acurmil*ev 5f 25mg 2,5ml atracurio lisapharma spa
Che cosa è acurmil ev 5f 25mg 2,5ml?
Acurmil soluzione iniettabile prodotto da
lisapharma spa
è un farmaco solo uso ospedaliero della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Acurmil risulta
disponibile solo nelle farmaice ospedaliere o specialistico
E' utilizzato per la cura di miorilassanti ad azione periferica.
Contiene i principi attivi:
atracurio besilato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: una fiala da 2,5 ml contiene: atracurio besilato 25 mg. una fiala da 5 ml contiene: atracurio besilato 50 mg.
Codice AIC: 035348010
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Il medicinale e' un bloccante neuromuscolare non depolarizzante altamente selettivo, da utilizzare in anestesia per facilitare l'intubazione tracheale e per ottenere il rilasciamento muscolare in un vasto ambito di procedure chirurgiche che lo richiedono e nella ventilazione controllata. Esso e' anche indicato per facilitare la ventilazione controllata in pazienti ricoverati presso Unita' di Terapia Intensiva. Il prodotto e' inoltre idoneo per il mantenimento del rilasciamento muscolare durante l'intervento di taglio cesareo.
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Posologia
Somministrare esclusivamente per via endovenosa. Somministrare lentamente per evitare la transitoria caduta pressoria che talvolta puo' conseguire ad un'iniezione rapida. >>Adulti. Uso per iniezione: da 0,3 a 0,6 mg/kg sulla base della durata richiesta di blocco completo e determinano un rilasciamento adeguato per tempi variabili da 15 a 35 minuti. Il blocco completo puo' essere prolungato con dosi supplementari di 0,1 - 0,2 mg/kg, secondo le necessita'. Successive dosi supplementari non provocano accumulo. L'intubazione endotracheale puo' essere effettuata, in genere, entro 90 secondi dall'iniezione endovenosa di 0,5 - 0,6 mg/kg di farmaco. Il blocco neuromuscolare provocato dal medicinalepuo' essere rapidamente e permanentemente risolto da dosi standard dianticolinesterasici, quali la neostigmina, in associazione con un agente anticolinergico quale l'atropina. La ripresa della fine del bloccocompleto, senza l'impiego di neostigmina, avviene in circa 35 minuti,calcolati dalla ricomparsa della risposta tetanica al 95% di ripresa della normale funzione neuromuscolare. Uso per fleboclisi: dopo una dose iniziale di 0,3 - 0,6 mg/kg per iniezione endovenosa, il farmaco puo' essere somministrato per fleboclisi alle dosi di 0,005 - 0,01 mg/kg/min, per mantenere il blocco neuromuscolare nel corso di lunghi interventi chirurgici. Un dosaggio accurato del farmaco somministrato per fleboclisi puo' essere ottenuto utilizzando una siringa a pompa. Il prodotto puo' essere somministrato per fleboclisi durante gli interventi di by-pass cardiopolmonare alle velocita' sopra indicate. L'ipotermia indotta, a temperature di 25 gradi C o 26 gradi C, riduce la velocita'di inattivazione dell'Atracurio, pertanto, a tali temperature, il blocco neuromuscolare completo puo' essere mantenuto dimezzando la velocita' iniziale di fleboclisi. Il medicinale e' compatibile con le seguenti soluzioni per fleboclisi, per i periodi di stabilita' indicati. Fisiologica 0,9% p/v: periodo di stabilita' 24 ore; glucosio 5% p/v: periodo di stabilita' 8 ore; ringer: periodi di stabilita' 8 ore; glucosiocon sodio cloruro I (rispettivamente 4,7% p/v e 0,18% p/v): periodo di stabilita' 8 ore; ringer lattato: periodi di stabilita' 4 ore. Quando diluite in queste soluzioni, per ottenere concentrazioni da 0,5 a 0,9 mg/ml, le fleboclisi del medicinale sono stabili, alla luce del giorno, a temperature fino a 30 gradi C. Il farmaco puo' essere diluito anche in acqua per preparazioni iniettabili fino ad ottenere concentrazioni di 0,5 - 0,9 mg/ml, sebbene non se ne raccomandi l'impiego nelle fleboclisi. Tali diluizioni sono stabili per 8 ore a temperature fino a30 gradi C. Bambini: oltre 1 mese di vita e' lo stesso di quello per gli adulti su una base di mg/kg di peso corporeo. Anziani: il farmaco puo' essere utilizzato a dosi standard nei pazienti anziani. Uso in pazienti con insufficienza renale o