamente da consentire una nuova determinazione dell'acido urico sierico dopo 2 settimane. L'obiettivo terapeutico e' ridurre e mantenere il livello d'acidourico sierico a valori inferiori a 6 mg/dL (357 mcmol/L). Per la profilassi delle riacutizzazioni della gotta e' raccomandato un periodo ditrattamento di almeno 6 mesi. Anziani: non e' necessario alcun aggiustamento del dosaggio. Insufficienza renale: l'efficacia e la sicurezzadel medicinale non sono state determinate in maniera completa nei pazienti con insufficienza renale di grado severo (clearance della creatinina CONSERVAZIONEQuesto medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.AVVERTENZEDisturbi cardio-vascolari: il trattamento con febuxostat non e' raccomandato nei pazienti con cardiopatia ischemica o con scompenso cardiaco congestizio. E' stata osservata un'incidenza numericamente maggiore di eventi cardiovascolari segnalati dallo sperimentatore (compresa morte cardiovascolare, infarto miocardico non fatale, ictus non fatale) nel gruppo trattato con febuxostat rispetto a quello trattato con allopurinolo negli studi APEX e FACT (1,3 vs 0,3 eventi per 100 anni paziente), ma non nello studio CONFIRMS. L'incidenza degli eventi cardiovascolari APTC segnalati dallo sperimentatore negli studi combinati di fase 3 (APEX, FACT e CONFIRMS) e' stata di 0,7 vs 0,6 eventi per 100 annipaziente. Negli studi di estensione a lungo termine, le incidenze degli eventi APTC segnalati dallo sperimentatore sono state 1,2 e 0,6 eventi per 100 anni paziente per febuxostat e allopurinolo, rispettivamente. Non e' stata osservata alcuna differenza statisticamente significativa e non e' stata stabilita alcuna relazione causale con febuxostat.I fattori di rischio individuati per questi pazienti sono stati una anamnesi clinica di malattia aterosclerotica e/o di infarto miocardico,oppure di insufficienza cardiaca congestizia. Allergia/ipersensibilita' al farmaco: nel periodo post-marketing sono state raccolte rare segnalazioni di gravi reazioni allergiche/ipersensibilita', inclusa la sindrome di Stevens-Johnson con esito potenzialmente letale e reazioni anafilattiche acute/shock. Nella maggior parte dei casi, queste reazioni si sono verificate durante il primo mese di terapia con febuxostat. Alcuni di questi pazienti, ma non tutti, hanno riportato insufficienzarenale e/o precedente ipersensibilita' all'allopurinolo. In alcuni casi, reazioni di ipersensibilita' grave sono state associate a coinvolgimento renale o epatico. I pazienti devono essere informati dei segni e dei sintomi e monitorati attentamente per sintomi di reazioni allergiche/ipersensibilita'. Il trattamento con febuxostat deve essere immediatamente interrotto se insorgono gravi reazioni allergiche/ipersensibilita', inclusa la sindrome di Stevens-Johnson, in quanto l'interruzione preventiva del trattamento e' associata a una prognosi migliore. Seil paziente ha sviluppato reazione allergica/ipersensibilita', inclusa la sindrome di Stevens-Johnson e reazione anafilattica acuta/shock, febuxostat non deve essere piu' somministrato. Attacchi acuti di gotta(riacutizzazione): il trattamento con febuxostat non deve essere iniziato fino a quando l'attacco acuto di gotta non si sia completamente risolto. All'inizio della terapia e' possibile che si verifichino delleriacutizzazioni della gotta dovute ad una variazione dei livelli di acido urico sierico, che si determina in seguito ad una mobilitazione degli urati dai depositi tessutali. All'inizio del trattamento con febuxostat si raccomanda una profilassi contro le riacutizzazioni della gotta per almeno 6 mesi facendo uso di un FANS oppure della colchicina. Qualora si verifichi una riacutizzazione della gotta durante il trattamento con febuxostat, l'assunzione di quest'ultimo non va sospesa. La riacutizzazione deve essere trattata simultaneamente, secondo le esigenze del singolo paziente. Il trattamento continuato con febuxostat riduce la frequenza e l'intensita' delle riacutizzazioni della gotta. Deposito della xantina: nei pazienti nei quali risulta aumentata la velocita' con la quale gli urati si