abstral*30cpr subl 300mcg fentanil kyowa kirin srl
Che cosa è abstral 30cpr subl 300mcg?
Abstral compresse sublinguali prodotto da
kyowa kirin srl
è un farmaco etico della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Abstral risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di analgesici, oppiacei; derivati della fenilpiperidina.
Contiene i principi attivi:
fentanil citrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: fentanil (come citrato).
Codice AIC: 038736082
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Gestione del dolore episodico intenso nei pazienti adulti mediante terapia a base di oppiacei per il dolore cronico da cancro. Il dolore episodico intenso e' una esacerbazione transitoria del dolore cronico persistente diversamente controllato.
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Posologia
Somministrare esclusivamente a pazienti considerati tolleranti alla terapia a base di oppiacei per il dolore persistente da cancro. I pazienti si possono considerare tolleranti agli oppiacei se assumono almeno60 mg di morfina per via orale al giorno, almeno 25 mcg di fentanil transdermico all'ora, almeno 30 mg di ossicodone al giorno, almeno 8 mgdi idromorfone al giorno o se hanno assunto una dose equianalgesica di un altro oppiaceo per almeno una settimana. Le compresse sublingualisi devono somministrare direttamente sotto la lingua, nella parte piu' profonda; non si devono ingerire, ma le si deve lasciare dissolvere completamente nella cavita' sublinguale, senza masticarle ne' succhiarle. Informare i pazienti di non mangiare ne' bere fino a completo dissolvimento della compressa. Nei pazienti con secchezza delle fauci si puo' utilizzare acqua per inumidire la mucosa prima di assumere il farmaco. >>Titolazione: lo scopo della titolazione della dose e' identificare una dose di mantenimento ottimale per il trattamento continuo di manifestazioni di dolore episodico intenso. Tale dose ottimale deve fornire analgesia adeguata con un livello accettabile di reazioni indesiderate. La dose ottimale sara' determinata per ogni singolo paziente mediante aumento graduale della dose. Sono disponibili diversi dosaggi da utilizzare durante la fase di titolazione: la dose iniziale deve essere pari a 100 mcg, aumentando la dose secondo necessita' nel range dei dosaggi disponibili. I pazienti devono essere sottoposti ad attento monitoraggio fino al raggiungimento della dose ottimale. Il passaggio da altri prodotti contenenti fentanil non deve avvenire secondo un rapporto 1:1, a causa dei diversi profili di assorbimento. Se i pazienti passano da un altro prodotto contenente fentanil, e' richiesta una nuova titolazione con questo prodotto. Per la titolazione e' raccomandatoil seguente schema terapeutico, sebbene in tutti i casi il medico debba tener presente le necessita' cliniche del paziente, l'eta' e la malattia concomitante. Tutti i pazienti devono iniziare la terapia assumendo una sola compressa sublinguale da 100 mcg. Se entro 15-30 minuti dalla somministrazione di una singola compressa sublinguale non si ottiene una adeguata analgesia, e' possibile somministrare una ulteriore (seconda) compressa sublinguale da 100 mcg . Se entro 15-30 minuti dalla somministrazione della prima dose non si ottiene un'adeguata analgesia, per la successiva manifestazione di dolore episodico intenso si deve valutare l'assunzione di una compressa di dosaggio immediatamente superiore. L'aggiustamento della dose deve proseguire in maniera graduale fino al raggiungimento di una adeguata analgesia con reazioni avverse tollerabili. Il dosaggio relativo alla compressa sublinguale supplementare (seconda compressa) deve essere portato da 100 a 200 mcg a dosi di 400 mcg e oltre, come illustrato nello schema seguente. Durante questa fase di titolazione, non somministrare piu' di due (2) dosi per un singolo episodio di dolore episodico intenso. Se si ottiene un'adeguata analgesia alla dose piu' alta, ma gli effetti indesiderati si considerano inaccettabili, si puo' somministrare una dose intermedia (usando la compressa sublinguale da 100 mcg , secondo necessita'). Durantela titolazione ai pazienti puo' essere indicato