acequin 14 compresse rivestite 20mg quinapril recordati spa

Che cosa è acequin 14cpr riv 20mg?

Acequin compresse rivestite divisibili prodotto da recordati spa
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Acequin risulta in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di ace inibitori non associati.
Contiene i principi attivi: quinapril cloridrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: quinapril.
Codice AIC: 027230034 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento dell'ipertensione arteriosa sistemica; trattamento dell'insufficienza cardiaca congestizia.

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Posologia

Adulti: la posologia deve essere regolata individualmente sulla base della risposta clinica. >>Ipertensione. Monoterapia: la dose iniziale raccomandata nei pazienti che non sono in trattamento diuretico e' di 10 mg una volta al giorno. Il dosaggio puo' quindi essere aggiustato, in dipendenza della risposta clinica, fino a 20-40 mg/die somministrati in un'unica dose o in due dosi refratte. La maggior parte dei pazienti e' mantenuta sotto controllo con una singola dose giornaliera. Alcuni pazienti sono stati trattati con dosi fino a 80 mg/die. Trattamentocontemporaneo con diuretici: nei pazienti che assumono diuretici la dose iniziale deve essere di 5 mg per poter verificare se si manifesta una ipotensione eccessiva. Il dosaggio deve quindi essere aggiustato in modo da avere una risposta ottimale. Insufficienza renale e pazientianziani: i dati di farmacocinetica indicano che l'emivita apparente di eliminazione del quinaprilato aumenta con il diminuire della clearance della creatinina. Nei pazienti anziani e nei pazienti con clearancedella creatinina inferiore ai 40 ml/minuto la dose iniziale deve essere di 5 mg una volta al giorno, seguita quindi dall'aggiustamento in base alla risposta. Insufficienza cardiaca congestizia: il trattamento deve essere iniziato con una dose singola di 5 mg e il paziente deve essere attentamente controllato per determinare l'effetto iniziale sulla pressione arteriosa. La dose giornaliera puo' essere quindi aggiustata fino a 40 mg in due somministrazioni. Uso concomitante con diuretici: normalmente i pazienti in terapia concomitante con diuretici e/o digitalici possono essere mantenuti efficacemente con dosi giornaliere da 10 a 20 mg in due somministrazioni. I pazienti gia' in trattamento con un diuretico possono sviluppare ipotensione sintomatica dopo la prima somministrazione di quinapril da solo o in associazione. Nei pazienti in trattamento diuretico e' importante, se possibile, sospendere ildiuretico almeno 2-3 giorni prima di assumere il medicinale. Se questo non e' possibile, iniziare con bassi dosaggi. Nei pazienti con insufficienza cardiaca, associata o meno ad insufficienza renale, la terapia con ACE-inibitori puo' causare una eccessiva caduta della pressione arteriosa. In generale, dal momento che il farmaco puo' causare ipotensione sintomatica, specialmente dopo la prima somministrazione, nei pazienti ipertesi, complicati e non, compresi quelli sale/volume depleti, inclusi quelli con insufficienza cardiaca congestizia, la terapia deve essere iniziata sotto controllo medico e i pazienti seguiti accuratamente per le prime due settimane di trattamento e ogni volta che venga aumentato il dosaggio. Popolazione pediatrica: non puo' essere fattaalcuna raccomandazione sulla posologia. Modo di somministrazione: la dose deve essere assunta sempre alla stessa ora del giorno per migliorare la compliance, lontano dai pasti.

