acido acetils zen 20 bustine 500mg acido zentiva italia srl
Che cosa è acido acetils zen 20bust 500mg?
Aspegic soluzione orale polvere prodotto da
zentiva italia srl
è un farmaco da banco della categoria
specialita' medicinali da banco o di automedicazione
che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Aspegic risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di analgesici e antipiretici.
Contiene i principi attivi:
lisina acetilsalicilato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: ogni bustina contiene: acetilsalicilato di lisina 900 mg.
Codice AIC: 022619086
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Terapia sintomatica degli stati febbrili, dei dolori di diversa origine, dei dolori reumatici e muscolari.
Lisomucil Febbre e Dolore si usa nella terapia sintomatica degli stati febbrili, dei dolori di diversa origine, dei dolori reumatici e muscolari.
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Posologia
Adulti: 1-2 bustine per volta fino a tre volte nella giornata. Nel trattamento di pazienti anziani la dose deve essere stabilita valutando una eventuale riduzione dei dosaggi. Versare la polvere in un bicchiere, aggiungere acqua, agitare qualche secondo e bere.
Effetti indesiderati
Patologie del sistema emolinfopoietico: sindromi emorragiche (epistassi, sanguinamento delle gengive, porpora, ecc) con un aumento del tempo di sanguinamento. Il rischio di sanguinamento puo' persistere per 4-8 giorni dopo l'interruzione di acido acetilsalicilico. Esso puo' causare un aumentato rischio di emorragia in caso di intervento chirurgico. Possono anche verificarsi emorragia intracranica e gastrointestinale. Disturbi del sistema immunitario: reazioni di ipersensibilita', reazioni anafilattiche, asma, angioedema. Patologie del sistema nervoso: mal di testa, vertigini, sensazione di perdita dell'udito, tinnito, chedi solito sono indicativi di un sovradosaggio; emorragia intracranica. Patologie gastrointestinali: dolore addominale emorragia gastrointestinale occulta o conclamata (ematemesi, melena, ecc) con conseguente anemia da carenza di ferro; ulcere e perforazioni gastriche. Patologie epatobiliari: aumento degli enzimi epatici, danno epatico, soprattuttoepatocellulare. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: orticaria, reazioni cutanee. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: sindrome di Reye.
Indicazioni
Terapia sintomatica degli stati febbrili, dei dolori di diversa origine, dei dolori reumatici e muscolari.
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' all'acido acetilsalicilico o ad uno qualsiasi degli eccipienti, o ad altri farmaci anti-infiammatori non steroidei; anamnesi di asma indotta da somministrazione di acetilsalicilati o sostanze con attivita' simile, specialmente farmaci anti-infiammatori non steroidei; terzo trimestre di gravidanza (oltre le 24 settimane di gestazione); ulcera peptica attiva; qualsiasi malattia emorragica costituzionale o acquisita; rischio emorragico; insufficienza epatica grave; insufficienza renale grave; insufficienza cardiaca grave, non controllata; co-somministrazione di metotrexato utilizzato a dosi > 15 mg/settimanacon acido acetilsalicilico a dosi anti-infiammatorie, o a dosi analgesiche o antipiretiche; co-somministrazione di anticoagulanti orali conacido acetilsalicilico usato a dosi anti-infiammatorie, o a dosi analgesiche o antipiretiche e in pazienti con una storia di ulcere gastro-duodenali; bambini e ragazzi di eta' inferiore a sedici anni; in corsodi terapia diuretica intensiva, in soggetti con diatesi emorragica, in corso di trattamenti con anticoagulanti in quanto ne sinergizza l'azione.
Composizione ed Eccipienti
Glicina, aroma mandarino, ammonio glicirrizato.
