accoleit 28 compresse rivestite 20mg astrazeneca spa

Che cosa è accoleit 28cpr riv 20mg?

Accoleit compresse rivestite prodotto da astrazeneca spa
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Accoleit risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di antiasmatici per uso sistemico.
Contiene i principi attivi: zafirlukast
Composizione Qualitativa e Quantitativa: ogni compressa rivestita con film contiene: zafirlukast 20 mg.
Codice AIC: 031964012 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Profilassi e nella terapia cronica dell'asma bronchiale.

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Posologia

Poiche' il farmaco e' indicato per la prevenzione degli attacchi di asma, la sua assunzione deve essere continua nel tempo. Adulti e adolescenti (di eta' uguale o superiore a 12 anni): iniziare con 20 mg due volte al giorno. La posologia di mantenimento piu' frequente e' 20 mg due volte al giorno. Un aumento della dose fino ad un massimo di 40 mg due volte al giorno puo' determinare un beneficio terapeutico aggiuntivo. Non superare la dose massima consigliata. Il farmaco non deve essere assunto durante i pasti, poiche' il cibo puo' determinare una diminuzione della biodisponibilita' di zafirlukast. La clearance del farmaco e' ridotta nel paziente anziano (di eta' superiore a 65 anni), con conseguente aumento della Cmax e della AUC di circa due volte rispetto all'adulto giovane. Non e' comunque evidente accumulo del medicinale nei pazienti anziani. Nel corso degli studi clinici, la somministrazione di 20 mg due volte al giorno ai pazienti anziani non e' risultata associata ad aumenti dell' incidenza complessiva di eventi avversi o di interruzioni del trattamento a causa di eventi avversi. La terapia puo' essere iniziata alla dose di 20 mg due volte al giorno e modificata in accordo alla risposta clinica. La sicurezza e l'efficacia del prodotto nei bambini al di sotto dei 12 anni non e' stata determinata. Nei pazienti con compromissione renale da lieve a grave, l'esperienza del farmaco e' limitata, pertanto non possono essere fornite raccomandazioni chiare sul dosaggio del farmaco. Il medicinale pertanto, deve essere utilizzato con cautela in questi pazienti.

Effetti indesiderati

Infezioni ed infestazioni. Molto comune >= 1/10: infezione. Patologiedel sistema emolinfopoietico. Molto raro < 1/10000: agranulocitosi; raro >= 1/10.000 e < 1/1.000: disturbi della coagulazione. Disturbi delsistema immunitario. Non comune >= 1/1.000 e < 1/100: ipersensibilita'; raro: angioedema. Disturbi psichiatrici. Non comune: insonnia. Patologie del sistema nervoso. Comune >= 1/100 e < 1/10: cefalea. Patologie gastrointestinali. Comune: nausea, vomito, diarrea e dolori addominali. Patologie epatobiliari. Comune: aumento dei livelli di transaminasi; non comune: iperbilirubinemia; raro: epatite; molto raro: epatite fulminante, insufficienza epatica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: rash; non comune: orticaria, prurito; raro: vescicole. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: mialgia; non comune: artralgia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune: edema, malessere. Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura. Raro: contusioni. Nel corso degli studi, sono stati osservati livelli elevati delle concentrazioni sieriche delle transaminasi. Tali modifiche si sono generalmente risolte proseguendo la terapia o sospendendola. In rari casi l'andamento dei valori delle transaminasi era quello tipico dell'epatite indotta da farmaco; i valori si sono normalizzati con la sospensione della terapia. E' stata anche riportata iperbilirubinemia, senza aumenti dei valori dei test di funzionalita' epatica. Le osservazioni effettuate dopo la commercializzazione del farmaco hanno messo in evidenza rari casi di epatite sintomatica, in presenza o meno di iperbilirubinemia. E' stato osservato un aumento dell'incidenza delle infezioni nei pazienti anziani. Le infezioni erano in prevalenza di lieveentita', soprattutto a carico dell'apparato respiratorio e tali da non richiedere la sospensione della terapia.

Indicazioni

Profilassi e nella terapia cronica dell'asma bronchiale.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Controindicato durante l'allattamento; generalmente controindicato in gravidanza. Pazienti con compromissione epatica, inclusa cirrosi epatica.

Composizione ed Eccipienti

Croscarmellosa sodica, lattosio monoidrato, cellulosa microcristallina, povidone, magnesio stearato, ipromellosa, titanio diossido.