Effetti indesiderati

Il farmaco e' risultato ben tollerato. >>Eventi avversi: cefalea, vertigini, tosse, stanchezza, nausea e/o vomito, mialgia, diarrea, doloretoracico, dolore addominale, dispepsia, dispnea, lombalgia, faringite, insonnia, ipotensione, parestesia. In studi clinici controllati e non, le esperienze cliniche avverse probabili, possibili, o chiaramente correlate alla terapia, o di incerta correlazione con il trattamento, occorse nello 0,5% fino a ≤ 1,0% dei pazienti trattati con quinapril (con o senza contemporanea somministrazione di diuretico), nonché gli eventi meno frequenti occorsi negli studi clinici o nella fase di commercializzazione del prodotto. Alterazioni del sangue e sistema linfatico: anemia emolitica, trombocitopenia. Alterazioni del sistema immunitario: reazioni anafilattoidi. Disturbi psichiatrici: agitazione. Alterazioni del sistema nervoso: sonnolenza, insonnia. Alterazionidel sistema vascolare: ipotensione, ipotensione posturale, sincope, vasodilatazione. Alterazioni dell'apparato gastrointestinale: flatulenza, pancreatite, diarrea, gastrite, dispepsia. Alterazioni della cute edel tessuto sottocutaneo: alopecia, dermatite esfoliativa, aumentata traspirazione, pemfigo, fotosensibilita', prurito, rash. Alterazioni dell'apparato muscoloscheletrico e tessuto connettivo: artralgie, artrite, dolori muscolari, lombalgia, dolori toracici, dolore addominale, parestesia. Alterazioni renali e delle vie urinarie: infezioni urinarie. Disordini del sistema riproduttivo e della mammella: impotenza. Alterazioni dell'apparato respiratorio, del torace e del mediastino: sinusite, faringite, bronchite, dispnea, pneumonite eosinofila. Disordini generali e alterazioni del sito di somministrazione: edemi (periferici e generalizzati), angioedemi, infezioni virali. Parametri clinici di laboratorio: raramente sono stati riportati agranulocitosi e neutropenia la cui reazione causale con quinapril non e' chiara. Iperpotassiemia: si e' talora verificato un lieve aumento della concentrazione plasmatica di potassio. Creatininemia e azotemia: aumenti transitori dell'azotemia e della creatininemia sono stati osservati in pazienti trattaticon il farmaco. Tali aumenti si verificano piu' facilmente nei pazienti trattati contemporaneamente con diuretici.

Indicazioni

Trattamento dell'ipertensione arteriosa sistemica; trattamento dell'insufficienza cardiaca congestizia.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti e ad altri inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina (ACE-inibitori); storia di angioedema associato a precedente terapia con altri inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina (ACE-inibitori); edema angioneurotico ereditario o idiopatico; secondo e terzo trimestre di gravidanza.

Composizione ed Eccipienti

Magnesio carbonato, lattosio, gelatina, crospovidone, magnesio stearato, ipromellosa, idrossipropilcellulosa, macrogol 400, titanio diossido (E171), ossido di ferro rosso (E172), cera candelilla.