epatica: il farmaco puo' essere utilizzato a dosi standard nei pazienti con insufficienza renale o epatica. Uso nei pazienti con gravi malattie cardiovascolari: somministrare lentamente nell'arco di 60 secondi. Uso in Unita' di Terapia Intensiva:dopo l'eventuale somministrazione di una dose iniziale di 0,3-0,6 mg/kg per iniezione endovenosa, il farmaco puo' essere somministrato per fleboclisi alle dosi di 11-13 mcg/kg/min (0,65-0,78 mg/kg/ora) per mantenere il blocco neuromuscolare. Esiste, in ogni caso, un'ampia variabilita' nei pazienti riguardo alle dosi necessarie (da 4,5 mcg/kg/min a29,5 mcg/kg/min). I dati disponibili indicano che il fabbisogno del medicinale puo' aumentare nel corso di una prolungata somministrazione nei reparti di terapia intensiva; piu' comunemente nei pazienti che sviluppano edemi periferici. Il recupero dal blocco neuromuscolare (TOF>0,75) dopo un'infusione del prodotto non viene influenzato dalla durata della somministrazione. Il recupero spontaneo si verifica in circa 60 minuti (range 32-108 min).
Effetti indesiderati
Le reazioni avverse vengono di seguito elencate, classificate per sistemi, organi e frequenza. Le frequenze si definiscono come: molto comune > 1/10, comune > 1/100 e 1/1000 e 1/10 000 e > Dati dei trial clinici. Patologie vascolari. Comune: ipotensione (lieve, transitoria), arrossamento cutaneo. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: broncospasmo. >> Dati postvendita. Disturbi del sistema immunitario. Molto rari: reazione anafilattica, reazione anafilattoide, compreso shock, blocco circolatorio e arresto cardiaco; molto raramente sono state riferite reazioni anafilattoidi o anafilattiche gravi in pazienti a cui era stato somministrato l'atracurio insieme ad uno o piu' anestetici. Patologie del sistema nervoso. Ignota: convulsioni. Sono stati riferiti casi di convulsioni in pazienti in terapia intensiva che avevano ricevuto l'atracurio insieme a vari altri farmaci. Questi pazienti generalmente avevano una o piu' patologie che li predisponevano alle convulsioni (p. es. trauma cranico, edema cerebrale, encefalite virale, encefalopatia ipossica, uremia). Non e' stato possibile stabilireun nesso causale con la laudanosina. Nei trial clinici sembra non esserci alcuna correlazione tra concentrazione plasmatica di laudanosina e la comparsa di convulsioni. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Rara: orticaria. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Ignota: miopatia, debolezza muscolare. Ci sono state alcune segnalazioni di debolezza muscolare e/o miopatia a seguito dell'uso prolungato di miorilassanti in pazienti molto gravi in terapia intensiva. La maggior parte dei pazienti riceveva contestualmente corticosteroidi. Questi eventi sono stati osservati con scarsa frequenza in associazione con l'atracurio e non e' stato possibile stabilire nessun nesso causale.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTONon sono stati eseguiti studi di fertilita'. Studi eseguiti sull' animale hanno indicato che il medicinale non produce effetti sfavorevoli sullo sviluppo fetale. Il farmaco va impiegato in gravidanza solo se il potenziale beneficio per la madre supera ogni potenziale rischio peril feto. Il medicinale puo' essere impiegato per mantenere il blocco neuromuscolare durante il taglio cesareo, dal momento che, alle dosi raccomandate, non oltrepassa la barriera placentare in quantita' clinicamente significativa. Dovra' essere comunque considerata la possibilita' di insorgenza di depressione respiratoria nel neonato. Non e' noto se il farmaco sia escreto nel latte materno.Indicazioni
Il medicinale e' un bloccante neuromuscolare non depolarizzante altamente selettivo, da utilizzare in anestesia per facilitare l'intubazione tracheale e per ottenere il rilasciamento muscolare in un vasto ambito di procedure chirurgiche che lo richiedono e nella ventilazione controllata. Esso e' anche indicato per facilitare la ventilazione controllata in pazienti ricoverati presso Unita' di Terapia Intensiva. Il prodotto e' inoltre idoneo per il mantenimento del rilasciamento muscolare durante l'intervento di taglio cesareo.
