acediur 12 compresse 50mg+25mg captopril e a.menarini ind.farm.riun.srl
Che cosa è acediur 12cpr 50mg+25mg?
Acediur compresse divisibili prodotto da
a.menarini ind.farm.riun.srl
è un farmaco etico della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Acediur risulta
in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di ace (enzima di conversione dell'angiotensina)-inibitori, associazioni.
Contiene i principi attivi:
captopril/idroclorotiazide
Composizione Qualitativa e Quantitativa: captopril 50 mg + idroclorotiazide 25 mg.
Codice AIC: 025767017
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Trattamento dell'ipertensione essenziale. Questa combinazione fissa e' indicata per i pazienti la cui pressione sanguigna non sia adeguatamente controllata con captopril da solo o con idroclorotiazide da sola.
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Posologia
Nei pazienti la cui pressione sanguigna non sia adeguatamente controllata con captopril da solo o idroclorotiazide da sola, puo' essere assunto, prima e dopo i pasti, in una singola dose o in due dosi divise giornaliere. Non superare la dose massima giornaliera di captopril 100 mg/idroclorotiazide 30 mg. Se non si ottengono soddisfacenti abbassamenti della pressione sanguigna, un ulteriore trattamento antipertensivopuo' essere aggiunto. Adulti: la somministrazione della combinazione fissa di captopril/idroclorotiazide e' di solito raccomandata dopo un dosaggio progressivo dei singoli componenti. La dose di mantenimento usuale e' 50/25 mg una volta al giorno, al mattino. Quando clinicamenteappropriato, si puo' considerare un passaggio diretto dalla monoterapia alla combinazione fissa. Il dosaggio da 25/25 mg puo' essere somministrato una volta al giorno in quei pazienti la cui pressione sanguigna non e' adeguatamente controllata con idroclorotiazide 25 mg in monoterapia e prima della titolazione del captopril. I dosaggi da 50/25 mg e 25/25 mg devono essere assunti in una sola compressa al giorno, in quanto due compresse comporterebbero un inappropriato sovradosaggio di idroclorotiazide (50 mg/die). Il dosaggio da 50/15 mg puo' essere somministrato, all'inizio della terapia con la combinazione fissa, in queipazienti la cui pressione sanguigna non e' adeguatamente controllata con captopril 50 mg in monoterapia, e/o quando si preferisce un piu' basso dosaggio di idroclorotiazide. Disfunzione renale: clearance dellacreatinina compresa tra 30 e 80 ml/min: la dose iniziale e' di solitodi 25/12,5 mg una volta al giorno, al mattino. La combinazione captopril/idroclorotiazide e' controindicata nei pazienti con grave insufficienza renale (clearance della creatinina < 30 ml/min). Nei pazienti con deplezione salina o di volume, nei pazienti anziani e in quelli diabetici la dose iniziale e' di solito di 25/12,5 mg una volta al giorno.Bambini: la sicurezza e l'efficacia del prodotto non sono state stabilite.
Effetti indesiderati
CAPTOPRIL. Alterazioni del sangue e sistema linfatico. Molto rari: neutropenia/agranulocitosi, pancitopenia soprattutto in pazienti con disfunzione renale, anemia (compresa l'aplastica e l'emolitica), trombocitopenia, linfoadenopatia, eosinifilia, malattie autoimmuni e/o positivita' per gli anticorpi anti-nucleo. Alterazioni del metabolismo e della nutrizione. Rari: anoressia. Molto rari: iperpotassiemia, ipoglicemia. Disturbi psichiatrici. Comuni: disturbi del sonno. Molto rari: confusione, depressione. Alterazioni del sistema nervoso. Comuni: alterazione del gusto, vertigini. Rari: sonnolenza, cefalea e parestesia. Molto rari: accidenti cerebrovascolari, incluso l'ictus, e sincope. Disturbi oculari. Molto rari: visione offuscata. Alterazioni cardiache. Non comuni: tachicardia o tachiaritmia, angina pectoris, palpitazioni. Molto rari: arresto cardiaco, shock cardiogeno. Alterazioni del sistema vascolare. Non comuni: ipotensione, sindrome di Reynaud, arrossamento, pallore. Alterazioni dell'apparato respiratorio, del torace e del mediastino. Comuni: tosse