Avvertenze

E' stata raramente osservata ipotensione sintomatica in pazienti con ipertensione non complicata, ma e' una possibile conseguenza della terapia con ACE-inibitori in pazienti sale/volume depleti. In pazienti con insufficienza cardiaca congestizia che possono presentare il rischiodi una eccessiva caduta pressoria, iniziare la terapia con la dose piu' bassa raccomandata; ed seguire tali pazienti durante le prime due settimane di trattamento e ogni volta che il dosaggio viene aumentato. Ipotensione sintomatica e' stata per lo piu' osservata in pazienti congrave insufficienza cardiaca, associata o meno ad insufficienza renale grave; in pazienti sottoposti a trattamento con dosi elevate di diuretici dell'ansa, o quelli con iponatriemia o con compromissione della funzionalita' renale. Se si verifica ipotensione sintomatica, porre ilpaziente in posizione supina e, se necessario, sottoporlo a infusioneendovenosa di soluzione fisiologica. Una transitoria risposta ipotensiva non e' una controindicazione al prosieguo della terapia; se si verifica un tale evento diminuire il dosaggio. Avvertire i pazienti di riferire un'eventuale sensazione di testa vuota, specialmente nei primi giorni di terapia. Se si verifica sincope, sospendere il trattamento. L'inadeguata assunzione di liquidi, l'eccessiva traspirazione e la disidratazione, possono favorire una eccessiva caduta della pressione arteriosa. Esiste un aumentato rischio di grave ipotesione e insufficienza renale quando i pazienti con ipertensione nefrovascolare e preesistente stenosi bilaterale o unilaterale dell'arteria renale vengano trattati con ACE-inibitori. Il trattamento con diuretici puo' contribuire ad aumentare tale rischio. La perdita della funzionalita' renale puo' verificarsi anche solo con modeste modificazioni della creatinina sierica perfino in pazienti con stenosi unilaterale dell'arteria renale. Alcuni pazienti con ipertensione o insufficienza cardiaca, hanno manifestato aumenti dell'azotemia e della creatinina sierica generalmente minori e transitori, in particolare quando quinapril e' stato somministrato assieme ad un diuretico. Questo puo' avvenire piu' facilmente in pazienti con compromissione renale preesistente. In tal caso si puo' ridurre il dosaggio o sospendere il farmaco. La valutazione dei pazienti deve sempre includere la determinazione della funzionalita' renale. Inpazienti con grave insufficienza cardiaca, il trattamento con quinapril, si puo' associare a oliguria e/o progressiva uremia e, raramente, a insufficienza renale acuta potenzialmente fatale. I pazienti emodializzati con membrane ad alto flusso di poliacrilonitrile ed in trattamento con ACE-inibitori molto facilmente manifestano reazioni anafilattoidi. L'impiego di membrane alternative o di medicinali antiipertensivialternativi e' altamente raccomandato. Usare con prudenza il farmaco quando utilizzato in associazione con un diuretico in pazienti con funzionalita' epatica compromessa o con epatopatia progressiva in quanto minime alterazioni del bilancio idroelettrolitico possono aggravare l'insorgenza di coma epatico. Il metabolismo del quinapril in quinaprilato dipende normalmente dall'esterasi epatica. La farmacocinetica di quinapril e quinaprilato e' alterata in pazienti con insufficienza epatica secondaria a cirrosi. E' stato osservato angioedema del viso e del collo; puo' manifestarsi durante le prime settimane di trattamento; inrari casi puo' svilupparsi angioedema severo dopo trattamento a lungotermine con ACE-inibitori. Se si verifica, dunque, stridore laringeo o angioedema del viso, della lingua o della glottide, sospendere il trattamento e trattare il paziente in modo adeguato e tenere sotto osservazione l'edema finche' non e' risolto. Nei casi nei quali l'edema e' limitato al viso e alle labbra, esso generalmente si risolve senza trattamento. L'angioedema con interessamento della lingua, della glottideo della laringe puo' essere fatale e pertanto richiede la pronta instaurazione di una appropriata terapia. L'angioedema, incluso l'edema della laringe, puo' manifestarsi con gli ACE-inibitori specialmente dopola prima dose. I pazienti devono riferire immediatamente qualsiasi segno o sintomo che suggerisca l'angioedema e non assumere piu' il farmaco. E' stato anche segnalato angioedema dell'intestino; questi pazienti hanno presentato dolore addominale; in alcuni casi non si e' rilevata storia pregressa di angioedema del viso e i livelli di C-1 esterasi sono risultati normali; i sintomi si sono risolti dopo interruzione della terapia con ACE-inibitori. E' stata riportata tosse; si risolve con l'interruzione del trattamento. In pazienti diabetici in trattamentocon insulina o ipoglicemizzanti orali, gli ACE-inibitori sono stati associati ad ipoglicemia; si raccomanda un attento monitoraggio. Alcunipazienti anziani possono diventare piu' responsivi agli ACE- inibitori rispetto a quelli piu' giovani. Si raccomanda la somministrazione didosi iniziali piu' basse e la valutazione della funzionalita' renale all'inizio della terapia. Non e' raccomandato l'impiego del farmaco nei bambini. I pazienti trattati con il solo farmaco possono presentare un leggero aumento della concentrazione sierica di potassio. Questo puo' bilanciare la ipopotassiemia indotta dai diuretici tiazidici. L'iperpotassiemia puo' verificarsi durante il trattamento, specialmente in presenza di insufficienza renale e/o cardiaca. Laddove un trattamento associato con tali agenti fosse ritenuto opportuno, occorre procedere con precauzione ed effettuare iniziali e periodiche determinazioni delpotassio sierico. In pazienti sottoposti a interventi di alta chirurgia o ad anestesia generale gli ACE-inibitori possono bloccare la formazione di angiotensina II, secondaria alla liberazione compensatoria direnina. Questo puo' condurre ad una ipotensione o persino shock ipotensivo che puo' essere corretto espandendo la volemia. Impiegare gli ACE-inibitori con cautela in pazienti con ostruzione del tratto uscente del ventricolo sinistro. Gli ACE-inibitori sono stati associati ad agranulocitosi e depressione midollare, raramente in pazienti non complicati, piu' frequentemente in pazienti con compromissione renale, specialmente in presenza di collagenopatie vascolari, e in terapia con immunosoppressori. L'effetto risulta reversibile alla sospensione dell'ACE-inibitore. Raramente sono stati riportati casi di agranulocitosi attribuibili a quinapril. E' comunque opportuno eseguire controlli periodici del numero dei globuli bianchi nei pazienti con collagenopatia vascolare e/o nefropatia trattati con il farmaco. Puo' verificarsi proteinuria specialmente in pazienti con compromissione della funzionalita' renale preesistente o in trattamento con dosi relativamente alte di ACE-inibitori. Non iniziare la terapia con ACE-inibitori durante la gravidanza. Contiene lattosio.