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. L'atracurio e' controindicato nei pazienti con ipersensibilita' nota nei confronti dell'atracurio, del cisatracurio o dell'acido benzensolfonico.
Composizione ed Eccipienti
Acido benzenesolfonico; acqua p.p.i.
Avvertenze
Il prodotto paralizza i muscoli respiratori, ma non ha effetto sullo stato di coscienza. Percio' esso deve essere somministrato solo con idonea anestesia generale e solo da un anestesista o sotto la stretta sorveglianza di quest'ultimo, e devono essere disponibili mezzi adeguatiper l'intubazione endotracheale e la ventilazione artificiale. In pazienti predisposti vi e' la possibilita' che la somministrazione del farmaco dia luogo a liberazione di istamina, pertanto particolare cautela andra' adottata nel trattamento di pazienti con gravi malattie cardiovascolari che possono essere piu' sensibili agli effetti di una ipotensione transitoria ed in quelli con qualsiasi precedente nell'anamnesi(ad es. severe reazioni da ipersensibilita' verso allergeni multipli e asma) nei quali la liberazione di istamina possa comportare un grosso rischio. In particolare nei pazienti con anamnesi di allergia e asmasi potrebbe verificare broncospasmo. In tali pazienti si raccomanda la somministrazione per iniezione endovenosa lenta, in dosi suddivise. Si richiede inoltre cautela nella somministrazione dell'atracurio a pazienti che abbiano presentato ipersensibilita' nei confronti di altri agenti bloccanti neuromuscolari, in quanto e' stato rilevato un alto tasso di sensibilita' crociata (oltre il 50%) tra agenti bloccanti neuromuscolari. Utilizzare con cautela nei pazienti con miastenia grave, in altre affezioni neuromuscolari, nella carcinomatosi e nei gravi disordini elettrolitici, in quanto, ci si puo' attendere maggiore sensibilita' nei confronti dell'atracurio in pazienti affetti da miastenia grave, altre patologie neuromuscolari e grave squilibrio elettrolitico. L'atracurio dev'essere somministrato nell'arco di 60 secondi ai pazienti che possono essere insolitamente sensibili a cadute della pressione arteriosa, per esempio nei pazienti ipovolemici. L'atracurio, nell'intervallo di dosaggio raccomandato, non presenta significative caratteristiche di blocco vagale o gangliare. Di conseguenza l'atracurio, nell'intervallo di dosaggio raccomandato, non produce effetti clinicamente significativi sulla frequenza cardiaca e non contrasta la bradicardia prodotta da molti anestetici o dalla stimolazione vagale durante gli interventi chirurgici. Se come sede di iniezione viene scelta una vena di piccolo calibro, i residui del farmaco devono essere allontanati daquest'ultima dopo l'iniezione introducendo nella vena una piccola quantita' di soluzione fisiologica. Qualora venissero somministrati, attraverso lo stesso ago o cannula posti in permanenza, altri farmaci anestetici oltre al medicinale, e' importante che ciascun farmaco venga allontanato introducendo acqua sterile apirogena o soluzione fisiologica. Quando uno dei metaboliti dell'atracurio, la laudanosina, e' somministrata in animali da laboratorio, puo' determinare effetti di tipo eccitatorio sul SNC. Mentre sono state segnalate delle crisi convulsive in pazienti ricoverati in reparti di terapia intensiva a cui veniva somministrato il farmaco, queste non venivano considerate attribuibili ne' alla laudanosina ne' all'atracurio anche in casi in cui il farmaco veniva somministrato in infusione continua per lunghi periodi. L'atracurio viene inattivato dal pH elevato e pertanto non deve essere mescolato nella stessa siringa con il tiopentone o altro agente alcalino. L'atracurio e' ipotonico e non deve essere somministrato nella linea di infusione di una trasfusione sanguigna Studi sull'ipertermia maligna inanimali suscettibili (maiale) e studi clinici su pazienti con predisposizione all'ipertermia maligna indicano che l'atracurio non scatena tale sindrome. Nei pazienti ustionati possono svilupparsi resistenze. Tali pazienti possono aver bisogno di dosi maggiori a seconda del tempotrascorso dall'ustione e dell'estensione dell'ustione stessa. Pazienti in terapia intensiva: con la somministrazione di dosi elevate agli animali da laboratorio, la laudanosina, un metabolita dell'atracurio, e' stata associata a ipotensione temporanea e, in alcune specie, a effetti eccitatori cerebrali. Sebbene siano state osservate convulsioni inpazienti in terapia intensiva a cui era stato somministrato l'atracurio, non e' stato possibile stabilire un nesso causale con la laudanosina.