formano (ad esempio nelle neoplasie maligne e durante il loro trattamento oppure nella sindrome di Lesch-Nyhan), la concentrazione assoluta di xantina nelle urine potrebbe, in rari casi, aumentare in misura tale da consentirne il deposito nelle vie urinarie. Poiche' non esiste esperienza con febuxostat, il suo uso in questa categoria di pazienti non e' raccomandato. Mercaptopurina/azatioprina: l'uso di febuxostat non e' raccomandato nei pazienti trattati contemporaneamente con mercaptopurina/azatioprina. Quando l'utilizzo concomitante non puo' essere evitato i pazienti devono essere attentamente monitorati. Per evitare possibili effetti ematologici e' raccomandata una riduzione del dosaggio di mercaptopurina o azatioprina. Soggetti che hanno subito un trapianto d'organo: poiche' non c'e' esperienzasull'uso del prodtto in soggetti che hanno subito un trapianto d'organo, l'uso di febuxostat non e' raccomandato in questi pazienti. Teofillina: febuxostat va utilizzato con cautela nei pazienti trattati contemporaneamente con teofillina e si devono controllare i livelli della teofillina nei pazienti che iniziano la terapia con febuxostat. Epatopatie: durante gli studi clinici combinati di fase 3, nei pazienti trattati con febuxostat sono state osservate delle lievi anomalie nei valori dei test di funzionalita' epatica (5,0 %). Si raccomanda lo svolgimento di test di funzionalita' epatica prima dell'inizio della terapia con febuxostat e successivamente ad intervalli periodici secondo il giudizio medico. Malattie della tiroide: negli studi di estensione in aperto a lungo termine sono stati osservati aumentati valori del TSH (>5,5 mcUI/mL) in pazienti trattati per lungo tempo con febuxostat (5,5%).Si deve usare cautela con febuxostat nei pazienti con alterata funzione tiroidea. Le compresse di febuxostat contengono lattosio.INTERAZIONIMercaptopurina/azatioprina: sulla base del meccanismo d'azione di febuxostat sull'inibizione della xantina ossidasi (XO), non si raccomandal'uso contemporaneo del farmaco con mercaptopurina/azatioprina. L'inibizione della XO ad opera di febuxostat puo' causare un aumento delle concentrazioni plasmatiche di questi farmaci, che porta a tossicita'. Non sono stati condotti studi di interazione di febuxostat con farmacimetabolizzati dalla XO. Non sono stati svolti studi d'interazione trafebuxostat e chemioterapia citotossica. Non sono disponibili dati circa la sicurezza di febuxostat usato contemporaneamente alla terapia citotossica. Teofillina: sebbene non siano stati svolti studi d'interazione con febuxostat, l'inibizione della XO puo' determinare un aumento dei livelli di teofillina (con altri inibitori della XO e' stata riportata l'inibizione del metabolismo delle teofillina). Di conseguenza, si consiglia cautela qualora si debbano somministrare contemporaneamente tali principi attivi. Inoltre, e' necessario controllare i livelli della teofillina nei pazienti che iniziano una terapia a base di febuxostat. Naproxene ed altri inibitori della glucuronidazione: il metabolismo di febuxostat dipende dagli enzimi uridina-glucuronosil-transferasi (UGT). I farmaci che inibiscono la glucuronidazione, quali i FANS edil probenecid, sono in grado, teoricamente, di influire sull'eliminazione di febuxostat. In soggetti sani, l'uso contemporaneo di febuxostat e naproxene 250 mg due volte al giorno era associato ad un aumento dell'esposizione a febuxostat (C max 28%, AUC 41% e t mezzo 26%). Neglistudi clinici, l'uso di naproxene o di altri FANS/inibitori della Cox-2 non e' risultato correlato ad alcun aumento clinicamente significativo degli effetti indesiderati. Febuxostat puo' essere somministrato contemporaneamente a naproxene, senza alcuna necessita' di aggiustamento del dosaggio di febuxostat o di naproxene. Induttori della glucuronidazione: i potenti induttori degli enzimi UGT possono determinare un aumento del metabolismo ed una diminuzione dell'efficacia di febuxostat. Si raccomanda pertanto un controllo dell'acido urico sierico 1 -2 settimane dopo l'inizio della terapia con un potente induttore della glucuronidazione. Viceversa, l'interruzione