di assumere multipli delle compresse da 100 mcg e/o da 200 mcg per qualsiasi dose singola. Non si devono mai usare piu' di quattro (4) compresse alla volta. L'efficacia e la sicurezza di dosi superiori a 800 mcg non sono state valutate in studi clinici su pazienti. Allo scopo di ridurre al minimo il rischio di reazioni avverse correlate agli oppiacei e di identificare la dose idonea, e' assolutamente necessario un attento monitoraggio dei pazienti da parte degli operatori sanitari durante il processo di titolazione. Durante la titolazione i pazienti devono attendere almeno 2ore prima di trattare una nuova manifestazione di dolore episodico intenso. >>Terapia di mantenimento: una volta stabilita una dose idonea,che puo' consistere anche in piu' compresse, i pazienti devono rimanere su questa dose, e devono limitare il consumo a un massimo di quattro dosi al giorno. Durante il periodo di mantenimento i pazienti devonoattendere almeno 2 ore prima di trattare una nuova manifestazione di dolore episodico intenso. >>Modifiche agli aggiustamenti di dose: se la risposta (analgesia o reazioni avverse) alla dose titolata cambia inmaniera evidente, puo' essere necessario un aggiustamento per assicurare il mantenimento di una dose ottimale. Se si verificano piu' di quattro episodi di dolore episodico intenso al giorno per un periodo superiore a quattro giorni consecutivi, deve essere nuovamente valutata ladose dell'oppiaceo a lunga durata d'azione usata per il dolore persistente. Se l'oppiaceo a lunga durata d'azione o la sua dose vengono modificati, il dosaggio deve essere rivalutato e nuovamente titolato, perassicurare che sia ottimale per il paziente. E' assolutamente necessario che un'eventuale nuova titolazione di dose dell'analgesico sia monitorata da un operatore sanitario. >>Sospensione della terapia: per i pazienti che non richiedano un'ulteriore terapia con oppiacei, si devetenere in considerazione la dose prima di una riduzione graduale della titolazione degli oppiacei, onde ridurre al minimo i possibili effetti da astinenza. Nei pazienti che continuano ad assumere la terapia cronica a base di oppiacei per il dolore persistente, ma non richiedono piu' il trattamento per il dolore episodico intenso, la terapia puo' essere di solito interrotta immediatamente. Anziani: l'approccio alla titolazione della dose deve avvenire con particolare cautela e i pazienti vanno posti sotto attenta osservazione per rilevare eventuali segnidi tossicita' da fentanil. I pazienti che presentano disfunzione epatica o renale devono essere sottoposti ad attenta osservazione durante la titolazione della dose per rilevare l'eventuale comparsa di segni di tossicita' da fentanil. Non si deve usare nei pazienti di eta' inferiore a 18 anni.
Effetti indesiderati
Sono prevedibili effetti indesiderati tipici degli oppiacei; essi tendono a ridursi di intensita' con l'uso prolungato. Le potenziali reazioni avverse piu' gravi associate all'uso degli oppiacei sono depressione respiratoria (che potrebbe causare arresto respiratorio), ipotensione e shock. Le reazioni avverse osservate piu' frequentemente includono le tipiche reazioni avverse agli oppiacei, come nausea, costipazione, sonnolenza e cefalea. Stima frequenze: molto comune (>=1/10), comune(>=1/100, =1/1.000, GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOLa sicurezza del fentanil in gravidanza non e' stata stabilita. Gli studi condotti su animali hanno evidenziato una tossicita' riproduttiva, con compromissione della fertilita' nei ratti. Il rischio potenzialeper gli esseri umani non e' noto. Non deve essere usato durante la gravidanza, se non in caso di assoluta necessita'. Il trattamento a lungo termine durante la gravidanza puo' causare sintomi di astinenza nei neonati. Non usare durante il travaglio e il parto in quanto il farmaco attraversa la placenta e puo' causare depressione respiratoria nel feto o nel neonato. Il fentanil e' escreto nel latte materno e puo' causare sedazione e depressione respiratoria nel bambino allattato al seno. Il fentanil deve essere usato dalle donne in allattamento solo se ibenefici superano i rischi potenziali per la madre e il bambino.