Gravidanza e Allattamento
Non sono stati eseguiti studi di fertilita'. Studi eseguiti sull' animale hanno indicato che il medicinale non produce effetti sfavorevoli sullo sviluppo fetale. Il farmaco va impiegato in gravidanza solo se il potenziale beneficio per la madre supera ogni potenziale rischio peril feto. Il medicinale puo' essere impiegato per mantenere il blocco neuromuscolare durante il taglio cesareo, dal momento che, alle dosi raccomandate, non oltrepassa la barriera placentare in quantita' clinicamente significativa. Dovra' essere comunque considerata la possibilita' di insorgenza di depressione respiratoria nel neonato. Non e' noto se il farmaco sia escreto nel latte materno.
Interazioni con altri prodotti
Il blocco neuromuscolare provocato del farmaco puo' essere amplificato dall'uso contestuale di anestetici inalatori, come l'alotano, l'enflurano e l'isoflurano. L'entita' e/o la durata di un blocco neuromuscolare non depolarizzante puo' risultare amplificata per interazione con:antibiotici, inclusi gli amino glicosidi,le polimixine, la spectinomicina, le tetracicline, la lincomicina e la clindamicina. Antiaritmici:propranololo, calcio-antagonisti, lignocaina, procainamide e chinidina. Diuretici: furosemide ed eventualmente mannitolo, diuretici tiazidici e acetazolamide. Magnesio solfato; ketamina; sali di litio; farmaciganglioplegici: trimetafano, esametonio. In rari casi alcuni farmaci possono aggravare o palesare la miastenia grave latente o indurre una sindrome miastenica; a seguito di uno sviluppo del genere si avrebbe un aumento della sensibilita' nei confronti dell'atracurio. Tali farmaci comprendono vari antibiotici, beta-bloccanti (propranololo, oxprenololo), antiaritmici (procainamide, chinidina), antireumatici (clorochina, D-penicillamina), trimetafano, clorpromazina, steroidi, fenitoina elitio. Nei pazienti in terapia anticonvulsiva cronica e' probabile che ci voglia piu' tempo perche' si instauri il blocco neuromuscolare non depolarizzante e che la sua durata sia piu' breve. La somministrazione di associazioni di agenti bloccanti neuromuscolari non depolarizzanti con atracurio puo' indurre un livello di blocco neuromuscolare superiore a quello che ci si potrebbe aspettare con una dose totale equipotente di atracurio. I possibili effetti sinergici possono variare a seconda delle associazioni di farmaci. Non si devono somministrare miorilassanti depolarizzanti come il suxametonio cloruro per prolungare glieffetti di blocco neuromuscolare di agenti non depolarizzanti come l'atracurio, in quanto cio' potrebbe comportare un blocco prolungato e complesso, difficile da annullare con farmaci anticolinesterasici. Il trattamento con anticolinesterasici, come p.es. il donepezil, comunemente usati nella cura della malattia di Alzheimer, puo' abbreviare la durata e ridurre l'entita' del blocco neuromuscolare indotto dall'atracurio.
Forme Farmacologiche
Conservazione del prodotto
Conservare a temperatura compresa tra 2 gradi C e 8 gradi C. Conservare nel contenitore originale per proteggere il medicinale dalla luce. Non congelare. Le fiale aperte e non utilizzate devono essere scartate.