migraprim*os polv 6bust acido sanofi-aventis spa

Indicazioni

 Che cosa è migraprim os polv 6bust?

Migraprim polvere orale prodotto da sanofi-aventis spa
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica

E' utilizzato per la cura di altro anelgesico e antipiretico.
Contiene i principi attivi: lisina acetilsalicilato/metoclopramide monoidrocloridrato
Codice AIC: 033435013

E' utilizzato per acido acetilsalicilico,associazioni esclusi gli psicolettici


Il prodotto migraprim os polv 6bust è una formulazione in confezione del farmaco migraprim

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Categorie del prodotto:

 Quanto Costa ?

Il prezzo di listino al pubblico è di circa 10,10 €

 Migraprim os polv 6bust è detraibile in dichiarazione dei redditi ?

Migraprim os polv 6bust è un farmaco etico e perciò è detraibile in dichiarazione dei redditi

 Informazioni e Indicazioni, a cosa serve migraprim os polv 6bust?

Trattamento sintomatico degli attacchi di emicrania. Questo prodotto permette un rapido controllo del dolore, nonche' del vomito e della nausea ad esso associati durante gli attacchi di emicrania.

 Posologia e modo di somministrazione

Prendere una bustina all'apparizione dei sintomi premonitori della crisi, e se necessario, ripetere la Somministrazione Introduzione di un farmaco nell'organismo.... Leggi nelle ore successive. Non superare le 3 bustine nelle 24 ore. Non superare le dosi raccomandate e non proseguire la terapia per periodi prolungati senza avere prima consultato il medico. Versare il contenuto della bustina in un bicchiere d'acqua naturale; in tal modo si ottiene rapidamente una totale dissoluzione della polvere.

 Effetti indesiderati

I salicilati possono indurre fenomeni di ipersensibilita', asma, formazione di calcoli renali, emorragie gastrointestinali, ronzio auricolare, nausea. L'acetilsalicilato di lisina, grazie alla sua solubilita' in acqua, aiuta a ridurre l'incidenza degli effetti indesiderati conseguenti al danno gastrico. Sono stati evidenziati: una bassa incidenza di effetti indesiderati associati all'uso di metoclopramide, assenza di effetti gravi e buona tollerabilita' per via orale. Sebbene si sianoosservati fenomeni di sonnolenza e reazioni distoniche, tali effetti sono reversibili, risolvendosi di solito spontaneamente e completamente 24 ore dopo la sospensione del trattamento. Possono comparire, a seguito di un uso prolungato del farmaco, disordini a livello dell'apparato endocrino, discinesie tardive, spasmi ritmici o costanti a carico della muscolatura facciale, extraoculare o cervicale. Inoltre si puo' verificare un aumento generalizzato del tono muscolare. Farmaci antiparkinsoniani di tipo anticolinergico possono essere utilizzati per contrastare questi effetti. La metoclopramide puo' provocare una risposta ipertensiva acuta, in pazienti affetti da feocromocitoma.

 Forme Farmacologiche

Migraprim per poter essere somministrato deve essere trasformato in una forma farmaceutica (o forma di dosaggio o medicamento composto), ovvero deve assumere un aspetto tale che possa essere somministrato attraverso la via prescelta (es orale, endovena ecc.) e nel dosaggio desiderato.

Il farmaco migraprim è disponibile nelle seguenti formulazioni:


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 Controindicazioni ed effetti secondari

Per la presenza di due principi attivi il prodotto e' controindicato in: ipersensibilita' verso i componenti o verso altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico; pazienti affetti da glaucoma, feocromocitoma, malattia epilettica, morbo di Parkinson e altre affezioni extrapiramidali conclamate o in corso di terapia con anticolinergici; pazienti con ulcera gastrica o duodenale; pazienti con precedenti manifestazioni di ipersensibilita' ai salicilati; pazienti con malattia emorragica congenita o acquisita; bambini al di sotto dei 16 anni; pazienti gottosi; casi in cui la stimolazione della motilita' intestinale possa rivelarsi pericolosa, per esempio in presenza di emorragia gastrointestinale, perforazione, ostruzione meccanica; pazienti con precedenti manifestazioni di discinesia movimenti anormali, involontari, provocati da disturbi funzionali in un dato distretto del sistema nervoso.... Leggi tardiva; pazienti affetti da feocromocitoma noto o presunto; gravidanza e allattamento. dose Quantità di medicamento da somministrare in una sola volta (rappresenta, cioè, un'unità posologica). Esistono, pertanto, forme farmaceutiche monodo... Leggi > 100 mg/die durante il terzo trimestre di gravidanza.