del trattamento con un induttore della glucuronidazione puo' determinare un aumento dei livelli plasmatici di febuxostat. Colchicina/indometacina/idroclorotiazide/warfarin: febuxostat puo' essere somministrato contemporaneamente a colchicina o a indometacina senza necessita' di aggiustare il dosaggio di febuxostat o dell'altro principio attivo somministrato contemporaneamente.Non e' necessario alcun aggiustamento del dosaggio di febuxostat quando somministrato contemporaneamente a idroclorotiazide. Non e' necessario alcun aggiustamento del dosaggio di warfarin quando somministrato contemporaneamente a febuxostat. La somministrazione di febuxostat (80mg o 120 mg una volta al giorno) con warfarin non ha avuto effetti sulla farmacocinetica di warfarin nei pazienti sani. Inoltre l'INR ed ilFattore VII attivato non sono influenzati dalla somministrazione di febuxostat. Desipramina/substrati CYP2D6: febuxostat ha dimostrato di essere un debole inibitore del CYP2D6 in vitro. In uno studio in soggetti sani, il medicinale 120 mg una volta al giorno hanno determinato unaumento medio pari al 22% dell'AUC di desipramina, un substrato del CYP2D6, indicando una possibile azione inibitoria debole da parte di febuxostat sull'enzima CYP2D6 in vivo . In caso di contemporanea somministrazione di febuxostat e di altri substrati del CYP2D6, non e' pertanto ipotizzabile la necessita' di alcun aggiustamento del dosaggio per nessuno di questi composti. Antiacidi: e' stato dimostrato che la contemporanea assunzione di un antiacido contenente idrossido di magnesio ed idrossido di alluminio ritarda l'assorbimento di febuxostat (di circa 1 ora) e provoca una diminuzione del 32% della C max , mentre non e' stata osservata alcuna variazione significativa relativamente all'AUC. E' pertanto possibile assumere febuxostat senza tener conto dell'uso di farmaci antiacidi.EFFETTI INDESIDERATILe reazioni avverse segnalate piu' comunemente negli studi clinici e nell'esperienza post-marketing sono attacchi acuti di gotta, alterazioni della funzionalita' epatica, diarrea, nausea, cefalea, eruzioni cutanee ed edema. Queste reazioni avverse sono state per lo piu' di lieveo moderata gravita'. Rare reazioni gravi di ipersensibilita' a febuxostat, alcune delle quali sono state associate a sintomi sistemici, si sono verificate nell'esperienza post-marketing. Le reazioni avverse comuni (>=1/100 - =1/1.000 - =1/10.000 - >Reazioni avverse segnalate negli studi combinati di fase III a lungo termine e nell'esperienza post-marketing. Patologie del sistema emolinfopoietico. Rari: pancitopenia, trombocitopenia.Disturbi del sistema immunitario. Rari: reazione anafilattica, ipersensibilita' al farmaco. Patologie endocrine. Non comuni: incremento deilivelli ematici dell'ormone stimolante la tiroide (TSH). Patologie dell'occhio. Rari: visione offuscata. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comuni: attacchi di gotta; non comuni: diabete mellito, iperlipidemia, diminuzione dell'appetito, aumento del peso; rari: diminuzione del peso, aumento dell'appetito, anoressia. Disturbi psichiatrici. Non comuni: calo della libido, insonnia; rari: nervosismo. Patologiedel sistema nervoso. Comuni: cefalea; non comuni: capogiri, parestesie, emiparesi sonnolenza, alterazioni del gusto, ipoestesie, iposmia. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Rari: tinnito. Patologie cardiache. Non comuni: fibrillazioni atriali, palpitazioni, ECG anormale. Patologie vascolari. Non comuni: ipertensione, arrossamento del volto, vampate di calore. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comuni: dispnea, bronchite, infezione del tratto respiratorio superiore, tosse. Patologie gastrointestinali. Comuni: diarrea, nausea; non comuni: dolore addominale, distensione addominale, malattia da reflusso gastro-esofageo, vomito, bocca secca, dispepsia, stitichezza, defecazione frequente, flatulenza, fastidio gastrointestinale; rari: pancreatite, ulcerazione buccale. Patologie epatobiliari. Comuni: anomalie nei valori dei test di funzionalita' epatica; non comuni: colelitiasi;rari: epatite, ittero. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comuni: Rash cutaneo (tra cui vari tipi di rash riportati con frequenze piu' basse); non comuni: dermatite, orticaria, prurito, alterazione del colore della pelle, lesioni cutanee, petecchie, rash maculare, rash maculopapulare, rash papulare; rari: sindrome di Stevens-Johnson,angioedema, eruzione cutanea generalizzata (grave), eritema, eruzionecutanea esfoliativa, rash follicolare, rash vescicolare, rash pustoloso, rash pruriginoso, rash eritematoso, rash morbillifome, alopecia, iperidrosi. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comuni: artralgia, artrite, mialgia, dolore muscoloscheletrico, debolezza muscolare, spasmi muscolari, tensione muscolare, borsite; rari: rabdomiolisi, rigidita' articolare, rigidita' muscoloscheletrica. Patologie renali e urinarie. Non comuni: insufficienza renale, nefrolitiasi, ematuria, pollachiuria, proteinuria; rari: nefrite tubulointerstiziale, urgenza della minzione. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comuni: disfunzione erettile. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comuni: edema; non comuni: spossatezza, dolore toracico, fastidio toracico; rari: sete. Esami diagnostici. Non comuni: aumento dell'amilasi nel sangue, diminuzione della conta piastrinica, diminuizione del numero di leucociti, diminuzione della conta dei linfociti, aumento della creatinanel sangue, aumento della creatinina nel sangue, diminuzione dell'emoglobina, aumento dell'urea,, aumento dei trigliceridi nel sangue, aumento del colesterolo nel sangue, diminuzione dell'ematocrito, aumento della lattato deidrogenasi nel sangue, aumento del potassio nel sangue;rari: aumento del glucosio nel sangue, tempo di tromboplastina parziale attivato prolungato, diminuzione della conta cellulare dei globuli rossi, aumento della fosfatasi alcalina nel sangue. Il trattamento emergente di diarrea non- infettiva, e alterazione dei test di funzionalita' epatica nella studi combinati di fase 3 sono piu' frequenti nei pazienti trattati contemporaneamente con colchicina. Descrizione delle reazioni avverse selezionate: rari casi di gravi reazioni di ipersensibilita' a febuxostat, inclusa la sindrome di Stevens-Johnson e reazionianafilattiche/shock, si sono verificati nell'esperienza post-marketing. La sindrome di Stevens-Johnson e' caratterizzata da eruzioni cutanee progressive associate a vescicole o lesioni della mucosa e irritazione agli occhi. Reazioni di ipersensibilita' a febuxostat possono essere associate ai seguenti sintomi: reazioni cutanee caratterizzate da eruzione maculopapulare infiltrata, rash generalizzati o esfoliativi, maanche lesioni cutanee, edema facciale, febbre, alterazioni ematologiche quali trombocitopenia, e coinvolgimento singolo o multiplo di organi (fegato e reni, inclusa nefrite tubulo-interstiziale). Attacchi acuti di gotta sono stati comunemente osservati subito dopo l'inizio del trattamento e durante i primi mesi. Successivamente, la frequenza di riacutizzazione della gotta diminuisce in modo dipendente dal tempo. E'raccomandata la profilassi degli attacchi acuti di gotta.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOI dati su un numero molto limitato di gravidanze esposte non indicanoeffetti indesiderati di febuxostat sulla gravidanza o sulla salute del feto/neonato. Gli studi su animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrionale/fetale o parto. Il rischio potenziale per gli esseri umani non e' noto. Febuxostat non deve essere usato durante la gravidanza. Non e' noto se febuxostat sia escreto nel latte materno. Studi condotti sull'animale hanno dimostratoun'escrezione di tale principio attivo nel latte materno accompagnatada un deficit dello sviluppo nei nuovi nati durante l'allattamento. Non si puo' escludere un rischio per il neonato allattato al seno. Febuxostat non va utilizzato durante l'allattamento al seno. In studi di riproduzione su animali, dosi fino a 48 mg/kg/die non hanno evidenziatoeffetti avversi dose-dipendente sulla fertilita'. L'effetto del medicinale sulla fertilita' umana non e' noto.