Avvertenze

Il farmaco deve essere assunto regolarmente, anche durante i periodi nei quali il paziente non avverte sintomi. La somministrazione deve essere continuata normalmente nel corso degli attacchi acuti di asma. Ilmedicinale non e' indicato come agente anti-broncospasmo durante gli attacchi acuti di asma. Il prodotto non e' stato valutato nella terapia dell'asma labile o dell'asma instabile e, pertanto, non e' indicato in tali condizioni. I corticosteroidi per via inalatoria e per via orale non devono essere interrotti bruscamente dopo l'inizio della terapia. Ogni riduzione nel dosaggio di corticosteroidi deve essere graduale. Raramente i pazienti affetti da asma in trattamento con farmaci antileucotrieni possono presentare eosinofilia sistemica, polmonite eosinofila o segni clinici di vasculite sistemica che possono essere classificati come sindrome di Churg-Strauss. Le manifestazioni possono interessare vari sistemi e includere rash vasculitico, peggioramento dei sintomi polmonari, complicanze cardiache o neuropatia. Tali eventi sono stati generalmente, ma non sempre, associati a riduzione e/o interruzione della terapia steroidea. Se un paziente sviluppa una patologia eosinofila oppure una malattia come la sindrome di Churg-Strauss, il farmaco deve essere interrotto. Un rechallenge test non deve essere eseguito e il trattamento non deve essere ripreso. Durante il trattamento puo' verificarsi un aumento delle transaminasi sieriche, usualmente asintomatico e transitorio, ma che potrebbe rappresentare una iniziale evidenza di epatotossicita' e molto raramente e' stato associato a una piu' severa lesione epatocellulare, epatite fulminante ed a insufficienzaepatica, in alcuni casi ad esito fatale. In casi estremamente rari, epatite fulminante ed insufficienza epatica sono state riportate in pazienti in cui non erano stati riscontrati precedenti sintomi o segni clinici di disfunzione epatica. Nel caso di comparsa di sintomi o segni clinici potenzialmente indicativi di una disfunzione epatica, il farmaco deve essere sospeso. Le transaminasi sieriche devono essere misurate immediatamente ed i pazienti trattati di conseguenza. Viene generalmente ritenuto che una rilevazione precoce di un danno epatico indotto da farmaco unitamente all'immediata sospensione del farmaco sospetto possa aumentare le probabilita' di recupero. I pazienti nei quali la terapia sia stata sospesa a causa della tossicita' epatica, senza che visiano altre cause ad essa attribuibili, non devono essere trattati nuovamente con il prodotto. Contiene lattosio monoidrato.

Gravidanza e Allattamento

La sicurezza d'impiego del farmaco nella donna in gravidanza non e' stata determinata. Nel corso della gravidanza i rischi potenziali dellaterapia devono essere attentamente valutati rispetto ai benefici. Il medicinale deve essere utilizzato in gravidanza solo se ritenuto essenziale. Il medicinale viene escreto nel latte materno. Il prodotto non deve essere pertanto somministrato nel corso dell'allattamento.

Interazioni con altri prodotti

Il farmaco puo' essere somministrato con le altre terapie utilizzate abitualmente per il trattamento dell'asma e delle allergie. Il medicinale puo' essere somministrato durante terapia con anticoncezionali orali senza determinare interazioni negative. La co-somministrazione con acido acetilsalicilico puo' determinare un aumento dei tassi plasmatici del prodotto. E' improbabile che tale aumento sia associato ad effetti clinicamente rilevanti. Non sono disponibili dati relativi all'interazione con altri antinfiammatori non-steroidei. La co-somministrazione con eritromicina determina una riduzione dei tassi plasmatici del medicinale. La co- somministrazione di teofillina ha determinato una diminuzione dei livelli plasmatici del farmaco mentre i livelli plasmatici di teofillina sono rimasti invariati. Tuttavia, le osservazioni effettuate dopo la commercializzazione del farmaco, hanno messo in evidenza rari casi di aumento dei livelli plasmatici di teofillina in pazienti che assumevano contemporaneamente il prodotto. La co-somministrazione con terfenadina ha comportato una diminuzione dell'AUC del farmaco, senza pero' alcun effetto sui livelli plasmatici di terfenadina. La co-somministrazione con warfarin comporta un aumento del tempo massimo di protrombina: si raccomanda che il tempo di protrombina sia strettamente monitorato. L'interazione e' probabilmente dovuta alla inibizione da parte del prodotto del sistema isoenzimatico 2C9 del citocromo P 450. Non sono disponibili dati relativi all'interazione con altri anticoagulanti orali.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Conservare a temperatura non superiore a + 30 gradi C.