Gravidanza e Allattamento

L'uso degli ACE-inibitori non e' raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza. L'uso degli ACE-inibitori e' controindicato duranteil secondo ed il terzo trimestre di gravidanza. L'evidenza epidemiologica sul rischio di teratogenicita' a seguito dell'esposizione ad ACE-inibitori durante il primo trimestre di gravidanza non ha dato risultati conclusivi; tuttavia non puo' essere escluso un piccolo aumento del rischio. Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere a trattamenti antiipertensivi alternativi, con comprovato profilo di sicurezza per l'uso in gravidanza, a meno che non sia considerato essenziale il proseguimento della terapia con un ACE-inibitore. Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento con ACE-inibitori deve essere immediatamente interrotto e, se appropriato, si deve iniziare una terapia alternativa. E' noto che nella donna l'esposizione ad ACE-inibitori durante il secondo ed il terzo trimestre inducetossicita' fetale e tossicita' neonatale. Se dovesse verificarsi un'esposizione ad un ACE-inibitore dal secondo trimestre di gravidanza, siraccomanda un controllo ecografico della funzionalita' renale e del cranio. I neonati le cui madri abbiano assunto ACE-inibitori devono essere attentamente seguiti per quanto riguarda l'ipotensione. Limitati dati di farmacocinetica dimostrano concentrazioni molto basse nel lattematerno. Sebbene queste concentrazioni sembrano essere clinicamente irrilevanti, l'uso del medicinale in allattamento non e' raccomandato per i neonati pretermine e nelle prime settimane dopo il parto, a causadel rischio ipotetico di effetti cardiovascolari e renali e perche' non vi e' abbastanza esperienza clinica. Nei neonati piu' grandi, se ritenuto necessario per la madre, il farmaco puo' essere assunto durantel'allattamento, ma in questo caso il neonato deve essere seguito per la possibile comparsa di effetti avversi.