Avvertenze
Questo medicinale interferisce con la sintesi delle prostaglandine e di loro importanti intermedi, che sono partecipi di funzioni fisiologiche. Il medicinale richiede particolari precauzioni o se ne impone la esclusione dall'uso allorche' nel paziente siano presenti le seguenti condizioni: stati di ipoperfusione del rene, malattie renali, insufficienza cardiaca, cirrosi epatica o epatiti gravi. Per l'interazione conil metabolismo dell'acido arachidonico, il medicinale puo' determinare in asmatici e soggetti predisposti, crisi di broncospasmo ed eventualmente shock e altri fenomeni allergici. L'impiego pre-operatorio puo'ostacolare l'emostasi intraoperatoria. Questo medicinale non deve essere utilizzato nei bambini e nei ragazzi di eta' inferiore a 16 anni. Se durante il trattamento compaiono vomito prolungato e profonda sonnolenza interrompere la somministrazione. In caso di co-somministrazionecon altri medicinali, verificare che l'acido acetilsalicilico sia assente dalla composizione degli altri medicinali. E' stata osservata sindrome di Reye in bambini e adolescenti con segni di infezione virale. In caso di vomito persistente, disturbi della coscienza o comportamento anomalo, il trattamento deve essere interrotto. Nei bambini di eta' inferiore ad un mese, la somministrazione di acido acetilsalicilico e'giustificato solo in situazioni specifiche. In caso di somministrazione a lungo termine di analgesici a dosi elevate, l'insorgenza di mal di testa non deve essere trattata con dosi piu' alte. L'uso regolare dianalgesici puo' condurre a persistenti, lesioni renali, con rischio di insufficienza renale. In alcune forme gravi di deficit di G6PD, altedosi di acido acetilsalicilico possono provocare emolisi. In caso di deficit di G6PD, l'acido acetilsalicilico deve essere somministrato sotto controllo. Il monitoraggio del trattamento deve essere rafforzato nei seguenti casi: in pazienti con storia di ulcera gastrica o duodenale, o sanguinamento gastrointestinale, o gastrite; nei pazienti con insufficienza renale; nei pazienti con insufficienza epatica; nei pazienti con asma; in pazienti con metrorragia o menorragia. Sanguinamento oulcere/perforazioni gastrointestinali possono verificarsi in qualsiasi momento durante il trattamento. In caso di sanguinamento gastrointestinale, il trattamento deve essere sospeso immediatamente. Il pazientedeve essere avvertito del rischio di emorragia in caso di intervento chirurgico, anche di carattere minore. A dosi analgesiche o antipiretiche, l'acido acetilsalicilico inibisce l'escrezione di acido urico, alle dosi usate in reumatologia, l'acido acetilsalicilico ha un effetto uricosurico. A dosi elevate utilizzate in reumatologia, i pazienti devono essere monitorati per la possibile insorgenza di sintomi di sovradosaggio. In caso di ronzio nelle orecchie, difficolta' uditiva o vertigini, le modalita' di trattamento devono essere rivalutate. Nei bambini, si raccomanda di monitorare per salicilismo. L'uso di questo medicinale non e' raccomandato durante l'allattamento. Le bustine di polvereper soluzione orale da 500 mg non sono idonee all'uso in bambini che pesano meno di 30 kg nelle indicazioni analgesiche e antipiretiche, e bambini che pesano meno di 20 kg nelle indicazioni anti-infiammatorie.L'assunzione del prodotto deve avvenire a stomaco pieno.
Gravidanza e Allattamento
Gli studi indicano che l'acido acetilsalicilico a dosi inferiori a 100 mg/die sembra essere sicuro solo in casi ostetrici estremamente limitati che richiedono un monitoraggio specialistico. Ci sono insufficienti dati clinici relativi all'uso di acido acetilsalicilico a dosi tra 100 mg/die e 500 mg/die. Dosi di 500 mg/die ed oltre: l'inibizione della sintesi di prostaglandine puo' interessare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiacae di gastroschisi dopo l'uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine, nelle prime fasi della gravidanza. Durante le prime 24 settimane di gravidanza, l'acido acetilsalicilico non deve essere somministrato se non in casi strettamente necessari. Se l'acido acetilsalicilico e' usato da una donna in attesa di concepimento o durante le prime24 settimane di gravidanza, la dose e la durata del trattamento devono essere mantenute le piu' basse possibili. Oltre le 24 settimane di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine possono esporre il feto a: tossicita' cardiopolmonare; disfunzione renale,che puo' progredire in insufficienza renale con oligo-idroamnios. Alla fine della gravidanza la madre e il neonato possono presentare: prolungamento del tempo di sanguinamento a causa dell'inibizione dell'aggregazione piastrinica, che puo' manifestarsi anche dopo la somministrazione di dosi molto basse di acido acetilsalicilico; inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio. Conseguentemente, l'acido acetilsalicilico e' controindicato duranteil terzo trimestre di gravidanza. L'acido acetilsalicilico passa nel latte materno: non e' quindi raccomandato durante l'allattamento al seno.