Effetti indesiderati

Le reazioni avverse segnalate piu' comunemente negli studi clinici e nell'esperienza post-marketing sono attacchi acuti di gotta, alterazioni della funzionalita' epatica, diarrea, nausea, cefalea, eruzioni cutanee ed edema. Queste reazioni avverse sono state per lo piu' di lieveo moderata gravita'. Rare reazioni gravi di ipersensibilita' a febuxostat, alcune delle quali sono state associate a sintomi sistemici, si sono verificate nell'esperienza post-marketing. Le reazioni avverse comuni (>=1/100 - =1/1.000 - =1/10.000 - >Reazioni avverse segnalate negli studi combinati di fase III a lungo termine e nell'esperienza post-marketing. Patologie del sistema emolinfopoietico. Rari: pancitopenia, trombocitopenia.Disturbi del sistema immunitario. Rari: reazione anafilattica, ipersensibilita' al farmaco. Patologie endocrine. Non comuni: incremento deilivelli ematici dell'ormone stimolante la tiroide (TSH). Patologie dell'occhio. Rari: visione offuscata. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comuni: attacchi di gotta; non comuni: diabete mellito, iperlipidemia, diminuzione dell'appetito, aumento del peso; rari: diminuzione del peso, aumento dell'appetito, anoressia. Disturbi psichiatrici. Non comuni: calo della libido, insonnia; rari: nervosismo. Patologiedel sistema nervoso. Comuni: cefalea; non comuni: capogiri, parestesie, emiparesi sonnolenza, alterazioni del gusto, ipoestesie, iposmia. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Rari: tinnito. Patologie cardiache. Non comuni: fibrillazioni atriali, palpitazioni, ECG anormale. Patologie vascolari. Non comuni: ipertensione, arrossamento del volto, vampate di calore. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comuni: dispnea, bronchite, infezione del tratto respiratorio superiore, tosse. Patologie gastrointestinali. Comuni: diarrea, nausea; non comuni: dolore addominale, distensione addominale, malattia da reflusso gastro-esofageo, vomito, bocca secca, dispepsia, stitichezza, defecazione frequente, flatulenza, fastidio gastrointestinale; rari: pancreatite, ulcerazione buccale. Patologie epatobiliari. Comuni: anomalie nei valori dei test di funzionalita' epatica; non comuni: colelitiasi;rari: epatite, ittero. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comuni: Rash cutaneo (tra cui vari tipi di rash riportati con frequenze piu' basse); non comuni: dermatite, orticaria, prurito, alterazione del colore della pelle, lesioni cutanee, petecchie, rash maculare, rash maculopapulare, rash papulare; rari: sindrome di Stevens-Johnson,angioedema, eruzione cutanea generalizzata (grave), eritema, eruzionecutanea esfoliativa, rash follicolare, rash vescicolare, rash pustoloso, rash pruriginoso, rash eritematoso, rash morbillifome, alopecia, iperidrosi. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comuni: artralgia, artrite, mialgia, dolore muscoloscheletrico, debolezza muscolare, spasmi muscolari, tensione muscolare, borsite; rari: rabdomiolisi, rigidita' articolare, rigidita' muscoloscheletrica. Patologie renali e urinarie. Non comuni: insufficienza renale, nefrolitiasi, ematuria, pollachiuria, proteinuria; rari: nefrite tubulointerstiziale, urgenza della minzione. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comuni: disfunzione erettile. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comuni: edema; non comuni: spossatezza, dolore toracico, fastidio toracico; rari: sete. Esami diagnostici. Non comuni: aumento dell'amilasi nel sangue, diminuzione della conta piastrinica, diminuizione del numero di leucociti, diminuzione della conta dei linfociti, aumento della creatinanel sangue, aumento della creatinina nel sangue, diminuzione dell'emoglobina, aumento dell'urea,, aumento dei trigliceridi nel sangue, aumento del colesterolo nel sangue, diminuzione dell'ematocrito, aumento della lattato deidrogenasi nel sangue, aumento del potassio nel sangue;rari: aumento del glucosio nel sangue, tempo di tromboplastina parziale attivato prolungato, diminuzione della conta cellulare dei globuli rossi, aumento della fosfatasi alcalina nel sangue. Il trattamento emergente di diarrea non- infettiva, e alterazione dei test di funzionalita' epatica nella studi combinati di fase 3 sono piu' frequenti nei pazienti trattati contemporaneamente con colchicina. Descrizione delle reazioni avverse selezionate: rari casi di gravi reazioni di