secca, irritante (non produttiva) e dispnea. Molto rari: broncospasmo, rinite, alveolite allergica/polmonite eosinofila. Alterazioni dell'apparato gastrointestinale. Comuni: nausea, vomito, irritazione gastrica, dolore addominale, diarrea, costipazione, secchezza delle fauci. Rari: stomatite/ulcerazioni aftose. Molto rari: glossite, ulcera peptica, pancreatite. Alterazioni del sistema epatobiliare. Molto rari: disfunzione epatica e colestasi (incluso ittero), epatiti inclusa la necrosi, aumento degli enzimi epatici e bilirubina. Alterazioni della cute e del tessuto sottocutaneo. Comuni: prurito con o senza arrossamento, rash e alopecia. Non comuni: angioedema. Molto rari: orticaria, sindrome di Stevens-Johnson, eritema multiforme, fotosensibilita', eritroderma, reazioni pemfigoidi e dermatite esfoliativa. Alterazione dell'apparato muscoloscheletrico e tessuto connettivo. Molto rari: mialgia, artralgia. Alterazioni renali e delle vie urinarie. Rari: disfunzione renale inclusa l'insufficienza renale, poliuria, oliguria, pollachiuria. Molto rari: sindrome nefrosica. Disordini del sistema riproduttivo e della mammella. Molto rari: impotenza, ginecomastia. Disordini generali. Non comuni: dolore toracico, affaticabilita', malessere. Molto rari: febbre. Indagini diagnostiche. Molto rari: proteinuria, eosinofilia, iperpotassiemia, iposodiemia, iperazotemia, ipercreatininemia, iperbilirubinemia, diminuzione dell'emoglobina, dell'ematocrito, dei leucociti, delle piastrine, positivita' per gli anticorpi anti-nucleo, VES elevata. IDROCLOROTIAZIDE. Infezioni e infestazioni: scialoadenite. Alterazioni del sangue e sistema linfatico: leucopenia,neutropenia/agranulocitosi, trombocitopenia, anemia aplastica ed emolitica, depressione midollare. Alterazioni del metabolismo e della nutrizione: anoressia, iperglicemia, glicosuria, iperuricemia, squilibrio elettrolitico (compresa l'iposodiemia e l'ipopotassiemia), aumento delcolesterolo e dei trigliceridi. Disturbi psichiatrici: agitazione, depressione, disturbi del sonno. Alterazioni del sistema nervoso: perdita dell'appetito, parestesie, sensazione di testa leggera. Disturbi oculari: xantopsia, transitoria visione offuscata. Alterazioni dell'apparato uditivo e vestibolare: vertigine. Alterazioni cardiache: ipotensione posturale, aritmie cardiache. Alterazioni del sistema vascolare: angioite necrotizzante (vasculiti, vasculiti cutanee). Alterazioni dell'apparato respiratorio, del torace e del mediastino: disturbi respiratori (inclusi polmonite ed edema polmonare). Alterazioni dell'apparato gastrointestinale: irritazione gastrica, diarrea, costipazione, pancreatite. Alterazioni del sistema epatobiliare: ittero (ittero colestaticointraepatico). Alterazioni della cute e del tessuto sottocutaneo: reazioni di fotosensibilita', arrossamento, reazioni simil-lupoidi, riattivazione di Lupus eritematoso cutaneo, orticaria, reazioni anafilattiche, necrolisi epidermotossica. Alterazione dell'apparato muscoloscheletrico e tessuto connettivo: spasmi muscolari. Alterazioni renali e delle vie urinarie: disfunzione renale, nefrite interstiziale. Disordini generali: febbre, debolezza.
Indicazioni
Trattamento dell'ipertensione essenziale. Questa combinazione fissa e' indicata per i pazienti la cui pressione sanguigna non sia adeguatamente controllata con captopril da solo o con idroclorotiazide da sola.
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' al captopril, a uno qualsiasi degli eccipienti o a qualsiasi altro ACE-Inibitore. Ipersensibilita' all'idroclorotiazide o ad altri farmaci derivati dalle sulfonamidi. Storia di angioedema associato ad una precedente terapia con ACE-Inibitori. Edema angioneurotico ereditario/idiopatico. Grave insufficienza renale (clearance della creatinina < 30 ml/min). Grave insufficienza epatica. Secondo e terzo trimestre di gravidanza. Allattamento.
Composizione ed Eccipienti
Cellulosa microcristallina, amido pregelatinizzato, lattosio anidro, magnesio stearato, acido stearico, colore E110.