Indicazioni
Gestione del dolore episodico intenso nei pazienti adulti mediante terapia a base di oppiacei per il dolore cronico da cancro. Il dolore episodico intenso e' una esacerbazione transitoria del dolore cronico persistente diversamente controllato.
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. L'uso del farmaco e' controindicato nei pazienti naive al trattamento con oppiacei, in quanto e' presente pericolo di depressione respiratoria con rischio di vita. Grave depressione respiratoria o gravi malattie polmonari ostruttive.
Composizione ed Eccipienti
Mannitolo (E421), cellulosa microcristallina silicizzata, croscarmellosa sodica, magnesio stearato.
Avvertenze
Nel medicinale e' presente una quantita' di sostanza attiva tale da essere fatale per un bambino e quindi sulla necessita' che tutte le compresse vengano tenute fuori dalla portata e dalla vista dei bambini. Acausa degli effetti indesiderati potenzialmente gravi che si possono verificare quando si assume una terapia con un oppiaceo, i pazienti e coloro che li assistono devono essere informati dell'importanza di unacorretta assunzione del medicinale e di quale azione intraprendere incaso di sintomi da sovradosaggio. Prima di iniziare la terapia, e' importante che si sia stabilizzato il trattamento con oppiacei a lunga durata di azione per il controllo del dolore persistente. In caso di somministrazione ripetuta di oppiacei, quali il fentanil, e' possibile che si sviluppino assuefazione e dipendenza fisica e/o psicologica. La dipendenza iatrogena in seguito ad uso terapeutico degli oppiacei e' rara. L'uso del farmaco e' associato a rischio di depressione respiratoria clinicamente significativa. Si deve usare particolare cautela durante la titolazione della dose in pazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva o altre patologie che predispongono a depressione respiratoria (es. miastenia gravis) a causa del rischio di ulteriore depressione respiratoria, che potrebbe causare insufficienza respiratoria. Somministrare solo con estrema cautela nei pazienti particolarmente suscettibili agli effetti intracranici della ipercapnia, ovvero in coloro nei quali appare evidente un aumento della pressione intracranica, uno stato di coscienza alterato, coma o tumori cerebrali. In pazienti con lesioni alla testa, il decorso clinico potrebbe essere occultato dall'uso di oppiacei. In tale evenienza, occorre usare gli oppiacei solo incaso di assoluta necessita'. E' stato dimostrato che il fentanil per via endovenosa puo' causare bradicardia. Usare con cautela nei pazienti con bradiaritmie. I dati provenienti da studi relativi all'uso endovenoso del fentanil indicano che i pazienti anziani possono mostrare ridotta clearance ed emivita prolungata e possono essere piu' sensibili alla sostanza attiva rispetto ai pazienti piu' giovani. I pazienti anziani, cachettici o debilitati, devono essere tenuti sotto attenta osservazione per manifestazioni di tossicita' da fentanil e, se necessario, le dosi devono essere ridotte. Somministrare con cautela nei pazienti con disfunzione epatica o renale, specialmente durante la fase di titolazione. L'uso del prodotto in pazienti con insufficienza epatica o renale puo' aumentare la biodisponibilita' di fentanil e ridurne la clearance sistemica, con conseguente accumulo e aumento o prolungamento degli effetti oppiacei. Si deve prestare attenzione nel trattamento dipazienti con ipovolemia e ipotensione. Il medicinale non e' stato studiato in pazienti con lesioni orali o mucosite. In tali pazienti puo' esistere il rischio di una maggiore esposizione sistemica del farmaco e quindi si raccomanda una particolare cautela durante la titolazione.Non dovrebbero insorgere evidenti effetti causati dalla cessazione del trattamento, ma possibili sintomi di astinenza sono ansia, tremore, sudorazione, pallore, nausea e vomito.