ipersensibilita' a febuxostat, inclusa la sindrome di Stevens-Johnson e reazionianafilattiche/shock, si sono verificati nell'esperienza post-marketing. La sindrome di Stevens-Johnson e' caratterizzata da eruzioni cutanee progressive associate a vescicole o lesioni della mucosa e irritazione agli occhi. Reazioni di ipersensibilita' a febuxostat possono essere associate ai seguenti sintomi: reazioni cutanee caratterizzate da eruzione maculopapulare infiltrata, rash generalizzati o esfoliativi, maanche lesioni cutanee, edema facciale, febbre, alterazioni ematologiche quali trombocitopenia, e coinvolgimento singolo o multiplo di organi (fegato e reni, inclusa nefrite tubulo-interstiziale). Attacchi acuti di gotta sono stati comunemente osservati subito dopo l'inizio del trattamento e durante i primi mesi. Successivamente, la frequenza di riacutizzazione della gotta diminuisce in modo dipendente dal tempo. E'raccomandata la profilassi degli attacchi acuti di gotta.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOI dati su un numero molto limitato di gravidanze esposte non indicanoeffetti indesiderati di febuxostat sulla gravidanza o sulla salute del feto/neonato. Gli studi su animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrionale/fetale o parto. Il rischio potenziale per gli esseri umani non e' noto. Febuxostat non deve essere usato durante la gravidanza. Non e' noto se febuxostat sia escreto nel latte materno. Studi condotti sull'animale hanno dimostratoun'escrezione di tale principio attivo nel latte materno accompagnatada un deficit dello sviluppo nei nuovi nati durante l'allattamento. Non si puo' escludere un rischio per il neonato allattato al seno. Febuxostat non va utilizzato durante l'allattamento al seno. In studi di riproduzione su animali, dosi fino a 48 mg/kg/die non hanno evidenziatoeffetti avversi dose-dipendente sulla fertilita'. L'effetto del medicinale sulla fertilita' umana non e' noto.

Indicazioni

Trattamento dell'iperuricemia cronica con deposito di urato (compresaun'anamnesi, o la presenza, di tofi e/o di artrite gottosa); indicatonegli adulti.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Composizione ed Eccipienti

Nucleo della compressa: lattosio monoidrato, cellulosa microcristallina, magnesio stearato, idrossipropilcellulosa, croscarmellosio sodico,silice, colloidale idrato. >>Rivestimento della compressa. Opadry II,giallo, 85F42129 contenente: alcol polivinilico, titanio biossido (E171), macrogol tipo 3350, talco, ossido di ferro giallo (E172).

Avvertenze

Disturbi cardio-vascolari: il trattamento con febuxostat non e' raccomandato nei pazienti con cardiopatia ischemica o con scompenso cardiaco congestizio. E' stata osservata un'incidenza numericamente maggiore di eventi cardiovascolari segnalati dallo sperimentatore (compresa morte cardiovascolare, infarto miocardico non fatale, ictus non fatale) nel gruppo trattato con febuxostat rispetto a quello trattato con allopurinolo negli studi APEX e FACT (1,3 vs 0,3 eventi per 100 anni paziente), ma non nello studio CONFIRMS. L'incidenza degli eventi cardiovascolari APTC segnalati dallo sperimentatore negli studi combinati di fase 3 (APEX, FACT e CONFIRMS) e' stata di 0,7 vs 0,6 eventi per 100 annipaziente. Negli studi di estensione a lungo termine, le incidenze degli eventi APTC segnalati dallo sperimentatore sono state 1,2 e 0,6 eventi per 100 anni paziente per febuxostat e allopurinolo, rispettivamente. Non e' stata osservata alcuna differenza statisticamente significativa e non e' stata stabilita alcuna relazione causale con febuxostat.I fattori di rischio individuati per questi pazienti sono stati una anamnesi clinica di malattia aterosclerotica e/o di infarto miocardico,oppure di insufficienza cardiaca congestizia. Allergia/ipersensibilita' al farmaco: nel periodo post-marketing sono state raccolte rare segnalazioni di gravi reazioni allergiche/ipersensibilita', inclusa la sindrome di Stevens-Johnson con esito potenzialmente letale e reazioni anafilattiche acute/shock. Nella maggior parte dei casi, queste reazioni si sono verificate durante il primo mese di terapia con febuxostat. Alcuni di questi pazienti, ma non tutti, hanno riportato insufficienzarenale e/o precedente ipersensibilita' all'allopurinolo. In alcuni casi, reazioni di ipersensibilita' grave sono state associate a coinvolgimento renale o epatico. I pazienti