Interazioni con altri prodotti

Agenti che aumentano il potassio sierico: i diuretici risparmiatori di potassio (per esempio spironolattone, triamterene o amiloride), gli integratori alimentari di potassio o i sali contenenti potassio possono causare un aumento significativo della potassiemia. Percio' se vieneindicato l'uso contemporaneo di questi prodotti, essi devono essere usati con cautela e con un controllo appropriato dei livelli sierici dipotassio. Farmaci diuretici: i pazienti trattati con diuretici possono presentare occasionalmente, dopo l'inizio della terapia con ACE -inibitori, una diminuzione eccessiva della pressione arteriosa. La possibilita' di tali effetti ipotensivi puo' essere ridotta sia interrompendo il trattamento con diuretici sia aumentando l'introduzione di sali prima di iniziare la terapia con quinapril. Se non e' possibile interrompere i diuretici, tenere il paziente sotto controllo medico per almeno un'ora dopo la dose iniziale del medicinale. Il farmaco puo' attenuare la perdita di potassio provocata dai diuretici tiazidici. Tetracicline ed altri farmaci che interagiscono con il magnesio: La somministrazione contemporanea del farmaco e tetracicline riduce l'assorbimento di quest'ultime del 28-37%. Il diminuito assorbimento delle tetracicline e' dovuto alla presenza del magnesio carbonato come eccipiente nellaformulazione del medicinale. Questa interazione deve essere considerata in caso di terapia contemporanea con il farmaco e tetracicline. Litio: aumentati livelli sierici di litio e sintomi di tossicita' da litio sono stati osservati in pazienti trattati contemporaneamente con litio e ACE-inibitori o con litio e diuretici tiazidici. Pertanto, durante trattamento concomitante con il medicinale e sali di litio, i livelli sierici di litio devono essere monitorati frequentemente. Anestetici: gli ACE-inibitori possono potenziare gli effetti ipotensivi di alcuni anestetici. Narcotici/Antipsicotici: si puo' verificare ipotensione ortostatica. Altri antiipertensivi: possono verificarsi effetti additivi o potenziamento. Allopurinolo, citostatici o agenti immunosoppressori, corticosteroidi sistemici o procainamide: la concomitante somministrazione con ACE-inibitori puo' indurre un aumentato rischio di leucopenia. Co-somministrazione con FANS: quando ACE-inibitori sono somministrati simultaneamente con farmaci antiinfiammatori non steroidei (per es. inibitori selettivi della Cox 2, acido acetilsalicilico a partire da 325 mg/die e FANS non selettivi), si puo' verificare un'attenuazione dell'effetto antiipertensivo. L'uso concomitante di ACE- inibitori eFANS puo' portare ad un aumentato rischio di peggioramento della funzione renale che comprende possibile insufficienza renale acuta ed aumento dei livelli del potassio sierico specialmente in pazienti con pre-esistente compromessa funzione renale. La combinazione deve essere somministrata con cautela specialmente negli anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzione renale all'inizio della terapia concomitante. Simpaticomimetici: possono ridurre l'effetto antiipertensivo degliACE-inibitori; i pazienti dovrebbero pertanto essere attentamente monitorati per avere conferma che l'effetto desiderato sia stato raggiunto. Alcool/Barbiturici: puo' verificarsi un potenziamento dell'ipotensione ortostatica. Farmaci antidiabetici (ipoglicemizzanti orali e insulina): puo' essere richiesto un aggiustamento del dosaggio del farmaco antidiabetico. La somministrazione contemporanea di ACE-inibitori e farmaci antidiabetici (ipoglicemizzanti orali o insulina) puo' causare un aumento dell'effetto ipoglicemizzante di questi ultimi, con maggiorerischio di ipoglicemia, soprattutto durante le prime settimane di trattamento combinato ed in pazienti con funzionalita' renale compromessa. Antiacidi/Cibo: possono ridurre la biodisponibilita' degli ACE-inibitori. Altri farmaci: non sono state evidenziate interazioni clinicamente importanti con somministrazioni concomitanti di quinapril e propranololo, digossina, idroclorotiazide, warfarina e cimetidina.

Equivalenti in base alle liste di trasparenza

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Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Nessuna speciale precauzione per la conservazione.