Avvertenze
Raramente e' stata osservata ipotensione in pazienti con ipertensionenon complicata; ipotensione sintomatica puo' piu' probabilmente presentarsi in pazienti ipertesi che presentino deplezione di volume e/o sodio a seguito di un'intensa terapia diuretica, restrizione salina nella dieta, diarrea, vomito o emodialisi. Un'eccessiva diminuzione della pressione in pazienti con malattia ischemica cardiovascolare o cerebrovascolare puo' aumentare il rischio di infarto del miocardio o di ictus. C'e' un aumentato rischio di ipotensione e di insufficienza renale quando pazienti con stenosi bilaterale dell'arteria renale o una stenosi dell'arteria in un singolo rene funzionante sono trattati con ACE-Inibitori. Possono manifestarsi angioedema delle estremita', del viso, delle labbra, delle membrane mucose, della lingua, della glottide, o della laringe; tuttavia, in rari casi, dopo trattamento a lungo terminecon ACE-Inibitori si puo' sviluppare un grave angioedema. Il trattamento deve essere prontamente interrotto. E' stata riportata tosse; non produttiva, persistente e si risolve con l'interruzione della terapia.Raramente gli ACE-Inibitori sono stati associati ad una sindrome che inizia con ittero colestatico e progredisce fino alla necrosi epatica fulminante e (talvolta) fino alla morte. In alcuni pazienti sono statiosservati aumenti del potassio sierico. Impiegare con cautela nei pazienti con una ostruzione valvolare e del tratto di efflusso del ventricolo sinistro, ed evitato in caso di shock cardiogeno e di ostruzione significativa dal punto di vista emodinamico. Sono state segnalate neutropenia/agranulocitosi, trombocitopenia e anemia. La neutropenia si e' manifestata raramente in pazienti con funzione renale normale senza altri fattori di rischio. Usare con estrema cautela in pazienti con malattie del collageno, in terapia con immunosoppressori, allopurinolo oprocainamide o con una combinazione di questi fattori di rischio specialmente in presenza di una pre-esistente disfunzione renale. Alcuni di questi pazienti sviluppano infezioni gravi che in alcuni casi non rispondono ad una intensa terapia antibiotica. Nella maggior parte dei pazienti, la conta dei neutrofili torna rapidamente alla normalita' alla sospensione del captopril. La proteinuria si puo' manifestare particolarmente nei pazienti con disfunzione renale pre-esistente o in trattamento con dosi di ACE-Inibitori relativamente elevate. Nella maggior parte dei casi si e' attenuata o risolta in sei mesi sia che si fosse proseguito il trattamento con captopril o no. In pazienti sottoposti atrattamento desensibilizzante con veleno di imenotteri e che assumevano un altro ACE-Inibitore raramente sono state riportate delle reazioni anafilattoidi prolungate, tali da mettere il paziente in pericolo divita. In pazienti emodializzati con membrane per dialisi ad alto flusso sottoposti ad aferesi delle lipoproteine a bassa densita' per adsorbimento con destran-solfato sono state riportate reazioni anafilattoidi; si consideri l'impiego di differenti tipi di membrane per dialisi odi diverse classi di farmaci. Nei pazienti sottoposti a chirurgia maggiore o durante trattamento con anestetici che siano noti per causare una diminuzione della pressione arteriosa puo' manifestarsi ipotensione. I livelli di glicemia devono essere attentamente controllati nei pazienti diabetici precedentemente trattati con antidiabetici orali o insulina, specificatamente durante il primo mese di trattamento. Il farmaco e' apparentemente meno efficace nell'abbassare la pressione sanguigna nella popolazione nera, probabilmente a causa della piu' alta presenza nella popolazione nera ipertesa di stati a bassa renina. IDROCLOROTIAZIDE. Nei pazienti con malattia renale i tiazidici possono determinare iperazotemia. Impiegare con