Interazioni con altri prodotti
Diverse sostanze sono coinvolte nelle interazioni a causa delle loro proprieta' di inibire l'aggregazione piastrinica: abciximab, acido acetilsalicilico, clopidogrel, epoprostenolo, eptifibatide, iloprost e iloprost trometamolo, ticlopidina e tirofiban. L'uso di differenti inibitori dell'aggregazione piastrinica aumenta il rischio di sanguinamento, cosi' come la loro combinazione con eparina o molecole affini, anticoagulanti orali o con altri trombolitici. >>Associazioni controindicate. Metotrexato a dosi > 15 mg/settimana a dosi anti-infiammatorie o a dosi analgesiche o antipiretiche di acido acetilsalicilico: aumentata tossicita' del metotrexato, in particolare tossicita' ematologica; anticoagulanti orali a dosi anti-infiammatorie, o a dosi analgesiche o antipiretiche di acido acetilsalicilico e nei pazienti con storia di ulcera gastro-duodenale: aumentato rischio di emorragia. >>Associazioni non raccomandate. Anticoagulanti orali a dosi analgesiche o antipiretiche di acido acetilsalicilico e nei pazienti senza storia di ulcera gastro-duodenale: aumentato rischio di emorragia; anticoagulanti orali a dosi di acido acetilsalicilico utilizzato per l'inibizione dell'aggregazione piastrinica e nei pazienti con storia di ulcera gastro-duodenale: aumentato rischio di emorragia; altri farmaci anti-infiammatori nonsteroidei (FANS), a dosi anti-infiammatorie di acido acetilsalicilico, o a dosi analgesiche o antipiretiche di acido acetilsalicilico: aumento del rischio di ulcere ed emorragie gastrointestinali; eparine a basso peso molecolare e eparine non frazionate a dosi terapeutiche in pazienti anziani e per le dosi anti-infiammatorie o per dosi analgesicheo antipiretiche di acido acetilsalicilico: aumento del rischio di emorragia. Deve essere somministrato un altro medicinale anti-infiammatorio o un altro analgesico o antipiretico. Clopidogrel: aumento del rischio di emorragia. Se la co-somministrazione non puo' essere evitata, il monitoraggio e' raccomandato; uricosurici: riduzione dell'effetto uricosurico a causa della competizione per l'eliminazione di acido uriconei tubuli renali; ticlopidina: aumento del rischio di emorragia. Se la co-somministrazione non puo' essere evitata, il monitoraggio clinico e' raccomandato. Glucocorticoidi per dosi antinfiammatorie dell'acido acetilsalicilico: aumentato rischio di emorragia. Pemetrexed in pazienti con lieve o moderata insufficienza renale: aumento del rischio ditossicita' del pemetrexed a dosi anti-infiammatorie di acido acetilsalicilico. >>Associazioni che richiedono precauzioni per l'uso. Diuretici, inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina (ACE inibitori) e antagonisti del recettore dell'angiotensina II a dosi anti-infiammatorie di acido acetilsalicilico o dosi analgesiche e antipiretichedi acido acetilsalicilico: insufficienza renale acuta si puo' verificare in pazienti disidratati a causa della ridotta velocita' di filtrazione glomerulare secondaria alla diminuzione della sintesi delle prostaglandine renali. Inoltre puo' verificarsi la riduzione dell'effetto antipertensivo. Assicurarsi che il paziente sia idratato e che la funzionalita' renale sia controllata all'inizio del trattamento. Metotrexato a dosaggi <= 15 mg/settimana a dosi anti-infiammatorie, o a dosi analgesiche o antipiretiche di acido acetilsalicilico: aumento della tossicita' del metotrexato, in particolare la tossicita' ematologica. La conta delle cellule ematiche deve essere controllata settimanalmente durante le prime settimane di somministrazione concomitante. Occorre un attento monitoraggio nei pazienti con insufficienza renale, cosi' comenei pazienti anziani. Metotrexato a dosi > 15 mg a dosi di acido acetilsalicilico utilizzato per l'inibizione dell'aggregazione piastrinica: aumento della tossicita' del metotrexato, in particolare tossicita' ematologica. La conta delle cellule ematiche deve essere controllata settimanalmente durante le prime settimane di co-somministrazione. Occorre un attento monitoraggio nei pazienti con insufficienza renale (anche lieve), cosi' come nei pazienti anziani. Clopidogrel: aumento del rischio di emorragia. Il monitoraggio clinico e' raccomandato. Topici gastrointestinali, antiacidi e carbone: aumentata escrezione renale di acido acetilsalicilico a causa di alcalinizzazione delle urine. Si raccomanda di somministrare i topici gastrointestinali e gli antiacidi almeno a 2 ore di distanza dall'acido acetilsalicilico. Pemetrexed in pazienti con funzione renale normale: aumento del rischio di tossicita' da pemetrexed a dosi anti-infiammatorie di acido acetilsalicilico. La funzione renale deve essere monitorata. Eparine a basso peso molecolare e eparine non frazionate, a dosi preventive in pazienti al di sotto dei 65 anni di eta': la co-somministrazione di farmaci che agiscono a diversi livelli di emostasi aumenta il rischio di emorragia. Eparine abasso peso molecolare (e molecole affini) e eparine non frazionate a dosi terapeutiche o in pazienti anziani (>= 65 anni), indipendentemente dalla dose di eparina, e per dosi di acido acetilsalicilico utilizzate per l'inibizione dell'aggregazione piastrinica: aumento del rischiodi emorragia. Trombolitici: aumentato rischio di emorragia. Anticoagulanti orali a dosi di acido acetilsalicilico utilizzate per l'inibizione dell'aggregazione piastrinica: aumentato rischio di emorragia. Altri farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS) con dosi di acido acetilsalicilico utilizzate per l'inibizione dell'aggregazione piastrinica: aumento del rischio di ulcere ed emorragie gastrointestinali. Glucocorticoidi per dosi analgesiche ed antipiretiche di acido acetilsalicilico: aumentato rischio di emorragia. Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina: aumento del rischio di emorragia. I dati sperimentali indicano che l'ibuprofene puo' inibire l'effetto di aspirina a basse dosi sull'aggregazione piastrinica quando sono somministrati contemporaneamente. Non sono state rilevate interazioni tra il medicinale e test di laboratorio o tra il medicinale e alimenti.
Forme Farmacologiche
Conservazione del prodotto
Conservare nella confezione originale a temperatura non superiore a 25 gradi C.