 Avvertenze

Per la presenza dei due principi attivi il prodotto deve essere usatocon cautela in: pazienti con precedenti manifestazioni di ulcera gastroduodenale o di emorragia del tratto gastrointestinale; pazienti con grave insufficienza renale; pazienti con grave insufficienza epatica; pazienti asmatici; pazienti che utilizzano dispositivi intrauterini a scopo contraccettivo; pazienti anziani; soggetti con deficit di G6PD (glucosio-6-fosfato deidrogenasi); pazienti con ipoprotrombinemia; pazienti con deficit di vitamina K; pazienti con malattie allergiche; pazienti con menorragia; pazienti che assumano contemporaneamente elevate quantita' di bevande alcoliche. L'uso del farmaco e' riservato al soggetto adulto in ragione del dosaggio Indica la quantità, la frequenza e il numero delle dosi da assumere in un determinato periodo di tempo (per esempio, tre compresse da 100 mg per due ... Leggi di acido acetilsalicilico È un farmaco analgesico, antipiretico, antinfiammatorio. Viene talvolta indicato con la sigla ASA (dall'inglese Acetyl Salicylic Acid), ma è più co... Leggi per singola somministrazione.

 Gravidanza e Allattamento

Gravidanza: sebbene effetti teratogeni siano stati osservati con l'acido acetilsalicilico nell'animale, nessun effetto simile e' stato osservato nell'uomo. Alcun effetto teratogeno e' stato messo in evidenza con la metoclopramide. L'uso del prodotto nel primo trimestre di gravidanza e' controindicato. Per quanto riguarda l'impiego del prodotto nell'ulteriore periodo si tenga presente che prodotti antiemetici (come metoclopramide) in genere devono essere somministrati in gravidanza soltanto nei casi di sintomatologia conclamata, per la quale non sia possibile un intervento alternativo e non nei frequenti e semplici casi diemesi gravidica e tanto meno con fini preventivi di essa. Basse dosi (fino a 100 mg/die): gli studi clinici indicano che le dosi fino a 100mg/die possono essere considerate sicure limitatamente ad un impiego in ambito ostetrico, che richiede un monitoraggio il monitoraggio cardiotocografico è la registrazione del battito cardiaco del feto, eseguita con un apparecchio particolare.... Leggi specialistico. Dosi di 100-500 mg/die: ci sono insufficienti dati clinici relativi all'usodi dosi superiori a 100 mg/die fino a 500 mg/die. Quindi, le raccomandazioni di seguito riportate per le dosi di 500 mg/die ed oltre si applicano anche a questo range di dosaggio. Dosi di 500 mg/die ed oltre: l'inibizione della sintesi di prostaglandine Il nostro organismo dispone di altri due sistemi di sicurezza. Se le cellule vengono stimolate con violenza, danneggiate o distrutte da una ferita,... Leggi puo' interessare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l'uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine, nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache era aumentato da meno dell'1% fino a circa l'1,5%. E' stato stimato che il rischio aumenta con la dose Quantità di medicamento da somministrare in una sola volta (rappresenta, cioè, un'unità posologica). Esistono, pertanto, forme farmaceutiche monodo... Leggi e la durata della terapia. Negli animali, la Somministrazione Introduzione di un farmaco nell'organismo.... Leggi di inibitori della sintesi di prostaglandine Il nostro organismo dispone di altri due sistemi di sicurezza. Se le cellule vengono stimolate con violenza, danneggiate o distrutte da una ferita,... Leggi ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post-impianto e di mortalita' embrione-fetale. Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusaquella cardiovascolare, e' stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori della sintesi delle prostaglandine, duranteil periodo organogenetico. Durante il primo e il secondo trimestre digravidanza, l'acido acetilsalicilico non deve essere somministrato senon in casi strettamente necessari. Se l'acido acetilsalicilico e' usato da una donna in attesa di Concepimento Fecondazione.... Leggi o durante il primo e secondo trimestre di gravidanza, la dose Quantità di medicamento da somministrare in una sola volta (rappresenta, cioè, un'unità posologica). Esistono, pertanto, forme farmaceutiche monodo... Leggi e la durata del trattamento devono essere mantenute le piu' basse possibili. Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine Il nostro organismo dispone di altri due sistemi di sicurezza. Se le cellule vengono stimolate con violenza, danneggiate o distrutte da una ferita,... Leggi possono esporre il feto a: tossicita' cardiopolmonare (con chiusura prematura del Dotto Condotto.... Leggi arterioso e ipertensione aumento permanente della Pressione Forza esercitata dal sangue sulle pareti di Arterie Vasi sanguigni che trasportano il sangue dal cuore ai vari distretti dell'organismo.... Leggi e vene.... Leggi sanguigna al di sopra dei valori normali.... Leggi polmonare); disfunzione renale, che puo' progredire in insufficienza renale condizione per cui i reni non svolgono più correttamente la loro funzione. ... Leggi con oligo-idroamnios; la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a: possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, ed effetto antiaggregante che puo'occorrere anche a dosi molto basse; inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio. Conseguentemente, l'acido acetilsalicilico alle dosi > 100 mg/die e' controindicatodurante il terzo trimestre di gravidanza: allattamento: l'acetilsalicilato e la metoclopramide sono escreti nel latte materno, quindi il farmaco non dovrebbe essere somministrato durante l'allattamento, a menoche, a giudizio del medico, i benefici per la madre siano prevalenti rispetto ai potenziali rischi per il neonato. In alternativa, ricorrere all'allattamento artificiale.