cautela in pazienti con disfunzione epatica o malattia epatica progressiva, dato che alterazioni minime deiliquidi o del bilancio elettrolitico possono portare a coma epatico. La terapia con diuretici tiazidici puo' alterare la tolleranza al glucosio. Un diabete latente puo' rendersi manifesto durante la terapia con diuretici tiazidici. Aumenti dei livelli di colesterolo e dei trigliceridi sono stati associati con una terapia diuretica con tiazidi. In alcuni puo' manifestarsi iperuricemia o addirittura gotta franca. Procedere ad una determinazione periodica degli elettroliti sierici, a intervalli appropriati. Puo' causare uno squilibrio idro-elettrolitico (ipopotassiemia, iposodiemia, e alcalosi ipocloremica). La concomitante terapia con captopril puo' ridurre l'ipopotassiemia indotta dal diuretico. Il rischio di ipopotassiemia e' massimo nei pazienti con cirrosi epatica, nei pazienti poliurici, in pazienti che ricevano un inadeguato apporto elettrolitico e nei pazienti che siano trattati contemporaneamente con corticosteroidi o ACTH. Un'ipopotassiemia da diluizione puo' determinarsi nei pazienti edematosi nelle giornate molto calde. Il deficit di cloro e' generalmente lieve e normalmente non richiede trattamento. I tiazidi possono diminuire l'escrezione urinaria di calcio e causare un'intermittente, lieve elevazione del calcio sierico in assenza di disordini accertati del metabolismo del calcio. I tiazidi hanno mostrato di aumentare l'escrezione urinaria di magnesio che puo' risultare in ipomagnesiemia. L'idroclorotiazide contenuta in questo farmacopuo' produrre un risultato positivo in un test anti-doping. Reazioni di ipersensibilita' possono manifestarsi in pazienti con storia o menodi allergia o asma bronchiale. COMBINAZIONE CAPTOPRIL/IDROCLOROTIAZIDE. Non usare nel primo trimestre di gravidanza. Non si esclude la possibilita' che si verifichi ipopotassiemia. Non usare in associazione con litio a causa della potenziale tossicita' di quest'ultimo. Il medicinale contiene lattosio.
Gravidanza e Allattamento
Non e' raccomandato durante il primo trimestre. In caso di gravidanzaaccertata o programmata, un trattamento alternativo deve essere iniziato prima possibile. Non sono stati effettuati studi controllati con ACE-Inibitori negli esseri umani, ma un limitato numero di casi di esposizione durante il primo trimestre non hanno mostrato malformazioni. E' controindicato durante il secondo ed il terzo trimestre. L'esposizione prolungata in tale periodo e' nota causare tossicita' fetale (diminuzione della funzionalita' renale, oligoidramnios, ritardo dell'ossificazione del cranio) e neonatale (insufficienza renale neonatale, ipotensione, iperpotassiemia). L'idroclorotiazide in caso di prolungata esposizione, durante il terzo trimestre di gravidanza, puo' causare un'ischemia feto-placentare e rischio di ritardo nella crescita. Inoltre, sono stati riportati, in caso di esposizione al termine della gravidanza, rari casi di ipoglicemia e trombocitopenia nei neonati. L'idroclorotiazide puo' ridurre il volume plasmatico cosi' come il flusso sanguigno utero-placentare. Si raccomanda di eseguire una valutazione ecografica della funzionalita' renale e del cranio in caso sia avvenuta un'esposizione al farmaco dal secondo trimestre di gravidanza. Sia il captopril che l'idroclorotiazide sono escreti nel latte umano. I tiazidici,durante l'allattamento al seno, sono stati associati a un decremento o addirittura a soppressione della lattazione. Si puo' verificare ipersensibilita' ai medicinali derivati dalla sulfonamide, ipopotassiemia ed ittero nucleare. A causa di potenziali gravi reazioni avverse nei lattanti da ambedue i principi attivi, si dovra' decidere se interrompere l'allattamento o la terapia, tenendo in considerazione l'importanzadi quest'ultima per la madre.