Gravidanza e Allattamento
La sicurezza del fentanil in gravidanza non e' stata stabilita. Gli studi condotti su animali hanno evidenziato una tossicita' riproduttiva, con compromissione della fertilita' nei ratti. Il rischio potenzialeper gli esseri umani non e' noto. Non deve essere usato durante la gravidanza, se non in caso di assoluta necessita'. Il trattamento a lungo termine durante la gravidanza puo' causare sintomi di astinenza nei neonati. Non usare durante il travaglio e il parto in quanto il farmaco attraversa la placenta e puo' causare depressione respiratoria nel feto o nel neonato. Il fentanil e' escreto nel latte materno e puo' causare sedazione e depressione respiratoria nel bambino allattato al seno. Il fentanil deve essere usato dalle donne in allattamento solo se ibenefici superano i rischi potenziali per la madre e il bambino.
Interazioni con altri prodotti
Il fentanil e' metabolizzato da CYP3A4. I farmaci che inibiscono l'attivita' CYP3A4, quali gli antibiotici macrolidi (es. l'eritromicina), gli agenti antifungini azolici (es. chetoconazolo, itraconazolo) o alcuni inibitori della proteasi (es. ritonavir) possono aumentare la biodisponibilita' di fentanil, riducendone la clearance sistemica e intensificando o prolungando potenzialmente gli effetti oppiacei. Anche il succo di pompelmo e' un noto inibitore di CYP3A4. Il fentanil deve quindi essere somministrato con cautela nei pazienti che in concomitanza assumono inibitori di CYP3A4. L'uso concomitante di altri depressori del sistema nervoso centrale, quali altri derivati della morfina (analgesici e antitussivi), anestetici generali, rilassanti muscolo-scheletrici, antidepressivi sedativi, antistaminici H1 sedativi, barbiturici, ansiolitici (ad es. benzodiazepine), ipnotici, antipsicotici, clonidinae sostanze correlate possono produrre un aumento dell'effetto depressivo sul sistema nervoso centrale. Possono verificarsi depressione respiratoria, ipotensione e sedazione profonda. L'alcol potenzia gli effetti sedativi degli analgesici a base di morfina, pertanto con il medicinale non e' raccomandata la somministrazione concomitante di bevande alcoliche o di prodotti medicinali contenenti alcol. Il farmaco non e' raccomandato nei pazienti che hanno assunto inibitori delle monoaminossidasi (MAO) negli ultimi 14 giorni, in quanto e' stato segnalato un potenziamento severo e imprevedibile da parte degli inibitori di MAO con analgesici oppiacei. Non e' raccomandato l'uso concomitante di agonisti/antagonisti parziali degli oppiacei (ad es. buprenorfina, nalbufina, pentazocina). Essi possiedono alta affinita' con i recettori degli oppiacei e un'attivita' intrinseca relativamente bassa e quindi, in parte, antagonizzano parzialmente l'effetto analgesico di fentanil e possono indurre sintomi di astinenza nei pazienti dipendenti da oppiacei.
Forme Farmacologiche
- abstral 10cpr subl 100mcg
- abstral 30cpr subl 100mcg
- abstral 10cpr subl 200mcg
- abstral 30cpr subl 200mcg
- abstral 10cpr subl 300mcg
- abstral 30cpr subl 300mcg
- abstral 10cpr subl 400mcg
- abstral 30cpr subl 400mcg
- abstral 10cpr subl 600mcg
- abstral 30cpr subl 600mcg
- abstral 10cpr subl 800mcg
- abstral 30cpr subl 800mcg
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Conservazione del prodotto
Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall'umidita'.