 Interazioni con altri prodotti

I due principi attivi possono interagire con: altri farmaci antinfiammatori Sono farmaci in grado di inibire o risolvere l'infiammazione. Molto spesso hanno anche un'attività antipiretica e analgesica. Esistono, fondamentalme... Leggi non steroidei; anticoagulanti orali; antidiabetici orali: aumento dell'effetto ipoglicemizzante; glucocorticoidi: diminuzione della Concentrazione Quantita di sostanza in un miscuglio.... Leggi plasmatica di salicilati durante il trattamento e rischio di sovradosaggio dopo l'interruzione del trattamento stesso; eparina: aumento del rischio di emorragia; antiacidi; interferone Gli interferoni sono sostanze prodotte dalle cellule del sistema immunitario in risposta all'attacco da parte di agenti esterni come per esempio i vir... Leggi alfa: l'azione del quale puo' essere inibita dai salicilati; ticlopidina: aumentodel rischio di emorragia; diuretici farmaci che, favorendo la perdita di liquidi attraverso le urine, controllano la Pressione Forza esercitata dal sangue sulle pareti di Arterie Vasi sanguigni che trasportano il sangue dal cuore ai vari distretti dell'organismo.... Leggi e vene.... Leggi alta.... Leggi ad uricosurici: tenuto conto che tale prodotto richiede un trattamento di breve durata, le precauzioni abituali di impiego dell'acido acetilsalicilico in tal caso non sono necessarie; metotressato; neurolettici: effetto Sinergico Che rafforza.... Leggi a livello delsistema nervoso centrale; anticolinergici: possibile inibizione dell'attivita' della metoclopramide a livello gastrointestinale; antiparkinsoniani: potenziale inibizione della loro attivita'; l'assorbimento gastrico di alcuni farmaci, per esempio la digossina, puo' essere diminuito da un trattamento concomitante con metoclopramide.

 Categoria terapeutica