devono essere informati dei segni e dei sintomi e monitorati attentamente per sintomi di reazioni allergiche/ipersensibilita'. Il trattamento con febuxostat deve essere immediatamente interrotto se insorgono gravi reazioni allergiche/ipersensibilita', inclusa la sindrome di Stevens-Johnson, in quanto l'interruzione preventiva del trattamento e' associata a una prognosi migliore. Seil paziente ha sviluppato reazione allergica/ipersensibilita', inclusa la sindrome di Stevens-Johnson e reazione anafilattica acuta/shock, febuxostat non deve essere piu' somministrato. Attacchi acuti di gotta(riacutizzazione): il trattamento con febuxostat non deve essere iniziato fino a quando l'attacco acuto di gotta non si sia completamente risolto. All'inizio della terapia e' possibile che si verifichino delleriacutizzazioni della gotta dovute ad una variazione dei livelli di acido urico sierico, che si determina in seguito ad una mobilitazione degli urati dai depositi tessutali. All'inizio del trattamento con febuxostat si raccomanda una profilassi contro le riacutizzazioni della gotta per almeno 6 mesi facendo uso di un FANS oppure della colchicina. Qualora si verifichi una riacutizzazione della gotta durante il trattamento con febuxostat, l'assunzione di quest'ultimo non va sospesa. La riacutizzazione deve essere trattata simultaneamente, secondo le esigenze del singolo paziente. Il trattamento continuato con febuxostat riduce la frequenza e l'intensita' delle riacutizzazioni della gotta. Deposito della xantina: nei pazienti nei quali risulta aumentata la velocita' con la quale gli urati si formano (ad esempio nelle neoplasie maligne e durante il loro trattamento oppure nella sindrome di Lesch-Nyhan), la concentrazione assoluta di xantina nelle urine potrebbe, in rari casi, aumentare in misura tale da consentirne il deposito nelle vie urinarie. Poiche' non esiste esperienza con febuxostat, il suo uso in questa categoria di pazienti non e' raccomandato. Mercaptopurina/azatioprina: l'uso di febuxostat non e' raccomandato nei pazienti trattati contemporaneamente con mercaptopurina/azatioprina. Quando l'utilizzo concomitante non puo' essere evitato i pazienti devono essere attentamente monitorati. Per evitare possibili effetti ematologici e' raccomandata una riduzione del dosaggio di mercaptopurina o azatioprina. Soggetti che hanno subito un trapianto d'organo: poiche' non c'e' esperienzasull'uso del prodtto in soggetti che hanno subito un trapianto d'organo, l'uso di febuxostat non e' raccomandato in questi pazienti. Teofillina: febuxostat va utilizzato con cautela nei pazienti trattati contemporaneamente con teofillina e si devono controllare i livelli della teofillina nei pazienti che iniziano la terapia con febuxostat. Epatopatie: durante gli studi clinici combinati di fase 3, nei pazienti trattati con febuxostat sono state osservate delle lievi anomalie nei valori dei test di funzionalita' epatica (5,0 %). Si raccomanda lo svolgimento di test di funzionalita' epatica prima dell'inizio della terapia con febuxostat e successivamente ad intervalli periodici secondo il giudizio medico. Malattie della tiroide: negli studi di estensione in aperto a lungo termine sono stati osservati aumentati valori del TSH (>5,5 mcUI/mL) in pazienti trattati per lungo tempo con febuxostat (5,5%).Si deve usare cautela con febuxostat nei pazienti con alterata funzione tiroidea. Le compresse di febuxostat contengono lattosio.

Gravidanza e Allattamento

I dati su un numero molto limitato di gravidanze esposte non indicanoeffetti indesiderati di febuxostat sulla gravidanza o sulla salute del feto/neonato. Gli studi su animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrionale/fetale o parto. Il rischio potenziale per gli esseri umani non e' noto. Febuxostat non deve essere usato durante la gravidanza. Non e' noto se febuxostat sia escreto nel latte materno. Studi condotti sull'animale hanno dimostratoun'escrezione di tale principio attivo nel latte materno accompagnatada un deficit dello sviluppo nei nuovi nati durante l'allattamento. Non si puo' escludere un rischio per il neonato allattato al seno. Febuxostat non va utilizzato durante l'allattamento al seno. In studi di riproduzione su animali, dosi fino a 48 mg/kg/die non hanno evidenziatoeffetti avversi dose-dipendente sulla fertilita'. L'effetto del medicinale sulla fertilita' umana non e' noto.