Interazioni con altri prodotti
CAPTOPRIL. Gli ACE-Inibitori attenuano la perdita di potassio indottadal diuretico. I diuretici risparmiatori di potassio (spironolattone,triamterene o amiloride), supplementi di potassio, sostituti salini contenenti potassio possono portare ad un incremento della potassiemia.Se l'uso concomitante e' indicato a causa di una manifesta ipopotassiemia, devono essere usati con cautela e con frequenti controlli del potassio sierico. Un precedente trattamento con alte dosi di diuretici puo' portare ad una deplezione di volume e al rischio di ipotensione almomento di iniziare la terapia. Gli effetti ipotensivi possono essereridotti dalla sospensione del diuretico, da un aumento del volume o dall'introito di sale, o iniziando la terapia con basse dosi di captopril. Tuttavia, in studi specifici con idroclorotiazide o furosemide, non sono state osservate interazioni farmacologiche di significato clinico. Il captopril e' stato somministrato con sicurezza insieme ad altriantipertensivi di comune impiego (beta-bloccanti e calcio-antagonistia lunga durata d'azione). L'uso concomitante di questi farmaci puo' aumentare gli effetti ipotensivi del captopril. Il trattamento con nitroglicerina e altri nitrati, o altri vasodilatatori, dovrebbe essere impiegato con cautela. Puo' essere usato insieme ad acido acetilsalicilico (ai dosaggi cardiologici), trombolitici, beta-bloccanti e/o nitratiin pazienti con infarto del miocardio. Gli ACE-Inibitori possono potenziare gli effetti ipotensivi di alcuni antidepressivi triciclici ed antipsicotici. Si puo' manifestare ipotensione posturale. Allopurinolo,procainamide, citostatici o agenti immunosoppressivi: la contemporanea somministrazione di ACE-Inibitori puo' portare ad un maggior rischiodi leucopenia specialmente quando questi ultimi vengono utilizzati indosi piu' elevate di quelle normalmente raccomandate. Simpaticomimetici: possono ridurre gli effetti antipertensivi degli ACE-Inibitori; i pazienti devono essere controllati con attenzione. Gli ACE-Inibitori, compreso il captopril, possono potenziare gli effetti ipoglicemizzantidell'insulina e degli antidiabetici orali come la sulfonilurea nei diabetici. Nel caso in cui questa interazione molto rara si dovesse verificare, puo' essere necessario ridurre la dose dell'antidiabetico durante il trattamento simultaneo con ACE-Inibitori. IDROCLOROTIAZIDE Amfotericina B (parenterale), carbenoxolone, corticosteroidi, corticotropina (ACTH) o lassativi stimolanti: l'idroclorotiazide puo' intensificare lo squilibrio elettrolitico, particolarmente l'ipopotassiemia. Sali di calcio: in caso di somministrazione contemporanea con diuretici tiazidici, si manifestano livelli aumentati di calcemia in conseguenza diuna ridotta escrezione. Glicosidi cardiaci: l'ipopotassiemia indotta dai diuretici aumenta la possibilita' di intossicazione digitalica. Colestiramina e colestipol: possono ritardare o diminuire l'assorbimentodell'idroclorotiazide. I diuretici derivati dalla sulfonamide devono essere somministrati almeno un'ora prima o da quattro a sei ore dopo questi farmaci. Rilassanti muscolari non-depolarizzanti (ad es. tubocurarina cloridrato): possono essere potenziati dall'idroclorotiazide. A causa del rischio di ipopotassiemia, si deve usare cautela nella co-somministrazione con medicinali associati a torsione di punta, quali alcuni antiaritmici, antipsicotici ed altri medicinali noti per indurre torsione di punta. COMBINAZIONE CAPTOPRIL/IDROCLOROTIAZIDE. Aumenti reversibili delle concentrazioni sieriche di litio e tossicita' da litio sono stati riportati durante la somministrazione concomitante di litioed ACE-Inibitori. L'uso concomitante di diuretici tiazidici puo' aumentare il rischio di tossicita' da litio e potenziare il gia' elevato rischio di tossicita' da litio con ACE-Inibitori. La combinazione di captopril/idroclorotiazide con litio non e' pertanto raccomandata ed un attento monitoraggio dei livelli sierici di litio deve essere effettuato nel caso in cui la combinazione risulti necessaria. E' stato descritto che i farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) e gli ACE-Inibitori esercitano un effetto additivo nel determinare l'aumento del potassio sierico, mentre la funzione renale puo' diminuire. Questi effettisono, in linea di principio, reversibili. Raramente puo' verificarsi insufficienza renale acuta, in particolare in pazienti con funzionalita' renale compromessa come gli anziani o i pazienti disidratati. La somministrazione cronica di FANS puo' ridurre gli effetti antipertensividi un ACE-Inibitore. La somministrazione di farmaci FANS puo' ridurregli effetti diuretico, natriuretico ed antipertensivo dei diuretici tiazidici. Il captopril puo' causare risultati falsi positivi al test urinario per l'acetone. L'idroclorotiazide puo' interferire nell'uso diagnostico del test della bentiromide. I tiazidici possono diminuire i livelli di iodoproteinemia senza segni di disturbo tiroideo.
Equivalenti in base alle liste di trasparenza
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Forme Farmacologiche
Conservazione del prodotto
Non conservare a temperatura superiore ai 30 gradi C.