Interazioni con altri prodotti

Mercaptopurina/azatioprina: sulla base del meccanismo d'azione di febuxostat sull'inibizione della xantina ossidasi (XO), non si raccomandal'uso contemporaneo del farmaco con mercaptopurina/azatioprina. L'inibizione della XO ad opera di febuxostat puo' causare un aumento delle concentrazioni plasmatiche di questi farmaci, che porta a tossicita'. Non sono stati condotti studi di interazione di febuxostat con farmacimetabolizzati dalla XO. Non sono stati svolti studi d'interazione trafebuxostat e chemioterapia citotossica. Non sono disponibili dati circa la sicurezza di febuxostat usato contemporaneamente alla terapia citotossica. Teofillina: sebbene non siano stati svolti studi d'interazione con febuxostat, l'inibizione della XO puo' determinare un aumento dei livelli di teofillina (con altri inibitori della XO e' stata riportata l'inibizione del metabolismo delle teofillina). Di conseguenza, si consiglia cautela qualora si debbano somministrare contemporaneamente tali principi attivi. Inoltre, e' necessario controllare i livelli della teofillina nei pazienti che iniziano una terapia a base di febuxostat. Naproxene ed altri inibitori della glucuronidazione: il metabolismo di febuxostat dipende dagli enzimi uridina-glucuronosil-transferasi (UGT). I farmaci che inibiscono la glucuronidazione, quali i FANS edil probenecid, sono in grado, teoricamente, di influire sull'eliminazione di febuxostat. In soggetti sani, l'uso contemporaneo di febuxostat e naproxene 250 mg due volte al giorno era associato ad un aumento dell'esposizione a febuxostat (C max 28%, AUC 41% e t mezzo 26%). Neglistudi clinici, l'uso di naproxene o di altri FANS/inibitori della Cox-2 non e' risultato correlato ad alcun aumento clinicamente significativo degli effetti indesiderati. Febuxostat puo' essere somministrato contemporaneamente a naproxene, senza alcuna necessita' di aggiustamento del dosaggio di febuxostat o di naproxene. Induttori della glucuronidazione: i potenti induttori degli enzimi UGT possono determinare un aumento del metabolismo ed una diminuzione dell'efficacia di febuxostat. Si raccomanda pertanto un controllo dell'acido urico sierico 1 -2 settimane dopo l'inizio della terapia con un potente induttore della glucuronidazione. Viceversa, l'interruzione del trattamento con un induttore della glucuronidazione puo' determinare un aumento dei livelli plasmatici di febuxostat. Colchicina/indometacina/idroclorotiazide/warfarin: febuxostat puo' essere somministrato contemporaneamente a colchicina o a indometacina senza necessita' di aggiustare il dosaggio di febuxostat o dell'altro principio attivo somministrato contemporaneamente.Non e' necessario alcun aggiustamento del dosaggio di febuxostat quando somministrato contemporaneamente a idroclorotiazide. Non e' necessario alcun aggiustamento del dosaggio di warfarin quando somministrato contemporaneamente a febuxostat. La somministrazione di febuxostat (80mg o 120 mg una volta al giorno) con warfarin non ha avuto effetti sulla farmacocinetica di warfarin nei pazienti sani. Inoltre l'INR ed ilFattore VII attivato non sono influenzati dalla somministrazione di febuxostat. Desipramina/substrati CYP2D6: febuxostat ha dimostrato di essere un debole inibitore del CYP2D6 in vitro. In uno studio in soggetti sani, il medicinale 120 mg una volta al giorno hanno determinato unaumento medio pari al 22% dell'AUC di desipramina, un substrato del CYP2D6, indicando una possibile azione inibitoria debole da parte di febuxostat sull'enzima CYP2D6 in vivo . In caso di contemporanea somministrazione di febuxostat e di altri substrati del CYP2D6, non e' pertanto ipotizzabile la necessita' di alcun aggiustamento del dosaggio per nessuno di questi composti. Antiacidi: e' stato dimostrato che la contemporanea assunzione di un antiacido contenente idrossido di magnesio ed idrossido di alluminio ritarda l'assorbimento di febuxostat (di circa 1 ora) e provoca una diminuzione del 32% della C max , mentre non e' stata osservata alcuna variazione significativa relativamente all'AUC. E' pertanto possibile assumere febuxostat senza tener conto dell'uso di farmaci antiacidi.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.